Ricette Vegetariane e Vegane

Usagi e Pancake al The Matcha

*La ricetta del Pancake al The Matcha in versione stampabile la trovi qui*

Quando ho letto “Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte” , ormai l’anno scorso, mi sono sentita quasi in obbligo di consigliarlo a chiunque mi capitasse a tiro.

Christopher nelle prime pagine sembrava essere quasi Oskar di “Molto lontano incredibilmente vicino”, il bimbo che aveva indiscutibilmente cambiato le sorti nomistiche (?) dell’eventuale nostra prole siculnippotorinese. Nonostante il nome non piacesse ad entrambi semmai avessimo dovuto immaginare un frullato di noi quel piccoletto abitante di New York sembrava essere proprio la traslazione perfetta proprio come lo era Alice di Carroll nella versione femminile. Ma che il cielo ci guardi bene dall’avere eventualmente un’altra donnetta per casa. Solo l’idea mi fa star male. Un bimbo. Fedele agli amici come solo i maschi sanno essere, che porta sporadicamente ragazzine in casa. Senza psicodrammi su tette e fianchi larghi. Magari la voglia dell’astronauta e del viaggio in Brasile per diventare una rockstar (Hendrix la zia ti ama!)  ma no. Lo psicodramma delle tette no.  Oskar nella sua logicità e follia con la sua chiave e i suoi segreti mi ha fatto sognare. E’ stato il preludio, col senno di poi, di un tragico evento che ha segnato per sempre la mia vita ma che adesso mi fa sorridere istericamente. Al contrario Christopher arrivava proprio quando di chiavi non ce ne erano più perché le porte erano state sfondate, le panchine avevano preso fuoco e tutto era come doveva essere. Lo schifo nel suo schifo  e la verità nel mio amore. Sta di fatto però che Christopher, con un nome sinceramente migliore, dopo le prime pagine comincia a perdere di contenuto e non regge il paragone. Oskar è qualche pianeta e stratosfera più in alto e decretando il fallimento di questo bestseller che vale comunque la pena leggere mi rimane la sensazione che la paura verso i colori, le fobie bizzarre e le allucinazioni, che con sarcasmo a volte mostro, se lì hanno un nome e si chiama autismo, qui vivono in un mondo senza provenienza e nome. Ma il verde mi ha sempre fatto paura. Provocandomi fastidio e talvolta pianto. Contare le lenticchie è l’ultima frontiera. Una ad una. E poco c’entra il Capodanno.

Per dire che il capodanno 1-1-11 è uno. E’ inizio. Come fosse l’inizio dell’inizio. Agnostica e spaventosamente razionale nella mia totale illogicità mi ritrovo a fissare 1-1-11 e quando Giovanni (Iber*pioggia di cuoricini) mi dice che 2011 è anche un numero primo beh. Abbraccio virtualmente Oskar e Christopher e mi dico che  forse è davvero l’anno giusto. E’  l’inizio di me. L’anno scorso lo era quasi. Ma era la prova generale. Salendo per la prima volta sul palcoscenico che è la vita inizialmente ho sbagliato ma a chiusura di sipario qualcosa sono riuscita a dire. E Fare.

La Gigantografia alle mie spalle è stata scattata l’uno gennaio del 2010. In lavanderia con un’emicrania feroce e delle piume bianche in testa. La tizia davanti alla gigantografia che vagamente somiglia all’altra ci si è posizionata davanti esattamente 365 giorni dopo. Per riguardarsi con calma e capire. Mamma e Papà hanno voluto quella foto esattamente per piazzarla la prima nella camera da letto e il secondo nell’ufficio. Ha un segreto. Un significato intimo e familiare. Cela una storia che comincia il dodici dodici alle dodici. Quando mamma ha visto questa foto nata dall’idea di specchiarsi dandosi le spalle mentre gli altri con pernacchiette e cappellini brindavano al nuovo anno mi ha chiesto esattamente quello che avevo pensato scattando. Di farne un’ennesima gigantografia. Si è deciso che ogni anno faremo la gigantografia di me con alle spalle la gigantografia delle altre gigantografie. Perchè è Passato. Presente e Futuro. In un infinito infinito moltiplicarsi. Insieme. E per sempre. Quello che appare egocentrismo in una gigantografia può essere salvezza in un altro mondo. Il mio: dove è normale piangere per il verde. Quella che appare come sovraesposizione può essere sfida in un altro mondo. Contro se stessi: dove è normale lottare per raggiungere il parametro di “quell’idea di me nell’iperuranio che voglio diventare”.

