Ricette Vegetariane e Vegane

White Day

Oggi è il Giorno Bianco,  ホワイトデー, Howaito Dee. Tradizione originaria del Giappone anche se si è estesa in Corea del Sud e Taiwan. E’ strettamente correlata al San Valentino; per questo motivo ricorre esattamente al compimento del mese successivo alla festa degli innamorati, appunto. Avevo intenzione di blaterare su questa carinissima tradizione già dal 14 Febbraio e questo doveva essere uno di quei post programmati in vista di una ricorrenza. Non riesco ad esprimere neanche un emozione a riguardo. Se non che si è passato il week end con 48 ore di silenzio. Staccando addirittura la rete se non per aggiornarsi. Il Nippotorinese ha molti amici lì. Vite e ricordi che non ci sono più. Vederlo affranto come mai mi era capitato è stato ed è motivo di dolore infinito.

Ho cucito ieri, mentre guardavo Miyazaki che riesce a tranquillizzarmi come i bimbi davanti ai cartoni rivisti in loop continuo, questo coniglietto simbolo di quell’anno che è cominciato nel peggiore dei modi. Ho cucito dolori in un cuore con una bandiera. Non c’è nulla da festeggiare nel giorno Bianco se non  asciugare lacrime, dolore e mettere a stendere cuori gocciolanti.

Un coniglio di pezza, cuori gocciolanti e due ridicole parole racchiuse in un dolcetto. E’ il mio umile omaggio a questo popolo;  la cui compostezza dovrebbe essere da monito e insegnamento per l’inciviltà che regna sovrana nel resto del mondo. Il coraggio profuso e la dignità lasciano esterefatti. Ed è uno dei motivi stessi per il quale oggi il mio cuore e tutti quelli che ci sono stati e saranno a Kokoroland sono lì. Per offrire indistintamente a tutti una piccola porzione di cioccolato capace utopicamente di portare un sorriso. Nella terra stessa che rappresenta l’essenza dell’uomo che amo e quello che voglio diventare. Nella terra dove ho deciso di morire con lui.

Indosso la maschera come si confà in queste occasioni e comincio.

In Giappone la festa di San Valentino viene celebrata seguendo un vero e proprio rituale. Completamente diverso da quello che accade qui da noi in Occidente non si regala una borsa all’amata, magari scartata al ristorante a lume di candela dopo aver diviso una pizzetta a forma di cuore. Il 14 Febbraio le ragazze offrono del cioccolato, soprattutto fatto a mano, al ragazzo che amano o per il quale provano un’attrazione come fosse una dichiarazione. Indistintamente però possono anche donarlo ad un uomo che occupa un posto speciale nella loro vita e che amano e rispettano incondizionatamente. Figure riconducibili ovviamente a parenti quali il padre, i fratelli e gli amici di sempre. Esattamente un mese dopo questa premura/dimostrazione d’amore da parte della donna, l’uomo ricambierà in occasione proprio del White Day. E lo farà con qualcosa di bianco. In contrapposizione con il Nero precedente. A me dà proprio l’idea dell’equilibrio in una sorta di Yin Yang ma sicuramente vaneggio (non ho conferma di questo e rimane quindi una mia personalissima interpretazione) . Consegnerà quindi del cioccolato bianco  (ma anche dei dolci. Per i più temerari e spinti ultimamente si annovera tra la lunga lista di doni anche biancheria intima e peluche) o qualsiasi cosa lui scelga. Che sia un cioccolato o un oggetto dovrà avere  comunque e sempre questo colore. Altrimenti che White Day, sarebbe?

In Giappone, come da copione vi è una scala gerarchica sempre e comunque ed anche in questa occasione non può mancare. Come per il cioccolato di San Valentino, anche per il White Day esiste  difatti un vero e proprio catalogo da consultare.

