Ricette Vegetariane e Vegane

Il mondo in miniatura finto e di plastica (differenziamo!). Mica pizza e fichi!

Notizie dal fronte: In Sicilia, con qualche GIORNO di ritardo rispetto all’Italia, si comincia la raccolta differenziata (dato che vi immagino con la mandibola slogata per lo stupore, vorrei che vi ricomponeste e proseguiste come tutti i giorni tranquillamente la lettura)

(ah? avete sempre la mandibola slogata e la bocca con apertura in metri pari all’entrata del Traforo del Frejus, ogni giornoaprescindere? ‘nnamo bene).

Se possiedi una Nikon D90 e una D700 hai solo un’assoluta certezza: ti occorre una 5100 (da qui in poi reggetemi il gioco: annuite ok?) . Perchè non è mica colpa tua se anche la fascia consumer diventa improvvisamente accattivante. Come è non colpa tua se inseriscono all’interno di questo meraviglioso giocattolino la possibilità di fare infiniti effetti neanche avessi una pupilla con photoshop integrato. Ne vien fuori la possibilità di fotografare in bianco e nero e far esaltare uno o più colori, giocare con l’effetto miniatura, trasformare in disegno, low key, high key, selezione colore vabbè. La Nikon 5100 è un giocattolino (rispetto alla D700 perchè santo cielo non mi permetterei mai di definirla così altrimenti) carinissimo. E’ da una settimana che è qui insieme a Juni (90) e Niju (700).  Prende il nome di Juju ed è adorabilmente pronta. Non troppo veloce e il suono dello scatto anticipatissimo ma adorabilmente pronta a tutto. I video in full HD lasciano basiti per bellezza e il fatto che si possano applicare anche qui gli effetti ti fa gridare al miracolo. E’ piccolissima (ahem sempre rispetto ai due mattoncini che mi porto dietro) e non teme le borse. Fattore determinante per chi ormai ha la spalla sinistra più bassa di quella destra di almeno 15 centimetri.

Non vedevo l’ora di provare l’effetto miniatura che è poi il famigerato effetto tilt shift. Si fa in tre secondi dal computer sì ,ma vuoi mettere la bellezza di vederlo live? E’ così che mi sono giustificata sotto lo sguardo affranto, stanco e inorridito del Nippotorinese che continua ad epitetarmi “Miss Acquisto intelligente” con qualche nota di sarcasmo (qualche nota sta per la “opera completa di tutti i musicisti mondiali”).

Mi sono catapultata così al porto e scattato a più non posso. Non avessi avuto precedenti impegni inderogabili sarei rimasta lì fino a notte fonda. La sensazione della miniatura è terapeutica. Mi piace poter vedere tutto trasformato in giocattolo. Finto. E di plastica.

E’ esattamente la visione che ho del mondo. Avere la possibilità finalmente di poter dare luce alla mia visione (senza post produzione)  è oltremodo rassicurante.

E oggi? Si cucina qualcosa in miniatura? Ahem…non direi.

“Mica Pizza e Fichi!”

Ma che significa?”

Lo chiede mia nonna, mentre mi erudisce sulla vera Pasta arriminata calabrese bacchettandomi le falangette perchè no. Non è il momento dell’uovo sbriciolato .

Perchè nonostante sembri un guazzabuglio di improvvisazione non lo è affatto questa pasta arriminata e se riesco ad uplodare il video mi presento nonna, insomma.

Mica pizza e fichi, fa parte ormai dei detti più prepotenti e comuni che si trovano nel linguaggio attuale. Si usa per indicare qualcosa che è più sofisticata di quel che appare. Un termine di paragone che esalta l’argomento. Nonostante i fichi siano adoperati in tantissimi “piatti poveri” è innegabile che, proprio come tutto quello che è rustico-vero-povero, assume un valore, oltre che ancestrale, importante.

La presenza del fico nei piatti salati non va sottovalutata. La ricerca e l’accostamento di questo grande frutto, in versione fresca ma anche essiccata, è monitorata costantemente anche dai più grandi della cucina. Nel mio piccolo mi sono voluta cimentare, dopo la ricetta del Maiale Figo di Iaia (ahem il Maiale con le mele e fichi inventato da me) nella realizzazione semplicissima di:

Pizza e Fichi.

