Ricette Vegetariane e Vegane

Contest: Un Ospite inatteso. E adesso?

A quanto pare ci ho preso gusto. E’ il terzo contest al quale partecipo e ne seguiranno altri, sfortunatamente per chi continua a farsi del male leggendomi. Se prima sostenevo  “Non mi piace gareggiare” adesso sostengo che “Non mi piace gareggiare ne sono sicurissima, ma si conosce un sacco di gente simpatica”;  secondo motivo batte primo motivo. Ed eccomi qui.  Neanche due giorni fa leggendo la mia Lisa mi sono resa conto che mi sarebbe piaciuto davvero molto partecipare con qualche idea veloce. Leggendo poi tra i giudici la presenza del grande Cuoco Personale mi sono detta che no. Non sarebbe stato possibile non fiondarmici a capofitto. Non è di certo una sviolinata nei confronti di Matteo (devo fare una mini filippica, sì) ma essendo chiaro ai più che io e Matteo siamo amici non vorrei metterlo in imbarazzo. Fin quando si scherza è sempre concesso tutto. So già che la nostra amicizia non influenzerà un eventuale giudizio. Anzi. Sarà ancor più spietato. Come è giusto che sia. Come fanno i veri amici (fine della mini filippica, sì) .

Un ospite inatteso in casa mia significa qualcuno che abbia una  confidenza tale da potersi permettere di non aver ricevuto regolare invito. Perchè se prima ero una padrona di casa ben disposta a qualsivoglia scorribanda nella mia dimora senza alcun tipo di preavviso, ho imparato purtroppo che una sorta di regola generale va data. Certamente sarò stata a dir poco sfortunata nell’aver avuto a che fare con gente invadente e maleducata ma nel tempo sono riuscita a stabilire quel limite invalicabile che esiste tra il piacere di avere qualcuno in casa e l’assillo di vedersi piombare marmaglia mentre sei già alla frutta. Perchè sì. Eravamo proprio a questo. Che poi un doveroso e simpatico aneddoto sarebbe raccontare come gli stessi quando hanno casa non ti invitano neanche per un caffè.

Nonostante queste bruttissime esperienze passate che sono servite a farmi capire la differenza tra “chi frequentare” e “chi lasciare nell’oblio del (brutto) ricordo”, io amo servire. Amo poter preparare e servire. Aggirarmi tra i miei spazi per poter rendere felice la persona che ha deciso di dividere del tempo con me.

Da tempo annoto poi l’elenco del cibo preferito delle persone che mi interessano. Non soltanto probabili ospiti in casa. La domanda “qual è il tuo piatto preferito?” è una di quelle che mi vien fuori spontanea. Quando torno a casa poi appunto in silenzio quello che mi è stato detto. E scrivo. Nome, cibo preferito ed eventualmente delle note aggiuntive. Amo trascrivere anche i piatti che si detestano di più. E’ importante sapere se si hanno allergie particolari o idiosincrasie nei confronti di qualsivoglia pietanza. Insomma amo sincerarmi di non essere sconveniente e inadatta. In un futuro che potrebbe essere prossimo o mai.

Un ospite inatteso in casa mia significa, per i succitati motivi relativi alla confidenza, che ben conosca il mio rapporto con la cucina; ovvero sappia che non ho mai cucinato in vita mia e che questo “sacro richiamo ai fornelli” è nato non più di due anni fa. Sino ad allora non avevo neanche mai fatto il caffè. E non è certamente un modo di dire. Non avevo proprio mai fatto un caffè. Ero stanca di vedere  primeggiare lui  tra i fornelli e burlarsi di me dopo; così dopo i primi due anni di convivenza ho cominciato per sfida. Per questo contest ho pensato quindi di presentare  qualcosa che possa essere alla mia portata e al contempo rappresentarmi.

