Ricette Vegetariane e Vegane

Marilyn Manson e il Maiale. Legami indissolubili parte 2

Nessun corridoio, Dietologo in sovrappeso con fiaschetto di vino sotto il tavolo e depressioni pollesche (cosa sto dicendo? Link del post al pollo). Lo immagino così il maiale. Su una collina, ermafrodita con una tuta bianca e un caschetto rosso fuoco pronto a sottoporsi a qualsiasi esperimento e in sottofondo non c’è la marcia imperiale di Star Wars bensì The dope Show di Manson. Non è certamente un segreto che l’ambivalenza, l’ambiguità e gli estremi  che costituiscono l’essenza di   Frank Further-The Rocky Horror Picture Show, anche se non ci sarebbe bisogno di specificare, sono oggetto del mio particolare interesse. Stessa cosa per Marilyn Manson che al contrario della “starlette” (?) Lady Ga Ga, triste fotocopia senza carattere di troppi miti tra i quali Marilyn per l’appunto, ha in sè il genio della follia.

 La mitologia, mio interesse primario intorno ai tredici anni, mi aveva fatto perdutamente innamorare della storia uomouomo donnadonna donnauomo uniti nell’Olimpo e separati sulla terra destinati a cercarsi e rincontrarsi. Quando addirittura le due parti coesistono in un essere non posso che innamorarmene perdutamente. La perfezione dell’essere risiede nel connubio di queste due parti. Non è un pensiero oggettivo ma chi se ne importa? Una cosa per la quale provo raccapriccio e schifo incommensurabilmente infinito è la netta distinzione sessuale: maschio- femmina. L’omofobia, non mi vergogno ad ammettere, è una delle poche cose ( ok tante cose ma vabbè) che mi fa perdere il controllo (A proposito lo sapete che oggi è la giornata contro l’omofobia ? ). Sto buonina buonina ad ascoltare assurdità ed ignoranze. Da una vita, aggiungerei. Purtroppo non è che mi sia relazionata con gente particolarmente interessante in questa fastidiosa realtà. Fortuna che la virtualità mi salva da un piattume tracotante di insulsaggine. Sto buonina buonina ma se un malcapitato si avventura in mia presenza in un discorso dal vago sentore omofobico avrà dichiarato guerra aperta ad una delle psicolabili più pericolose *sorrisetto maldestro.

Senza alcun tipo di problema durante l’adolescenza mi sono chiesta se avessi tendende omosessuali. Senza vergogna o imbarazzo ne ho parlato con i miei genitori nello stesso identico modo con cui avremmo potuto affrontare l’argomento “che mangiamo stasera?”. La mia sconfinata fortuna di essere il prodotto di due persone libere mentalmente, capisco con il tempo sia concessa a pochi. Capito che no. Sfortuna per me provavo attrazione solo per il genere maschile, (Certo è che Frank e Marilyn non me li sono mica ritrovati davanti) e non mi sarei potuta risparmiare il piattume  di una vita con un nippotorinese intellettuale e occhialuto (povero amore mio).

Poliziotti vestiti di rosa che si baciano e manichini di omologazione spaccati per sconfiggere assurdi tabù ( se si conosce il video diventa tutto più comprensibile. Forse). Mi ci vedo proprio con le zeppe rosse su di un palco, ma non è questo il punto. Cosa c’entra il Maiale ermafrodita con un caschetto rosso fuoco e la mia personale lotta contro l’omofobia in zeppe rosse? Nulla. Ma se Dart Fener sta al Pollo, la proporzione esatta è che Dart Fener sta al Pollo come Marilyn Manson sta al Maiale. Il maiale è forte. Ha carattere ed è intelligente. E’ un trasformista e riesce a diventare quello che vuole e prosciutto quando non vuole ma forse sì. Anche da cadavere risulta essere scomodo ma maledettamente intrigante e buono. Nessun Dietologo ti consiglierà di farlo alla griglia perchè il Maiale rappresenta la perdizione assoluta. La goduria estrema e il peccato. Il peccato originale potrebbe essere un bel pezzettino di lardo altro che mela. Ma Eva come tutte le donne doveva essere sicuramente a dieta.

Il Maiale è tronfio di essere quello che è e devi perforargli il cranio con una violenza inaudita per metterlo a tacere mentre il sangue di idee esplode Non si riversa per terra dopo avergli stirato il collo. Gli devi proprio sparare in testa e fargli morire le idee. E nella vita si è davvero polli o maiali.