  • honmei-choko (本命チョコ) Il Cioccolato del favorito che si consegna alla persona amata
  • tomo-choko (友チョコ) Il Cioccolato degli amici che si consegna agli amici o persone con le quali si divide un affetto davvero profondo e sincero
  • giri-choko (義理チョコ) Il Cioccolato “dell’obbligo”, quello  dato per convenzione sociale soprattutto ai colleghi ed ai conoscenti

Il 14 Febbraio ho regalato al Nippotorinese del cioccolato. Esattamente delle praline aromatizzate con le sue spezie preferite. Gli ho dedicato delle illustrazioni, arrotolato spaghetti a forma di cuore (reperto fotografico numero 1), cucinato uova a forma di cuore ( reperto fotografico numero 2), arrotolato zucchero filato per infilare a mo’ di nuvola biscotti cuoriciosi con cioccolato fondente fatto pervenire appositamente dal Piemonte (reperto fotografico numero 3), fatto cupcake-zollette-cenetta cuoriciosa maniacalmente organizzata (reperto fotografico numero 4) e disegnato su marshmallow scritte imbarazzanti e romantiche con tanto di torta e amenità varie (reperto fotografico numero 5). Io riceverò con molta probabilità oggi un bel niente. Suppongo però lo faccia per appagare la mia indole lamentosa e maniacalmente competitiva nei di lui riguardi. Potrò lamentarmi e rinfacciargli per tutta la sera che IO faccio e LUI non fa.

Credo sia questo uno dei motivi principali per il quale lo tengo qui con me. Oltre al fatto che sa fare la lavastoviglie e arrotola perfettamente i calzini, ormai come una brava donnetta di casa.

Per il White Day ho quindi pensato, visto che me la canto e me la suono come si suol dire, di preparare qualcosa di Bianco e Nero e la mia scelta è ricaduta su una Mousse al cioccolato di Ladurèe. Primo perchè è irresistibile il libro della Maison fondèe en 1862 con i suoi colori pastello vergognosamente eterei e rilassanti. Secondo perchè del cacao giuntomi da Parigi ne sarebbe rimasto giusto quel tantino per chiudere in bellezza. Inutile dire che adesso patirò l’assenza del cacao Ladurèe e che la Maison dovrà ben pensare di aprire immediatamente uno shopping online.

La Mousse al Cioccolato di Ladurèe.

320 grammi di cacao al 70%, 80 grammi di burro, 8 uova intere, un pizzico di sale, 80 grammi di zucchero. Le porzioni sono indicativamente per otto persone ( che definire affamate è poco) e richiede circa 30 minuti di preparazione calcolando minimo un riposo di quattro ore.

Detto questo. In un recipiente messo a bagnomaria, far sciogliere il cacao e il burro (a temperatura ambiente) tagliato a pezzetti. Quando il composto è omogeneo, togliere dal recipiente del bagnomaria e lasciarlo raffreddare sino a quando sarà appena tiepido ( intorno ai 18-20 gradi per capirci). Separare i tuorli dagli albumi e mettere da parte questi ultimi. Sbattere leggermente i tuorli fino a renderli liquidi. In un altro recipiente montare a neve fittissima gli albumi con un pizzico di sale e quando saranno diventati bianchissimi e spumosi incorporare pian piano lo zucchero cercando chiaramente di non smontare il tutto e continuando a sbattere.

 Ottenuto un composto a neve fermissima fermarsi. Aggiungere subito senza perder tempo i tuorli (delicatamente e servendosi di una frusta. Non elettrica. Una semplicissima frusta). Amalgamare pian piano facendo scendere al centro del recipiente la frusta per poi farla risalire lungo i bordi in modo da ottenere un composto omogeneo. Incorporare un quarto del composto tuorli-albumi a quello burro-cacao mescolando adesso con una spatola morbida (in silicone se preferite). Versare il tutto sui tre quarti rimasti, avendo sempre cura di far scendere la spatola al centro della ciotola e risalire poi lungo i bordi per riportare il composto verso il centro. Mescolare delicatamente infine. Versare la mousse al cioccolato in una grossa coppa e metterla in frigo per almeno 3-4 ore. Per una presentazione individuale come nel mio caso usare delle formine in stagnola, silicone o dopo aver lasciato rapprendere leggermente la mousse (per 30 minuti circa intendo, orientativamente) metterla in una tasca da pasticciere e con la bocchetta prescelta dare la forma che più si preferisce. Si può pure pensare di fare delle cocottine formando un bel ciuffo sulla superficie o insomma quello che la fantasia suggerisce.

