Ricette Vegetariane e Vegane

La Politica del Cannolo

Il Meteo del Gikitchen prevede precipitazioni postereccie improvvise, coniglieggiato e poco orecchioso con qualche banco di barba di nano da giardino. Il Tour Pasquale non si ferma e continua a pieno regime ecco perchè mi ritrovo a ticchettare velocemente anche questo sabato pomeriggio appena cominciato, interamente dedicato alla cucina di Jamie Oliver e giretti per la città. Stanca di tutti questi dolcetti (Non è vero ma sto ricevendo serie ripercussioni psicologiche. Ed è chiaro che parta già compromessa la situazione) mi sono (ho dovuto) lanciata di mia spontanea volontà (non troppo velate minacce) in un tour parallelo a quello Pasquale dai tratti fortemente country.

E’ stato richiesto altresì di non inventare un country soft sostituendo l’extra vergine di oliva con l’olio di riso pensando di fare cosa gradita ai trigliceridi. Ognuno, mi è stato detto, fa un po’ come gli pare con i propri trigliceridi. In casa si ha voglia insomma di bistecche alte otto centimetri al sangue con insalata unta sbattuta in mezzo e tanto tanto tanto formaggio grassosissimo. Crostini di pane tostato o meglio ancora baguette di tre metri l’una dove spalmare burrograssissimoallostatopuro, toast alla francese e doppio pancake saltato con la pancetta e uovo alla Benedict in salsa olandese. E’ noto che il Nippotorinese non abbia problemi alcuni con l’ago della bilancia (come se mancassero i motivi per detestarlo); ed è per questo che essendo uno dei maggiori fruitori della mia cucina ha manifestato l’idea (ha proprio manifestato con tanto di cartelli e marcia sul terrazzo) di alternare un po’. Che una fetta di petto di pollo scondita è sempre cosa buona e giusta in un regime alimentare equilibrato se a seguire poi c’è un triplo piatto di dolcetti e degustazioni multipli del tour pasquale ma .

Ma che alla lunga potrebbe legarmi, buttarmi nel portabagagli e sbarazzarsi del mio corpo e di tutti i miei conigli. A tal proposito vi presento ufficialmente Agi, già apparsa in diverse diapositive lo scorso anno nel periodo natalizio, che possedendo un enorme palloncino a forma di Mondo (Unicef version, per dovere di cronaca) non potrà che essere la Madrina del Tour Pasquale parallelo al Tour Country.

Nonostante il Nippotorinese si ostini a dire che dentro di me ci sia  un’anima csabiana che non posso cancellare, dimostrerò che sarà  quella nigelliana-oliveriana a prevalere (Cey , la mia Nigella, ti prego aiutami tu! E soprattutto divertiti come una matta al mercato di Londra e se puoi pensami giusto un pochetto!).

Dimostrerò. Che riuscirò a inondare il piatto di olio. Che riuscirò a far sciogliere noci (di cocco) di burro senza pensare e farci pure un bel giro di olio sopra e che farò la pasta. Tanta tanta tanta pasta. Saltandola. Rigirandola. Ungendola. Non userò guanti di silicone durante la preparazione. Non metterò la maschera da sub, la tuta da palombaro per non farmi contaminare all’apertura di un uovo. IO CE LA FARO’ !

No. Non ce la posso fare, suvvia.

La tappa di oggi, nonostante ci ritorneremo giusto un altro paio di volte per la cuddura ad esempio, è la Sicilia. Dopo essermi fatta odiare dai Toscani (oh ho toppato pure con la stiacciata. La mia adorabile amica Claudia mi ha detto che non è tipico della Pasqua. Scriverò alla redazione di Sale e Pepe. Noi fingeremo tranquillamente che sia “il famosissimo dolce pasquale toscano” altrimenti piango da adesso. Fino a Pasquetta. Del 2013) vorrei proprio giocare in casa. Giusto per rilassarmi un po’.  Posso pure dire il vero cannolo siciliano si inzuppa nella granita o che ne so. Il vero cannolo siciliano contiene scaglie di cocco dentro. Vi hanno fregato tutti . Ma non lo farò (o forse sì).

