Ricette Vegetariane e Vegane

Una Vegana con una borsa seduta su una poltrona. Di pelle, entrambe. Che fa sondaggi. Strane creature invecchiano.

Da quasi un anno non mangio uova e qualsivoglia alimento  le contenga. In realtà negli ultimi dieci anni le ho ingerite perchè contenute in merendine e schifezze varie. Gelati su tutto. Questo per dire che nonostante la smodata passione visiva per questo contenuto di vita e misticismo alla quale sto dedicando un progetto fotografico visivo che mi diverte moltissimo, Eggland, non ho avuto un gran bel rapporto con Mr Egg. Spesso mi sono convinta che sia stata colpa di mamma. Non tanto per la smania di fare il gioco dello scaricabarile della follia ma se una donna, nella fattispecie la mia dolce mammina, mi racconta di come nei nove mesi di gravidanza abbia ingurgitato ferocemente uova e birra mentre urlava “che schifo il gatto ! allontanate quel gatto! ho paura” e ti nasce una pargoletta che all’odore della birra ha la nausea, piuttosto che ingerire un tuorlo all’età di due anni si prepara una valigia urlando “scappo via di casa se devo mangiare il pulcino!” ed è ailurofobica, va da sè che un cicinin di riflessione va fatta.

Che poi queste condizioni psicologiche, psicosomatiche, psicofolliprivedisenso possano incuriosire tantissimo qualche simpatico specialista analista che vedrebbe in me fonte inesauribile di denaro e ville a lampedusa da un milione e mezzo di euro con discesa privata a mare (ogni riferimento politico è chiaramente voluto, sì) è un discorso che oggi potrebbe non interessarci. Suppongo anche domani e oltre. Il latte, pur non avendolo mai amato particolarmente, negli ultimi tre anni ovvero da quando la mia vita alimentare (e non) è  completamente cambiata ha preso il posto di tutto. Ha preso il posto della carne, del pesce e uova. Perchè diventato unica fonte di proteine animali. Inutile ribadire che i formaggi, lasciando perdere la mozzarella che prima amavo ed adesso detesto fortemente, non li ho mai sfiorati neanche con  un dito (quando lo adopero per le preparazioni uso addirittura guanti di silicone. Mia nonna non toccava il formaggio. Sono tradizioni di psicosi Sior Siore, queste. C’è chi si tramanda meraviglie chi idiozie. A noi piacciono sempre “le seconde”). Va da sè che conduco già da un po’ una vita vegana con l’unica presenza “animale” data dal latte.

Diagnosticatami una gravissima forma di intolleranza al latte giusto qualche giorno fa  nonostante adoperassi soltanto lo scremato totalmente e/o il parzialmente scremato della Zymil a basso contenuto di lattosio (neanche troppo a sorpresa,  visto che tutte le donne della mia famiglia soffrono purtroppo di questo disturbo. Mia madre in forma abbastanza preoccupante) mi sono ritrovata davanti ad una scelta. Non quella di inveire contro un destino avverso perchè c’è davvero troppo di peggio al mondo e rimango una persona fortunata e privilegiata. Non sarà di certo questo a impedirmi di pensare anche per un secondo il contrario.

Senza troppi farfugliamenti mi sono rimboccata le maniche e con questa flemma zen che ultimamente mi contraddistingue ho riflettuto a fondo sul futuro che mi si prospetta. Una scelta vegana, eticamente e moralmente superba nei confronti del proprio corpo e nel rispetto della vita in generale, è stata vagliata a fondo e attentamente. Avrei dovuto, oltre che mettere nuovamente in discussione la mia esistenza tutta, rinunciare ad una vita “normale”. Francamente conducendone  già da trenta anni una abbastanza bizzarra  non me la sono sentita di esagerare ulteriormente. Certo è che una vegana, perchè stando ai fatti e non nutrendomi di nessuna proteina animale lo sono , seduta su una poltrona di pelle con una borsa alla moda è come immaginare Crudelia Demon rifiutare un uovo con pancetta e bicchierozzo di latte durante un’American Breakfast mentre cerca nel suo portafogli di cavallino la carta di credito dentro la borsa in matelasse. Fermo restando che la signora ha tutta la mia stima, escluso l’incidente diplomatico con la razza dei Dalmata.

