Ricette Vegetariane e Vegane

Muffin Salati e Fegatini biondi che ballano il tuca tuca

Il Nippotorinese mi ha fatto trovare un regalino oggi. Una cosa così. Il Grande Libro di Cucina di Alain Ducasse. Verdure, sì.

Giusto per farsi perdonare della sua tolleranza al freddo polare abbattutosi nella ridente isola e per farmi venire la depressione. Sentendomi ridicolmente freddolosa e inutile in cucina. Meteo e Psicologia culinaria  a  parte, che Ducasse mi perdoni (!)  oggi qui si parla di salato. Esattamente di Muffin Salati. E ne parla una sicula pazza che non cucinava sino a pochi mesi fa.  Roba che potrebbero saltargli le coronarie solo per essermi permessa di digitare il suo nome su questo spazio. Ma grazie al cielo è lì a dirigere 2.800 persone che arrotolano fagiolini come rondini e non me ne preoccupo. O dovrei?

 Qualsiasi cosa diventa un Muffin. Mi dai una pera? Faccio un muffin. Mi dai un salame? Faccio un muffin. Mi dai un’anatra? Quasi quasi faccio un muffin. Mi dai un Nippotorinese? E che me ne faccio?

Mi odiano tutti. Muffin compresi.

Se prima arrivavo a casa dei miei con cestini stracolmi di muffin e ricevevo plausi e abbracci e mi sentivo un po’ Bree Van De Kamp adesso al videocitofono mamma con voce poco cordiale a affabile dice senza tanti giri di parole ” fammi vedere le mani. Se hai dei muffin non sali!”. Il fatto è che voglio provarli tutti. L’altro fatto è che non mangio carboidrati. Il terzo e ultimo  fatto è che rifilandoli con prepotenza alle mie vittime predestinate, queste cominciano a dare ahimè i primi segni di squilibrio. Il Natale e i prossimi bagordi certamente non incentivano la clientela muffinosa. Ergo: qualora voleste spedizioni gratuite di muffin non avete che da chiedere. Ve ne sarò eternamente riconoscente.

Il fatto che io esponga i fatti agitando le mani come Salvo Sottile e guardando con sguardo tenebroso il monitor non mi rassicura in questo gelido inizio week end che trascorrerò infilata nella vasca da bagno con dell’acqua che raggiungerà temperatura 98 gradi o al massimo un phon di 2000 watt acceso sulle ginocchia. Il fatto che il torinese volesse che lo stesso cadasse nella vasca per mettere fine a questo Muffin On Tour è un altro discorso. Del resto se vige la regola”Più mangia carboidrati il maledetto più dimagrisce”, taci e sii utile, dannazione. Perirei con onore tra l’altro. Ho il phon di Hello Kitty, tiè.

 

A onor del vero queste quattro variazioni non le ho mica fatte ieri pomeriggio. Squilibrata sì ma non siamo ancora arrivati a questo stadio. Bastapocoperòchecevò? Quindi a breve su questi schermi. Per adesso però.

 Nell’ordine abbiamo: Muffin Papavero e Taleggio, Muffin Piselli, Fagiolini e Bitto, Muffin Fiori di Zucca e Parmigiano, Muffin di Zucca. Adesso potrei fingere di aver seguito delle dosi precise e star qui a tediarvi con cinque diverse  preparazioni blaterando su doti esatte o chissà quali altre amenità. In realtà l’onnipotenza muffinosa si è impossessata di me e pur essendo partita con una ricetta base ho cominciato a lanciare ingredienti a caso come se Remy fosse sotto il cappello a rigirarmi ciuffi di capelli per manovrarmi. Ecco. Devo fare il muffin ratatouille. Visto che siamo nell’ondata salata e in accumulo da ricette arretrate eccoli qui diapositivamente parlando. Per la ricetta mi riservo però di trascrivere esclusivamente quella base al fine di non procurarvi eventuali fastidi con dosi inesatte qualora vi voleste avventurare. Va da sè che saprete fare di certo meglio di me. Potremmo condividere poi uno scambio battute del tipo “Gi sai che ho fatto il Muffin con il gatto del vicino?” – “Fico! io con l’anca della suocera”. E così via.