La mia prima esperienza con questo dolce è stata ampiamente documentata e risale a non troppo tempo fa. Una prova dalle mirabilanti avventure con la mia cognatina, al secolo conosciuta come Socia Piola. Per la cialda questa volta mi sono affidata ai Maestri Pasticceri Italiani e devo dire che al contrario della precedente è stata di facilissima realizzazione. Certo è che dovrei comprare molti più “canneti” * per cannoli, ma è un appunto personale che potevo pure risparmiarmi. Visto però che vado a ruota libera a meno che qualcuno non me la buchi e faccia scoppiare in faccia proseguo impavida.

(*pare che le cialde venissero arrotolate in canneti di bambù e forse l’origine del nome “cannolo” deriva proprio da questo)

Il Cannolo siciliano senza alcun dubbio è il re dei Dolci Siciliani. Giusto stamattina una replica del Boss delle Torte mostrava come Bartolo “Buddy” Valastro, pasticcere di famiglia siciliana emigrata in America diventato ormai un cult,  indica una vera e propria giornata del cannolo. Riesce a venderne migliaia al prezzo modico di 20 centesimo l’uno. La fila davanti l’ormai famosissimo Carlo’s City Hall Bake Shop era talmente lunga (nonostante fosse organizzata a serpentina manco fossimo ad Euro Disney) da far impallidire quella di un concerto di Lady Gaga. Poi il perchè ci sia qualcuno che vada a vederla è un quesito che vorrei pormi in separata sede

La maternità del cannolo se la contende tutta la Trinacria. E’ innegabile che il Palermitano ti dirà che è di Palermo, Il Messinese di Messina, Il Nisseno di Caltanissetta. Un po’ come la granita, la pasta di mandorla e compagnia bella. Essendo la Sicilia estesa su una superficie piuttosto vasta sì ma pur sempre un’isola è, diciamo che giravotaefurria (meraviglioso detto siculo che significa “gira che ti rigira che ti rigira” perchè gira, vota e furria sono tre sinonimi) sempre siculo è. Amen.

Pare però che questa  maternità sia contesa da due antipodi tanto da diventare Imbarazzante. Parte l’angolo del “ma lo sapevate che”.

Kalt El Nissa, Caltanissetta, in greco significa letteralmente “Castello delle donne” in quanto a quei tempi gli emiri saraceni, diciamolo, se la ridevano di brutto collezionando Harem di tutto rispetto. Non si vestivano da poliziotte nè vedevano Baaria ma credo che il senso fosse quello. Questo per dire insomma che alcuni attribuiscono (aggiungerei purtroppo, suffragrando anche imbarazzanti teatrini che potrebbero derivarne) la forma proprio ad una chiara ed esplicita allusione sessuale. Pare infatti che le favorite rinchiuse nel castello allegramente  passassero il tempo a confezionare dolcetti alludendo alle potenti doti amatorie del sultano. Giusto per idolatrarlo un po’.

In netta contrapposizione poi altre fonti  attribuiscono la maternità del dolcetto tipico siciliano più famoso nel mondo alle suore, sempre nei pressi di Caltanissetta. Ora non so a voi ma a me questa storia del cannolo sembra attualissima. E’ un parallellismo talmente evidente che lascia a tratti basiti. L’emiro lo immagino mentre compra casa a Lampedusa. Le prescelte che preparano cannoli perchè sono ragazze bisognose che avevano bisogno di una dimora, di gioielli, di un castello e se all’epoca ci fosse stato pure di un elicottero privato. In mancanza un cavallo automatizzato con ruote trainati da schiavi. L’emiro per accattivarsi le simpatie di altre donne convince le indigene del luogo che in realtà sono suore bisognose.

Tutto torna o sbaglio?

Questa forte contrapposizione della leggenda onestamente fa pensare un po’. Certo è che la parte puritana della Sicilia non credo gradisca particolarmente il racconto sul “Castello delle donne” e  dell’emiro. Indubbiamente le suore che confezionano dolcetti danno quell’aria talmente dolce e pucciosa che non si può non innamorarsene. Secondo delle ricerche però la prima pare proprio quella più accreditata. Insomma proprio come quello che sta succedendo in questo periodo: ognuno se la racconta un po’ come vuole e crede a quello che vuole.

I fatti, oggettivamente parlando,  però sembrano essere innegabilmente lapalissiani.