Nella ricetta originale di Laudrèe era previsto del buonissimo cioccolato amaro in tavoletta tagliato a riccioli come decorazione. Visto che qui si voleva fare questo Yin Yang dell’equilibrio cuoricioso ho semplicemente montato della panna freschissima con le fruste e messo un chicco di caffè ricoperto di cioccolato fondente manco a dirlo Ladurèe.

Possedendo adesso tutti i libri di Felder e Ladurèe, non parliamo di Ducasse e compagnia bella, c’è da dire l’opera del nippotorinese di trasformarmi in un’antipatica vecchietta che sforna dolcetti francesi da nouvelle cuisine sta riuscendo. Che poi io faccia pasticci è tutta un’altra storia.

Per quanto riguarda il regalo bianco, so accontentarmi. Se mi leggi dall’ufficio, tranquillo. Ti indirizzo io: una borsa bianca, può bastare. La scelgo io. Comunicami solo il numero di carta di credito qui tra i commenti così che le mie amiche tonne ed io possiamo usufruirne comodamente, grazie.

 

 Punto della situazione:

1. Questo spazio appoggia (come sempre oserei dire) fortissimamente l’urlo di Albo

2. Non avendo avuto cellulare e rete per 48 ore sono ancor più in ritardo con email, annessi e connessi. Aiuto.

3. Il Nippotorinese ha fatto una Blueberry Pie da far invidia a Gordom Ramsay.

4. Con tutto il rispetto per la famiglia Miyazaki continuo a sostenere fortemente che i racconti di Terramare è inguardabile.

5. Ho la colomba in forno che sta bruciando. La colomba pasquale, santa pazienza.

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46 COMMENTS

  1. Infine una doverosa comunicazione di servizio. Messa qui per non infangare il post come è ormai mia abitudine.

    Non rispondo generalmente alle provocazioni se non mostrando un atteggiamento del tutto indifferente. Perchè è questo che meritano. Ma qualcuna la raccolgo ed è questo il caso. Non è che adesso debba anche mostrare di essere abile nel cucito. In primis ( e in ultimis, mi piace) perchè non corrisponde alla realtà. Nella realtà dal 1990. Nella virtualità già da 2004 arrotolavo calzini in rete e li imbottivo di cotone idrofilo (qualche vecchia diapositiva si potrebbe trovare qui . http://www.flickr.com/photos/maghettastreghetta/623903434/ Avendo il vecchio sito offline la sezione “Dolls. Basta solo un paio di calzini, panno lenci e dieci anni passati con nonna a guardare Telenovela venezuelane” è per il bene dell’umanità non visibile) . Poi arrivò la prima macchina da cucire e la seconda , personaggi di Sushiland portaspilli e vari pupazzetti ognuno con un certificato da adozione e caratteristiche da regalare a Natale. Il fatto è che sono una vecchia cariatide del web pur avendo venticinque anni (che poi li abbia compiuti otto volte è un altro discorso). E’ chiaro quindi che quando qualche simpatica donzella aveva lo zaino di Sailor Moon io ero già qui a dar sfoggio di una cosa soltanto. Della mia idiozia. Sorprendentemente superata qualche volta.

    http://www.flickr.com/photos/maghettastreghetta/623060079/in/photostream/
    http://www.flickr.com/photos/maghettastreghetta/318904752/
    http://www.flickr.com/photos/maghettastreghetta/1463885236/in/set-72157622033136062/
    http://www.flickr.com/photos/maghettastreghetta/1463862620/in/set-72157622033136062/

    Per dire insomma. Non è che so fare tutto. E’ che mi disegno così (c’è del sarcasmo. Sarcasmo sul dizionario online ha un’esausita spiegazione. Difficile da comprendere ma esaustiva, sì) . E qualche volta sarebbe un bene guardare quello che si è piuttosto che giudicare quello che sono gli altri. Perchè non è colpa di questi ultimi se siete quello che siete.

    moralmente bassi.

    Sarebbe altresì un bene non sottoporsi al masochismo di leggermi qualora creasse dipendenza e competitività. Perchè non sto chiaramente gareggiare con nessuno se non con me stessa.

    Sono una sportiva , sì. Ma come sport faccio la corsa. Corsa solitaria su tapis roulant.

    Amen.