Non sono nè la prima nè l’ultima e infinite variazioni sono saltate ai miei occhi. La maggior parte delle pizze e fichi che si trovano in giro sono magistralmente abbinate a del prosciutto (in fondo il fico arrotolato nel Parma Crudo è un must have irrinunciabile un po’ come il prosciutto e melone d’estate. Un appetizer veloce e fruttoso che convince sempre) e per di più il frutto non è mai secco.

Orbene. Avendo sempre quei due chili di fichi secchi rifilatimi dal fruttivendolo, dovevo in qualche modo inventarmi qualcosa. Qui in casa i fichi non mancano mai. Potrebbero mancare per quanto mi riguarda, considerando il fatto che freschi mi provocano una leggera orticaria. Al contrario della versione secca, infatti, non riesco a tollerarne il gusto. Incredibilmente affascinanti dal punto di vista visivo e fotogenici come pochi altri frutti al mondo, al mio palato risultano a dir poco antipatici.

Se il cugino rinsecchito mi fa impazzire di gioia, l’aitante giovanotto fresco e baldanzoso mi getta nello sconforto assoluto.

Questo per dire che avrei anche potuto (e voluto) provare una versione pizzosa con i fichi freschi (e non escludo che lo farò prima che il periodo giusto passi) ma oggi è il momento del Micapizzaefichisecchi!

Una pizzotta veloce e divertente che contraddice il luogo comune stesso. Pur essendo un “accostamento povero” non ha nulla da invidiare a una roba ricercata. Una filosofia fichesca interminabile per dar lustro a colui che merita plausi e onorificenze.

La grandezza incommensurabile del fico non va mai sottovalutata.

Stasera si mangia Pizza e Fichi, altro che Risovenerecongamberonidiprussiaecavialebelugaconaragostadelmarcaspio!

Ecco. E’ un po’ questo il senso.

Il ragù ficoso che ho realizzato seguendo l’istinto e nessun tipo di ricetta preconfezionata (vi vedo saggiamente inorridire) aveva aspettative simili a quella della sopravvivenza di un maiale nel recinto dei miei cugini in Calabria nel periodo di Natale.

Pressochè nulla quasi quanto la mia attività cerebrale per capirci.

Eppure il soffrittino di cipolla, il pomodoro datterino specialissimi e freschissimi portati proprio da Noto la mattina stessa e questi fichi secchi ancora morbidi tagliati a tocchettini microscopici hanno inondato la casa di un odore piacevolissimo e godurioso a dir poco. Accoppiati con una pasta di pizza preparata in casa e resa quasi focaccia (sicula. ahem e un tantinello di strutto sì va…) per la strabiliante sottigliezza. Insieme ad un filo di olio di oliva. Beh.

Con il ragù rimasto l’indomani ho fatto anche due spaghettini al Kamut. Portando a casa ben tre ricettine by Iaia (e solo il cielo sa quanto io detesti dire by). Tre ricettine fighe (almeno nel contenuto santo cielo) di cui vado sorprendentemente orgogliosa. Perchè il Maiale Figo di Iaia, Pizza e Fichi mica Risovenerecongamberonidiprussiaecavialebelugaconaragostadelmarcaspio (devo solo trovare un titolo leggermente più incisivo) e lo spaghettino al Kamut con Ragù Figo sono i neonati motivi di orgoglio culinario iaiesco.

Insperati tra l’altro.

 Quando papà mi ha detto “oh ma non lo devi mica dire cosa hai messo nel maiale! Deve rimanere un segreto. Farlo indovinare! E’ così che si fa. E poi lasciare sempre il dubbio” ho capito che forse.

Ma che forse eh. 

Stavamo giusto un tantinello esagerando. Perchè è la modestia il mio miglior pregio. Per questo motivo gli ho concesso di chiamarmi da adesso in poi:  Iaia Vissani; giusto perchè a me non piace affatto il delirio di onnipotenza.

( fa caldo ed è un aggravante, si sa)

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38 COMMENTS

  1. l’effetto miniatura è una gran figata! 😀 i fichi li mangerei anche in testa ad un tignoso 😉
    Ciao dolcezza!!!!

