Ricette Vegetariane e Vegane

Cake Pops San Valentino? Cuoricini? Diabete? Romanticismo insulso? ed eccomi!

Non vedo l’ora di finirla con questa settimana cuoriciosa (non posto neanche alle 12:12 perchè mi sta deprimendo). E dedicarmi alla  “Notte con Oscar” perchè tante sono le visioni quanto le ricette (uff c’è pure il Carnevale di mezzo. Misonostancataeh!?) .

Doveva infastidire lui il tripudio cuoricioso ed invece è felice perchè ingurgita qualsiasi cosa al grido di “Buono lo gnocco cuoricioso !” e ” Ma lo sai che i cuoricini al samone e spumante puoi pure rifarli che sono buonissimi davvero?” .
Ed io immersa in questo tripudio romantico che detesto più delle borse piccole ( anche voi detestate le borse piccole, vero?).

Piccolissimo aggiornamento  per ricordare che è scaduto il termine per l’invio di “Disegnami e vinci una macchina fotografica” mentre ancora il Bento Box aspetta solo voi e basta lasciare un commento su Style semplicemente cliccando qui. Il 18 Febbraio alle 18:18 il vincitore del primo mentre il 15 Febbraio alle ore 12:12 il vincitore del secondo ( santapizzettacuoricino sto cominciando a confondermi davvero).

Infine avete ancora 24 ore di tempo per mandare il vostro bigliettino cativvviissssimo per  l’operazione I Love You Not di Bismama che appoggio fortemente. Non siete state cattive come speravo. Mandria di polpette dolci ! Questo siete! Credevo di avere amiche moooooooolto più spietate, ciniche e cattive.  Delusione profonda tra pioggia di cuori e dolcetti zuccherosi. E’ una fine che non meritavo soprattutto in questo tragico e frenetico Lunedì Mattina.

Lo scorso anno pur volendo realizzare dei Cake Pops mi sono dovuta arrendere e ho rinunciato per mancanza di tempo. In quell’occasione però ho prodotto  dei semplicissimi biscottini con stecchino cuoriciosi (reperto fotografico numero 1), che rimangono comunque un’idea veloce da prendere in considerazione ( adesso che ho capito che occorre più tempo forse per i biscotti mi sono data della cretina come è giusto che sia)

(lo faccio sempre eh. Quello di darmi della cretina, intendo ma a volte intensifico gli intervalli)

Basterà cuocere infatti qualsivoglia impasto di biscotto che piace di più con uno stecchino di legno (anche quelli per spiedini che si trovano al supermercato sono più che validi a patto che il biscotto non sia troppo grande/pesante santapizzetta!) e ricoprire poi, a cottura ultimata, con del cioccolato fondente.

Quest’anno non mi sono per nessuna ragione lasciata sfuggire l’occasione e dribblando impegni e amenità con la caparbietà che mi contraddistingue ho fatto sì che non rimandassi ulteriormente. Ecco quindi dei semplicissimi Cake Pops cuoriciosi con tanto di iniziali. Sembrerà, a primo impatto, una cosa elaboratissima e complicata da realizzare ma così non è.

Come si è ampiamente dimostrato più volte occorre solo organizzarsi con i tempi.

La base per i cake pops è *tadan rullo di tamburi* una torta. La stessa che si potrà preparare anche con due giorni di anticipo. La suddetta torta sarà poi sbriciolata e impappettata per bene con un collante formaggioso e burroso facilissimo da maneggiare che permetterà di dare una  forma cuoriciosa. E via! Ricoprire il tutto con pasta di zucchero. Scritte con cioccolato fondente. Finito.

Lo so che mi state lanciando pernacchie al grido di “maledettalodicitucheèfacileeeeeeeeeeeeee”. Respirate. Inspirate. Respirate. E procediamo per step. E’ davvero semplicissimo.

“I Cake Pops sono molto coreografici ma di facilissima realizzazione”. Ripetete questa frase come un mantra. Autoconvincetevi. Mentre la ripetete focalizzate la respirazione che è alla base di tutto. Inspirare. Espirare.

Si deve prima di tutto preparare la torta che occorrerà da base .

(I cake pops ad esempio sono ottimi per riciclare torte non finite. “Cosa ci faccio con quella mezza torta che quel disgraziato di mio figlio non ha finito perchè deve conquistare quella scemunita bionda e perdere due chili?” Ci faccio i cake pops! *rispostagiusta*)

Operazione numero 1 : La preparazione della Torta

Per la torta si può adoperare qualsiasi ricetta.