La ricetta originale presa dall’enciclopedia della cucina italiana era in realtà “Muffin con fagiolini”. Vista la passione smodata del  nippotorinese nei confronti del taleggio e dei semi di papavero ho fatto questa rivisitazione (ellapeppa comincio a darmi delle arie e addirittura adopero “rivisitazione”, partano le pernacchie registrate grazie).

Che facendo una riflessione si potrebbe pure aggiungere che: Che non si comincia e finisce una frase con che e dei doppi punti che poi finiscono in un che. E che basta la farina, le uova, un po’ di lievito e qualche avanzo verdura/formaggio/polpette di vitello/4 agnolotti in brodo secchi e via. Ecco qua un muffin.

Ingredienti per 6 Persone

(12 muffin circa): 100 grammi di piselli sbollentati e 100 grammi di fagiolini sbollentati, 90 grammi di burro, 220 grammi di farina OO, 8 grammi di lievito (quello per dolci andrà benissimo), 1 cucchiaio di mandorle in polvere, 120 grammi di bitto (o castelmagno che sta bene altrimenti fontina o qualsiasi tipo di formaggio. Anche il grana o il parmigiano grattugiato), 1 uovo, 1 tuorlo, 1 dl di latte, 2 foglie di salvia ( a piacere), 1 rametto di timo ( a piacere), 1 ciuffo di prezzemolo (ebbene sì. A piacere),m sale, pepe, burro per gli stampi qualora non usaste quelli di silicone (se volete servirli su di un piatto sarà meglio ricordare di tenere da parte qualche pisello o fagiolino per decorare il piatto).

 Procedimento: Dopo aver sbollentato i fagiolini e i piselli lasciarli intiepidire e tagliare i primi a pezzetti. Fare fondere 20 grammi di burro in una padellina antiaderente e rosolare i fagiolini per cinque minuti circa aggiungendo un pizzico di sale e una macinata di pepe. Se non siamo all’ingrasso questo passaggio si può saltare francamente a piè pari. I fagiolini, come i piselli, lessi con poso sale sono già buonissimi come base. Non c’è bisogno di questa botta di grasso superflua ma de gustibus.

Setacciare la farina in una ciotola con il lievito, le mandorle in polvere (con i fagiolini e i piselli dona un gusto particolare ma anche qui si può evitare tranquillamente senza compromettere il risultato), il castelmagno o il bitto o qualsiasi tipo di formaggio voi abbiate scelto (grattugiato o a scaglie. Altrimenti cubetti davvero piccoli per amalgarmi meglio al composto) e un pizzico di sale. Sbattere l’uovo e  il tuorlo con una frusta in un’altra ciotola e versare il latte a filo sempre sbattendo (io per comodità faccio sempre con lo sbattitore elettrico ma basterà una frusta semplicissima). Incorporare il burro rimasto (ciò significa che se non avete fatto rosolare la verdura con i 20 grammi di burro ne basteranno gusto 70) fatto sciogliere precedentemente al micro o in un pentolino (senza farlo bruciare). Unire alle uova i fagiolini, le erbe aromatiche tagliate finemente (quelle che preferite) e amalgamare delicatamente. Incorporare infine la farina e il lievito e il formaggio pian piano e mescolare velocemente. Ottenuto il composto si potrà versare negli stampi che avrete prescelto. Ricordandovi di imburrare nel caso non usaste il silicone ( e qui potrebbero tornare utili quei 20 grammi di burro. Cielo mi sto confondendo! )

In forno già caldo a 200 gradi per massimo 20 minuti e i muffin saranno pronti. Ho usato sempre lo stesso procedimento come dicevo giusto qualche riga fa. Per la zucca ne ho messa giusto un po’ già cotta in forno precedentemente e stessa cosa per i fiori di zucca. Nel caso del taleggio e semi di papavero sono venuti piuttosto bassetti rispetto a quelli con la verdura perchè l’impasto chiaramente era minore e non risentiva della presenza verduresca. Si consiglia sempre di non mettere pezzettoni troppo grossi di verdura (come nella frutta del resto) al fine di non impedire la corretta lievitazione e vedere dei muffin un po’ moscetti. Il sapore sarà sempre ottimo per carità ma è innegabile che vederli arzilli e gonfi ha sempre quel quid in più.