E non mi fa molto onore ma seriamente: chi se ne importa? Non sono eticamente e moralmente così corretta in fondo nei confronti degli animali. Lo riconosco ma c’è un limite che secondo un soggettivo e  personalissimo pensiero non va superato prima di arrivare a pensare la Pera come un essere raziocinante e la Mela dolorante mentre viene  affettata. E’ chiaro che chi quel limite voglia superarlo e andare in quell’oltre potrà correrci a velocità sostenuta ma per quanto mi riguarda non ho alcun problema ad ammettere che ho voglia di possedere divani in pelle, condurre una vita a tratti glamour, acquistare borse di vitello. Non ingerire il vitello o qualsivoglia cosa venga prodotta dalla mamma del suddetto significa altro. Non buttarlo neanche su una brace  condendolo con qualche salsetta all’aglio per ingurgitarlo. Per farlo ingurgitare però sì. Non voglio condizionare la vita di chi mi sta accanto e in un futuro spero prossimo della mia prole.  Ho giusto massaggiato un pezzo di maiale con il miele, qualche minuto fa. L’ho  fatto storcendo un po’ il naso con i guanti di silicone manco fosse un pezzo di parmigiano (lo detesto da sempre, sì. Sono un’aliena)  e chiedendo perdono in silenzio per quella fine obiettivamente indecorosa. Più per il fatto di finire poi sul mio blog, che per altro. Brutta fine, maialino mio. Brutta fine davvero.

Ma Amen. Nonostante la mia famiglia e chi di più caro ho vicino (il nano da giardino) siano disperati perchè “No! Anche il latte no!!”, sono tranquilla e felice come una Pasqua. Del resto è alle porte. Come Natale mi verrebbe difficile.

Sono ufficialmente una vegana seduta su una poltrona con una borsa. Di pelle, entrambe. Continuo involontariamente ad essere agli antipodi di un concetto stesso all’apparenza perfetto quanto l’idea stessa che si distrugge nella propria essenza (filosofia del pre cena). Pieno di contraddizioni e verità. Adesso aspetto con ansia di possedere un problema con il  glutine perchè sarebbe davvero entusiasmante collezionare anche intolleranze oltre che fobie. E c’è del sarcasmo. Nessun amico celiaco me ne voglia per l’infelice boutade. Avendo però casi di celiachia in famiglia, non è tanto lontano pensare che possa accadere (l’ottimismo è una mia peculiarità). Oh rimango in attesa. Nel caso. Ci si rimbocca le maniche nuovamente e si . Va. Avanti. Avanti con più forza.

Riflettendo seriamente inoltre c’è da dire che nel caso arrivasse un fulmine e l’umanità acquistasse dei super poteri sconosciuti mi sarei salvata la vita. Dovessi incontrare Monsieur Grand Fromage  potrei ridermela di brutto. Ho anche io il mio Superpotere. Resistere a Monsieur Grand Fromage. Chiunque non sappia chi sia Monsieur Grand Fromage , al secolo conosciuto MilkMan, sia conscio/a del fatto che ad avere un  problema con i latticini sia proprio lui/lei. Mica io. Partiamo da questo se vogliamo essere adulti, intendo.

La mia bellissima Dottoressa Lea, che condivide con me oltre che una bellissima amicizia decennale ormai, purtroppo soffre come me  di questa grave forma di intolleranza alimentare. Più volte abbiamo discusso sulle ricette possibili. E’ davvero difficilissimo cucinare senza la presenza di latte, uova e tutto quello che ne deriva. Ma non impossibile e svolgendo delle accurate ricerche si scopre un mondo interessante a dir poco. La gente che lo governa è particolarmente attenta. Escludendo qualche simpatico psicopatico, potrei trovarmici davvero bene.

 Per questo motivo proverò al più presto delle ricette da lei studiate/scovate/inventate/rielaborate e alcuni miei personalissimi pasticci e dosi. Nasce così anche la rubrica Vegana corrispondente poi alla già presente sull’Intolleranza ai latticini, in genere. Ricordando che grandi chef pasticceri come Montersino (inchinatevi con me)  dedicano la loro vita a chi è meno fortunato e non può gustarsi una semplicissima fetta di torta o a chi semplicemente  lo ha scelto come filosofia di vita. E sminuire la seconda opzione sarebbe ridicolo quanto pensare di essere dalla parte giusta. Perchè nessuno lo è. Occorre rispetto per qualsivoglia scelta. Che sia latte di riso, umano, di capra, di alieno.