Tra trenta anni non avrò paura  di non vedere più l’origine (2010)  e di constatare che non ci saranno poche rughe, vite ed esperienze a far da contorno agli occhi se. E solo se mi avvicinerò a quell’idea perfetta di me che voglio diventare. Lo scorrere del tempo trasformerà sì ma no. Non si può essere sempre l’origine. Credo che faccia paura adesso questo di me. A tutti quelli che  pur conoscendomi da una vita avendomi davanti hanno indietreggiato. O cercato disperatamente di farmi tornare questa stramaledetta Iaia di prima.

Fa paura provarci. Crederci. Confrontarsi. Essere competitivi. Ma con se stessi mica con gli altri. In quel modo è facile. E’ facile dire che “voglio essere più simpatica di quellalà”. Ne puoi diventare una stupida macchietta e imitazione mal riuscita mettendoci un po’ del tuo. E’ difficile dire “voglio essere più simpatica di me” e mettersi a lavoro. Richiede impegno. Scavare dentro e trovarci magari  quel nulla assoluto che in Neverending Story per poco distruggeva Fantasia.

E’ la vecchia storia dell’erba del vicino. E’  più facile impegnarsi a controllare l’altro giardinetto  che prendere il tosa erbe e cominciare. Sudare e sistemare.

Ecco a me dell’erba del vicino mi importa quanto sapere se Flavia Vento ha fatto il trenino a Capodanno. Al massimo prendo una cartina, la arrotolo accuratamente e me la fumo con lui. “Porto un muffin io vicinodicasa, ok?”. Semplice.

Alcune delle diapositive mostrano questo uno con i numeri uno della mia vita. Mai passato il Capodanno con i miei che li ha sempre visti in giro per il mondo. Ma il mondo quest’anno ero io. Fare il trenino con DiscoSamba non è sato poi così imbarazzante. Di più. A disposizione ci sono video e foto compromettenti che riguardano anche il perfido Nippotorinese che per l’occasione ho sfoggiato risate isteriche mentre io imbottita di actigrip visibilmente disinvolta fingevo che no. Non avevo mica 37.8 di temperatura

In concomitanza con l’inizio di me c’è pure la sconvolgente notizia che *rullino di tamburi e rullini le erbedelvicino* quest’anno in Oriente *nientepopodimenochetadantadan* a breve si festeggerà l’inizio dell’Anno del Coniglio.  兎年 Usagi ! Gli adorabili nipponici hanno già registrato boom di vendita che ritraggono conigli, torte, biscotti. Sono tutti letteralmente impazziti. Dopo dodici anni ( mano a dirlo ) sta per finire l’anno della tigre e il simpatico orecchiuto si appresta ad arrivare. Sarà il coniglio quindi il protagonista indiscusso nell’estremo Oriente nel 2011. Contando pure che quest’anno io e il Nippotorinese trascorreremo proprio una parte della nostra vita là mi verrebbe quasi da dire che sì. Si comincia proprio bene (tutto questo ottimismo mi farà cadere una pannocchia gigante in testa. Ma l’importante è non guardare in alto, cercare di schivare il più possibile e comprarsi un cappellino rinforzato). In onore quindi dell’Anno del Coniglio imminente ho voluto raccogliere alcune delle mie foto dove vengono ritratti  i miei fidi amici.

 Ammetto che mi fa sempre piacere ricevere email o immagini. Vedere scritto ” sai che mia figlia mi ha detto : mi compri il coniglio di Giulia?” a me francamente fa piangere di commozione dalle 14 alle 19 del giorno dopo e qualcosina in più. E’ quel “coniglio di Giulia” che. A tal proposito DEVO peffozza con due effe e due zeta segnalare il Flickr e il genio dell’incredibile Giulia aka PieceofStar che con l’interpretazione di RabbiDexter mi ha confermato la notizia:  il mondo è salvo. Esistono sì creature speciali (dire che le voglio bene è lapalissiano ma il lapalissiano a volte non va trascurato).

Mi viene chiesto spesso come è cominciata e da qualche parte sì. L’ho pure raccontato. Non che sia un racconto entusiasmante ma. 