Un disequilibrio di crudo e cotto. C’è un po’ di tutto. La divisione tra una padrona di casa che ama le scorribande in casa costretta a diventare una padrona di casa formale e cerimoniosa. Un secondo leggero e non eccessivamente invadente per non mettere in imbarazzo l’ospite perchè due spaghetti si fa sempre in tempo a farli. Generalmente poi quella che viene definita tartare è una primordiale polpetta. E la polpetta santo cielo piace un po’ a tutti.  Uno Ying Yang di Carne, in contrapposizione con il mio vegetarianesimo, per dimostrare altresì che è nella semplicità degli ingredienti il vero successo. Saperli scegliere è la vera sfida. In un antagonismo di Cotto e Crudo. Tra Realtà e Finzione. Per assurdo un piatto di carne racconta tantissimo di me.

La chiamo Tartare Ying Yang di Iaia. Da un po’ è diventato anche uno dei piatti più inflazionati in casa e lui addirittura in momenti di particolare ilarità grida “Polpetta!” con la stessa voce entusiasta di Giuliano – Kiss Me Licia (che poi fosse un Okonomiyaki è un’altra storia). Non l’ho copiata da nessuna parte ma non mi fregio di chissà quale scoperta. Certamente l’avranno preparata in milioni ma già da un po’ fa parte del mio piccolissimo bagaglio di invenzioni astruse con ricordi annessi e titoli egocentrici. Metà Tartare di Carne di Manzo di primissima scelta cruda e una versione leggermente scottata accanto (Le quenelle sono una passione maniacale improvvisa già da un po’) .Con essenza di salsa wasabi e soia. E’ chiaro però che poi ognuno possa aromatizzarla a piacere. Ci si impiegano qualcosa come tre minuti scarsi per la realizzazione. Il contorno: verdure lesse,  appena scottate in acqua bollente con degli asparagi selvatici semplicemente arrotolati in una foglia di lardo cosparsa di pan grattato e lasciato gratinare in forno per qualche minuto.

Generalmente per il dolce veloce mi lancio sempre in una classica panna cotta che aromatizzo un po’ nei più disparati modi. Dal The Matcha, alla frutta fresca, al caffè e così via. Dipende chiaramente da quello che è stato servito in precedenza. Al massimo rifilo qualche cupcake con crema di burro perchè essendo una mania pericolosa, qui in casa trabordano in ogni dove.

La ricetta Passo dopo Passo della tartara la trovi cliccando qui>>>

Ringraziando GialloZafferano, Timo e Maggiorana, Alessandra di Gustosamente InsiemeMatteo di Sale e Zucchero per l’occasione di blaterare/socializzare un po’, consegno ufficialmente questa ricetta e partecipo al Contest “Un ospite atteso e adesso?”

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30 COMMENTS

  1. Giul non c’entra nulla ma mi hai fatto ricordare di portare il ds nel week end londinese, giusto per rendere più infernale il viaggio con Fabri che gioca al malefico layton!
    la ricetta mi strapiace =)

    • Ma santapolenta non abbiamo neanche potuto parlare di questo uikendfordeis in quel di London.
      e poi c’è Max.
      Potremmmmo fare una ripetiscion lesson namber uan.
      Ds portalo senza dubbio alcuno se lo vuoi tra i piedi. Venderei conigli di plastica e non pur di poter essere con te.
      Girare per negozietti e scovare roba inglese. Se riesco quest’anno a risalire su quel dannato aggeggioviolante la tappa londinese è tra le prime. Santo cielo. Se ci penso .
      Quantoquantoquantovorrei.devofarceladevofarcela.
      E poi un cacchiodiviaggioinsieme dovremmo pur farcela. Fab gioca con ds.
      Pi legge il times in giapponese (cosa sto dicendo? ) e noi compriamo assurdità culinarie.
      Il mio sogno è il chorizo.
      Il chorizo di nigella. da quando ho visto quella puntata .
      lei prende il taxi nero con le tette di fuori e va a comprare il chorizo
      *_*
      quantoamoquelladonnaquantoamo.
      e poi si leccava le dita mentre preparava il chorizo con le capesante.
      Giuro che è l’unica allaqualeperdonotutto. Anche questo. Mi innnnoriddisce pensare che noi abbiamo Selene.
      Ho addirittura letto da uqalche parte che lei si voglia proporre come la burrosa Nigella italiana.
      ti prego.
      SPARAMI.
      abbiamo gia’ tanto di cui farci prenderci in giro all’estero. Ci mancava Selene.