Io e Lea rappresentiamo entrambi i gruppi in fondo. Chi è costretto e chi ha scelto essendo costretto a metà. Perchè in riferimento alle uova, nonostante ci sia presenza di lattosio, per quanto mi riguarda indica una vera e propria scelta e non costrizione.

Apro questa rubrica che per comodità verrà chiamata Vegana con un impasto semplicissimo. Una  base per Vegan Cupcake ma anche per vere e proprie torte da arrichire con creme, frutta e altro. Una base velocissima da fare. Non ho seguito nessuna ricetta in particolare ma ho mischiato semplicemente alcuni ingredienti che dovevano esserci. Sostituendo in questo caso il grasso animale con l’olio di semi (mica serve per forza il burro eh. Questo in generale) e il latte bovino con quello di riso. E’ chiaro che si possa poi aromatizzare come si preferisce. Con cannella, cacao amaro, qualsiasi tipo di spezie e perchè no anche panna di soia che in fondo non è così male. Ok è il male, statene lontani. Nonostante viva di soia in tutte le forme, ammetto che alcuni alimenti siano oggettivamente improponibili.

La ricetta base per i Cupcake con il latte di riso Vegan 100% la trovi cliccando qui. Ne approfitto per far notare che i lavori in corso nella sezione Light stampabile, Indice e Nihon-Ya procedono bene e al più presto tutto sarà di facilissima reperibilità qualora interessasse.

Spero di riuscire a trovare centinaia di ricette da condividere con Lea e regalarle qualche sorriso come lei costantemente riesce a fare con me. Con la sua immensa umanità; quella tipica dei “dottori”. Quelli che intraprendono questo percorso come missione. Non per essere chiamati “dottore” e tanti saluti. Che infilano un naso da clown, gonfiano un palloncino e non mostrano quel dolore che ti assale nella solitudine. Questa rubrica Lea è per te. E’ per Noi.

 

Inciso: Capisco perfettamente che la domanda ” ma che cacchio mangia allora questa?”  in riferimento alla mia persona, potrebbe ancor più tormentarvi. Nonostante ci siano stati parecchi chiarimenti a riguardo farei un ultimo aggiornamento. Più che altro perchè siete degli amori. Spesso quando mi scrivete leggo davvero quella preoccupazione assurda ” ma se dovessi  invitarti, cosa potrei cucinarti? Nulla!” e la cosa innegabilmente mi rende  felice oltremodo contando che non se ne è preoccupato chi avrebbe dovuto in passato. Ripiegando su un riassuntivo “non ti invito e faccio prima”. Fortuna che sono solo incubi passati che ricordo giusto per riderne un po’ su.

Alimenti per rendere felice Iaia a colazione: frutta e latte di riso o soia alla luce dei nuovi fatti. Non mangio banane, pesche, nespole, susine, avocado. E altri tipi ma questi neanche sotto tortura. Alimenti per rendere felice Iaia a pranzo: tofu naturale senza nulla o in padella con la salsa di soia, seitan come se piovesse, insalata di iceberg-carota-sedano-pomodoro, verdure lesse. Non mangio peperoni, cetrioli, patate, radicchio. Alimenti per rendere felice Iaia a cena: 2 mele cotte o 2 pere cotte al microonde con cannella, latte di riso o soia, ananas con sale e limone. Brodini vegetali. E’ bene ricordare che i broccoli bolliti con il limone e sale sono un po’ come la pasta al forno e le lasagne per la maggior parte degli individui. E’ bene ricordare che gli edamame e la soia nera equivalgono a una bella bisteccona con patetine fritte o cosciotto di pollo rotolato nel lardo per la maggior parte degli individui. Non mangio carboidrati se non riso, ma solo qualche volta. Non amo i risotti ma il riso integrale. Senza nulla.  Non mangio pasta. Non mangio pane. Prevalentemente prediligo le farine di  kamut, farro, segale qualora dovessi concedermi dei farinacei. La perdizione assoluta è rappresentata dai gelati. Alla frutta. Non mangio creme e chiaramente non posso  perchè contengono latte. A prescindere però da questo ho sempre amato fortemente i sorbetti e granite.

Riassunto veloce: Menù tipico per rendere felice Iaia- Broccoli bolliti con limone e sale, edamame bolliti accompagnati con un po’ di riso bianco. Sorbetto al melone o frutta in genere ma vi prego mai le banane o le pesche (sono allergica). Dovessi trovare questo davanti ai miei occhi capirei. Quanto amore ci avete messo.