 Nonna aveva dei conigli che teneva in una gabbia. Un racconto mortalmente noioso comincia proprio così. Ma in effetti nonna aveva dei conigli che teneva in gabbia davvero. Non ne ero mai stata particolarmente attratta perchè l’idea di vederli ammassati lì mi faceva dimenticare la dolcezza del nasino e la puffolosità delle orecchie. Un giorno però bianco. Uno totalmente bianco con gli occhi rossi paurosi a dir poco. E’ mio. Si chiama Neve. E’ mio. Si chiama Neve. Crogiolandomi su Neve o Bianco mi ero fortemente convinta che fosse mio. Non attribuisco nessuna colpa alla Nonna che con una delicatezza inaspettata alla mia domanda ” dov’è Neve Nonna? ” ha indicato ” lì” una sorta di carcassa sanguinante appesa su un gancio. Il motivo del mio vegetarianesimo trae origini proprio da questo simpatico quadretto familiare. E’ inutile specificare il perché io non abbia mai mangiato il coniglio. Ed in seguito facessi  difficoltà a vedere una coscia di pollo come una semplice coscia di pollo al forno e così via in un crescendo.

Quando il Nippotorinese ed io abbiamo comprato la wii il primo gioco è stato proprio Rayman Raving Rabbids. Quando il pelato me ne ha regalato poi una miniatura in plastica dicendomi che no. Non sarebbe finito in nessun gancio. Ho cominciato a giocare. Nello stesso esatto modo in cui mi era stato proibito con Neve. La follia che ne è poi generata è un altro discorso*risata isterica

Su Gikitchen Light version , perché una comunicazione di servizio poteva mancare ma anche no, si è proceduto all’inserimento di moltissime ricette qui inserite. A capodanno dovendo estrapolare la ricetta del tronchetto di natale ( riuscitissima tra l’altro e piaciuta da impazzire) mi sono martellata le falangette maledicendomi per tutte le idiozie inserite nel post. Perché no. Se si ha voglia di fare il tronchetto il Nano da Giardino che balla musica anni 80 mentre prendi lo sbattitore elettrico può solo provocarti un esaurimento nervoso. L’ennesimo, intendo.

La prima ricetta dell’Anno è una colazione veloce, particolare e di sicura riuscita. L’idea nasce dal fatto che sì. Sono ormai intenzionata a metterlo anche nel caffè il The Matcha. La ricetta del pancake originale è quello di Nigella. Ho tolto giusto poco poco di burro per non far saltare in aria l’aorta del Nippotorinese e aggiunto Matcha come se non ci fosse un domani (Chiari Docet).

Procedimento vergognosamente semplice: Dopo aver proceduto ad amalgamare per bene tutti gli ingredienti e setacciato la farina, girare accuratamente con un cucchiaio e lasciare riposare l’impasto per almeno venti minuti in frigo. Fare sciogliere qualche noce di burro (non troppo) nella padella e versarne una parte. Quando il pancake comincerà a fare delle bolle non a contatto con la padella sarà arrivato il momento di girare e proseguire la cottura. Orientativamente si potrebbe dire che sì. Basteranno due minuti per lato. Le dosi sono indicative per quattro persone ma dipende chiaramente dalla grandezza della padella che userete e da quanto composto deciderete di versare. Abbondante con il the Matcha senza paura. Crepi l’avarizia! Almeno per la prima colazione dell’anno (l’idea di mettere lo sciroppo d’acero non è una genialata. Ammazza il sapore del Matcha ma è pur vero che non essendo particolarmente zuccherate per chi non predilige i sapori poco decisi non ne sarà particolarmente entusiasta)

Ed anche se ce lo siamo ripetuti dovunque. Che sia un Anno bianco. puro. e con delle orecchie simpatiche che fanno sorridere. Per tutti.

Ed anche se ve l’ho ripetuto. Grazie. Rimango sempre senza parole per l’affetto.