    • *_*
      Ma fichi secchi o freschi? perchè santo cielo c’è davvero un abisso tra i due o sbaglio?
      Non riesco in nessun modo a mangiare quelli freschi e me ne sto facendo una colpa fustigandomi a più non posso.
      Ma proprio non riesco.
      Sono proprio così buoni?
      Un bacione Fra!
      grazie per la visita. E’ sempre un piacere.

    • Buongiorno Ilamore.
      E’ da troppo tempo che non lo faccio anche io. E dovrebbe essere a cadenza odierna regolare .
      L’atroce verità è questa.

      Ti abbraccio fortissimo ma NON in miniatura, ecco.
      gigantograficamenteabbracciosa.

    • Gennaro Buongiorno !
      che piacere leggerti ! come stai?
      Tilt shift è fighissimo sì e ho provato a farlo anche in locale ma così giuro che mi piace il triplo se non più.
      Vederlo immediatamente mi da una sensazione stranissima e appagante.
      Non so di questo cinemagraph ma sappi che sto per premere click e catapultarmi.
      Bene.
      E’ colpa tua se oggi non finisco un lavoro (leggi colpa come MERITO )
      UN bacione
      corrooooooooo

    • Santo cielo Gennnnnnnnnnnnnnnnnn
      avevo visto *_*
      sì avevo visto e ne sono perdutamente innamorata.
      Supponevo fossero una sorta di gif ma se mi dici che si può realizzare in qualche modo io posso pure morire felice adesso.
      (magari dopo aver indossato il paio di scarpe nuove. cosa sto dicendo?)
      insomma.
      E’ bellissimo.
      dimmichetusaifarloechemeloinsegni.
      mentimi se necessario.
      TI PREGO !

    • Buongiorno Jelena!!!
      e valanga di baci.

      L’effetto miniatura è carina sì e non credo che da oggi potrò mai più farne a meno. Devo solo trovare i luoghi adatti e sembra un’impresa epica.

      Per la pizza e fichi te ne mando una camionata ma non in formato miniatura?
      😀
      Un bacio!

  2. Santo cielo ma D100 hai sbagliato a digitare nevvero?
    d5100 ! *_*
    ok sono fusa.
    controllo forse nel post ho scritto 100 perchèsantapizzettano.
    e’ d5100.
    Ok detto questo.
    Senza indugio se io dovessi comprare una macchina consumer (che poi consumer non è affatto. micapizzaefichi) reflex altrochecippelippevarie mi fionderei immediatamente su questa.
    E’ davvero pazzesca.
    Mi piace DA MORIRE *_*
    Ha tutto quello che una reflex (senza troppi frizzi e lazzi) dovrebbe avere. Si fanno foto di ottima qualità e santocielo. ha questi effetti assurdamente bellissimi.
    L’hanno definita “per foto creative” e così è.
    Tra l’altro non ho detto che ha LO SCHERMO ORIENTABILE!
    no dico.Lo schermo orientabile su una reflex non si era mai vista ( e difatti mi sa che è proprio la prima se escludiamo l’ibrido lumix G1 che avevo. ma non era reflex appunto)

    così si ha la possibilita’ di inquadrarsi per farsi autoscatti (cheè un bene) e che potrebbe tornar utile per video.
    (video incredibilmente favolosi)
    e’ da una settimana che smanetto ma davvero.
    Finora ho benedetto l’acquisto almeno 12 volte al giorno. E’ una scemenza per chi possiede macchine superiori si potrà pensare ma così non è.
    E’ tutta un’altra musica. Un gioco infinito *_* a me piace da morireeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee

  3. A genova non facciamo la differenziata. Almeno l’ultima volta che ci sono andata, eoni fa, non la facevano. La prima volta che arrivata a Milano ho visto tutti quei bidoni pensavo fossero per i giorni della settimana, giusto perchè sono rincretinita. Comunque in tema Zena mia madre impazzirebbe per questa pizza, non so se vorrei preparargliela ma le piacerebbe tanto =)
    Comunque la macchina che citi sembra una figata ma sono canonista non posso =D