    • ahahah beh hai assolutamente ragione. Non conta per niente.
      A te cercavo !
      volevo mandarti un sms ma poi mi vergognavo perchè penso di disturbare sempre.
      ecco.
      che siccome sono con il tuo libro e DEVo fare dolce sardo pasquale ( e devo pure mandare messaggio ad una mia grandissima amica Sarda. Uff. Non ricordo se vi conoscete. Xabi..? Cristiana..? )
      ecco.
      volevo chiederti.
      ma tu cosa mangi generalmente a pranzo ? per la Pasqua?
      (sono un’impicciona sì)

  2. Hai detto tutto. Nella premessa hai detto tutto quello che non riuscivo a dire ma avrei tanto voluto esprimere. IL cuoricino è lì, grazie

    • Abbracciamoci forte.
      Ma proprio forte.
      E giusto giovedì dicevo a Pier.
      facciamo una follia.
      chiamiamo Cey e diciamole che andiamo con loro ( non preoccuparti eh. nel senso . non che vi tormentiamo per il viaggio ma che almeno nello stesso periodo. così in aereo con te potrei avere meno paura. potremmo parlare per ventimilaoreeeeeeeeeeeeeeee e)
      e.
      insomma.
      tanto tanto dolore.

  3. un grande in bocca al lupo a tutto il popolo giapponese, che in questi momenti ci sta dando una grandisisma lezione di compostezza e dignità

    • Assolutamente.
      Oltre le immagini che mi lasciano sconvolta. A dir poco.
      E’ la loro reazione.
      I loro sorrisi. La loro compostezza.

      Solo loro i supereroi.
      Da sempre.
      E per sempre. Vorrei avere un minimo della loro compostezza. Un minimo davvero.
      Per essere una persona migliore.

  4. Buon Howaito Dee: con il cuore in Giappone festeggio anche io. E festeggio perchè sono convinta che lo si debba fare, che sia un atto dovuto. Festeggio con una classica tarte al cioccolato, niente di più e niente di meno 🙂


  5. Chi giudica te, dovrà passare sopra di me. Sono una cazzuta io. Non lo sembro ed è per questo che frego sempre tutti. Amen.

    • *rido.
      Rido e vorrei abbracciarti.
      La realtà è che mi dispiace. E che rimango spessisssimo ferita dalle stupidate.
      Avrei dovuto farci l’abitudine ma quando sono “cattiverie gratuite” dette con un sorriso .
      Così .
      en passant.
      Mi feriscono ancora di più. Ecco io non sono per nulla cazzuta sotto questo punto di vista.
      E’ facilissimo colpirmi.
      E’ il mio tallone di Achille. Più cerco di rispettare gli altri non disturbando.
      Più vengo ferita e disturbata.
      Devo solo trovare una soluzione per alzare questo ultimo muro.
      Certo è che la dimora sta diventando eccessivamente inaccccessssibile con tante c..
      e tante s.
      Stamattina ti ho pensata tantissimo e ho fatto delle foto che ora ti mostro.
      Le stavo giusto preparando sull’iphone per uplodarle da te.
      E’ successo un patatrac.
      Un po’ rido e un po’ mi dispiace *_*
      ma abbiamo una momiji dcecapitata santo cielooooooooooooooooooo

  6. uffa
    non so cosa dire.
    e non sapere cosa dire è una cosa che mi da fastidissimo.

    ok anche stavolta l’ho sfangata <3

  7. pulcetta della mia vita!!! non curarti delle malignità.. ce ne sono sempre troppe in giro.. pensa a te.. a quello che di bello ti circonda… sei una persona meravigliosa.. e se qualcuno non lo pensa è perchè è invidioso perchè sei meravigliosa.. (e non mi contraddire) e perchè per me hai fatto cose che solo una persona generosa, meravigliosa,sicera,gentile…ecc.. potesse fare..
    ❤ ti voglio bene ❤
    Giulia