Non ci sarà mai una pizza con Iaia. Ma non è triste. Basta solo capire che un Broccolo Bollito può essere una Pizza per qualcuno. Cosa faccio mentre gli altri mangiano la pizza? Parlo. Straparlo e mangio frutta. Talvolta in borsa ho delle carote. Oh. Sono organizzatissima. C’è davvero poco da preoccuparsi.

 

Inciso dell’inciso: Il mio papà, che non per niente è l’uomo più meravigioso che la storia dell’umanità ricordi,  mi ha regalato una stanza. Esattamente una camera oscura. E tanti giocattolini. Per rinchiudermici e sognare. Sono presissima da tutto questo e i lavori  in corso sono boccate di ossigeno. Una Mini Diana e Lubitel e tantissimi 35 mm per cominciare mi pare un equipaggiamento assolutamente immeritato per le capacità ma. Ci si rimbocca le maniche. Avendo sempre freddo suppongo di poterlo fare anche nelle stagioni caldissime (che qui sono cominciate violentemente).

Iber, sei chiaramente rovinato. Se ti becco al telefono cambi numero. Per una volta voglio essere io la causa di un cambio numero.  Risate registrate, grazie. A Turno i fotografi amici qui presenti si beccheranno paranoie Iaiesche.

 

Prometto che è l’ultimo Inciso sull’inciso sull’inciso prima di beccare un pugno sull’incisivo: Qualche giorno fa ho risposto ad un sondaggio in quel luogo bloggomeraviglioso che è SemplicementePepeRosa di Carolina e incuriosita a dir poco ho provato a fare dieci domandine facili facili, giusto per farmene dire quattro. Qualora aveste tempo o voglia habemus sondaggium.

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Domani 1 Aprile riaccendo il telefono. E il pescetto non c’entra nulla, giuro.

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52 COMMENTS

  1. La prima parte del post l’ho letta immaginando che fosse scritta in modo lento e nn come fai di solito, nn nel senso che scrivi veloce, ma come lo immagino io insomma! nn so perchè.. sensazioni 😉
    e nn so nemmeno se mi capisci Focaccina! mi capisci?
    Cmq come si diceva l’altro giorno quel che conta è la salute no!?! nn so dovre andremo a finire continuando così.. però di sicuro da qualche parte!
    Son sconnessa oggi o perlomeno a quest’ora!
    Cmq è sempre bello vedere come il cibo si può adattare alle nostre esigenze! 😉
    Un abbraccione!!!!
    P.S. Nn l’ho mica fatto il sondaggio io! ;-p
    Mii perdoni??? ;-D

    • Sì Lisa . Ho assolutamente avvertito la tua sensazione e ti dirò di più.
      Vera. Assolutamente verissima.
      E vorrei tanto abbracciarti, adesso.
      Scrivo sempre e assolutmanete di getto senza mai rileggermi ma talvolta lo faccio lentamente.
      Ed è proprio questo il caso.
      E’ una cosa bellissima. Davvero.
      Che tu . insomma sì ci siamo capite perfettamente.
      Non so davvero dove andremo a finire, anche io ma .
      Da qualche parte sì. E spero davanti una focacceria .
      Non c’è il latte nella focaccia vero?
      E se ci fosse la mangerei ugualmente a costo di buttarmi per terra morta e patire giusto qualche oretta.
      Il cibo si è adatta sì . Diventa amico e nemico ed è indiscutibilmente il protagonista di ogni vita.
      Ti abbraccio forte. Che più forte non si può ringraziandoti sempre per la tua bellissima compagnia ( il sondaggio NON dovevi farlo – non falro è cosa buona e giusta focaccina ! )

      Mille baci.
      Dove mille sta per 324820348203482034823408230424 infinito.
      Già sai.

  2. Ma perché non ti dai al motociclismo invece che alla fotografia? Voglio essere il tuo mentore in qualcosa…
    Per il cibo mi spiace, anche se ho imparato, vivendo accanto ad una persona con qualche problema alimentare, che il rapporto col cibo è un fatto assolutamente personale, e che chi non ama particolarmente il cibo non è detto che sia infelice, anzi.
    Se mai verrai a trovarmi troverai quintalate di verdure cotte al vapore, vorrei farti anche assaggiare la cicorietta ripassata alla romana, aglio oglio (sì col gl) e peperoncino… E magari un risotto ai funghi? O sto osando troppo?
    Peccato per il maiale, perché ti avrei fatto molto volentieri l’amatriciana per la quale, modestia a parte, “ce vengono da li paesi”… Però non si può avere tutto dalla vita. E a me basterebbe un bear hug dal vivo. E dopo, via a strafocarsi di vegetali.