      parliamo di cose serie.
      porti la momiji vero? *_*

      • Cazzo la Momiji me la stavo dimenticando -_- ti pare che sono idiota? Però ho scritto le cose da portare sul quadernino che mi hai regalato =)
        Se vai a Londra veniamo a Londra. Ti immagini noi quattro a Londra? Cioè noi quattro dappertutto ma un vacanza insieme è ancora meglio, è ancora dippiù.
        [che poi Londra a me porta sfiga, Fabri l’altra volta mi ha praticamente semimollato anche se non stavamo proprio insieme sul serio e insomma la parte sentimentale della vacanza è stata uno po’ una cacca].
        Però il chorizo voglio comprarlo sul serio, alla lidl in realtà lo vendono ma solo quello stra piccante. e voglio andare al mercato di cui parla spesso Jamie.
        E no scusami selene non può essere la nuova nigella perchè devo essere io la nuova nigella =D le tette ci sono e se continuo a mangiare pure il culone =D mi manca la sua figaggine intrinseca ma ho anche il giubbino di jeans =D

      • Iocivedolungocaramia. Tu continui a parlare di pupazzetto. Ioinvecevedoaltro.
        Efattelodirecheunadicognomecivedeeccome.
        Ovviamente so quel che dico stavolta. E la battuta sul cognome potrebbe far ridere ma non riderò.
        In effetti non fa ridere.
        Ora ti rispondo che tu già forse sei pure tornata dal mercato di Jamie.
        No .
        non è vero. Sei ancora lì ed io sono felicissima perchè ti immagino aggirarti per quelle meraviglie in cerca del chorizo mentre Fab sbuffa.
        Il fatto è che Selene , ci prova.
        Ed è apprezzabile per certi versi. Solo che ocheggia in un modo volgarotto . Ben lontano dalla linea sensuale della Nigella internazionale.
        Tu diventerai molto di più e soprattutto non metterai nomi orrendi ai tuoi pargoli, inciso.
        Come ha fatto lei.
        Non ricordo esattamente il nome della puffa ( mi è bastato il nome del maschietto. Ma lo odio per altri motivi . In effetti non è tanto orrendo)mainsommamistoperdendotraleparentesi per dire che.
        Insieme a Londra.
        Firmo qui?

        Iaia .
        IAIA*font 10293810923819238192381023 grandezza

  2. Mai avuto problemi nell’avere qualcuno a cena o a pranzo (e non mi chiamo Lecter hahahaha)
    Mentre la mia consorte è terrorizzata alla sola idea, il più delle volte.
    Io parto da un presupposto molto semplice. Se vieni e ti invito all’ultimo secondo, è di tutta evidenza che non ho preparato nulla, pertanto vale la regola che ciò che c’è si divide. Se ti va bene, bene. Altrimenti vuol dire che non tornerai… 😉
    E però essendo fortemente pastasciuttaro per me l’ospite inatteso si nutre principalmente con una spaghettata. Gli spaghetti non mancano mai, come non mancano i pelati e qualcosa per inventare uno spaghetto si trova sempre.
    Puttanesca con olive tonno e alici, bianca col tonno, acciughe e capperi, cacio e pepe, carbonara (se c’è il guanciale), garibaldi (mia piccola invenzione con abbondante olio, peperoncino, aglio, pomodoretti freschi appena salati e saltati sinché si afflosciano, e abbondante prezzemolo. Garibaldi perché il bianco della pasta, con il rosso dei pomodori e il verde del prezzemolo…)
    Non credo sia difficile stabilire che il mio cibo preferito è la pasta, segnatamente amatriciana, carbonara, gricia e cacio e pepe sono ai primi posti. Ma non disdegno l’arrabbiata, e neanche quelle elencate sopra.
    Basta che (come dico sempre alle mie figlie quando mi chiedono perché è così buona e che a loro non viene altrettanto bene) ci sia l’ingrediente fondamentale: l’amore.