    • Quel non mi contraddire tra parentesi è dolcissimo, grazie.
      La realtà Giuli è che non sono così meravigliosa e non ambisco davvero neanche ad esserlo.
      Il fatto che qualcuno mi abbia idealizzato e che continui a credere che sia solo un voler esasperare ” so fare tutto io” mi rattrista infinitamente.
      Essendo il discorso davvero tuttaltro.
      Sbaglio io a rimanerci male, tutto qui.
      E’ chiaro che è un’opinione altrui e va rispettata. Non posso spiegare ogni volta le mie motivazioni o addirittura “giustificarmi”.
      Pensassero quello che credono e amen.
      Detto questo:
      dimmi quando facciamo una ricetta hellokittosa insieme ti prego.
      E ti voglio bene anche io con a seguire una pioggia di cuori
      ( è bellissima l’insalata nel bicchiere ! )
      <3

      • prestissimo io e te cucineremo insieme qualcosa… ho tra le mie mani la teglia con lo stencil !!! 😀 😀 ce l’ho fatta!!!!
        e canteremo anche insieme una canzone!! si si

        i miei mi hanno sempre detto: non ti curar di loro ma guarda e passa.. alle medie ero bella tondetta e non ti dico le cattiveri…
        il mondo è così.. uno si fa la coccia dura 😉

        balissima mia
        ti mando tutti i baci che ho

      • Sul “tondetta” magari in privato ne parliamo così da poter condividere tante risate insieme.
        Non è certamente questo il luogo ma credo di capire esattamente quello che hai provato. E che.
        Insomma.
        Questo ennesimo tassello mi fa comprendere questa simbiosi tra di noi acquisita in pochissimo tempo.
        Detto questo:
        stencil sììììììììììììì. Ho visto la foto che hai messo su twitter della bavarese e mi sono commossa chiaramente come una scema.
        Ma io sono scema quindi è facile commuovermi come una scema.
        Ma un post anche a distanza per adesso? Un post programmato noi due su hello kitty?
        fissiamo una data.
        Decidiamo qualcosa e postiamo .
        Io e Gaia volevamo fare una cosa nutellosa e poi per colpa chiaramente mia non abbiamo ancora deciso come quando perchè.
        Insomma . Ogni volta poi faccio confusione.
        Facciamo così.
        Pensi tu ad una ricetta che ti paicerebbe fare in versione hellokittiana e decidiamo un giorno così che possiamo postarla in contemporanea?
        la cucineremo virtulamente insieme a 800 km di distanza.
        che diciamolo.non sono nulla.
        e tu.
        bellissima, ecco.
        209348203480234820348 baci

  8. io pur non avendo amici in Giappone, sono angosciato tanto quanto lui! non aggiungo altro, se non che è vero che 10 anni or sono già cucivi!! Posso fare da testimone 🙂

      • giusto un pò! perchè vorrei che si sapesse, che qui…..sono io quello che ti prende in giro…mica chicchessia può permetterselo! e dato a cesare quel ch’è di cesare ed a giulia quel ch’è suo….anch’io voglio la mia parte di fiero contestatore ecco!

        p.s. se penso che stavamo progettando di andarci tra questo o il prossimo anno mi vien da piangere…

      • noi dovevamo. dobbiamo. non so che tempo usare adesso.
        quest’anno.
        ecco.
        dire che l’anno del coniglio .
        santo cielo.
        non voglio pensarci. e non voglio pensare alle continue tragiche notizie che arrivano.
        vorrei spaccare repubblica sull’iphone.- è una continua tragedia.
        cerco di non guardare per un po’.
        e poi mi ritrovo su ansa google news e compagnia bella.

  9. mi piace il White Day! e il rituale valentinoso giapponese! adotto. adotto!

    e comunque sei ME.RA.VI.GLIO.SA. e non lasciarti incupire da questi moralmente bassissimi! è tutta invidia tzé!
    baci baci baciosisssimi ♥ ♥ ♥

    • Non so se ti ho detto che AMO spudoratamente il tuo sfondo su twitter. Se non l’ho fatto ecco perdona ( ma è la vecchiaia) e lo faccio adesso.

      Adotta assolutamente il white day perchè è carino da impazzire. Ricordo pure un fumetto dolcissimo ambientato proprio durante il 14 Febbraio e il 14 Marzo.
      Solo loro sanno essere così terribilmente kawaii e spudoratamente dolci.