    • Ho paura delle moto. Se ti dicessi che solo l’anno scorso sono salita per la prima volta su una moto mi crederesti ?
      e se ti dicessi che la ricordo come una delle esperienze più brutte della mia vita?
      Non tanto per l’esperienza in sè quanto per la compagnia.
      Rifarei davvero un altro giro . Per avere un altro ricordo.
      Non voglio ricordare la moto così.
      Promettiamolo adesso.
      Che sarai il mio primo giro in moto.
      Croce sul cuore per me. Tocca a te.

      Sai che già la parola “cicorietta” mi ha fatto giusto venrie un rivoletto di bava alla bocca? non so perchè ma mi sa che potrebbe piacermi. E’ amara? (oglio occhei e aglio pure. ho scoperto ultimamente che l’aglio mi piace. anche se ammetto di aver provato solo quello essiccato giusto per andare contro corrente *ridacchio)
      Insomma cicorietta sì. Paletta in alto .
      Posso sognare e fare un programma?
      allora.
      1) giro in moto
      2) socializzazione gatti
      3) mi sleghi
      4 ) ( è ovvio che durante la socializzazione gatti mi hai legato)
      5) cicorietta
      6) giro in moto
      7) gelato
      8) cicorietta
      9) gelato
      10) giro in moto
      che te ne pare?
      in mezzo: spiegazione funzioni matematiche, ricette taoiste e tanti abbracci.
      ma proprio tanti.
      Risotto e funghi? uhm. possiamo fare funghi e poco riso bianco? 😀
      vale lo stesso no?
      Il maiale giuro che mi dispiace e parecchio . Non ho mai mangiato la pasta all’amatriciana. Che rimnane uno dei piatti preferiti del mio papà.
      Insieme alla Norma è uno dei suoi primi .
      E mi dice sempre che è assurdo.Assurdo.
      Tanto quanto non aver mai mangiato la trippa *_*
      Ecco. Io piuttosto che mangiare la trippa giuro che faccio fuori 3 maiali vivi e li scuoio pure.
      Ma l’odore della trippa santocielonunseregge (detto in romanesco)

      voglio fare il logo.
      voglio sentirti ridere.
      e voglio farmi una chiacchierata mentre preparo roba di cucina e tu ridi e parli inglese.
      sepofa’?
      Un bacio.
      di quelli enormi, però.

      • Rispondo solo ora perché venerdì mattina sono partito per una convènscion dalla quale sono appena tornato.
        Aggiudicato qualunque menu tu desideri. Sapevo che la cicorietta ti avrebbe intrigato! Almeno questo della tradizione romana! No aspetta, ci sarebbero anche gli spaghetti cacio e pepe. Se l’intolleranza è al latte e non ai formaggi stagionati si potrebbero anche fare.
        Tuo padre mi è sempre più simpatico, un siciliano che apprezza la trippa è merce rara. Per favore riferiscigli che se capita a Roma gli faccio fare uno stage sul “quinto quarto”. Lo so che stai con gli occhi sgranati davanti al monitor e il mento cadente. Ma non preoccuparti. Tu digli così, lui capirà sicuramente.
        Per la moto ti propongo un giro in scooter (la moto è oramai “pronto pista” e non può circolare per strada… non ha più il faro, le frecce, la targa… se mi azzardo a girare in queste condizioni mi sbattono dentro e buttano via la chiave!)
        As for our chat while you prepare something to eat, just count me in. Laughters will be way many more than you can even imagine, believe me!
        Che altro?
        Ah sì.
        Baci. E abbracci. A iosa. (Che in romanesco si dice ‘na svaria. Esempio. Quanti abbracci ti ha dato Max? ‘na svaria.)

