Ricette Vegetariane e Vegane

Un Bento Mari e Monti

Bento con sandwich al salame e Polpette di spigola al cocco

Chiari e la piccola Zelda mi segnalano una citazione su Le Funky Mamas (clicca qui per leggere l’intervista) e ritrovare il mio nome su un’intervista di un Iger di New York  rimane sconvolgente e assurdo. Tanto da farmi anche un attimino girare la testa. Pensare che qualcuno a New York faccia pure una discreta difficoltà a dire maiettastreiettas malettaegrettas e. Mi commuove, fa sorridere ed emozionare. Poi vabbè leggere pure quello che … *sviene in preda ad un attacco d’ansia. 

Il concetto non biunivoco di essere conosciuta da ma non conoscere, se affrontato con un po’ di razionalità mi impaurisce. Ed è per questo che non ci penso e passo alla fase successiva: ho un’amica in più. E così è.

Sono giorni stancanti e nervosi. Oltre alla squadra dei muratori, idraulici e stagnini si aggiunge quella (che non è mai andata via da quando sono nata in effetti) degli elettricisti, razza che ben conosco. Folli e geniali nel taglio dei fili continuano a staccarmi la luce quando ho la tavoletta grafica accesa ( e ho salvato quindici minuti prima) o sto per completare un articolo. Passo più tempo ad inspirare ed espirare per mantenere la calma indossando la maschera “no. tranquilli non vi preoccupate. Ho solo perso un’ora di lavoro” che ad azionare la motosega e urlare “viammazzotuttiiiiiiiiiiiiiiiiiiii”.

Nel periodo in cui gli impegni si sono centuplicati qualcuno posiziona bastoni tra le ruote. Sfortuna per loro vuole che mollo il carro e compro una fuoriserie biturbo ogni volta (anche se poi la incendiano dopo 3 chilometri con un lanciafiamme). Perché se c’è una cosa che detesto è restare indietro.

Al massimo finite le fuoriserie salto giù pure da quelle e comincio a correre con i miei piedini velocissimamente. Suppongo che l’allenamento possa farmi correre più veloce senza il rischio che mi azzoppino (ottimismo mode on) .

Questo per dire che sì. Sono in ritardo su tutto e pure sul fatto di ringraziare degnamente per tutti i regali che sto ricevendo in questo periodo.

Conto di poter fare un resoconto al più presto soprattutto su quella meraviglia Tittosa che ha confezionato per me la Puglia facendomela recapitare a casa (ho in serbo una sorpresina che spero di poter realizzare presto per la mia Titti*musica suspence mode on*) 

E. Non in ultimo. E’ un periodo davvero molto duro per me. Difficile. Non riesco a gestire nessun tipo di relazione sociale e se è comunque già insito nel mio dna non essere una buona amica  adesso sto proprio raggiungendo vette da guinness. Solo che per una vita ho scelto sempre gli altri essendo io seconda. Adesso che è l’esatto contrario confesso di non avere assolutamente paura di restare sola.

Perché a prescindere lo sono sempre stata, ergo squilibri momentanei che intristiscono un po’ si va avanti mugugnando: amen.


Nel frattempo lascio un po’ di foto bentose.

Un po’ di foto con un Bento velocissimo mari e monti (ho sempre detestato il termine e non credevo che mai lo avrei usato e invece la vita ti riserva tante sorprese) che ho realizzato per il Nippotorinese qualche giorno fa.

La macchina fermatempo al collo tra una corsa e l’altra mentre posiziono  un sushi di tramezzino e salame così giusto per non tirarla troppo per le lunghe. In pratica se arrotoli pan carrè imbottendolo con salame e cremine varie, che possono essere di formaggio o semplicemente tofu amalgamato ad erbette, ti resta solo da arrotolare arrotolare arrotolare e tagliare come fossero miniroll. Sempre poi se sei di fretta basterà impolpettare un po’ di carne di tacchino frullando velocemente con timo fresco, menta e anche un po’ di curcuma per un sapore speziato e via: al vapore. Ecco servite le polpettine di Tacchino speziate. Solo che appunto questa volta volevo fargli provare una ricetta reperita in un sito orientale che con difficoltà era stata tradotta.
Si trattava di polpettine di pesce con scaglie di cocco. Ho adoperato una spigola, o per meglio dire una rimanenza di spigola avanzata da un cartoccio del giorno prima che ho opportunamente condito leggerissimamente con poco olio extra vergine di oliva e impolpettato con scaglie di cocco biologico. Ho salato e pepato non adoperando spezie particolari. Ho cotto al vapore e servito insieme al sushi di salame che non c’entrava assolutamente nulla se non appunto per rispolverare questo fatidico “mari e monti”, che tanto turba la mia esistenza sin dall’infanzia.

Per chi non ama particolarmente l’idea del pesce con la frutta (sbagliando di grosso) o semplicemente è turbato dalla dicotomia dei due luoghi come me, potrà accoppiare benissimo un altro tipo di polpettina. Il risultato però, gentilmente adornato da fragoline di bosco raccolte in un giardino e quindi super freschissime, è piaciuto e se non vi sono stati plausi particolari per il poco fantasioso sushi di salame al contrario ve ne sono stati per le polpettine al sapore di cocco.