      In realtà come dicevo giusto poche righe fa giuro Annek che no. Non sono affatto meravigliosa. Direi totalmente il contrario ma hai assolutamente ragione consigliandomi ( da amica) di non lasciarmi incupire.
      Anche perchè oggettivamente non si può cercare di dimostrare continuamente quello che non si è. E’ chiaro che qualcuno venga infastidito e nonostante io non riesca a capire da cosa devo semplicemente farmene una ragione e amen.
      Non si può certamente piacere a tutti (altro punto fondamentale della faccenda. Tendenzialmente essendo di indole gentile e disponibile ed eccessivamente cerimoniosa tendo a rimanerci male se gli altri non assumono lo stesso comportamento con me. E’ chiaramente follia. Ma giuro che sono disposta a farmi portare nella stanza imbottita con la camicia a laccetti. Chiedo solo che sulle pareti ci sia Hello kitty santo cielo. CHIEDO TROPPO? )

      detto questo.
      abbracciamoci.
      Grazie di essere qui.
      Per la compagnia. E’ un vero piacere.
      Un bacione

  10. Questo tallone da killer bisogna che lo sistemiamo. Magari prima sistemiamo chi non approfitta delle occasioni che gli si parano davanti per esercitare un’arte che troppo spesso viene vilipesa: quella del silenzio.
    Tacere è una cosa che riempie i silenzi più di mille parole, a volte. Quando poi qualcuno apre la bocca solo per darle fiato, allora chi ascolta apprezza ancor di più il valore del silenzio.
    Devi imparare, cara Iaia, che il giudizio degli altri non conta nulla. O meglio, a volte conta per avere un confronto costruttivo e positivo. Ma il confronto reale è con se stessi. Con le proprie forze e le proprie debolezze, con le luci e con le ombre, con lo Yin e con lo Yang. Ed è importante cercare di avvicinarsi al concetto di unicum che comprende tutto, per cui lo Yin diventa Yang e viceversa, in un eterno e universale mutamento che tocca tutto e niente, che racchiude l’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo. Il Tao, in una parola. Ricordando che il Tao di cui si può parlare non è il vero Tao, perché il concetto stesso trascende i nostri sensi e la nostra capacità di comprensione.
    Ed è questo il motivo per cui gli orientali in generale e i giapponesi in particolare sono così composti e così dignitosi. Perché la loro cultura è basata su quest’accettazione del mutamento, dove il mutamento abbraccia anche il concetto di vita e morte, che sono null’altro che mutamenti di stato in un universo unico.
    L’accostamento della piccineria e della piccolezza di certe persone al dramma giapponese non è casuale, è un tentativo di esprimere questo unicum. E le nefandezze, e gli orrori, e le brutture, piccole o grandi che siano, servono per misurare meglio le bellezze, i gesti d’onore, i valori veri.
    Abbraccia Pier da parte mia, e a te come sempre baci sparsi e millemila abbracci.

    • Questo tallone da killer bisogna che lo sistemiamo. Magari prima sistemiamo chi non approfitta delle occasioni che gli si parano davanti per esercitare un’arte che troppo spesso viene vilipesa: quella del silenzio.

      Diciamo che dopo aver letto questo.
      Volevo fortemente abbracciarti. Non che dopo . Ma.
      Grazie Max. Grazie davvero.
      E non perdo neanche tempo a chiederti scusa.
      non ti hos critto.
      come sta .
      come stai.
      perchè sono a limiti talmente vergognosi che mi prendo a ceffoni da sola.

      • Le cose stanno lentamente migliorando. Forse un po’ troppo lentamente, ma resisto. I’m a survivor, as you know.
        E non vergognarti mai di niente, perché non c’è niente di cui ti debba vergognare.