    • Quando ho saputo che saresti diventata ufficialmente mi è preso un colpo al cuore ( non è vero ma amo fare melodrammi il lunedì dopo pranzo. Anche gli altri giorni della settimana e in tutte le ore del giorno a ben pensarci) ma con la canon possiamo sempre farla in post produzione.
      Mi propongo per farla a mammà sin da subito così che io e il nano da giardino ( che mi sa vada nell’indifferenziata ma DA GIARDINO. esiste no? ) possiamo andare in trasferta e spiegare per bene come si svolge una corretta raccolta differenziata (risate registrate).
      No davvero Cey.
      Io non ce la posso fare.
      D’accordo per carta, vetro e plastica che facevo da un po’ (leggi: costretta da quel pelato) ma non ce la posso fare con l’umido e l’indifferenziato e.
      non ce la posso fare davvero.
      E poi non capisco perchè i coltelli e i piatti di plastica debbano andare nell’indifferenziata (solo perchè sono sporchi o solo perchè hanno sbagliato? )
      SPARAMI

      • Io non ho ancora capito perchè Rozzano faccia l’umido mentre Milano no visto che l’inceneritore è lo stesso °_° cosa facciamo a rozzano utilizziamo l’umido per fare dei pranzi luculliani? effettivamente potrei servire dell’umido al moio dentista.

      • Ma quando ci incontreremo ed io piangerò di gioia tu poi me lo spieghi perchè qui i pannolini dei bimbi vanno nell’indifferenziata e la vengono a prendere SOLO UNA VOLTA a settimana vero?
        no cioè.
        solo in culonia ( rirdo troppo)
        o anche da voi 😀 !
        ?

  4. personalmente preferisco di gran lunga i fichi secchi, quelli freschi boh…non mi sono mai piaciuti molto…quindi se mai farò pizza e fichi userò sicuramente quelli secchi. Qui lo dico e sottoscrivo. oooooooooooh ma che tenerezza queste barchette piccole e batuffolose *__* e come ti capisco sul discorso della “tua visione del mondo”. Non c’è niente di più soddisfacente e liberatorio nel creare una propria visione del mondo.
    🙂

  5. E comunque anche questo header è splendido :))) anche se…anche se…le braccia di mag nel secondo disegno mi ricordano le gambe a “fettuccina” (come tu definisti) del precedente…allora dillo che ci deve essere sempre una fettuccina di mezzooooooooo 😛
    Scherzi a parte è bellissimo 🙂

  6. Sono sicuramente una pipparsugo fotografica, ma mica ho capito kekazzè ‘sto effetto miniatura… men che meno il tilt shift… vabbè sono vecchio.
    Raffronto fichi secchi/freschi. Per me vince il secco a mani basse, il fresco non mi fa impazzire, e abbinato al crudo di parma o s. daniele preferisco mille volte il melone.
    Stamattina stradario piede piede, in mezzo al centro di roma col motorino… litigata feroce con scuola di elena e a ruota con elena… giornatina interessante.
    Epperò pizza e fichi la voglio provare.
    Ricordo ancora una top manager della mia azienda qualche anno fa, in una specie di convegno interno, alla presenza di circa 500 persone, affermare “non siamo mica la ‘pizza e fica srl’, noi…”. Come me se la ricordano in parecchi…

    • Partiamo subito con il dire che ti adoro e che rido come una matta. vabbè rido. come una matta è superfluo.
      Ma santa pizzetta non vedi che le barche sembrano essere dei lego? no dico. stiamoscherzando?! (cielo a guardarle bene non ècosì evidente. sparami)
      Non lo noti perchè non sono brava e in qualità di ammicoamoremio potevi pure farmelo notare diversamente *ridocomeunamattavabbè.
      Ora ordunque se fai mini ricerca su gugol noterai come il tilt shift sia una figata apocalitticaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

      Detto questo.
      a mani basse.vince.
      è sempre una cosa che mi piace da morire dire anche a me.
      anche quando non c’è bisogno che la dica io la dico.
      mi piace.
      vincere a mani basse è un modo di dire troppo carino che bisognerebbe enunciare almeno 3 volte al giorno.
      voglio raccontata la itigata feroce *_*
      pecchèèèèèèèèè
      chidevoammazzarechiiiiiiiiiiiii!?!?!?!