      • Oggi a papà dire solo “quinto quarto” se mi rimprovera dicendomi di “non guardare mai più quarto grado ! ” è perchè ultimamente ci sente pochetto.
        “Ciao papà!”
        “Chi è?!”
        “Eh papà hai solo una figlia”
        “Ah amore perchè canti”
        “Canto? ”
        “dici lala’”
        e questa è purtroppo una che ricordo. Generalmente rimuovo. Vorrei raccontarti pure quella della telecamera ma in privata sede perchè poveropapanonmeritatuttoquesto.
        Detto questo.
        Trippa come se non ci fosse un domani e uno stage sul quintoquarto.
        Io so che quando verrai qui ti innonnnderemodipesce. Ti prego dimmi che ti piace .
        Altrimenti faremo la moltiplicazione delle spigoleepescispada e li faremodiventareporchettacodaetrippa (inciso: papà a Roma ha fatto il militare. Ama Roma. Ama la Cucina di Roma. Si mangia un cervello parlandodiquellochemangiavaaroma. Detto questo. Sapeva pure che il faro ci fosse a roma. E noi ce la ridiamo di gusto sbeffeggiando il piemontese ma è un’altra storia suppongopurequesta)

        La domanda è: se ti sbattono dentro c’è possibilita’ che ti portino qui.
        Se ti portano qui c’è possibilità che io possa venirti a trovare almeno una volta a settimana.
        e portarti la pasta allamatriciana con la PANCETTA .
        No dico.
        non sarebbe bellissimo?

        (puoi mentirmi perfavore e dirmi di sì? )
        La smetto.

        ‘Na Svaria di bacetti !
        Mi piace da impazzire.

  3. Ma i limoni? Hai brutti rapporti anche con i limoni? Perchè mi piacerebbe mangiare un sorbetto al limone, per me corretto vodka giusto per riuscire ad essere più simpatica, con te =)

    • Limoni? problemi?
      l’unico problema che ho con il limone è che se ocmincio non smetto.
      riesco a mangiare tre chili di limoni cosi’. nudi e crudi con sale e bicarbonato.
      Amo i limoni.
      Sono una maniaca dei limoni ( non parliamo dei cedri ma più limoni)
      E il sorbetto al limone stragnam *_*
      (non hai bisogno della vodka :-p smettila)

  4. Ho risposto al sondaggio ma alcune risposte sono false perchè di te non sopporto: il fatto che tu non sia quì. di me non sopporto: il fatto di non poter essere lì. E sick ho messo che è un santo solo perchè non c’era l’opzione “E’ il futuro secondo classificato delle olimpiadi dell’antipatia” [anche se un maniaco che trova i numeri negli autogrill dice che ha una pelata davvero hot].
    E più fritto per tutti. E menù a tema perchè adoro leggerli e perchè secondo me dai il tuo meglio culinariamente parlando. [potresti fare un menù a tema cey no? ]
    E per finire =) adoro quando parli di te perchè sei meravigliosa e perchè sei brava a farlo e ho messo che vorrei leggere un post al giorno perchè amo leggerti ma non voglio perdermi nulla di tuo e troppi post, perchè sono rincoglionita io, mi fanno perdere un pochino i tuoi piccoli bellissimi particolari.

    • Ho riso tantissimo a quel sms. Quando me l’ha detto e l’ho visto ridere ho capito che sarebbe arrivato davvero secondo.
      Giuro.
      Ho pensato questo.
      E culonia? ancora rido. E ha riso pure per culonia.
      A quel punto ho pensato che non è degno neanche di partecipare alle olimpiadi.
      Fab si soffierà sulle unghie mentre con l’avvitatore se la ride di gusto.
      Utopicamentevisivamente perchè mica riesco a immaginarlo Fab che se la ride di gusto.
      Il sondaggio in realtà non so neanche a cosa serva ma era una funzione di wordpress mai usata e dovevo almeno una volta.
      Il fatto che tu sia su splinder mi innervosisce tanto quanto quella barra conigliosa.
      Neanhce ti piace la pasqua e io devo fare qualcosa e cambiarla.
      L’idea poi di vederla fino a giugno come è stato per natale mi fa venire voglia di colpirmi le mani con una spranga di ferro.
      Ogniv olta che friggerò e prometto di farlo più spesso penserò a te.
      E a quel pollo fritto.
      Pi ha esclamato “buono”.
      e mi è sembrato un bimbo piccolo poveroepazzo che brama fritture e porzioni normali.
      Lo sto sottoponendo ad uno sforzo tra verdurine e composizioni ducasse un po’ oltre il limite della sopportazione umana.
      Quando guarda la crostata tiramisu’ e dice ” questa questa ti prego questa”.
      Rido.
      gli dico: prometto che te la faccio.
      e poi l’indomani gli rifilo la panna di soia.
      *_*
      sono un mostro altro che essere meraviglioso.
      il fatto però che tu mi voglia bene è una delle poche cose per la quale valga la pena vivere.
      non è esagerato eh.
      è la verità.
      amen.