Se un maiale fosse una rockstar sarebbe Marilyn Manson, ne ho certezza assoluta. Una fettina inebriante rosa a pois bianca su un panino caldo succulento ti fa impazzire nonostante sia morta e si chiami Della. Coscia, gamba, naso, orecchie, tutto. Non si butta via niente perchè è nella sua interezza: perfetto ed equilibrato nei suoi eccessi.

Dopo lo sdoganamento in massa di alcune ricette con il pollo è arrivato giusto il momento di sbarazzarmi di un po’ di queste elaborazioni maialesche. Ammetto tra l’altro che cucinare il maiale, lasciando perdere il fastidio di default, rispetto alle altre carni sia un piacere. Non può deluderti perchè non è stopposo come il pollo. Non può deluderti perchè in qualsiasi forma e con qualsiasi strambo ingrediente lo abbini il risultato è vincente. E non è che sia finita la lotta per la “salvaguardia del pollo odiato durante il regime ipocalorico”, ma oggi è lui il protagonista in questo concerto di sapori.

Le proposte di oggi sono:

  • Fagottini di Maiale con Lardo e Pancetta accompagnati da Asparagi (ricetta stampabile)
  • Maiale Caramellato
  • Pasta con Fave, Fagiolini e Maiale
  • Torta Salata di Maiale e Cavolo

Ho trascritto soltanto la ricetta dei fagottini di Maiale, praticamente uguale a quella dei pacchettini di pollo. Al contrario delle altre che ho sinceramente fatto non dosando particolarmente gli ingredienti. Avrei potuto trascriverli alla meno peggio ma. Insomma per gli integrali con Fave, Fagiolini e Maiale basta davvero pochissimo. Lasciare soffriggere le verdure (precedentemente lesse ma non troppo in acqua bollente e salata) con il maiale e poi scolata la pasta con un po’ di acqua di cottura amalgamare bene tutto. Il Roastbeef di maiale è velocissimo da preparare e di ottimo impatto visivo e gustativo. Dopo aver massaggiato il maiale con della salsa di soia e miele e averlo fatto rosolare nell’olio, mettere in forno e lasciare cuocere per poi servire con il sughetto di miele-soia che si formerà durante la cottura e che si potrà raccogliere facilmente dalla carta forno. Per la torta salata al Maiale e Cavolo, ormai accoppiata vincente e continuamente ricorrente qui al Gikitchen, basta un po’ di pasta brisè e all’interno: soffritto di cipolla cavolo e maiale (se mettete dei pezzettini di mela sarà ancor più buono. Io ho provato giusto questa versione).

Adesso devo solo smetterla di immaginare Polli vestiti da Ferner e Maiali ermafroditi che cantano the Dope Show. O forse no. Io non voglio smettere affatto. Perchè è tra la diversità che voglio stare. Sempre e comunque. Perchè ? vera. Al contrario dell’omologazione. Finta.

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24 COMMENTS

  1. end de uinner isssssssssss ALEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

    ma quando dite uinner non pensate al gelato?
    nel senso che.
    Io avevo quando avevo (vabbè) otto anni una tuta rosa con scritto Winner ( pesavo gia’ 80 chili. sto ridendo come una matta santocielo) e credevo che significasse
    gelato.
    il gelato winner.
    cioè io credevo che ero una mangiatrice di winner.
    e che quindi mamma.
    no vabbè un attimo.
    sono piegata.
    *_*AIUTO

    • Mi sono consultato con i gatti.
      Concordiamo sul fatto che non stai bene.
      Peròcifaimoriredallerisateatutti!!!
      Quindi ti prego, continua a non stare bene!

      • Io voglio conferire con i gatti e raccontargli di quando scendendo dal pulllmmmannn a palma de mallorca ho detto seria ” mamma ma perchè mi ha comprato la tuta rosa della winner? l’hai presa con i punti al supermercato?”.

        Vorrei aver potuto scattare una foto allo sguardo interrogativo di mamma.
        Ero convinta (eccalla che rido) che avendone mangiati troppi avessero regalato la tuta.
        Maxxxxxxxxxxxxxxxx
        vieni su twitter.
        c’è. Ale.
        E Vale.
        e io sono felice.
        *_*
        e insomma sono nel delirio.
        e non smetto di ridere pensando alla tuta. tra l’altro qui c’è mamma .
        glielo ho ricordato *_* e ride come una matta pure lei.

        ma non è che è la volta buona?
        che ci vengono a prendere intendo.