Una facilissima da preparare è la torta con i bicchieri di plastica: 3 bicchieri di farina, 2 bicchieri di zucchero, 2 uova, 1 bicchiere di latte o yogurt (per gli intolleranti al latte andrà benissimo il latte di riso o soia), 1 bustina di lievito per dolci, cannella o vaniglia come si preferisce (altrimenti scorza di limone o arancia. L’importante è che sia lavata bene e che preferibilmente non sia trattata), 1 bicchiere di olio extra vergine di oliva (ma anche quello di semi o riso andrà più che bene e tutto sarà nettamente più leggero).

La versione light della torta con i bicchieri di plastica è semplice e basterà solo sostituire l’olio d’oliva con quello di riso e il latte o yogurt con qualcosa di più leggero come la soia o il miglio/riso. 

Come si prepara? Semplicissimo! Mescola tutto insieme senza un ordine e in forno a 180 per 30-40 minuti. Controlla sempre con uno stecchino alla fine. Se esce asciutto tira fuori la torta e lascia raffreddare.

Non vi piace questa base?

Si può adoperare anche la ricetta dei sette vasetti della mia preziosissima amica Giulia (www.amaradolcezza.it); che tra l’altro oggi pubblica pure i Red Velvet ed io direi di correre lì per recuperare qualche briciola.

L’unità di misura è il vasetto di yogurt. Un po’ come accade con i bicchieri e indicativamente si parla di 125 grammi per vasetto: 1 vasetto di yogurt, 2 vasetti di zucchero, 3 vasetti di farina 00, 1 vasetto di olio di semi, 3 uova, 1 bustina di lievito per dolci. Stessa cottura. In forno a 180 già caldo per 30-40 minuti controllando con lo stecchino sempre.

Quando la torta si è raffreddata possiamo procedere con la realizzazione della crema collante; ovvero quella che ci permetterà di rendere la nostra torta “polpettosa”, perchè in fondo questi lecca lecca tortosi non sono altro che delle polpette di torta rivestiti da pasta di zucchero (o glassa, marzapane, copertura di cioccolato, qualsiasi cosa).

Non vi piace neanche questa? (euffaquantosieteesigenti)

E allora potete provare queste. Vi lascio un piccolo elenchino:

(sull’indice, cliccando qui, ce ne sono parecchie ma davvero va bene qualsiasi tipo di torta)

Operazione numero 2: Il collante 

Oltre alla torta occorre poi il Collante che permetterà di “impolpettare” le nostre piccole monoporzioni tortose. E come si fa? Niente di più facile!

La crema collante: 250 grammi di zucchero a velo, 250 grammi di philadelphia, 70 grammi di burro morbido.

Gli ingredienti di questa crema collante sono chiaramente indicativi perchè dipende dalla proporzione e quantità della torta prescelta. Indicativamente sono sufficienti per quella dei bicchieri di plastica e dei sette vasetti. E’ bene quindi procedere per step. Farne magari metà dose e proseguire poi senza problema nella realizzazione di altro collante.

Per preparare la crema collante dei Cake Pops: in un recipiente capiente sbriciola  la torta e aggiungi lo zucchero a velo, la philadelphia e il burro morbido (non deve essere liquido ma a temperatura ambiente. Il classico burro a pomata). Mescola quindi per bene come se stessi preparando delle semplicissime polpette.

Operazione numero 3 : L’impolpettamento tortoso 

Per questo motivo le dosi potrebbero essere solo indicative e non precise. Quando tra le mani avrai un composto molto compatto e perfetto per creare delle polpettine ben incollate che non cedono, avrai finito il lavoro. Aggiungi quindi senza indugio altra philadelphia qualora il composto non dovesse convincerti e sembrarti troppo molle, o altra torta sbriciolata se dovesse sembrarti l’esatto contrario.

Dopo che hai preparato le “polpette di torta”: adagiale su della carta da forno e mettile a riposare almeno 30 minuti in frigo in modo che si raffreddino e si uniscano ancora di più gli ingredienti.