Essendo un dolce tipico di carnevale ( e ne ho certezza) che ci fa nel tour Pasquale? Ecco. Visto che anche qui ci sono diverse diatribe in corso non proferisco parola e impavida proseguo. Carnevalesco o Pasqualesco che sia ognuno veda quello che vuole vedere e Amen. Al massimo per par condicio potremmo stabilire che le concubine bisognose lo preparavano a Carnevale giusto per travestirsi da poliziotte ed essere credibili mentre per Pasqua le Suore. Magari aggiungendo dettagli per generare pietà e commozione. Che ne so: Preparavano cannoli per i bimbi poveri del paesi. Sì, una cosa del genere.

La composizione del cannolo siciliano consiste nella presenza della strafamigerata cialda fritta detta scorza e un ripieno a base di ricotta di pecora mischiata a zucchero a velo aromatizzata con qualsivoglia candito, scorzetta di buccia, cioccolato, pistacchio, mandorle. Le imbottiture del cannolo sono svariate ed infinite. Nel ragusano ad esempio usano moltissimo la ricotta di mucca, più leggera e digeribile (ma diciamolo è una semiprofanazione perchè il cannolo è sempre stato a base di ricotta di pecora, ecchediamine! E allora infiliamoci dentro la provola affumicata ragusana e via). Meno famosi ma alla portata dei più golosi e meno tradizionalisti c’è il ripieno con creme al cioccolato, creme pasticcere e al pistacchio. L’imbottitura va sempre fatta all’ultimo momento. MAI e dico MAI comprare/mangiare un cannolo che vedete in vetrina già “imbottito”. Esso non è un cannolo (immaginatemi mentre lo dico puntandovi il dito e gridando “ESSOOOOOO!”) . Il pasticcere che ben sa cosa sia un cannolo avrà le cialde e lo imbottirà sul momento. Davanti a voi. La cialda perderebbe la friabilità, la croccantezza, la purezza e tutta una sfilza di aggettivi che finiscono per “ezza”. La ricotta inumidirebbe tutto e “ciao cannolo. benvenuto cugino pazzo del cannolo”.

Ho fatto delle versioni mignon che sono sorprendentemente riuscite, proprio perchè la versione standard è talmente grande da risultare nauseabonda. Ed è capace di non rendere giustizia alla reale bontà di questa meraviglia. I ripieni da me provati sono stati: ricotta e pistacchi tritati nell’impasto con canditi posizionati solo lateralmente in modo da agevolarne l’esclusione nel caso non piacessero, ricotta e scaglie di mandorle tostate tritate finissimamente con codette laterali che fungevano solo da abbellimento, ricotta mischiata al the matcha (sì l’ho fatto ed è stata un’esperienza ai limiti del mistico), ricotta e pinoli tritati (sì ho provato anche questa insolita versione inventandomela di sana pianta) con qualche scaglia di cioccolato fondente lateralmente e anche una versione cioccolatosa bianca kinder per i più piccini. Ovvero tritato finissimamente un classico ovetto kinder e mischiandolo all’impasto della ricotta. Questo perchè anche i più piccini, avvertendo un sapore conosciuto, potrebbero gradire. Al massimo gli si rifila un ovetto rimasto e via.

Molto probabilmente, come annunciato, ci sarà una precipitazione di post ma se non dovesse accadere e il week end non verrà così rovinato e compromesso neuronalmente vi auguro un felicissimo fine settimana. Abbracciandovi e ringraziandovi sempre per l’affetto. Che oltre ad essere immeritato è davvero tanto. E ne sono lusingata. E felice. Grazie. Di cuore (anche se questo ” di cuore”, grazie ai tronisti e alle corteggiatrici, è diventato un po’ inflazionato, santapolpetta!)

Non mi resta che fiondarmi in due ricette di Jamie Oliver, prima dello shopping compulsivo previsto a cui seguirà una maratona cinematografica coreana. Che l’unto (e la pazienza)  sia con me!

