Ricette Vegetariane e Vegane

La Notte degli Oscar

Quando per la prima volta ho sentito parlare in italiano Giuliana Rancic, credevo che le stessero tirando un tiro mancino e che la stesse doppiando il tipo di Tequila e Bonetti. Non quello che doppiava l’aitante poliziotto eh, intendo proprio quello che magistralmente dava voce al mastino napoletano che tanto ho amato. Giuliana Rancic infatti, di origini partenopee, ha mantenuto non capisco in che modo un accento incredibilmente napoletano. L’hai sempre vista lì sul tappeto rosso a parlare con Brad Pitt nel suo slang ammmmerrigano e poi di colpo un “facimm ampress jamm bell” mira a stabilizzare la tua psiche. E’ un processo inconsapevole e non troppo lento. Rimani lì inebetita e inerme davanti allo schermo e ti piglia quasi un attacco di panico.

A me è successo questo, per farla breve (io che la faccio breve?).

Chi non sa su che carciofobollito io stia blaterando stia pure tranquillo. La cultura di un certo livello è riservata a pochi eletti. Giuliana Rancic è la star del canale E! Entertainment che forse riesce a battere solo Lady Channel, dove mandano in loop telenovelas venezuelane anni settanta, per contenuti neuronali. La Rancic insieme alla figlia di Osbourne, che dopo una dieta e un passaggio infelice dal parrucchiere è diventata per qualche inspiegabile motivo “icona di stile”, a Jay Manuel (un disperato dai capelli bianchi reduce da America’s Next Top Model) e alla perfida Joan Rivers conduce un programma che non mi vergogno a dire: mi piace.

Trattasi di Fashion Police. Un insulso teatrino dove questi magnifici quattro senzaartenèparte ma con una faccia di tolla invidiabile gliene cantano e dicono di tutti i colori alle star e starlette di Ollivud che solcano il tappeto rosso. Sì perché “l’uomo medio” deve criticare lustrini e paillettes giusto per sentirsi superiore e non soccombere definitivamente a quelle fortune riservate ai pochi eletti, ma accipicchia a Fashion Police ci vanno giù duro.

E ingiustificatamente.

E io sto lì a ridacchiare come una stupida donnetta che ha voglia di staccare un po’ da tutto e tutti e senza troppe paranoie, ragionamenti e sensibilità varie ed eventuali si abbandona al sano pettegolezzo. “OHHHHHHHHHHHHHHHHHH e me la sarò meritata una puntata idiota di Fashion Police, no?” mi dico mentre limo le unghie e bramo cattiveria sperando che Jennifer Lopez abbia scelto qualcosa che non somigli a una tuta di latex e la faccia sembrare una diva del porno.

Per dire che d’accordo il cinema impegnato. D’accordo disquisire sulla kermesse e i partecipanti e le varie visioni. D’accordo sproloquiare su fotografia, scenografia ed effetti speciali ma santapizzetta sono una donna! Il Nippotorinese non capisce che le valutazioni impegnate possono pure piacere ma al diavolo tutto parliamo delle Louboutin di Scarlett e delle Prada di Halle!

Ho bisogno di sapere se la Aniston e la Jolie si salutano o si lanciano rossetti Dior in bagno. Necessito di comprendere i più torbidi retroscena sulla parrucca della Streep e non per ultimo devo sapere se le Kardashian saranno o no invitate e se sì cosa sceglieranno tra la Kelly pitonata fucsia e la Birkin giallo fluo, che ormai il fluo santo cielo non va più di moda. E finitela con questa Milano fescionuiktuttofluo.  Anni cinquanta, what else?

Senza contare che quella polpetta di Katie Holmes avrà sicuramente uno dei vestiti più belli ma sarà fatica sprecata fin quando si accompagnerà al mangiatore di placenta.

Stanotte l’Accademy decreterà cosa sia in e cosa out e chi potrà spolverare statuette. Non avendo potuto vedere ancora Scorsese (mi picchierei dannazione!) guardo il tutto con rammarico e dispiacere. Tiferò a prescindere quella che credo sia una visione interessante, ma non averne la certezza mi destabilizza.