Non sformare mai quando i muffin sono ancora caldi perché la tragedia si abbatterà in cucina e le urla atterriranno i passanti facendone perire almeno tre. In quel caso chiameremo La Palombelli  e Meluzzi.

 Già vedo un plastico gigante formato Muffin, sotto le note di Via Col Vento,  e sono cose francamente che potrei evitare alla mia labile mente. Ma sono una masochista conclamata ma non sopraffina. Corro a buttare quindi anche le teglie di silicone e affidarmi per sempre alla vecchia tecnica dell’imburramento e infarinamento per specializzarmi nella difficile arte di infliggersi dolore.

Ok la faccio breve. E’ che giusto ieri ho avuto modo di usare una teglia normale. Una di quelle teglie normalissime. Sì proprio quelle che dici ” è una teglia”. Insomma non queste robe qui ceramicose, con texture di alluminio provenienti dalla barriera corallina lavorate da trenta tipi di mani diverse calde della Cambogia con il laser speciale fatto da protoni. Una teglia, insomma. Quella che mia nonna quando la vede dice “toh una teglia”.

Ecco. Ma come funziona eh? perché a me è rimasto tutto ma dico proprio tutto. Attaccato. Sì, anche quando ho infilato tutto in freezer. Ho dovuto raschiare come fossi un volpino segregato su un terrazzo per anni al quale hanno concesso di stare in giardino. Non so come io sia finita  al volpino ma so che dopo il Muffin gigante, Sottile, Remy nella testa e il laser speciale fatto di protoni. Devo riposare.

E con questo rispondo ad un quesito che puntualmente mi viene posto: “Ma quanto impieghi a fare un post? E a inventarti tutte quell stranezze?”. Risposta: Stranezze? Tempo? Io vado a ruota libera. Qualche volta rileggo (con difficoltà) e invio. Cielo ma non è che avete creduto anche solo per un istante che io sia una persona sana di mente, vero?

Vado ad uccidere quel tizio che dice in “Ducasse mode” – ” potresti farmi Polenta ai tartufi di Alba ad esempio. Oppure i Porcini alverniati in marmellata. No no. Ho deciso il Minestrone di verdure di Provenza ai tartufi neri, royale di fegatini biondi e sot-l’y-laisse di pollame”.

Adesso come faccio a non pensare a dei fegatini di pollo con il  caschetto biondo che ballano il tuca tuca?

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32 COMMENTS

    • Andrea 🙂
      Questa cosa del primo mi lusinga da un lato ma.
      Mi fa divertire. Non so neanche io perchè.
      Insomma non so mai niente del resto.
      Insommaperdireche.
      Max ti picchierà.
      (non è vero ma mi piace immaginare Max sfrecciare a bordo della sua moto venir qui picchiarti e andarsene . mangiando due bucatini alla matriciana. cosadiavolostodicendo?fermatemi!)
      Un bacio !

      • Non so se riuscirò mai a perdonarti per aver violato la regola del “weekend niente post”. Già il lavoro sta danneggiando la classifica, se ti ci metti pure tu allora dillo che vuoi farmi perdere il mondiale… Mi sento come Valentino quando è andato lungo in un highside su una chicane apparentemente tranquilla solo perché aveva le gomme fredde… e ci ha rimesso tibia e perone e il campionato…
        E sì, picchierò Andrea correndo lì con il 954 prima di levare la targa e farlo definitivamente prontopista. Record ufficiale della pista polverizzato, e amatriciana sulla via del ritorno. Non dopo esser passata da casa tua depositando un intero guanciale e 7-8 kg di coratella e carciofi romaneschi.

