Ricette Vegetariane e Vegane

Le Ricette di American Horror Story – Chicken Pot Pie

Facciamo un attimo di pausa da babbonatalepacioccoso-renne-oggetti carini e sognanti e facciamo un colpo di sangue violento e distruzione? Perché sto per avere un esaurimento nervoso. La mia dodicesima personalità mi impone di SMETTERLA CON TUTTE QUESTE PUCCIOCCOSITA’!!!! BASTAAAAAAAAAAAAAA! Fino al sei gennaio ( e poi con San Valentino Cuoricioso) rischio (rischiamo è più corretto) di farla (farle. Non è solo la dodicesima, per la cronaca)  collassare da troppo AMMMMORE/Luci (sono un’anima nera, dai. Al novantanovepercento. Solo che mi piace mostrare solo l’uno per cento).

Un po’ di sana violenza, sangue e oblio. Grazie.

(118 ? PRRRRRRRRRRRRRR) 

La prima ricetta dedicata ad American Horror Story è stata il dolcetto Peach Cobbler e se ti fa piacere puoi trovarlo qui. Non poteva certamente mancare il Chicken Pot Pie, ovvero la torta salata ripiena di Pollo e Verdure; la stessa che richiede, come avvenuto con il Cobbler, Queenie a Madame Delphine LaLaurie in una delle sue fameliche voglie notturne. La pie di pollo  è una preparazione salata straconosciuta-cucinata in tutte le parti di America. Il ripieno può essere di infinite varietà. Che sia carne macinata ( di parenti che ci hanno tormentato con la tombola? della zia che ci chiede ” ma quando un bambino?” dello zio che ci chiede ” ma quando vi sposate?” ANCHE. SONO PERFETTI PER QUESTA PREPARAZIONE! MACINATELI CON CURA)  di pollo stesso, coscia o petto. Che sia accompagnata da verdure precedentemente saltate separatamente o insieme alle carni. Che sia fida alleata per avanzi da brodi e derivati. Di ricette se ne trovano un’infinità proprio per questo. Solo adesso in Italia vi è questo utilizzo del “pasticcio di carne” o “torta di carne” perché effettivamente non esiste una vera e propria tradizione riguardo a questa preparazione. Rievoca un po’ la moussaka greca anche se quella non era contenuta da una pasta brisèe ma alternata a mo’ di “parmigiana” componendo strati di carne e verdure. Nell’Europa dell’Est come nel Nord Europa, al contrario del nostro paese, il pasticcio di carne è in voga proprio per l’eredità Britannica, patria indiscussa (ce lo ricordiamo il tortino di carne-umana in onore di Mrs Lovett, sì? Ecco. ).

Insomma un Tortino di carne macinata ( di parenti invadenti) per Capodanno sepoffà, no? Ma pure il resto dell’anno, dai. A me piacerebbe prepararlo con la mia Ombrella; che è in assoluto la rivelazione di questo 2013. Sì. Perché sto già cominciando a tirare le somme, fare addizioni-moltiplicazioni e divisioni. E nel 2013 se dovessi dire un nome. Nuovo. Che è entrato dentro per non andar più via.

Sei proprio tu Ombrella.

A me non resta che riposarmi un po’, organizzarmi il lavoro chesonoconilfiatosulcollostodandodimatto. E rivedere la puntata di Master Chef perché ieri non è che sia stata molto attenta. Altrimenti salta la telecronaca della seconda puntata e non vorrei far felice l’umanità perdendo l’ennesima perla di idiozia partorita dai miei neuroni (attualmente in costume. E in vacanza. In Argentina). 

Ripieno

( nel caso dei parenti. Fateli marinare un po’ prima che alcuni sono belli -acidi, eh)

1 cipolla grande bianca, 3 carote, brodo di pollo, 500-600 grammi di pollo (meglio se coscia disossata) tagliato a pezzetti piccoli, 2 gambi di sedano, 1 cucchiaio di burro morbido a temperatura ambiente.