Un tempo preparavo pop corn e mi spiaggiavo coma un balenottera sul divano con otto litri di coca cola nel ricordo di “Robertooooooooooo”, la Loren che sventola la cartelletta e lui che salta sulle poltroncine dribblando Clooney, Scorsese e Robert De Niro tra saltelli e gridolini. Quantohopiantosantapizzettaquellanotte.

Poche volte mi sono sentita italiana così. Ero piccola, stupida e dolce. E un po’ mi mancano tutte e tre le parti (non che non sia stupida adesso eh. Ma in una modalità diversa. Maggiore e diversa).

Adesso che di pop corn neanche l’ombra ingurgiterò otto tonnellate di mango, mia ultima passione, e trascorrerò l’intera notte in compagnia delle iene di Fashion Police in diretta dal tappeto rosso e della sfilza di giornalisti che oltre a chiedere “cosa indossi?”, “sei emozionato?”, “come ti sei preparato a questa grande serata?”  non emetteranno sillaba.

E se c’è una cosa che mi manda in estasi è il galà. Vedere gli stuzzichini, antipastini e novità da Ollivud sui recenti trend culinari. Perché passa sempre inosservato questo aspetto ma in questa notte, credo che in pochi sanno, le star decretano cosa sarà in e cosa out per la primavera estate 2012.

L’anno scorso manco a dirlo si strafogavano di macaron; o perlomeno fingevano benissimo. Vediamo un po’ quest’anno.

Lascio tutto quello che ho preparato correlando Cibo e Cinema, che siano film o animazioni. Tengo moltissimo a questa rubrica. E’ forse in assoluto il mio interesse primario tra le diverse “ricerche culinarie” che sviluppo; non solo qui ma anche in separata sede. E’ uno studio che mi appassiona ed entusiasma. A conferma che il cibo è malattia, guarigione, visione, vita e filosofia. E’ in tutto. Un po’ come l’essere parmenideo.

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8 COMMENTS

  1. Cara mitica Giulia…il tuo blog ha il fascino di un mondo che puoi abbracciare in toto!….per quanto mi riguarda tranne i nomi super famosi…hai nominato degli sconosciuto!….mi spiace ma …e’ cosi’!…Oscar a the artist…per me…per la sua poesia, per la sua capacita’ di tenerti incollato alla poltrona piacevolmente…in un film muto…nel 2012!…per gli attori bravissimi!….per la fotografia! Per l’ idea!….insomma per tutto!….ma anche Oscar al film di scorsese che e’ magico e racconta con poesia la storia di un mago del cinema muto…Melies….e non dico altro per non toglierti la piacevolezza della visione!….ma…il cinema e’ un’ illusione manifesta ….che ci ricorda….che tutto …in realta’….e’ un film!…cioe’ un’illusione…domani….e’ gia’ tutto cambiato!…ciack!…SI GIRAAAA!

    sia la

  2. Giulia, tesoro!!!! Prima di tutto ci abbracciamo forte forte… Stai meglio?! Spero tanto che questa bellissima rubrica non si fermerà qui, ma andrà anche oltre la notte degli Oscar perché la trovo interessantissima!!! Baci anche da Frugolino e dall’Ingeriminese…

    • Ciaooooo! A te ….a superfrugolo!…all’Ingeriminese superfortunato che ha te e frugolo!

      • Ciao Mary!!! Sentirti e’ sempre un piacere, sei incredibilmente gentile e dolce… Possiamo abbracciarci forte?! Anche Frugolino e l’Ingeriminese si uniscono… Ci abbracciamo tutti e 4?!

  3. Cibo e cinema. Due grandi passioni. Adoro questa tua rubrica e vorrei non finisse con la conclusione della settimana degli Oscar. Stasera anche io sarò sul red carpet insieme alle stars di Ollivud 🙂 Ho già indossato l’abito da sera ed attendo da in momento all’altro la limousine!!! Sarebbebello se potessi passare a prendere e volare insieme sono lî per vederli da vicino 🙂
    Domani mattina ci scambieremo le opinioni sulle votazioni dell’Academy !! Io per il momento ho i miei preferiti, ma non voglio fare pronostici attendo impazientemente di conoscere i vincitori !!!

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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