Ricette Vegetariane e Vegane

Sushi di Frutta

E’ innegabile che mi piaccia aver per casa un intellettuale occhialuto poliglotta che parla Giapponese. Come è innegabile che mi piaccia rovinargli le giornate. Per questo motivo dopo il sushi di salame, sushi di crepes al cioccolato, sushi di zucchine, sushi di prosciutto crudo, sushi di patate era la volta buona che mi dilettassi nel Sushi di Frutta. La ricetta è dei Maestri Pasticceri Italiani che stanno sul mio comodino già da un po’. Come facciano  a starci tutti comodi non è dato sapere vista la stazza meravigliosamente oversize di alcuni ma li adoro. Tutti seduti lì a picchiarsi per la paternità di ogni singola ricetta.

Il Sushi di Frutta richiede davvero pochissimo tempo ma l’effetto può essere annoverato tra il sorprendente e il sorprendente andante. Gli ingredienti indicati sono all’incirca per 4 persone ma per essere più chiari basti sapere che vengon fuori qualcosa come 8 al massimo 9 nigiri fruttosi.

Procedimento: Portare a ebollizione il latte in una casseruola a fuoco basso con la polpa della  bacca di vaniglia incisa longitudinalmente e raschiata con il classico pizzico di sale immancabile. Aggiungere il riso che andrà cotto per 20 minuti circa fino a quando il latte non verrà completamente assorbito. Dopo essersi premurati di togliere dal fuoco il riso aggiungere lo zucchero e mescolare bene fino a farlo amalgamare perfettamente al riso. Stendere infine il composto su una placca foderata con carta da forno e fare raffreddare. Dopo venti minuti ( ma potete anche conservalo in frigo per qualche ora premurandovi di toglierlo qualche minuto prima della preparazione) circa procedere aiutandosi con un cucchiaio a formare queste adorabili mini polpettine sushiose. Per le decorazione è inutile dirlo che basterà usare qualsiasi tipo di frutta si abbia in casa o ancor meglio di stagione. Con le decorazioni poi ci si può davvero sbizzarrire. Confetture, marmellate, scaglie di cocco grattugiato, foglioline di menta e qualsiasi cosa vi capiti a tiro. Cotechino escluso eh. Ma non escludo di fare un sushi di cotechino per natale.

La Fumettoricetta uscita sulla rivista Grazia

 

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13 COMMENTS

    • Francesca e io non so più dove scrivere: grazie davvero.
      Non merito assolutamente tanto ma è innegabile che mi faccia piacere a dir poco*le allunga un pezzo di totoro cupcake mandando bacetti

  1. Ti adoro pure io e voglio mangiare sushi di frutta con te ed E.T…..a proposito, come sta???!
    baci baci…i complimenti te li scrivo anche io, a costo di essere ripetitiva!

    • Marti sushi con me ed Et quando vuoi *_*
      Ahem è ancora dentro il freezer convinto di stare dentro la navicella spaziale che lo riporterà a casa.
      Francamente non so più che fare.
      Lo lascio lì fin quando si renderà conto che.

      E’ un pacco di broccoli surgelati da un chilo e non la foresta dove trascorreva l’infanzia.
      Che sarà una brutta cosa da scoprire, in effetti.
      Baci. Tanti e grazie. Grazie davvero.
      Non so mai che dire ma grazie.
      Ne sono lusingatissima.

Rispondi a Li ho chiamati gli Arancini Elllisa – Con Tè Matcha e Gianduioso Pastiglie Leone – La Cucina Psicola(va)bile di Iaia & Maghetta StreghettaAnnulla risposta

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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