Ricette Vegetariane e Vegane

Crackers di Alga Nori

Oggi è il Cyber Monday a quanto pare. Negli Stati Uniti il lunedì successivo al Black Friday; quello che dà inizio allo shopping natalizio online. Comincio seriamente ad amare queste idiozie che istigano a dilapidare i patrimoni familiari. Esiste dal 2005 e verrà onorato da me medesima come è giusto che sia, cercando altresì di recuperare per bene i cinque anni precedenti ahimè non adeguatamente festeggiati. Perchè chi sono io per sottrarmi a questi diktat della tradizione d’oltreoceano? Sono stata quindi costretta ad acquistare l’orologio di Totoro su Dreamkitty.com, che consiglio caldamente per chiunque fosse neurone esente come me. Con ancora il cuscino appiccicato in faccia, all’alba di questo inizio settimana ho cliccato su “Check-out” costringendomi a non farlo su “Continue Shopping”. Sono una persona oculata e parsimoniosa e qualora la regia facesse partire su quest’ultima affermazione le risate registrate potrei francamente offendermi e non retribuirla. Perchè sì sono io che pago la regia e non il contrario ma era lapalissiano suppongo.

Oggi mi aspetta una ricetta di Vissani con il ravanello. Roba che non sto più nella pelle perchè è da tempo che lo Spirito del Ravanello Miyazakiano vuole essere omaggiato culinariamente. Sabato però è stata la volta dei Crackers. E quando ho avuto questi crackers tra le mani un po’ ho pianto.

 

Mi fanno sempre questo effetto gli impasti base. Senza un perchè riescono a commuovermi e sto lì inebetita a venerarli manco fossero piccole effigi sgranocchianti di Jack Nicholson. Le mollettine sono la mia ultima perversione (medito di pinzettare anche l’albero di Natale).  Pur vivendo di passioni passeggere dubito che si possa annoverare tra queste. E’ ormai un amore indissolubile e imprescindibile. Stendendo i crackers su un nastrino con le mollettine cuoriciose ho capito che sono fatta per stendere crackers e non panni. E che quindi da oggi io e il nippotorinese indosseremo soltanto cracker. Coprireremo i nostri corpi solo di materiali crackerosi affinchè io possa essere felice. Con indosso il mio sobrio e maturo orologio di Totoro. L’immagine di me vestita interamente di crackers con il monile miyazakiano è il giusto fermo immagine per cominciare bene questa settimana che si preannuncia a dir poco bruttassai.

 

La ricetta originale l’ho presa dalla Cucina dell’Enciclopedia Italiana. Quella roba con tante pagine che venero portando all’altare fiori di bergamotto. Sì quella accanto all’immagine di Montersino sorridente vicino al suo freezer (Se ieri avete visto la crostatina con composta di pera e vaniglia in crosta di bignè con crema pasticcera e in casa  non avete un altare  a cui portare doni e vittime in segno di ringraziamento, dovreste solo vergognarvi. Ma calcolando che io ieri sera ho anche visto Giallo di Argento posso pure chiudere un occhio; dovrei vergognarmi molto di più. Ho recuperato qualcosina con Blade Runner Final Cut ma non ne sono mica sicura)

La Ricetta

Ingredienti per un chilo di cracker: 1 kg di farina tipo OO, 2 dl di olio extra vergine di oliva, 15 grammi di carbonato d’ammonio o in assenza basterà sostituire con il lievito, 2 dl di latte, sale grosso.

Essendo drogati di alga, wakame -goma -nori , ho ritagliato poi due fogli di alga nori per sorprendere il torinese in questo incontro culturale occidentale/orientale. E straordinariamente ci sono riuscita. Perchè l’entusiasmo è stato tanto che credevo stesse reintepretando Linda Blair in preda ad una possessione demoniaca. Quell’esaltazione inaspettata mi ha sinceramente sconvolto.