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41 COMMENTS

  1. Cazzo mi sono giocata il mio primo commento senza dire niente di più brillante -_- sono una vergogna -_- dopo tornerò a commentare il post, le pulizie mi attendono -_-

  2. Bè…essere citata sul post dell’anno del coniglio mi commuove e non poco. (che santa pazienza tanto ho tempo fino a ottobre 2011, quindi no problem)
    Anche io avevo dei conigli in gabbia quando ero piccola e temo sia successa la stessa cosa che è successa al tuo ma credo di non aver visto. In compenso ho visto il mio anatroccolo morire d’infarto, son soddisfazioni. -.-”
    Ma parliamo di cose allegre. Dunque…ho cominciato con i conigli grazie a te. Quando ho iniziato a guardare il tuo Flickr ho iniziato a comprarmi e nonèmaifinita. Anzi sempre peggio 😀
    Sai che la ricetta dei rabbids che avevo trovato era per pancake? io poi ci ho fatto i biscotti perchè i pancake non li avevo mai fatti e avevo un po’ d’ansia…
    Ma ora li faròòòòòòòòòòò *___* si perchè ho sempre voluto fare colazione con i pancake come nei film. Ecco.

    Bacinottoli e grazie ancora dei complimenti ihihih

    • Ottobre 2011 e non di più piccola mia.
      Dovrei citarti ogni 3 secondi se non fosse tutto così strepitosamente frenetico.
      ti dico subito che qualora mi avessi già spedito in email le meraviglie no.
      non ho visto nulla.
      dovrei dare una priorità per data.
      vediamo un po’ . febbraio 2001. uhm forse qualcuno aspetta da prima*risate e pernacchie registrate.
      ma ovviamente vedrò prima la tua.
      Il fatto è che vedere in arrivo 1234 mi fa un po’ dico un PO’ PAURA.
      c’è anche lo spam per carità ma fa paura*abbracciamiforte.
      Ora dico:
      ci stai pensando seriamente per il vestito della befanaconiglioso vero?
      perchè già zia Iaia è con ago e filo in mano.

      La ricetta per i rabbids eraperilpancakeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee?*urlò svegliando anche i conigli nani su Marte
      (turbate da un coniglio. unite nel destino. troppo figo. abbracciamociforte)
      1931238102381032810381038102381023810328103819038192381023 baci

      • umh il vestito in effetti no non ci ho pensato ma io avuto febbre, sto ancora colando dal naso sono sorda da un orecchio, tossisco come non so che e. Si, un’arzilla 90enne, si.
        Santa pazienza io te l’ho mandate, se poi non le vedi….. 😛 prima o poi le vedrai. Quando Dexter sarà solo un vago ricordo ahah.
        Ma come farò a non piangere più dopo ottobre 2011? Quando ci arriviamo proroghiamo di qualchemesemaanchequalcheanno?
        😀
        ihihihih <3

  3. Essere battuti da un concorrente, va anche bene. Ma vedere arrivare primo uno spam è da suicidio…
    Oggi è il primo giorno che non faccio colazione con la tachipirina! E mi sento (quasi) bene. Quasi nel senso che è come se avessi fatto uno sgarro agli amici di Minnesota Fats e mi avessero spezzato i pollici, ma non prima di avermi dato una bella ripassata in 4-5…
    Ne soffre inevitabilmente anche la mia graforrea, e quindi mi limito ad un saluto e un abbraccio forte. Ho una storia simile sul coniglio che riguarda mia sorella. Prometto che la racconterò.
    Invidia enorme per il futuro viaggio in oriente.
    Quanto ai pancake, che dire… solo tu riesci a unire oriente e occidente in un fragrante abbraccio culturale!

    • Attendo fiduciosa racconto sorellosoconiglioso preocucpandomi e non poco per la graforrea (ficostotermine!) . Al contrario quando ho la febbre scrivo di più *occhi sgranati.
      Ricambio l’abbraccio forte fortissimo e rilancio con baci come se piovessero tra bacilli contaminati miei e tuoi.
      Ti prego rimettiti in forza
      (ho letto tutto dunfiatolericettetaoiste. dire che sono belle è dir poco. Passato il periodo: postiamo gli arretrati passo direttamente ad una full immersion taoista che metà potrebbe pure bastare . Ma anche no)
      Grande Max ripijatiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii (lesson number #2309482048. come vado? )

      • E che sia taoismo. Senza un vero perché, come se non ci fosse un domani.
        *bisbiglia* la seconda persona in romanesco, usata con l’imperativo riflessivo, normalmente ha la desinenza in “e” (es. “datte foco”, che significa “la tua presenza mi disturba oltremodo, mi piacerebbe sparissi da questa terra in modo doloroso”)