  5. Oggi giornata di merda, come si dice un bel francesismo mancato.
    Fatta questa inutile premessa, appunto quello che serve per fare felice Iaia.
    E aggiungo che per fare felice me basta fare felice Iaia.
    E non fa una piega.
    Ecco.

    • Cucciola si dice giornata di caccagigante.
      E una caccagiganterosafucsia *_*
      merda sa di verde.
      e santo cielo no.
      Cacca sa di rosafucsia.
      Giura che non ci saranno mai più giornate verdi di merda.
      ma rosa di cacca.
      ti prego.

  6. Io ti vorrei conoscere. Davvero. E sono anche di Torino. E vorrei andare in pizzeria con te solo per sentirti parlare e vedere che sgranocchi carote… Perchè è fantastico. Tu sei fantastica. Se servisse ad avere una figlia come te mangerei uova e berrei birra per nove mesi proprio come la tua mamma.
    Ti adoro. Sul serio.
    Ora abbraccio lo schermo. Proprio come faresti tu.
    Quindi… un abbraccio forte,
    Lentijini

    • Lentijini mi piace. Quella j tra Lenti- e ini- Sa di Lentiggini che mi piacciono da morire e mi ricordano la mia prima migliore amica. Rievoca qualcosa che somiglia a juni che è la mia reflex e torino.
      Sei di Torino.
      Bene. Molti pensano che io abiti proprio nella tua splendida città. In realtà finirà così perchè riporeterò il nippotorinese in patria e morirà tra il po e la dora.
      Ma al momento mi trovo a Catania altrimenti ti avrei già costretto ad abbracciare me e non il monitor tediandoti mentre sgranocchio carote.
      Ti porterei poi da grom.
      Santo cielo qual’è il gusto del mese? colomba? Colomba al cioccolato o alla ricotta di caltanisssetta? Perchè Grom ha un po’ la fissa tra pistacchio di bronte e mandorla di lampedusa.
      Quest’asse piemonte sicilia che si ripete e sussegue mi piace.
      Moltissimo.
      Detto questo.
      Non so come ringraziarti per le immeritate parole e affetto.
      Spero di poterti conoscere e smentire queste meraviglie che pensi sul mio conto.
      Diventerà una missione, ecco.
      (ahem quando non so come dire grazie comincio a blaterare per ore. farfugliando roba incomprensibile. santocielomifermopromesso)
      Insomma
      ricapitoliamo:
      gelato da grom.
      abbraccio.
      e.
      grazie. grazie infinite.
      Un bacione

  7. il fatto è che io sono il contrario di te. mangio di tutto. come un aspirapolvere. l’ingegnere afferma che io sono “uno stomaco che cammina”. potrebbe forse tutto ciò nuocere alla nostra amicizia? non credo. perché io ti preparerò i broccoli bolliti!!!! 😀

    • io amo le persone che mangiano tutto. La mia mammina è così. Ed è adorabile quando dice “tutto tranne il cervello ! ma forse con un soffritto e un buon vino e un pezzo di pane non me ne renderei neanche conto”.
      Sta in fissa con il cervello. Prima dice “mai” e poi progetta “ricette con soffritti e salsette per nascondere il sapore”.
      Perchè proprio no. Non è possibile che non le piaccia qualcosa.
      Stessa cosa mio papà. In tutte le parti del mondo non si è mai tirato indietro e ha mangiato di tutto.
      Suppongo anche ratti in agrodolce.
      la peggior punizione è avere una figlia come me, diciamolo.
      Uno stomaco che cammina? ci facciamo un fumetto adesso vero?

      Sai cosa potrebbe nuocere alla nostra amicizia? il fatto che quando ti becco mi attacco alla tua gamba e non ti mollo neanche se mi mandi un esercito di cavioni impazziti.
      Starò attaccatavvinghiataperalmenotremesi.
      Suppongo anche sei.
      facciamo dodici.
      ecco.
      ( broccoli sbavvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvvv)
      ( e carote)
      (sono una cavia, diciamolo ghghghghghhg)

  8. no no e no
    io questo sondaggio non lo faccio.
    non ci sono le risposte che mi garbano.
    sono risposte false tendenziose e comuniste sicuramente.