La Ricetta dei Cannoli Siciliani Classica la trovi cliccando qui >>>

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39 COMMENTS

  1. A me non dire grazie Gi. Mi bastano 55463555235 kg di quei cannoli *_* (dopo il pescespada).
    La storia delle canne di bambù è idilliaca, l’altra un po’ meno XD
    La paternità di ogni piatto generalmente è sempre contesa (addirittura quella dei tortellini,dei cappellacci,ecc.). Io ho sempre sentito fossero di Palermo,ma. Chisenefrega? Mangiamoli e facciamola finita *_*
    Anche la mia mamma li sa fare buonisssssimi. (La storia è talmente attuale che mi vien voglia di spararmi al solo pensiero di come siamo ridotti. Ma tant’è).
    Buon weekend 🙂 baciii :*

    • Cucciola ti scrivo tra un attimo. Detto questo. 1123’1293’1293’120391’23912’03 cannoli .
      Li friggeremoustionandociinsieme.
      Ecco.
      Agrumi e ricotta come non ci fosse un domani. Permefamosoloagrumipero’.
      Perchè con la ricotta non ci sarebbe davvero un domani.
      Manco unquartodoradopo.
      Detto questo. BACIAMOCI *_*
      e parliamone ti prego. di questo imbarazzante parallelllismo.
      Perchè sul serio. Io credo davvero che l’ipotesi più accreditataecheabbiadavverosenso.
      Sia purtroppo .
      Quella haremesca. E’ chiaro però che una tradizione di tal portata non possa avere tal (mi piace dire tal oggi) scheletro nell’armadioimbarazzantsexycosastodicendosantocielo?

  2. allora….stavolta premesso che solitamente lascio a te lo spazio delle bagianate in modo tale da sfogare le tue ire nei commenti, nei post, nelle mail, negli sms ecc…..però stavolta voglio anch’io il mio spazio chilometrico, per scrivere in modo biblico quanto segue:

    -sono siciliano,
    -ho il diritto di replica,
    -essendo più grande di te, il cannolo l’ho conosciuto prima io,
    -sono maschio (e questo lato sultanesco forse andava messo per primo, manonimporta)
    -parli di pasqua da almeno due settimane ma siamo in piena quaresima (peccatrice ti bruceranno in piazza duomo ai piedi du “liotru”)
    -buddy è il mio idolo ma non sapevo si chiamasse bartolo
    -devo assolutamente vedere questa puntata del “boss delle torte”
    -non sono mai stato a lampedusa (non so perchè) ma oggi ho un buon motivo per non andarci…
    -il cannolo è un dolce siciliano (di tutta la sicilia concordo) ma NON pasquale (ma da dove ti viene di metterlo tra i dolci pasquali???)
    – potevi mettere la “cuddura” no?
    -non sai cos’è? leggi qui —> (http://it.wikipedia.org/wiki/Cuddura)
    – con gira vota e furria ho riso…
    -solitamente non leggo mai interamente tutti i tuoi post….sono troppo lunghi ma stavolta ho fatto un’eccezione (squillo di tromba)
    -il lato “sessuale” dei cannoli non lo conoscevo….forse hai scambiato i cannoli per il calippo (fragola o cola non importa)
    -dulcis in fundo (dulcis non è il plurale di dolci) potresti farmi contento e postare anche sul multiblog….potrei far finta di perdonarti per tutte le volte che hai fatto la promessa di scrivere li e non l’hai mai fatto 🙂

    non so se sono stato abbastanza lungo…..ora pubblico, poi rileggo tutte le scemenze e nel caso replico a me stesso…in pieno stile maghetta 🙂

    • Ok rido come una matta. ti rispondo dopo perchèsantapizzettamièesplosoilfrullatore.
      ti dico subito che BEN So che il Cannolo è un dolce di carnevale.
      BEN SO.
      Ma giuro che alcuni luoghioscuri lo danno pure come Dolce Pasquale.
      Nell’incertezza e visto che dovevo farlo comunqueaprescindere.
      l’ho fatto.
      e lo posto sì.
      (ma sono abilitata ancora a postare? )
      (perchè non inauguriamo un sicliani su wordpress con il cannolo? )
      ( ti giurocheciscrivoalmenounavoltasettimanatelogiuro)

      • ma figurati se passavo a wordpress……

        cmq no! si rimane su splinder…..ci sono affezionato!

        cmq cmq…..si! sei ancora abilitata, perchè non ho mai toccato le impostazioni, quindi lo eri e lo sei ancora adesso, solo che tu devi ricordarti come si usa splinder 😛

        cmq cmq cmq…. il cannolo io lo mangio tutte le domeniche, quindi o è sempre pasqua, natale e capodanno, oppure il cannolo è un dolce tipico siciliano, ma non è un dolce di qualche festa in particolare!

        cmq cmq cmq cmq…..ora studia la ricetta per la cuddura e prima di scrivere altre cose scriteriate documentati!

        cmq cmq cmq cmq cmq……(e chiudo) se dovevi chiudere il profilo di feis e pubblicare tutte le tue foto su “gikitchen” facevi prima a lasciare aperto il tuo profilo personale!