  1. Se io fotografassi come te avrei già pubblicato decine di libri… se tu… se io… ma se un giorno si scrivesse davvero un libro con fotografie annesse???
    *corro a meditare

    • Prima di tutto è un piacere averti qui quindi cocktail di benvenuto rigorosamente analcolico e fruttato.
      Eccolo.
      (lo so. è che sono astemia e in fissa con la frutta. non ne capisco nulla di alcolici. perdonami)
      Detto questo.
      Ti dico sin da subito senza tanti giri di parole che.
      Sono disponibilissima.
      *corre a meditare sul chiaro momento di instabilità psicologica del suo cuocopersonalepreferito

      • Ahahah il suo cuocopersonale preferito…
        Anche mia zia dice sempre che sono il suo nipote preferito.. anche perchè sono l’unico…
        Quindi credo sia un pò la stessa cosa…
        L’instabilità psicologica effettivamente c’è.. per fortuna… non ci sarebbe arte senza più o meno lieve instabilità…
        Ok ok..dobbiamo solo trovare un aggancio all’interno di qualche casa editrice 😉 facile come cosa… almeno… credo…

  2. Guarda che io ne ho tantissimi di cuochi personali, tzè.
    Non era in quel senso*linguaccia.

    Ma già la zia mi fa simpatia, assai ecco.
    Sto giusto sbavando davanti alle foto di Ducasse. Francamente alcune sono da togliere il fiato. Per la luce e il taglio.
    E insomma trascorrerò il pomeriggio così con sguardo inebetito.
    (beh sulla casa editrice potremmo parlarne da qui a natale 2034 ma sta di fatto che . Sono disponibile *disse agitando il librone di Ducasse con la voglia di fare la vellutata di zucca)

    (ma se divento la tua fotografachenonèunafotografa preferita poi mi insegni a cucinare seriamente vero?)
    (mentimi ti prego)

    • Beh… certo… ti insegno tutto quello che so… anzi.. in realtà ti insegno il 99% di quello che so.. perchè se ti insegno tutto tutto poi tu tra disegno, cucina, foto ed altro mi batti… e questo non è bene… 😉

      • Giuro che già sapere fare un muffin per me è un traguardo mica da ridere.
        Non riuscirei mai a saper fare il tuo 99 per cento.
        A me basta l’uno.
        Insomma apparteniamo a due correntifilosofichenumeriche completamente diverse.
        Ma è bello anche questo.

  3. Allora..prossimo obiettivo.. essere entrambi seguiti da 3000 persone almeno… e poi lanciamo una richiesta su twitter per trovare chi pubblichi il libro…
    Per te arrivare a 3000 sarà semplice… a me ne mancano “solo” 2980…

  4. Se vuoi spedirli qui i muffin 😛 il mio indirizzo lo sai già. Però penso mi arrivino che posso usarli come martello per battere i chiodi

    • :-)))))))))))))))))

      Cucciola ma credi davvero che arrivarebberoarrivasseroarriverettero duri?
      (cielo ci sto pensando seriamente a spedirli. lo vedi? E’ una malattiaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa)

  5. Tu hai una capacità che per la mia persona è rarissima. Riesci SEMPRE a mettermi allegro. In specie, l’immagine di te che citofoni con le braccia stracariche di muffin e tua madre che ti caccia via è assolutamente esilarante. Ma è dai tempi di pigrecoemme e dei nostri cazzeggi con Bolina che questo è vero. Mi spiace solo che ci siamo persi di vista virtuale per un po’. Ma non ho intenzione di farlo succedere nuovamente.
    Mi perdonerai se ogni tanto approfitterò del tuo spazio per sproloquiare un po’. Sono lusingato dall’idea che una blogstar come te mi dica che dovrei avere un mio blog. Ma come detto altrove, la costanza purtroppo non è una delle mie virtù. E ci ho anche provato, a mettere su un blog. Ma è morto da solo, di inedia. Ogni tanto ho una scintilla, e se riesco a strapparti un sorriso, e magari a strapparlo a qualche altro affezionato seguace di questo spazio, sono felice.
    Continuo ad aspettare qualcosa di salato che sia leggermente più corposo dei biscottini salati da mangiuare a bocconciuini piccoli piccoli con la bocca a culo di gallina o dei muffin salati (che peraltro *serious mode on* sono assolutamente geniali *serious mode off* *cazzaron mode on*), insomma qualcosa che possa essere inforchettato e consenta di fare dei “bocconi da orco” (che è quello che mi dice sempre Carla, la poveretta che mi sopporta da oltre 25 anni), ma che a me piacciono tanto perché se non ti riempi la bocca e mastichi, non c’è gusto…
    Stamattina con Giulia (figlia maggiore) ci siamo “scesi” 400 grammi di pasta alla carbonara….
    Per inciso se tua mamma non ne può più dei muffin mandane pure un camion all’indirizzo che hai, saranno accolti con gridolini di gioia e condivisi (con dolore) con amici strettissimi.