  4. Questa è una dichiarazione d’amore! Ufficiale in modo che tutti lo sappiano e che anche il Nippotorinese che dice bene Usagi possa cominciare a farsene una ragione.
    Sei entrata nella mia esistenza mentre cercavo la formula magica per la pasta di zucchero e leggendo che tu ci avresti ricoperto il mondo intero non ho potuto che ammetterche “SI”, non sono l’ultima folle pazza insana che avrebbe voluto vedere il propio divano di casa ricoperto di pasta di zucchero e decorato con glassa reale. Ho cominciato timidamente a leggerti, ridendo a crepapelle e commuovendomi per il tuo modo unico e fantastico di rappresentare la realtà, tanto insolita da farti sembrare reale la fantasia e viceversa.
    Leggerti diventava giorno dopo giorno abitudine speciale e irina mi vedeva ridere, dopo molto tempo in cui ero solo concentrata a combattere. Mi hai, in un certo senso, riabilitato alla leggerezza e all’ironia della vita, le tue parole sono state un tappeto di velluto su cui atterare cautamente nella vita reale.
    Timidamente il primo commento, la tua risposta affettuosa, come solo una persona dal cuore meraviglioso sa fare. Giorno dopo giorno, qui, mi sono sentita a casa e per chi viene da una guerra trovare un rifugio caldo e lieve dove nascondersi, anche per il tempo di leggere un post, ha un valore inestimabile.
    Ed oggi sei nel mio mondo come un’amica dolcissima per la quale io pretendo solo il bene ed alla quale non augurerei mai di essere diversa perchè, così com’è, è adorabile ed insostituibile.
    Questo per dire che ringrazio l’anno trascorso perchè ha saputo regalarmi anche te e varrà la pena ricordarlo come un anno speciale.
    E poi, come non si può amare una che si fa fotografare mentre, con un cappellino aureo, suona una trombetta! Per me è impossibile.
    uiloviu

    • chi? cosa?
      no no no.
      sto sbucciando cipolle.
      sì certo certo. sbuccio tonnellate di cipolle.
      ah sì certo . grazie lettrice. Ciao.

      ok la smetto.
      ma ora come dovrei rispondere?
      cioè cosa dovrei dire eh?
      COSAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA?
      che fissiamo la data e bando alle ciancie.
      palindromo ok?

      11-02-2011 oki? 11 Febbraio ci sposiamo e Hendrix suonando la chitarra elettrica manco fosse quel tizio dei guns and roses nel video di November Rain (cielo cosa mi sono ricodataaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa) porterà le fedi aformadiplaymobil.
      Pastiera per tutti ricoperta di glassa reale e pasta di zucchero.

      Tappeto di pasta di zucchero. Vestiti di pasta di zucchero
      Gia’ vedo troneggiare prima di RSVP ” siete invitati a festeggiare le nozze di Ale e Iaia in una mise interamente confezionata in pasta di zucchero nel castello playmobil ”
      sì.
      bene.
      corro ad organizzare tutto oki? (hai visto il padre della sposa? no quello vecchiovecchio bellissimo ma ilr emake con quelloliconicapellibianchicomesichiama? steve martin cacchio. c’era il wedding planner che diceva continuamente OKI? OKI? OKI? )
      e .
      no.
      Ecco no. Non riuscirò a dirti qui cosa tu hai dato a me. Perchè le cipolle che ho sbucciato sono tante eh. E mica vedo bene – hai un fazzolettino?

      E’ in quel mattarello che teniamo insieme e mai lascerò che si racchiude tutto.
      E non sono davvero in grado perchè.

      Ale grazie (cacchio lasciarmi senza parole è un’impresa epica e tu ci sei riuscita per ben tre volte. E anche più. Il mondo te ne è grato amica mia *lovedilovedinonsochedireedicoscemenzelovedi?)

      ti voglio bene.
      te ne voglio profondamente.
      e ormai qui siamo talmente sentimentali che cacchio o stiamo prendendo tutti un dosaggio eccessivo di eutirox o cacchio la menopausa è vicinaaaaaaaaaaaaaaaaa ( lovedilovedinonsocosadiredibelloedicoscemenzelovvedi?)