      MAx ti prego pizza e fichi e maiale e fichi.
      Giuro che non ti consiglierei mai ma visto il successo dico senza indugio questeduequi.
      Ti prego FALLO !
      E’ facilissimo da fare sto ragù di fichi poi . Ci si impiega pochissimo.
      Io voglio fare l’amatriciana di fichi *_*
      dimmi che èì possibile

      (pizza e fichi srl è fantastica- applausi a scena aperta)

      • Ecco pizza e fichi srl era quello che VOLEVA dire… ma quello che le è uscito è esattamente quello che ho scritto prima… personalmente rispetto a pizza e fichi srl preferisco esposito e scognamiglio srl (e qui ale mi può capire benissimo – a proposito ma che bip di fine ha fatto ale?????)
        Mo’ torno, il tempo di googlare tilt shift (e anche effetto miniatura visto che ci siamo). Spetta eh, non te ne andare…

      • Ecco, trovato qualcosa sul miniature faking. Cito testualmente da gogòl (come dice il nostro president of consigl) (anzi president of THE consigl, mi impiccio sempre cogli articoli)
        Miniature faking is a process in which a photograph of a life-size location or object is made to look like a photograph of a miniature scale model. Blurring parts of the photo simulates the shallow depth of field normally encountered in close-up photography, making the scene seem much smaller than it actually is; the blurring can be done either optically when the photograph is taken, or by digital postprocessing. Many faked-miniature photographs are taken from a high angle to simulate the effect of looking down on a miniature.
        Avendo più o meno capito di che si tratta, posso dire che “ammemmeparenastrunzata”?
        Mo’ però mi sono incuriosito sul tilt shift e voglio approfondire… spett’ nu mument…

      • ok confermo. non capisco a cosa mai possa servire un tilt shift, ergo sono una pipparsugo fotografica. così è deciso l’udienza è tolta.

        La litigata della scuola di elena te la racconto in privato o a voce, perché riguarda anche lei e lei è parecchio riservata, se dovesse mai venire a sapere che racconto i fatti suoi su internet mi toglierebbe il saluto a vita… 🙂

        E mo’ mi spalmo sul divano perché oggi ho cominciato nuoto e sono lesso….
        ci sentiamo domani cara sirio 🙂

  7. Oh io lo ammetto, sono rincoglionita come Max (ma non di più) ma io l’effetto miniatura mica lo vedo.
    Cioè è una foto piccola ok. Ammazzami su.

    I fichi
    i fichiiiii
    Freschi. appena presi dall’albero. in genere spiaccicati in faccia a mia sorellina che sta a faccia in su mentre io cerco di prenderli con la canna che non so usare.
    Buoni.
    Gli unici fichi secchi buoni sono quelli che faceva mio nonno. Cotti nel suo forno in campagna, lui coi calzoni corti e gli stivaloni in gomma. E la mandorla dentro ogni fico.
    Mai più mangiato fichi che nemmeno potessero lontanamente somigliare a quelli.

    • Amore no vabbè ma sicuramente a sto punto sono io che *_*
      ma non si vede che le barche sono tipo lego?
      santo cielo la mia ora è arrivata?

      Non vedo più nani da giardino ma anche barche in miniatura?!
      evvivaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
      sono allo step successivoooooooooooooooo
      bene.
      mi calmo.

      Io amo tua sorella e amo i fichi e amo te.
      e amo pensare che un giorno ci spiaccicheremo in faccia fichi nel giardino di Ale.
      ecco l’ho detto.
      detto questo Mattia aiuterà me (dopo ricatto siculo) e vi rincorrrreremo per ore ed oreeee con fichi enormidaspiaciccareinvoltooooooooooooo
      devo calmarmi.
      ma davvero non sono barche tipo lego quelle?
      no. non ce la posso fare.

      Bene. DOpo aver anche solo immaginato i fichi cotto dal nonnoamorosoxaboso posso pure incendiare il fruttivendolo e dirgli di smetterla di parlare di fichi secchi.
      E .
      mi sono commossa.
      giusto per dire questo.

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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