    • Max secondo me devi lasciare perdere per i piatti sostanziosidabocconidaorco. Perchè Gi riuscirebbe a fare delle tartellette monoporzione anche di arrostolardosostrafrittoincrostadigrassochecola di rinocerontemammutbabbutfigliutt preistorico, fidati.

      • Ho paura che tu abbia ragione, cara Bibi. Solo ora ho realizzato che uno dei tag di questo post è “Finger Food”, che è una cosa che se la sento pronunciare mi avvicino con paletto di legno e croce dicendo al malcapitato “Esci da questo corpo!!!”
        Sarò costretto a leggere le sole parti non culinarie del blog, ahimé. Il pensiero di una tartina monoporzione di amatriciana sta seriamente minando il mio povero cuore malato…

      • Bibi e Max siete adorabili voi due mentre disquisite su finger food e monoporzioni *ridacchioapiunonposso*

        Prometto solennemente e lofacciosolopermax che mi impegnerò in megaporzionigiganti.
        Abbandonerò il lato estetico per dedicarmi completamente.ok.
        non posso farcela.
        In realtà è per questioni estetiche fotografiche Max LO GIURO *alzando la mano destra e salendo sulla scrivania.
        solosolosolperquello.
        quindi vuoi dire che devo incendiare le foto della mia amatricianafashion?
        sì.
        ho paura di sì.
        MA IO LA RIFACCIO EH ?!?!LA RIFACCIOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
        (vado a riposare ne ho bisogno e torno domani)
        (sfortunatamente per voi)

    • Ecco io . Sono felice. Ma tanto.Davvero tanto.
      (sai che adesso mi informo seriamente se i muffin riescono a superare una spedizione anche di pochi giorni? SEI ROVINATO)
      (RIMPIANGERAI i periodi di assenza tra di noi*risata malvagia)
      (nodimmichenonlirimpiangeraitiprego.nondirlotiprego)
      :*
      (400 grammi di pasta alla carbonara? *_* siete i miei miti *lanciando cuoricini )

      (Max. Grazie)

  6. stra piacere di conoscerti!!!WOW!Artista sopraffina!!!I tuoi muffin a casa mia sarebbero davvero bene accetti 😀 quando sforni chiama pure che ti lascio l’indirizzo…i miei cicciorotoli vivono di carboidrati :DDD
    e non m’importa se ti si appiccicano e non si sformano…mandameli pure con la teglia e tutto, te li scrosto, te la lavo e te la rispedisco 😀 ahhhh cosa non si farebbe per un paio di muffins :DDD

    Smack!

    PS: mi unisco ai tuoi “seguaci” :DDD

    • Mamma mia*disse lusingatacommossaimbarazzata.
      Piacere io sono Giulia ed è un piacere averti qui (dimmi chi ti ha condotto qui al fine che io possa picchiarlo e difenderti da tutto questo)
      Ti prego fuggi finchè sei in tempo (momento di serietà. rarissimo tra l’altro)

      I cicciorotoli? adoro questo appellavezzegggiativo con almeno 3 g 2 p 3 l 3 tante tante consonanti. Insomma.
      Indagherò sui cicciorotoli ma nel frattempo ti abbraccio forte forte.
      Ecco.

      Un bacio grande

      Grazie davvero.

  7. ahahha non ci credo! sono nella tua stessa situazione!! Continuo a fare muffin salati perchè ci ho preso il lecco, ergo continuo a sbolognarli a tutti!!!
    XD
    C.

    • Cielo. E’ contagioso, lo sapevo.
      E finalmente sono in ottima compagnia!
      COme li hai fatti? ( io domani provo pure quelli al salmone. TUTTOVOGLIOPROVARETUTTO pure con ragù di coniglio.cielosonoimpazzita)

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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