      :*
      (graziegraziegraziegrazie)

      • Ma fammi capire una cosa!?!?! Agli invitati vestiti con la pasta da zucchero diamo dei trespoli, dei poggioli….no perchè come facciamo a farmi sedere!
        La data mi sta anche bene…devo solo concentrarmi sul disegno dell’anello playmobilloso! Ma ci riuscirò, amore mio, e propongo di non ringraziarci più di esistere, anche perchè dovremo prima o poi smetrtere di piangere. Ho tutti i vestiti bagnati e d’inverno, micastoinsiciliaio, non so come fare per l’asciugatura!
        Ribadiamolo a tutti, se non si vosse capito, NOI CI SI AMA!

  5. Ma…..ho visto bene o il Nippotorinese accenna un sorriso??? Forse era una smorfia nervosa! O forse il cappelluccio orientale (ovviamente)! Ma, in fondo, lo sapevo che dietro quella maschera nordicadura si nasconde uno spirito da simpatico umorista!
    Ma sì, Pier, quest’anno, per propietà transitiva, noi (io e Hendrix) amiamo anche te!

    • Amore mio, prestosposaplaymobil, è un ghigno malvagio che noi umani interpretiamo come sorriso.
      Ello nonridemai*musica del terrore.
      Ammetto però con non poche difficoltà che nonostante i bimbi apprezzino inizialmente me.
      Per i miei modi un po’ (eufemismo) bizzarri e aggeggi strani in borsa (conigli, nani, chiavette assurde, giocattolini per foto e roba varia) dopo 30 minuti.
      Giocanotutticonlui.
      DI me si stancano ( forse troppa competizione. e’ che comando io uffa e dovrebbero capirlo! che se voglio giocare in un modo nonpossonodecidereLORO MA IOOOOOOOO INTESIIIIIIIIIIIII?*inspiro spiro) e .

      lui.
      ecco. lui con i bimbi è calmo. poco sorridente. non ha nulla in borsa e non ha neanche una borsa. manco i capelli se è per questo. eppure e dico EPPURE.
      i bimbi lo preferiscono a me e i conigli. Solo questo mi fa supporre che sia un essere umano che FORSe e ribadisco forse ha un cuore.
      I bimbi la sanno lunga ( Hendrix se dovesse preferire lo zio Pier però mi metterà davanti ad una scelta: ammazzare Pier o ammazzare Pier. Che sembrano uguali ma no. Nella prima ipotesi lo ammazzo in un modo. Nella seconda in un altro. Dimmi che questo 2011 non comincia all’insegna della logicità. Ti vedo annuire)
      machepoi
      IRINAAAAAAAAAAAA
      quando tornaaaaaaaaaaaaa?
      cielo parliamo di cose serie (io ancora sbuccio cipolle e tiro su con il naso)
      (ma ci avranno creduto alla storia delle cipolle, vero ? sì ?? )

      • In effetti potrebbe essere anche il miglior amico di Pier…ce li vedo insieme. Hendrix che parlaparlaparlaparla e Pier che annuisceannuisceannuisce!

  6. dunque, tu la devi smettere di entrare nei miei sogni.

    ho sognato per quasi tutta la mattina (io sogno di mattina non di notte) che preparavo i pancakes in quantità industriali.

    il coniglio-dexter è fantastico e…

    uff io voglio adottare un coniglio (nano).
    da lasciare libero per casa.
    libero di mangiarmi i mobili prevalentemente 🙂

    • Amoremio mi dicono che i conigli in realtà siano stupidi da far paura e prepotenti.
      Un tizio che conosco ne possiede uno che rovina continuamente tutte le cose che trova per casa (caccaepiscinaovunque.caccaepiscinaovunque santocielo).
      Un altro tizio che conosco dice che fanno puzza e che a volte lo vorrebbe infilare nel fono tanto è inutile.
      ovviamente conosco gente ignobbbbbile con tante bi.

      l’idea del cane rimane la mia malattia ma al momento non posso proprio.
      Anche perchè vorrei*fischiettando*l’alano. Non un cosino piccolo e peloso quindi.
      devo temporeggiare perchè giardino non ho.
      insommamacheimportaaaaaaaa?
      vieniquiefacciamoipancakeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
      (cielo ma dobbiamo organizzarci per il food blog.nonstopiunellapelle)
      (lo so. ti rompo)
      (è che mi piace)
      *_*
      miami?mipensi?quantomipensi?sparami.