Operazione numero 4 : Decorare i Cake Pops

Trascorso il tempo puoi ricoprire le tue palline come ti piace di più anche se generalmente i Cake Pops vengono ricoperti con la Pasta di zucchero senza glucosio (la ricetta e le indicazioni per la pasta di zucchero? Clicca qui).

Se non hai il tempo e la voglia di preparare la pasta di zucchero o proprio non ti piace, potrai optare per della glassa reale (indicativamente 300 grammi di zucchero a velo e 50 grammi di albumi) o senza andare troppo lontano anche semplicemente per una colata di cioccolato fondente o bianco.

Nel caso del cioccolato fondente puoi anche aggiungere codette o zuccherini colorati. Verranno fuori comunque dei cake pops  scenografici e carinissimi.

Dopo che hai deciso come ricoprire i tuoi Cake Pops, che sia pasta di zucchero-glassa-cioccolato fondente, tira fuori le tue polpettine tortose e rivestile. Infila infine  uno stecchino e raccogli i plausi del tuo lavoro perchè una cosa è certa: i Cake Pops non passano mai inosservati!

Gli stecchini, qualora non dovessi trovarli, puoi sostituirli con i classici da spiedino ma in quel caso dovrai prestare ben attenzione al peso del cake pops che non dovrà essere troppo grande. L’utilità di quelli da gelati sta proprio nel fatto che reggono chiaramente un peso specifico maggiore.

Operazione numero 5 ( la più facile): Magnare come disperati.

Sto appuntando tutto quello che mi state scrivendo su ” Quale scelgo?” . E in più parti mi sono commossa, e non lo nascondo, perchè conoscevo le risposte.

Io davvero senza voi non potrei. Farcela.

Grazie infinite. 

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53 COMMENTS

    • Giulia troppo carini 🙂 troppo troppo 😉 🙂 non potevi essere più cara ed esaustiva di così 🙂 ti abbraccio forte fortissimo…

  1. Io odioodioodio le borse piccole!!!! Borse grandi, in cui perdersi, ammèèè! *disse saltando in piedi sul computer*
    Biscotti-stecchini-tortosi-cuoriciosi-cake-popposi meravigliosi! <3
    E poi lo so…sono stata troppo buona con il mio bigliettino…argh…!

    • Anche io le odio Chiara 😉 Grandi, grandissime, enorrrmi…praticamente valigie, dove conservare un pò di tutto (chennonsisammai).
      Le amo. Ecco. Più grandi sono e più le amo 😀

      • Oddio ragazze,sapeste quanto le odio io le borse!!!!! Borseeeeeeee!!! Tanto quanto odio le scarpe!!!!

  2. che donne! Sempre prime e ne sono contento. Lo strapotere del Max aveva ammazzato il campionato. Secondo me, con gli stecchini per spiedino si fa poco. Hai voglia a bilanciare il peso! Io ne userei quattro o cinque insieme, legati fra loro con degli eleganti e rustici fiocchetti. Diventerebbero dei Cake Pops Tribali

        • Pani secondo me ho giocato d’anticipo, grazie alla involontaria complicità di Iaia 😀
          Altrimenti non avrei potuto battere Max neanche volendo. DEVE avere senz’altro le ruote bucate. Tutt’e quattro 😉

          • Sono vivo e lotto insieme a voi… 😀
            Complimenti Sissa, bravissima!
            Uno stupido osteopata mi ha tenuto fermo ai box… e poi sono arrivati i rivali di cui diceva pani… odio quando il lavoro pregiudica le mie gare… 😉

            • Graziieee 🙂
              Max incominciavamo a preoccuparci qui!!
              Lo dicevo io che avevi avuto un impedimento, ma grosso, per non esserci!
              Maledetto osteopata 😀
              Ti rifarai domani di certo

            • @pani da quel mo’, che gli anni si fanno sentire… qui si combatte in trincea oramai… 😀

              @Sissa maledetto? benedetto, vorrai dire!!! 😀 😀 😀 non hai idea in che condizioni versavo stamane… è esclusivamente merito di quel signore se nonostante io abbia tre ernie del disco (c’era il 3×2, non ho resistito…) riesco ad andare in motocicletta, in scooter, e a fare una vita quasi normale… poi ora con l’età si stanno aggiungendo altre piccole cosine, per cui devo necessariamente fare un “tagliando” periodico, e se ritardo mi riduco un essere amorfo… 😀 😀 😀
              E poi sono contento che hai vinto tu! 🙂

            • Vedo che qui abbiamo ridotto un lazzaretto… 😉 speriamo che arrivi presto la bella stagione, credo ci farà bene un po’ a tutti! Un abbraccio anche a Max, speriamo che tu non abbia più bisogno di quel bravo signore per tanto tempo!