    Io non mi preoccupo di quando ti inviterò a colazionepranzocena, credo ci dimenticheremo di mangiare

    • però due broccoli bolliti per lo spuntino alle tre del mattino?
      non mangio fuori orario ma suppongo che potrei addirittura fare una follia di questo tipo con te *_*
      pure una fetta di prosciutto.
      di nascosto.
      cosastodicendo?
      cielo.
      sì.
      unafettadiprosciutto.
      ma non lo dire anessuno
      (vabbè ma allora sformato di patate e mortadella. il prosciutto non mi è mai piaciuto ma santocielo la mortadella sì. era BUONA cacchioseerabuona)
      tiamomalosai.

  9. ho risposto al sondaggio ma non mi sono piaciute alcune risposte quindi qui ti riformulo quelle che piacciono a me! 😛

    Nel pieno possesso (forse) delle mie facoltà dichiaro:
    che mi piacerebbe che noi abitassimo vicine vicine così da giocare con hello kitty e le momiji tutto il giorno mentre cuciniamo muffin colorati ai due uomini senza la vocale finale che ci sopportano

    Non sopporto di te:
    nulla… perchè sopporto tutto.. forse solo che dovresti apreire il cell oppure farti un numero che so solo io dove poterti tartassare ogni secondo della mia giornata

    Non sopporto di me:
    il fatto che mi commuovo in continuazione e che ho pianto un pomeriggio intero per il post degli origami

    Quando parli della tua vita privata:
    mi piace perchè sei vera e ti conosco ogni giorno un pezzettino in più

    Se tu scrivessi un libro:
    lo comprerei immediatamente 1 perchè è tuo 2 perchè per me tu hai un talento enorme 🙂

    ecco!

    :*

    • Elisa ti prego palesati.
      Con iban e coordinate bancarie per metterci d’accordo.

      (ahem. grazie*disse abbracciandola fortissimo e allungandole due chili di broccoli bolliti in segno di amicizia)
      :X
      un bacione

  10. Quoto. Io il sondaggio l’ho fatto,ma le risposte sono farlocche eh *disse agitando i capelli con fare stizzito.
    E se non accendi quel telefono giuro che ti ammazzo.
    Stritolandoti in un abbraccio però *_* mentre guardiamo streghe, si.

    • tu con questa storia del cofanetto di streghe mi hai in pugno.
      è il mio tallone di achille.
      inciso: il fatto che tu mi abbia in pugno mi piace.
      MOLTIZZIMOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

      • Quando sbarcherò in terra di trinacria senza che tu sappia e arriverò al tuo videocitofono non ci sarà più nulla da fare. Non porterò cofanetti di streghe (so parecchie battute a memoria e non ce n’è bisognooooo ihihih). Ti avrò in pugno. O in sberla? In pugno ok. (*terrificante e minacciosa musica sicula in sottofondo regia*) (scusa se mi sono permessa di dare un ordine alla tua regia, ma. Visto che ho in pugno te, inutile dire che ho in pugno pure essa. bwahahahahahahahah)

        🙂 ihihih ti adoro

  11. Che sondaggio assurdo!!! Ho risposto cose a caso, sappilo 😀
    Amoreeeeeeeeee??!!! MISFITS!!!!!!! Quanto me piaciono….ma se ti dico “A facca luvvia” mi capisci? :*

    • A facca luvvia ? santo cielo no . NOn ho capito . DATEMI UNO SPIGOLO DOVE SBATTERMI LA TESTA!
      nuoooooooooooooooooooooo
      cos’è?
      frase al contrario?
      Milkman dopo aver bevuto 100 litri di latte e mangiato due chili di cereali? nononono.
      fratello morto? babbonataleubriaco?donnaincintaconbambinogesu?cosamammamiacosaaaaaaaaaaaaa?
      impazzirò *_*
      amorepaolotipregodimmelo o ti mando sms ghghghghgh.
      Non sono generalmente curiosa ma santafrittella a facca luvvia non lo so *_*
      picchiami adesso.

  12. Grazie per questa rubrica Giulia, anche se non ho intolleranze particolari, però qualche ingrediente nel frigorifero può sempre mancare, ed è bello sapere che si può cucinare lo stesso 😉

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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