  7. “E’ la vecchia storia dell’erba del vicino. E’ più facile impegnarsi a controllare l’altro giardinetto che prendere il tosaerbe e cominciare. Sudare e sistemare.”

    Io quest’anno non ho fatto buoni propositi, perchè tanto mi conosco e so già quanto velocemente riesco a metterli da parte, però parlando con una mia amica ho realizzato che effettivamente io passo ore ed ore a pensare “cavolo, com’è verde l’erba di questo e di quell’altro, forse anche io potrei” e il tosaerba lo prendo mentalmente ma di solito me ne resto lì con le mani in mano.
    Forse il realizzarlo è già il primo passo per cominciare a fare. Per agire.
    Così che l’erba mia verde sia la più buona da vedere (e da fumare :D).
    Grazie, mi sei stata di grossa ispirazione, sappilo.
    Ti adoro e non poco.

    • La mia Flo.
      Mai fatti buoni propositi perchè mai. Mai rispettati. Da quando però mi sono autoimposta l’autodisciplina costiquelchecosti sì.
      Propositi eccome. Certo è che divertente lo è di più stare sulla sdraio e guardare abbassando un po’ gli occhiali da sole l’erbetta oltre lo steccato. Ci fosse pure una limonata con ghiaccio sarebbe meglio. Ma anche l’agua de pitaya santo cielo. ok la smetto.
      Essendo stata da sempre unpoperifattimieinelmiomondo non ho mai guardato oltre lo ammetto.
      Ma è come se lo avessi fatto quando ammiravo le imprese degli altri.
      Complimentandomi.

      Ecco. la sensazione era un po’ quella: che bravi.
      Ma mai avevo pensato che : che brava Iaia potesse essere contemplato in questo ragionamento ( e cacchio faccio fatica ogni volta a non pensare ad un mento pelosissimo che ragione sprizzando neuroni da tutte le parti quindis cusami per la parentesi) .
      e poi.
      eureka *_* ( e quando dico eureka penso ad ikea. e non ci sono mai stata. veggognaiaia)
      realizzarlo è sempre il primo passo. Certo mi preoccupa che io sia fonte di ispirazione per una persona come te che potrebbe seriamente conquistare il mondo.
      e l’ho capito guardando una tua foto.
      E sarò pure una scema senza autorità e capacità di capire nulla di fotogafia ma raramente mi sono sbagliata in questeorobbeqqui.
      Insomma.

      per dire che. Sì. Già il fatto di realizzarlo automaticamente farà partire buonipropositiinconsci che si realizzeranno uno ad uno.
      in un crescendo.
      e se non saranno esattamente comedicevitu.
      lo saranno la volta successiva.
      magari ancora quelladopoquelladopo.
      pazienza. santa pazienza assistici in questo impervio cammino. Ma al traguardo ci si deve arrivare per forza.
      Costi quel che costi, cacchio.
      Ed è un po’ la fiera dei luoghi comuni a volte ma da quando ci sono andata a fare un giro ho trovato parecchie soluzioni.
      Vieni af are un giro anche tu con me.
      perfavore.
      e ti adoro ma lo sai altrimenti perchè dovrei indossare un braccialetto uguale al tuo?

    • Fermo restando che tu sei ormai coproprietaria dei Gikitchen e puoi entrare e uscire come vuoi.
      Mi hai dato una notizia strabellissima e corro a leggere.
      e .
      e.
      iaia felice.
      *le canta una canzone d’amore ( e non sai quanto io sia stonata. fortunatamente aggiungo tirando un sospiro di sollievo)

  8. Ok il post è delizioso come sempre. Io l’albero lo tengo fino a fine mese, non scherzo abbiamo deciso così. Perchè non è vero che l’epifania si porta via tutte le feste se il mio compleanno è il 9 gennaio no? Poi a fine gennaio inizio ad arredare casa come se fosse san valentino, giusto per provocare pochi danni neurologici a Fabri.