Procedimento: Disponete la farina a fontana sulla spianatoia e versarci al centro il carbonato d’ammonio, l’olio(tenendone qualche cucchiaino da parte), 1 cucchiaio di sale e latte sufficiente ad ottenere un impasto liscio e morbido (se volete provare la versione algosa come la mia naturalmente aggiungerete all’impasto anche i ritagli di alga). Lavorare a lungo l’impasto con le mani (io questo “a lungo” l’ho interpretato alla lettera e sarò stata lì per tempo immemore). Stenderlo allo spessore di 2mm e bucare in più punti la sfoglia ottenuta. Servendovi della rotella ricavare i rettangoli o la forma che più gradite. In una ciotolina, emulsionare l’olio tenuto da parte con 1/2 cucchiaio di sale e poca acqua. Quando il sale sarà completamente sciolto spennellare l’emulsione sulla superficie dei cracker (io in alcuni ho aggiunto anche del sale grosso per provare un po’).

Cuocere i cracker nel forno già caldo a 220 gradi per circa 10-15 minuti. A cottura ultimata, sfornateli e serviteli tiepidi o freddi. Il successo è francamente assicurato.

 

Dovrei prendere anche l’orologio a cucù di Totoro. Lo so.  E cestinare per sempre quel file che alla voce Argento recita: grande regista che mi ricorda la mia infanzia.

QUESTO POST È STATO PUBBLICATO IL: 

30 COMMENTS

    • :-))
      Buongiorno adorato Max. Qui si continuano a stendere crackers riflettendo sui massimi sistemi internazionalievitati.
      Difatti mi è giusto venuto in mente che stendere i panni significa di sicuro “stendere i pani con due n”.
      Forse un sardo o un siculo all’epoca stendendo i pani ha detto panni.
      e insomma i crackers.
      e tutto torna in questo inizio settimana converrai con me (sì. forse sto esagerando)

      Che una valanga di baci ti travolga.
      ADESSO.

    • Martina Buongiorno!
      Ero indecisa sinceramente tra i due modelli con il cinturino nero e marrone ma alla fine ho optato per questo qui :
      http://www.dreamkitty.com/TTRFA/R-FR745620.html

      Ammetto però che ora il mio sogno perverso è possedere quello a cucù. Il fatto che la mia casa sia minimalista da far paura un po’ mi frena. Ma forse per natale potrei pure chiudere un occhio. O tutti e due?
      Un bacione a te e buon inizio settimana!

  1. Ho visto Montersino ieri ! E’ un grande hai ragione
    I tuoi crackers fanno venire fame solo a guardarli
    Un bacio Giulia!
    Complimenti

  2. Pretendo anche io di essere devastata dalla passione delle mollettine cuoriciose…essì! Negli ultimi due giorni ti ho dato per dispersa e avevo già contattato Salvo Sottile per uno speciale di quartogrado…poi quando ho letto che ti stavi dedicando all’annullamento degli ultimi due neuroni disponibili con il tigrotto cibernetico ho richiamato Salvo rassicurandolo (e mi è parso sollevato all’idea di poter continuare a parlare della Scazzi). Insomma, tornando a monte, se potessi barattare i crackers con i panni (lenzuola, tute del mandarinoso sprtivo, calzini che pare una casa di millepiedi) lo farei di corsa. Fammi sapere ora che provi i vestiti di crackers che poi spiego ad Irina come cucinare una tuta mandarinosa (ovviamente al retrogusto ucraino)! Che dire…qui ti si ama ogni momento di più e oggi scrivo pure sul blog così giusto per continuare a parlare di te!!
    Baci cuoriciosi!

    • Salvo bacchetta sempre la Palombelli ma mi piace un sacco quando si tocca il mento e comincia ad agitare le manine. Accusa sabrina quando c’è in studio l’avvocato del padre e accusa il padre quando c’è l’avvocato di sabrina.
      l’altra volta c’erano tutti e due e accusava la palombelli e uno del pubblico a caso.
      E’ un uomo coerente.
      Ma soprattutto spero tu abbia visto il puntatone con lui e la parodi a cotto e mangiato. roba che ha accusato un involtino di carne di far parte del piano diabolico del tizio che ha ucciso gionlennon che si scrive chiaramente così. per recuperare però a volte poi faccio due post al giorno e l’equilibrio dell’idiozia internazionale finalmente ha un equilibrio. e se ripeto due volte equilibrio mi sento bene. ok la smetto.
      Corro a leggere sul blog prima che arrivi il nippotorinese e metta a tacere la mia carriera bloggereccia.
      CHe farebbe pure bene ma.
      La domanda è:
      salvo sottile potrebbe fidanzarsi con Irina no?
      no dico non è meraviglioso?
      Irina al posto di quella tizia bionda e noi due al posto della palombelli e meluzzi.
      No.
      è così che deve andare.
      ho deciso.
      ti amo*firmò con il sangue del coniglio sul monitor

  3. Oddio i cracker con l’algaaaaaaa ^^ E perché lanciarsi solo sull’alga nori quando si possono fare i cracker col wasabi????