      • Mi mancava il nippotorinese e 4 foto ricordo. Non metterò altro. Uffa.
        Grilloparlante. Altro che fastidio.
        Tu e Pi siete due grilli parlanti.
        Vado a metterlo subito su splinder.
        Ma la domanda è.
        Vuoi che copio e incollo anche il blateramento o faccio solo articolino ? e soprattutto vuoi che trascriva la ricetta o solo foto? o insomma mi sto confondendo.
        Non vorrei fare una cosa che non ti piaci.Spiegami in tre parole modalità ed io eseguo più che volentieri.

  3. 1) ma perchè non devi leggere i miei post per intero?! no è mica vero che scrivo così tanto. Ok la smetto.
    2) hai diritto di replica eccome ma sappi che quando hai detto “sono maschio” si è sentita nell’aria una fragorosa pernacchia. Perchè io non sono tonnasiculachesottostalamaschio. Direi tuttaltro. Per questo l’ho scelto al nord ( detto cosi’ sembra un cucciolo di labrador preso in un allevamento)
    3) Buddy si chiama Battolo ! in realtà nessuno lo chiama Bartolo con la r. Ma tutti Battolo e lo amo come poche cose al mondo. Più Bourdain santo cielo ma anche lui è patatoso.
    Non mangerei una sua torta manco se mi ammazzassero perchè la sua cucina mi sembra schifidamente sporca ma è bravo. Ed è innegabile. Il puntatone sul cannolo non devi perderlo !!! anche quello della torta-moglie. Dimmi che hai visto quella dove fa la torta ad immagine e somiglianza della moglie
    4) la cuddura l’ho fatta l’anno scorso. anzi ho fatto proprio 129031023812 cuddure ed ovviamente anche quest’anno ne faro’ una quantità imbarazzante
    5) giuro che davvero alcune enciclopedie lo danno come dolce pasquale ma so per certo che sia carnevalesco. PER CERTO . ma come ho detto trenta secondi fa alla fine ne ho approfittato
    6) giravotaefurria si dice anche da te? io adoro dirlo !
    7) Lo metto subito nel blog. Controllo su splinder. non entro da una vita. ma che ne diresti se seriamente ci mettessimo maniserissime su quello wordpressiano. Giuro almeno un articolo siculo alla settimana. LO GIURO. Tra l’altro potrei fare recensioni su locali. E’ diventato il mi osogno.
    Tanto mangio sempre la stessa cosa: insalata.
    Faccio recensioni di insalata dei locali siciliani. UN SUCCESSONE!

    8) devi andare a Lampedusa . E’ splendida. CI sono stata parecchie volte e parecchie volte vorrò andare ancora. Sesicompracasailpresidenteperò.
    forse no.
    Ancora non riesco a perdonargli l’applauso. Ma mi passerà.
    9) il lato sessuale dei cannoli non lo conoscevo neanche io. E’ stato a dir poco traumatizzante ma anche in alcuni testi antichi (oltre che wikipedia) è riportata sta storiella.
    Ho paura sia vera.
    Ho paura davvero
    10) mi hai fatto morire dal ridere con “ma da dove ti viene di metterlo tra i dolci pasquali”. ho proprio sentito la tua voce mentre lo dicevi)
    11) prrrrrrrrrr
    12) ecco. volevo solo scrivere 12. diciamolo.