    • Ok Ho detto la stessa cosa a Pier.
      Ho detto smontato l’albero si comincia con San Valentino e Pasqua.
      Ha detto che mi ricovererà. Che non ha intenzione di vivere continuamente in una festa assurda manco fossimo nel castello di Frank Further.
      Ma andrà così.
      Del resto decido io.
      decidi tu.
      e mi ricordo il tuo post di san valentino.
      ricordo esattamente le prime righe e quanto mi imbarazzai pensando ” lei si sente in difficolta’ con me? ma non ha capito che sono io as entirmi in difficolta’ con lei che è superbravissima? ”

      e poi.
      cielo abbiamo tanti ricordi.
      e mi piace.
      mi piace motttissimoassaiquesta cosa.
      Ok.
      ho i piatit a forma di cuore.
      Dimmi che li hai o provvedo a spedizione.
      coordinate.dobbiamoesserecoooordinate(loro due ci rinchiuderanno. ma che importa? )

  9. Fabri in realtà adora il fatto di vivere in una gigantesca festa ma ha deciso di odiarlo perchè vuole essere solidale con Sick. Piatti a forma di cuore, non li ho dove li vendono? Però ho i palloncini a forma di cuore ma presumo che li abbia anche tu ma se li vuoi li spedisco all’istante. In realtà penso che giocherò tutto sulle candele, quest’anno non solo lumini sul pavimento ma anche candeline galleggianti in ciotole che non ho ancora deciso, giusto per il piacere di bruciarmi accendendole -_-

  10. ..faccio ricerche sul tè matcha e ti penso..
    la storia dei conigli farebbe rabbrividire anche Fiorella, la nostra nuova amica che mostra il cuore del piccione per “farvelo vedere”.. hehe.. ma posso dirti che io..
    avevo due pulcini ini bellini morbidini.. li ho allevati di fianco alla caldaia perchè c’era caldino.. e poi cresciuti li ho datti alla “VICINA” perchè aveva un po’ di spazio e noi no..
    e un giorno apro la porta..
    e la vicina mi fa “ecco una parte della tua gallina”
    …………….
    cartoccio di stagnola
    ……………….
    scoppio a piangere, urlo mammaaaaaaaaaa e corro in bagno!
    avevo credo già qualcosa come boh.. 12-13 anni (sparo a caso ma ero -grandina-).. quindi meno trauma probabilmente e niente vegetarianesimo..ma.. me lo ricordo bene *_*
    tutto questo per dirti che.. ti voglio bene 😀

  11. l’anno del coniglio, cielo! sento che mi porterà fortuna. gli anni dispari poi mi portano fortuna, eh sì (visto che nel 2009 ho conosciuto l’ominpatato e m’ha acchiappata al volo), quindi non può essere il contrario.
    Neve…da bambina mio padre portò a casa un coniglio, era tutto bianco come il tuo neve. andai a scuola felice, perchè appena tornata a casa ci avrei giocato. e invece *sottofondo straziante* me lo ritrovai in padella. io che dicevo a mia madre “cos’è? pollo…?” e lei non ce la fece a mentire e mi disse che era il coniglio bianco.
    non lo mangiai. non mangiai carne per molto tempo. poi mi passò. però ora che son grande non lo mangio tanto volentieri il coniglio, quando c’è evito. adoro i conigli, ma vivi. ho avuto anche due conigli nani…che batuffoli *_*.
    ieri ero al centro commerciale e dentro al game stop hanno i rabbids, di peluche come i tuoi. quanto son bellini *-*. però non c’era scritto il prezzo, non l’ho chiesto, perchè sono povera e mica me lo posso comprare, ci sarei rimasta male ç_ç. XD
    Ecco, voglio un lavoro retribuito per l’anno del coniglio. e voglio un rabbids, prima o poi.
    ancora auguri iaiabella. le foto sono uno spettacolo, come sempre ^^ adoro la foto scelta per la gigantografia. ♥
    baciiiiiiiiiiissimi :************
    ps= dal blog di wp ci passo poco ma ho letto il commento e sì, mi avevi dato il num. solo che io da ringrullita malata quale ero fino a due giorni fa non t’ho nemmen mandato un sms. sarei da bastonare *picchia la testa nel muro e si nasconde sotto alla scrivania.

  12. Ho letto quel libro anche io.. anche io lo consiglio a tutti!! è bello, coinvolgente, ti apre a visioni diverse…
    il tè macha non l’ho ancora comprato ma giurin giuretto che sarà tra i miei prox acquisti food-strani! 🙂
    baciotto stellina

  13. Ormai questo tuo blog, per me, è una droga.
    Complimenti, è bellissimo e tu sei matta da morire!

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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