  11. Non c’è giustizia a questo mondo.
    Io purtroppo o per fortuna sono atea. “Vivere laico” di Lucrezio l’ho trovato da piccina e l’ho fatto mio. E quando succedono catastrofi mi dispero fino a vomitare talmente sto male. Sto male sì, ma non mi sento “tradita” da nessuno. Ecco, io in questi casi non capisco dove trovino la forza le persone credenti perché caspita io non so che farei…le ammiro davvero.
    Dicono che la fede aiuta a sopportare cose impronunciabili, io credo il contrario.
    E non so come mai ti scrivo questo, che non c’entra niente ma io quando ho sentito la notizia ho pensato a Dio. E non so perché.
    E il Giappone con tutta la sua gente e la sua cultura non so se tu l’hai amata subito ma io no. Ero diffidente, la guardavo e dicevo “Sì mi piace, interessante ma…” Io appartengo a quelle persone che hanno imparato ad amarlo dopo, il Giappone. Non un colpo di fulmine. Non solo cuore ma anche cervello.
    Ed è per questo che adesso è uno schifo e scrivo cose sconfusionate, ma non posso più parlare né con uno né con l’altro perché venerdì li ho perduti tutti e due.
    Un bacio Giù.

    • Quando sono morte animalicosesituazionipersone io ho sempre pensato a lui.
      Che ho sempre immaginato con una camicia hawaiiana mentre sorseggia analcolici con frutta alternandoli ad alcolici.
      Non lo vedo mai.
      Se non di spalle.
      Guarda l’oceano e come in un proiettore le vite. Cambiando canale.
      L’immagine di lui è simpatica, lo ammetto. Del resto quando ero piccola lo veneravo. Cantavo. Il rosario ogni pomeriggio. La preghiera la mattina. Il pomeriggio. La sera. Per una famiglia non troppo cattolica come la mia ma che mia veva spedito in collegio era quasi preoccupante.
      Ero la classica: si farà suora.
      E nonostante sia bigotta e talvolta mi si confonda per una cristiana estremista.
      No.
      Io non credo. Sono agnostica da più di quindici anni.
      Ho contravvenuto l’anno scorso. Facendomi la cresima per battezzare il figlio di mia cugina ( che ci teneva tantissimo)
      Mi sono scusata con lui.
      Interrompendolo mentre sorseggiava succo di ananas e spiegandogli le varie motivazioni.
      mia cugina lo voleva più di ogni altra cosa.
      io non sarei mai stata zia perchè figlia unica e quello era come fosse mio nipote.
      il bambino. balablaba.
      la responsabilità.
      non ha annuito ma chiaramente mi sono detta: me ne assumo le responsabilità.
      E mentre rispondevo al prete (che voleva capire che grado di preparazione cristiana io avessi) e lui sbalordito diceva “ma come mai non si è fatta la cresima? lei è preparatissima”
      mi chiedevo in che mondo vivessimo visto che stavo chiaramente improvvisando.
      e vaneggiando.
      ma non è questo il punto.
      il punto è che ho capito esattamente quello che hai detto e perchè lo hai detto.
      ed è questo che mi fa mistopaurafelicità.
      e vorrei abbracciarti forte.
      ma davvero forte.

      Per il Giappone idem con sushi. Che con patate non ci sta.
      Ho imparato ad amarlo. Certo quando si è piccoli è facile perdere la testa per la nazione dei cartoni .
      Degli eroi.
      Delle maghette. Delle streghette.
      Ma con il tempo e nel mio caso percorso beh.
      Non credo ci sia un altro luogo dove io voglia morire.
      Il fatto che quest’anno avremmo dovuto trascorrere del tempo lì e sia messo tutto in dubbio e . L’anno del coniglio. L’anno del.

      Ma . che. soprattutto ci sia pericolo per tante vite.
      E’ un momento tragico. E’ davvero un momento tragico.
      che non passerà.
      A dimostrazione del fatto che tutto. Tutto cambia un momento.
      e insomma: ci resta solo .
      ancora una volta.
      indossare una maschera. andare avanti .
      e via.
      Un bacione Francy.

  12. inizio inizio

    inizio corpo

    Ciao! Sono Try
    non c’entra nulla con il tuo ultimo post ma…
    Ho appena letto BENE le tue f.a.q. e BIO
    e posso dire ora che
    G I UUUUU V OOOOOO !!!!
    TISTIMOALLENNESIMAPOTENZAAAAAAA !!!

    fine corpo
    fine fine

    . (punto)

    • Try io devo spedirti un coniglio e non lo dimentico.
      Vorrei quindi ( essendo preparatissima) che tu mi scrivessi indirizzo per spedizione. Santo cielo è da giorni che dico devoscrivereatry.
      e ti becco qui.
      maghetta_streghetta@yahoo.it
      Speriamo tu legga.
      Per il resto.
      Parliamone. Il fatto che ti sia letto faq e bio mi fa sentire responsabilità per la tua sanità mentale.
      Santo cielo perchè lo hai fatto? PERCHE??!?!?!
      e baciamoci.
      punto.