      • Hai ragione Max, benedetto! Mi spiace che tu non stia bene…a quanto pare questo ultimo periodo ha falciato un pò tutti qui! Ma quando arriva la primavera? 🙂 Volevo aggiungere che se manchi tu non c’è gara. Non mi diverto se non gareggi anche tu 😉 occhei? Ti mando un abbraccione grandissimo.

  3. naaaaaaa, credo che troveremmo torta appiccosa pure dietro le orecchie di mio padre…non ce la potrei mai fare! Lode al tuo sanguefreddo ^_^

  4. Fantastici! E a te sembrano semplici?
    Io faccio la torta da offrire a i 832486297 nani da giardino e vengo li a mangiare i cake pops fatti da te, che secondo me è meglio.
    Altrimenti spargo briciole di torta, pezzi di burro e fiocchi di philadelfia ovunque e Giannino mi strangola. 😉
    Ti lovvo infinitamente
    Michi

  5. Se questo febbrone non passa l’Ingeriminese avrà un San Valentino poco cuoricioso… Sono fuori uso, non sto in piedi… 🙁 Comunque le ricette me le sono segnate tutte e appena mi riprendo, San Valentino o no, diamo il via alla produzione… Questi cake pops li faro’ di sicuro… I tuoi sono davvero bellissimi!

      • Angela carissima! Grazie anche a te x il pensiero, come dice qualcuno di nostra conoscenza… Celapossiamofarcela!!!!!! Certo sarebbe tutto un po’ più semplice se non avessi anche il pensiero per i miei… Per fortuna ha smesso di nevicare,ma due metri e mezzo di neve hanno messo in crisi il tetto,hanno acqua in casa,impianto elettrico saltato,riscaldamento che non va… Mio babbo da mia zia, mamma e fratello qui da me… 58 metri quadri… E’ un delirio!!!!

        • Ma cacchio!!!!!! Mi dispiace molto leggere questo…Ma si attivato qualche aiuti a livello istituzionale?? O dovete vedervela da soli? 🙁 la buona notizia è che per la settimana è previsto bel tempo, almeno ci sarà spazio per organizzarsi …ma che situazione. Ti abbraccio fortissimo 🙁

          • La Valmarecchia richiederà tutta lo stato di calamita’, alla fine c’è gente che ha avuto danni anche peggiori… Sta crollando tutto, sono morti un sacco di animali negli allevamenti (40000 pulcini per esempio),le piante sono tutte spezzate… E’ un macello, altro che Roma!!! Grazie per l’appoggio,piano piano risolveremo,ti dico, c’e chi sta peggio!!!

  6. Ahahahahahah cara Iaia, chi di cuoricini ferisce di cuoricini perisce!!! Al nippotorinese tutta la mia stima, è riuscito a districarsi con eleganza da una situazione non facile…
    Ci riusciamo a sentire di persona dopo la rincorsa reciproca della scorsa settimana? 😉

  7. cuoricini cuoriciosi *^* ok mi sono innamorata del tuo blog!

    ti lascio questo link, in breve ti ho segnalata per il “The Versatile Blogger” 🙂 c’è anche la motivazione!

  8. Sparita la neve, qui a Roma si ri-lavora fino a tardi e leggo solo ora, anche se in metro avevo dato una sbirciatina sul cellulare… Questi li voglio fare… appena ritrovo qualche energia nel mio corpo 🙂
    E’ bello arrivare a casa, sedersi e – tra una cosa a l’altra – sbirciare che è successo!

  9. […]  Per chiunque si volesse cimentare basta cliccare qui e nel post di San Valentino ci sono i vari pass… Tra l’altro non è nulla di complicato o particolarmente assurdo. Giusto una nota velocissima per chi non si avesse mai preparato un bocconcino di torta in formato lecca lecca: non per forza si deve “perder tempo” con la pasta di zucchero ma si possono glassare o decorare con cioccolato fondente et similia. E’ perfetto poi per il riciclo delle torte avanzate e rispondono perfettamente alla domanda ” e ora cosa ci faccio con questo pezzotto qui?”. […]

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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