    • Sel provalo pefffozza e poi esteticamente è bello da far paura. Le foto non rendono affatto (le ho pure fatte sul tavolo prima di servire così alla meno peggio) .
      E poi è rimasto mmmmobbbbbidddddddoo e quella salsina derivata dalla soia e dal miele faceva un odore a dir poco straslurp.
      Con tutto il rispetto per il maiale santo cielo.
      Sì.
      è da fare starobaquii.
      *_*

  2. nonèveroAlehavintol’hovistaiooooooo

    e max cercava anche di farle lo sgambetto.

    dunque, anche io a 14/15 ecc anni sono stata ermafrodita dipendente. cioè forse noi anziani, cresciuti con david bowie annie lennox boy george un pò confusi sessualmente lo dovevamo essere, era normale.
    e io pur essendo attratta dagli uomini da sempre, avevo amici gay che tentavano di rubarmi i fidanzati.
    e mio padre mi diceva ridendo che ero un pò froscia. e mi fa ridere ancora perchè non c’era nessuna offesa.

    però a me marylin manson fa paura, il maiale no.

    • ok smetto di ridere per la paura di manson.
      e.
      Sai cosa Cri? credo sia una delle mosse più intelligenti che potesse fare. In realtà ho letto moltissimo su Manson.
      Credo sia un ragazzo normalissimo che ha capito purtroppo come va il mondo.
      Che si stupisce di idiozie e roba fritta e rifritta. Come travestimenti, luccicchii ed esasperazioni.
      Che cerca l’eccesso a tutti i costi e il cattivo gusto.

      Ho visto i suoi quadri e letto qualcosa di suo. Trovo sia una persona profonda e non certo quella parte maniacale che mostra.
      Forse perchè baso tantissimo il mio giudizio sui suoi disegni. Un po’ perversi a tratti ma profondi.
      Non ho miti come mai ne ho avuti . Difficilmente “qualcunodifamoso” conquista la mia stima o simpatia. Non che sia roba importante, me ne guarderei bene solo dal pensarlo ma.
      Ma questa avversione per i viuppss è sintomo che non rimango colpita.
      Al contrario di Manson .
      Travestito e volutamente esasperante quasi come a denunciare lo schifo che lo circonda.
      A me piace. Ha carattere.
      Mi fa più paura Gigi d’alessio a dirla tutta.
      In quella sua normalita’ da padre di famiglia che poi tadan.
      ti riserva la sorpresa.
      Marilyn come sorpresa invece ti regala un quadro profondo bellissimo e delle parole che solo un’anima buona può avere.

      Le canzoni sono oggettivamente inascoltabili. Alcune. Altre bellissime ma pur sempre esasperate per quel pubblico (la maggior parte) che lo segue.
      Il bravo bimbetto di colore che canta roba romantica e denuncia il bianco e nero che poi porta a letto bambini lo abbiamo avuto.

      Il diavolo in persona che poi in realtà sta a casa ad accarezza il cane e aiutare la vecchietta attraversare la strada mi sa che lo abbiamo pure.
      ed è proprio Marilyn.

      :*

  3. Marilinmanson avrà la mia stima solo quando lo vedrò in ciabatte di ellochitti!
    Ma al maiale stima imperitura!

  4. “Perchè è tra la diversità che voglio stare. Sempre e comunque. Perchè ? vera. Al contrario dell’omologazione. Finta”.

    Posso tatuarmela? No perchè seriamente queste cose serie a me fanno anche un po’ commuovere. Poi leggo del maiale col caschetto rosso e rido. Ma. Non è questo il punto. Il punto è che hai ragione. O polli o maiali. E io maiale, tutta la vita <3
    Non sto ad elencare le molteplici liti durante l'ora di religione con i miei simpatici compagni omofobi. E all'università. E. Sempre di continuo. Anche se davvero odio mettermi a discutere con gli ignoranti perchè è una guerra persa in partenza.
    Grazie per quella frase, è da ricordare davvero. 🙂

  5. Penso che dovendo scegliere sarei un maiale. Perchè il maiale è alla buona e non dispiace mai a nessuno di mangiarlo, insomma non è come l’agnellino che fa scendere calde lacrime, però ha il suo fascino. Non ha troppe pretese ma intanto una spalla di maiale cotta un’ora e mezza spacca i culi a tanti spezzatino molto più fichi e fa dire “Davvero è solo una scrausa spalla di maiale?” Ha! Poi i maiali fanno tenerezza, tipo il maiale domenico della trudy gigante che hanno tolto di produzione ma sembrava un ciccione buontempone.
    Comunque mi sono innamorata della ricetta integralosa, fa gola =)

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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