Ricette Vegetariane e Vegane

Dita Mozzate

Non ricordo esattamente dove ho trovato questo impasto ma si è rivelato un’ancora di salvezza in svariate occasione. Ed è il caso delle Dita mozzate per la notte di Halloween.

Ingredienti: 100 grammi di Burro, 300 grammi di Farina, 1 cucchiaino di lievito per dolci in polvere, un pizzico di sale, 1 uovo, vaniglia o cannella, 100 grammi di zucchero a velo. Marmellata chiara (albicocche o arancia per attaccare le mandorle-unghie) e Mandorle pelate (unghie per l’appunto).

La divertente forma è proprio resa credibile ancor di più dalla mandorla pelata che in maniera inquietante somiglia già prima della cottura ad un’unghia vera e propria. In una ciotola porre la farina e il burro a temperatura ambiente tagliato a pezzettini. Lavorare un po’ e aggiungere l’uovo, lo zucchero a velo, la polvere di vaniglia o cannella a secondo dei gusti, l’immancabile pizzico di sale e il lievito senza badare a queste priorità di elenco. Impastare fino ad ottenere un composto che sin da subito si mostrerà elastico e compatto. Non c’è bisogno di lasciarlo riposare anche se io dopo aver disposto i bastoncini/dita sulla teglia li lascio lì per una decina di minuti prima di infornare. Generalmente la lunghezza che prediligo per le dita è intorno agli 8-10 centimetri. All’estremità del bastoncino basterà spennellare un po’ di marmellata di albicocche o arancia (usando una marmellata scura non si avrà per nulla lo stesso effetto) e adagiarvici su una mandorla pelata spingendo un po’ in fondo . Infine intagliare con un coltello con mano leggera per regalare veridicità alle nostre dita mozzate chiaramente rugggggosissime, ecco. Quest’anno voglio provarle anche senza pelare le mandorle perchè ho visto un paio di foto in giro per il web e ammetto che sì. Mi sono piaciute e parecchio. Riuscissi in qualche modo a farle anche sanguinanti beh.

Ah dimenticavo, santa pazienza: 180 gradi in forno per 20 massimo 25 minuti e una moltitudine di falange, falangine e falangette invaderà casa.

 

 

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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