Nel burro caldo in padella fare soffriggere il battuto cipolla-sedano-carota. Aggiungere poi i pezzetti di pollo e bagnare con brodo di pollo a parte. Far cuocere adoperando gli aromi e le spezie che si preferiscono di più. La noce moscata io non la farei mancare ma il mio giudizio non è importante. Legare tutto con un po’ di amido di mais o farina (setacciati altrimenti vengono le palline. Che è natale ok ma non stiamo addobbando un albero di pollo morto dentro una torta. Che cosa sto dicendo?). Se si vuole rendere il ripieno più cremoso, omogeneo o ricco, si può aggiungere un po’ di latte o panna.

 

Brisèe 

(che alcuni scrivono brisè masantoparentemacinato è brisèe come matterello*momenti di maestrina fallita mode off*)

Ingredienti per circa 400 grammi di impasto: 250 grammi di farina OO, 120 grammi di burro, 50 ml di acqua. Burro e farina per lo stampo, sale.

Procedimento: disponi  la farina a fontana e unisci il burro leggermente ammorbidito ma non troppo (dovrà comunque essere abbastanza compatto), un pizzico di sale.

Lavora l’impasto aggiungendo pian piano l’acqua a 35 gradi. Impasta in modo energico e fai riposare la pasta ottenuta avvolta nella pellicola in frigorifero a 3 gradi centigradi per 15 minuti.

( sono passata dall’infinito alla seconda persona singolare con scioltezza a dimostrazione del fatto che NON SONO UNA FOOD BLOGGER SANTOMACINATO!)

Assemblaggio

Posizionare su una teglia leggermente imburrata e infarinata il primo foglio di brisèe. Bucherellare un po’ ma senza esagerare la base e versare il ripieno. Ricoprire. Chiudere lateralmente e picchiettare nuovamente ma senza esagerare la superficie. Spennellare la superficie con un po’ di tuorlo sbattuto con qualche goccia di latte.

Infornare a 180 per 45-50 minuti. Ottima da servire anche il giorno successivo opportunamente riscaldata.

( sono ripassata all’Infinito)

QUESTO POST È STATO PUBBLICATO IL: 

68 COMMENTS

  1. Questa a mia mamma piacerebbe e anche parecchio. Torna lunedì dal freddo est. Potrei prepararla. Qualcosa di caldo sul tavolo rende sempre felici.
    Dovrei guardarla questa serie tv. Non voglio aprire Wiki per capire meglio. La scarico direttamente. Mi ossessionerà abbastanza?

  2. ma sai che a me pure piacerebbe prepararla con te. è assurdo. i pasticci sono l’unica cosa che riesco ad accroccare quando mangio. e preparare un pasticciodicarne. rischierei davvero di infilarci un parente. un vicino. un passante.
    perché mi fa una discreta paura. ma una volta superato quell’ostacolo è una discesa libera e incontrollata e totalmente folle.
    un po’ come quello che mi è successo con te. fa sentire il sangue che scorre sotto pelle. una scarica di vita attraverso la morte di qualcos’altro che non mi serve proprio a nulla, non mi è mai servito ma ci sono sempre stata così attaccata.

    ti voglio bene, molto.
    e adesso reperisco puntata masterscief che voglio essere preparata per la cronaca iaiosa. non ti ho detto quanto le pupille amino la personalità che le scrive.

  3. sa di buono, ci ficcherei anche due patate lessate e amalgamate assieme al pollo e alle verdure per fare in modo che sia più compatta :3 ciòffame

  4. Se riesco a recuperare il forno (che ha deciso di abbandonarmi a due giorni da Natale con 10 teglie di biscotti da cuocere…MALEDETTO!!!) ne preparo almeno 12… Con tutti quelli che in questi giorni mi hanno chiesto quando ci decidiamo a fare un fratellino per Frugoletto. Quanto ad Ombrella…beh,io l’ho amata subito, è straordinaria!!!! ^_^ Bacetti stellina!

  5. Ombrella. quori. quori e gru di carta.

    devo riprenderlo America Horror Story che ho abbandonato a metà della prima serie VERO? Lo sapevo. Devo riprenderlo, sì.
    Ho qualche parente da suggerire da infilare lìddentro, te li mando con posta prioritaria.

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

Seguimi anche su Runlovers

Tutte le settimane mi trovi con una ricetta nuova dedicata a chi fa sport

MUST TRY