    • mi piace il post (tutto) non devi tagliare niente!! magari poi lo impagino io se ti sembra troppo lungo…che devo fare dell’articoletto?

      p.s. che cosa ti ha fatto ridere sul “maschio”???? ehhhhhh?????sintemu!!!!

      pp.s. non so cosa ti dice pier, ma so che ha ragione! (dopo il camion di gianduiotti che mi ha regalato per natale vuoi non gli dia ragione????) ahahahahahha 🙂

      • ti chiedo scusa pubblicamente…..avevi già scritto una volta sul multiblog….il 4 aprile 2007 un post dal titolo”dolce pasquale – a cuddura cull’ova”

        me misero me tapino…..maschio siculo si…..che sa chiedere anche scusa 🙂

      • Io non voglio scuse. Voglio bacetti. Odio le scuse. Mi piace chiederle ma non riceverle. Ma insomma cosa stiamo dicendo?
        Fatto.
        Però ho modificato giusto un po’ qualcosa e tolto il nippotorinese e riferimenti espliciti al gikitchen come nelle prime righe ad esempio. Spero vada bene ma tu puoi modificare quello che vuoi e lo sai. Senza problema alcuno.
        Detto questo.
        Quindi se ti fa piacere posso pure postare poi cuddure e altri due dolcetti . Mi sa che preparo pure la granita al limone con la brioche e dico che è pasquale.
        Che ne pensi?
        ci cascano?
        (Pier deve finirla di mandare camionate di gianduiotti. Io per contrastare spedisco paste di mandorla ma visto che sei un afecionadoschenonsosescrivecosi del cannololadomenica prometto fornitura annuale. Magari però non fatti da me che so non ti fidi. Ma presi. Uhm. Da Ernesto? pare essere il più bravo Ernestuccio nostro. Anche se io avrei giusto qualcosina da ridire. Forse forse un tizio l’ha battuto. Ma sto indagando e non vi è certezza ancora)
        Insomma.
        Pretendo il bacetto.
        E continuo a ridere.
        Perchè “sintemu” fa troppo ridere.
        TROPPO 😀
        uffa perchè non esiste la faccina che si rotola per terra qui? !

  4. Che poi mi dimentico Sa.
    (rido perchè mi immagino a Piazza Duomo con i conigli e l’elefante)
    Se non comincio adesso a fare il tour pasquale.
    quando dovrei farlo? eh? quandoledovreiprovaretuttquestericette?!
    Tu piuttosto.
    (io ho gia’ una ricetta collaudata , antica e buona della cuddura ) non è che riesci ad estorcela a qualcuno? *_*
    impavido messaggero di cuddure e ricette antiche per il gikitchen? eh? non è il tuo sogno?
    no.
    ti prego.
    non rispondermi.

      • l’ultima volta che l’hai detto…..credo c’era ancora la lira in circolazione! comunque puoi cambiarlo, ovvio!

        io nel frattempo avevo fatto giusto una cosetta…..ma non so dove pubblicarla, visto che non hai più il profilo…..via mail non c’è gusto 🙂

      • Su gikitchen puoi tutto. Anzi c’è anche più gente. Mi derideranno in più persone.
        La verità è che prima o poi devo fare una collezione di tutto questo e farne un mini sito.

  5. ahhahahaa non ci credo….. leggevo il tuo post e guardavo quella stessa puntata del boss delle torte …… buoni gnam, me ne lanci uno qui a bologna ? 😛 è il mio dolce preferito… senza allusioni al doppio senso ^_^

  6. nonfosssaltro per il fatto che ti amo di default. Però mannaggia quella paletta maledetta il cannolo no. E’ no. Il cannolo no.
    Perchè vivrei in sicilia non solo per te e per la soddisfazione di fare tutti i dispetti che ho in mente a Pier. vivrei in sicilia soprattutto per i cannoli.
    E cannoli + Iaia è un connubio che non mi fa resistere un minuto dipppiù.
    Vado subito a dire a gionlennon che tra noi è finita.
    ARRIVO.

  7. santocielo come mi piaci versione EducationalChannelPappa

    però….. vuoi dirmi che anche io ho solo e sempre mangiato cannoli farlocchi?

  8. a me me li faceva la mamma (a me mi, sempre e comunque) che è di origini sicula e li faceva buoni buoni….ha smesso da taaaaanti anni….chissà perché ora indago e semmai la picchio un po’…. 😛
    Boni i cannoli di Iaia!!!!!!!

  9. ciao!
    quale miglior occasione di in bel dolce della nostra terra (buonissimo, direi) per darti il mio primo saluto?!?!?!?
    ti ho scoperta da qualche settimana… e non riesco più a fare a meno dei tuoi post! ma perché???:-D
    comunque ti informo che anche nella mia zona si dice giravotae… firria 🙂
    buona serata…

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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