  4. ohssantaverdiana *___* l’orologio di Totoro! lo voglio ù.ù ho deciso.
    ultimamente poi mi sto facendo una cultura miyazakiana da paura. mi sto vedendo tutti i vecchi film di quel geniaccio e li amo uno più dell’altro ♥! totoro è tutto da spupazzare, kiki col gatto nero è da amare, nausicaa è un’eroina<333 li amo tutti sì. mi manca qualcos'altro da vedere di sicuro e rimedierò perchè devo.

    piesse: sto ricominciando a mangiare roba più solida, urrà! quindi accetto volentieri i cannoli e la cassata e pure la granita. grazzzzzzzzzzieee *O*
    2147897441531532baci :****

    • La principessa Mononoke cucciola! La principessa mononoke e la città incantata e porco rosso e .
      e vanno benissimo questi tre per adesso.
      ma c’è anche il castello.
      e c’è anche una versione lupinesca. e c’è anche .ok sparami.
      Ma se vuoi sono a tua completa disposizione per riguardarli insieme e parlarne e venerarli.
      E ti piace lo spirito del ravanello?
      ok sto in fissa.
      Sono felice che tu abbia ricominciato a mangiucchiare un po’ di roba e ti sono vicina per il dentista.
      Ce la faremo.
      Inspira. espira. ce la faremo.
      *allunga muffin alla granita di cannolo e cassata.
      cospargendola di baci
      10938192381092381023810293712937912371029371 23

  5. bellini da matti.
    e anche buoni, anche li ho fatti prima di Natale…
    ma…ma…non sono di Sigrid come “invenzione”?
    un bacio e Buona giornata…

    • Ok oggi wordpress non va. ti avevo risposto ma si è cancellato.
      Dicevo . prima di tutto Buongiorno e baci, ecco.
      premesso che adoro Sigrid e che non ho nessun problema quando “copio” un’idea culinaria a citare la fonte sai che non lo sapevo?
      la leggo da anni ma chiaramente non conosco tutte le sue ricette.
      Insomma per dire che vivendo con un nippotorinese noi l’alga nori la mettiamo pure nel gelato 😀
      E sono pure molto felice di sapere che il mondo ben conosce questa meravigliosa accoppiata. Non che avessi dubbi perchè è difficile “inventare” qualcosa in cucina ma.
      Insomma.
      Buona GIornata!
      baci

  6. mmmm si. Buongiorno e buonasera io leggo ora questo tuo commento.
    che svanita..
    ahah vi ci vedo tu e il nippotorinese che mettete l’alga nori nel gelato ahaha sounds disgusting.
    Vedrò di crederti…anzi, ora che ci penso la ricetta di Sigrid è contenuta nell’ultimo libro Regali golosi, quindi è più che plausibile che tu non ce l’abbia dato che è uscito da non tantissimo…
    ti mando un bacino sulla fronte.
    Buonanotte…e sogni d’oro…

  7. […] Essendo oggi il giorno successivo alla Festa del Ringraziamento e non avendo neanche fatto i Biscotti Tacchino ( Ve li ricordate? Mentitemi annuendo e cliccate qui ) va da sè che dovrò dedicarmi anima e corpo spendendo ancora di più per onorare questa gustosa tradizione. Non ho giocato d’anticipo, mannaggia. Toccherebbe darsi una calmata solo in vista del Cyber Monday che cadrà come un macigno sopra il numero seriale della mia carta di credito,  proprio Lunedì prossimo ma no. Voglio rovinarmi, poco importa ( non sai cos’è il Cyber Monday? Vergognati e clicca qui ! E dopo odiami con calma per averti fatto scoprire l’ennesima scusa p…) […]

Rispondi a NinpheAnnulla risposta

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

Seguimi anche su Runlovers

Tutte le settimane mi trovi con una ricetta nuova dedicata a chi fa sport

MUST TRY