  13. rimango in silenzio davanti a quello che è successo. E soprattutto davanti alla forza di questo popolo che davvero è da invidiare. E’ degno di stima. Qualcosa di bianco oggi lo vorrei regalare a tutti voi, perchè ci ritroviamo quì sotto a ticchettare in silenzio.
    Abbracciamoci tutti e facciamolo per il Giappone. Ecco.

    • Nei vari forum parlano di pardulas *_*
      e pardulas siano allora!!
      (piuttosto che cucinare l’agnello giuro che ammazzo qualcuno. qualcuno di basso, piemontese e senza capelli. così giusto per dirne uno a caso)
      e pardulas siano !
      ( grazie sempre mio Gio !)

  14. Io, mi sa, che mi sto perdendo per strada. QUando leggo un tuo commento in aggiunta al post mi devo sempre preoccupare, giusto? E’ che, essendo io una creaturina adorabile di tolleranza infinita (è ovvio che è una boutade), se leggo che qualcuno ti infastidisce mi scatta subito la vendetta trasversale. Dimmi. CHI? HA? OSATO? No perchè qui, per rimanere in tema di cucito, gli si passa le ditine sotto la tagliacuci, che si sappia.
    Per uscire da questa vene di violenza che mi pervade negli ultimi giorni in cui sono costretta ad occuparmi di cose che mai e poi mai avrei creduto parliamo del fatto che mi manchi. Si, parliamone. Adesso appicco fuoco a tutto e mi metto qui ad esaminare la faccenda del cucito, iaiaamoremiochemimanca e il Giappone. Perchè ormai non vedo altro in tv e anche hendrix ha visto e mi ha detto “mamma ma le balche nostanno sulle case!”. E come dargli torto. Ho spesso pensato a Pier e abbraccialo forte da parte nostra. Non dev’essere stato facile per lui tutto ciò. Ed ecco che la vita mi chiama sottoforma di “signò ce lo fate un caffè'”. Perchè gli operai vanno a caffè e sigarette, specialmente se ti stanno sventrando la cucina e, di conseguenza, i fuochi sono staccati, la macchinetta a cialde non è qui con me ma domani me la porto, e sono costretta a fare loro un’ettolitro di caffè su un fornelletto da campo in bagno con l’acqua fredda. Posso dire che vorrei essere a bordopiscina al sole?
    E sempre con me!

    • Hendirx ha visto Ponyo?

      Vorrei solo che tutti avessero potuto salire su quelle onde.
      E correre come lei.
      Ma è esattamente quello che voglio che raramente accade.
      tra queste cose:
      sentirti.
      Ma non escludo che sia solo un periodo di faretto.
      Di ENORME stratosferico faretto.
      (signò ce lo fare un caffè? voglio i nomi. voglio ammazzarli e farci dei cupcake. adesso )

      sempre con me sì.
      e oggi ho fotografato le fragole.
      Le ho messe in salotto. Pi ha detto ” ma c’è il verde ! il verde della foglia”.

      “Sì ma sono di Ale”.

      chi lo vede il verde?

      • io nel tuo salotto. e sono la persona più felice del mondo! Al cupcake di “biciè” (cioè vincenzo) posso anche morire dal ridere e domani che lo vedrò (perchè lo sventramento della mia cucina prevede che lo debba rivedere per un tot di giorni di faretto) penserò a lui in un pirottino con la crema al burro in testa! No…non posso! Già lo odio abbastanza! Per quanto riguarda Ponyo ci manca ma provvederò! Hendrix adora il genere ormai! L’altro giorno mi ha svegliato dicendomi “begliati totola” e mi ha cavato le pupille…ma è mio figlio e gli si perdona anche questo. domani ti chiamo e basta….

  15. Se non ci fossi bisognerebbe inventarti, sembra una frase banale ma non è così, ci ho pensato davvero prima di scriverla. Indipercui ci credo non sul serio ma dippiù, e basta perdinci, ho detto tutto.

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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