La ricetta originale non ricordo esattamente cosa prevedesse ma era pur sempre un pesciotto così con tanto di lische. Il Tonno generalmente, anche in queste elaborazioni, non viene mai associato al cocco ma piuttosto all’arancia, come la triglia, e a sapori particolarmente agri. Sta di fatto che mi sono ripromessa di provare con l’orata e credo proprio anche con il merluzzo avendo questi un sapore abbastanza neutrale e bianco nell’accezione più pura del termine. L’estate imminente e questa voglia di ricominciare gli abbinamenti frutta-carne-pesce mi mettono davvero di buonumore e pur scarseggiando il tempo certamente non mancherò di provare, provare e riprovare. Nel frattempo che prometto, progetto, vaneggio e corro come un’invasata lascio pure qualche appuntino delle ricette precedenti qualora si capitasse qui e della rubrica “Cucinare con la frutta” non se ne sapesse proprio ma proprio nulla.

Nell’indice (clicca qui) nonostante non sia completo c’è già un pullulare di roba e un cospicuo archivio ricette che con fatica quotidianamente aggiorno ma le prime che mi vengono in mente sono:

Clicca qui >>>per la Proposta Menù con la Frutta #1 (Torretta di Peperoni Fragole e Asparagi, Carpaccio di Fragole e Asparagi, Spiedini speziati di feta e Ananas, Calamari con Fragole, Sgombro con Kiwi, Gamberoni con Cocco e Lime, Risotto al Mandarino, Risotto alla Fragola, Triglia all’arancia, Halva al Cocco)

Clicca qui >>> Proposta Menù con la frutta #2 (Insalata fredda di ananas e pollo, Datteri e prosciutto, Crema di fichi e philadelphia, Insalata di gamberi e indivia, Tagliatelle di zucchine e gamberi, Crostata di cipolla, Insalata di gamberi con pomodori e peperoni, Orzo perlato con gamberi, Tris di formaggio e frutta con miele, Indivia con granchio, Iceberg con mele e gamberoni)


Per quanto riguarda invece i bento. Un piccolo velocissimo riassunto:

Aggiornamento su Fashion Eater : clicca qui >>>

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21 COMMENTS

  1. ma che poi non è vero. se anche dovessi metterti al primo posto e ignorare tutti per 10 anni le persone che tengono veramente a te resterebbero.

    Per il salame mi fai gola. E per il pesce l’ho provato con gli agrumi e ora lo proverò con il cocco!

  2. Per fortuna che hai motosega, motore a scoppio quindi. Se avessi una sega elettronica gli elettricisti non ti permetterebbero di usarla

  3. In tanti anni non ti ho mai visto così frenetica. Vai tranquilla e appoggiati sull’affetto, ché ce n’è tanto, morbido e soffice, tutto per te.

  4. Uff, ma perchè non mi arrivano le tue notifiche?!
    Anche io sto periodo sto correndo come una matta e studio e studio ancora. Oggi ho ricevuto però mille soddisfazioni, che in realtà si sono concretizzate in un abbraccio sincero, due otto e mezzo in francese e inglese orali e tanti sorrisi… Ma mi sono abbuffata. Per tensione, agitazione, noia. Preferisco ammetterlo che far finta di non aver fatto nulla di grave. Quindi potete mettermi in castigo adesso, del tipo ciotolina di riso e verdure per il resto della settimana. Anzi, lo faccio io da sola.
    Ma tu sei sempre qui e mi fai sentire bene. Mi distrai e questo è importante. Mia mamma non sta bene e nemmeno io evidentemente. Soffriamo insieme. Io lo manifesto avendo crisi, dopo mesi di tranquillità ed equilibrio, mentre lei non mangia e ora non mi parla più di tanto. Mi sento sola… E’ la realtà.
    A te posso solo augurare di stare più tranquilla e cercare piccoli attimi di pace, come continuo a fare anche io.
    Spero di risentirti presto! Ciao Giuli!

    • E le forchettine orsettose?!?!?!
      E la citazione della mia Tittitesoro, ne vogliamo parlarne?”!?!
      Si, parliamone, vi prego.
      E poi, Gi: ascolta.
      Fermati un secoooooooondo, ascolta.
      Stai tranquilla, no anzi.
      STAI TRANQUILLAAAAAA
      che qui nessuno scappa e nessuno pretende da te più di quello che già dai.
      Solo vorremmo saperti più tranquilla, ma per te, mica per noi. O almeno,io la penso così.
      La seduta è tolta.

  5. Giulia, tesoro mio, sono spappolata sul letto causa tremendo mal di testa post visita oculistica e atropina… Frugolino si prende cura di me… 🙂 … Non ho grandi forze, la ricetta me la rileggo con calma domani, ma lasciati dire che devi smettere di preoccuparti perchè chi ti vuole bene non ha bisogno di nulla e sa aspettare. Te l’ho già scritto… Ciò che vale merita di essere atteso! Un abbraccio

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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