    • Un buon chianti ffffffff (so fare l’imitazione benissimo. Promettimi che me la chiederai un giorno)
      Hai perfettamente ragione Max. E’ L’amore. Sembra scontato ma andrebbe messo come “Un pizzico di sale” .
      Sempre.
      Comunque.
      E se lo mettessi io tra gli ingredienti?
      Un pizzico di amore.
      Sarebbe bello no ?

      (oh io l’amatriciana con te Costi quel che costi PRIMA DI PERIRE TRA ORECCHIE DI CONIGLIO voglio farla! già vedo il post. ma che dico il post. già vedo il videopost! me e te a preparare l’amatriciana con foto, risate e ci salta fuori anche qualche parte in inglese. Tu ovviamente cucinerai con un casco da motociclista :-D)
      *si butta per terra e ride come una matta

  3. ciao, se conosci Matteo non ci sono problemi… ho ideato un incrocio di voti tali per decretare i vincitori proprio in modo che nessuno possa venir penalizzato per conoscere qualcuno (ti dico penalizzato perchè io stessa ho amiche che partecipano e so già che con loro sarò piu’ “cattiva” :))
    detto questo… mamma quanto scrivi! ripasserò questa sera perchè dall’ufficio non ho capito molto… tranne che la ricetta è al link… 🙂
    ricordati di postarla anche su giallozafferano ed in bocca al lupo.
    é stato un piacere conoscerti.
    ciao Ale

    • Ciao Ale, grazie per essere passata di qui e per i chiarimenti.
      Purtroppo scrivo tanto, lo ammetto.
      Diciamo che addirittura mi sono contenuta 😀
      Mi spiace se sia un problema, davvero.
      Un bacio.
      A presto.

      • non è assolutamente un problema quanto scrivi! dall’ufficio non riuscirò a seguirti ma da casa,nessun problema! Meglio scriver molto e farsi capire che poco e nessuno ti comprende… ecco io faccio parte del secondo gruppo… 🙂
        ciao

  4. oddio gli imprevisti come mi uccidono!
    figlia di una madre terrorizzata dall’inatteso e sofferente per il non poter invitare nemmeno l’amica del cuore a casa perchè “c’è disordine” mi sento male solo a sentire il citofono che suona.
    voglio essere avvisata per tempo.
    da chiunque.
    per dire che se mio figlio non mi avvisa che sta per tornare non gli apro la porta e anzi barricata dietro gli grido “vada via non compro nulla”

    • Ma Fernanda e latuamammaadorabilechesantocielononricordoilnomesparamiedimmelotiprego sono mica gemelle?
      Ecco. Perchè tante.
      Similitudiniassurdetrateeme.
      Talemadretalefigliatalemadritalefiglitalefiglietali.
      insomma.
      ti amo.
      *_*
      ( l’immagine di Mat che va via mogio mogio mi mette una tristezza assurda)
      ( l’immagine di Mat che ti vende i libri di scuola mi fa sbellicare dalle risate)
      (ok. scelgo la seconda. l’accendiamo)

  5. Scrivi: a nipotina piace la pizza,gli spinaci,il gelato,e. Ok facciamo prima a scrivere: nipotina odia formaggi,il 90% dei salumi e lo zenzero!
    XD scrivi scrivi.
    Che io arrivo eh.
    E citofono.
    E non te lo dico prima.
    Sarò maleducatissima, ma lo faró 😀
    <3

    • Ma a te faccio il pesce spada agli agrumi !! E puoi fiondarmi in casa quando vuoi.
      QUANDO VUOI .
      Però le sorprese lo sai.
      No.magari anche cinque minuti prima mi dici “sto qui sotto ” perchè altrimenti piango.
      e mi dispero.
      odio le sorprese santopescespada.

  6. E io da te vorrei mangiare solo pescespada agli agrumi, ma questo già lo sai da tempo 🙂

  7. […] Stessa cosa per la polpettina cuoriciosa di accompagnamento. Non per forza la si dovrà preparare il giorno stesso ma sarà perfetta anche facendo il giorno precedente il festeggiamento (anche i menti devono festeggiare!) . Si sistema la carne macinata e si impolpetta e poi con calma si lascia allegramente arrostire il giorno seguente (ora che ci penso si potrebbe fare anche uno ying e yang cuoricioso! Cliccate un po’ qui >>>). […]

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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