Ricette Vegetariane e Vegane

Travelgum come se piovessero

Bene. Su Youtube ho trovato questo video qui >>>> come assurda e trashissima colonna sonora al post. Certo è che andrebbe meglio nella sua versione originale, ovvero con questo video qui>>>

“Mare profumo di Mare con l’amore io voglio giocare, è colpa del mare del cielo del mare. Sento che sto lasciandomi andare. Questo sole che cosa può fare io non ci credevo ma posso sognareeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee”

La Pacific Princess, capitanata dall’affascinante Capitano Merrill Stubing, solcava l’oceano in tutta la sua immensa fierezza mentre il buon Isaac shakerava a bordo piscina cocktail alla frutta coloratissimi con tanto di ombrellino anni ottanta e cannuccia fluorescente. A tutto ciò susseguiva un’inquadratura statica, sempre la stessa, di tre donne in bikini a bordo piscina che si lanciavano ridendo una palla di proporzioni assurde (era più grande del diametro della vasca, sì). Il dottor Adam (Doc) ridacchiava con i suoi occhiali vergognosamente grandi in cerca di un paziente con una feroce emicrania, un torcicollo preoccupante o una pericolosissima verruca al piede mentre Julie e Vicky alla reception accoglievano con un “Benvenuti a bordo”.

A me i capelli di Julie piacevano da impazzire. Credevo fosse di una bellezza strabiliante la direttrice di crociera indimenticabile nel compianto Love Boat. Quando ancora la televisione era estranea al cattivo gusto. Quando ancora le serie televisive erano un mix esplosivo tra telenovela, film a basso costo e riassunto visivo di un film della pilcher ma non per forza ambientato nelle colline inglesi o sulle strade della bavaria.

Love Boat mi teneva incollata allo schermo come la Famiglia Addams; aspettavo il momento di salire a bordo proprio come il taglio delle rose di Morticia, momento determinante e clou delle mie giornate.

A pensarci bene Love Boat con le sue storie tra divorzi, passioni geriatriche travolgenti e imbarazzanti menagè e quiquoqua (che sta per qui pro quo ma dannazione è più facile ricordarsi qui quo qua), non era certamente una visione adatta ad una bimba appena uscita dall’asilo ma del resto mi propinavano Leonela e Anche i ricchi piangono. Niente telefono azzurro per la povera Iaia, ahimè.

Violenze carnali, prigionie e sevizie cosa erano in confronto a una bella gitarella in nave?

E allora salivo a bordo ogni santo giorno. Conoscendo nuove vite, problematiche, passioni e risoluzioni dei nuovi passeggeri diventavo anche io parte dell’equipaggio insieme a Julie, Doc e Ted. Ammaliata osservavo il bagno con lo stesso sguardo che potrei sfoggiare durante la terza rivelazione di Fatima. Chiedendomi come fosse possibile avere un bagno spazioso e comodo tutto per sè all’interno di una stanza alloggiata in una nave, bramavo anche io un giorno di essere passeggera.

Chissà. Magari una storia d’amore come quelle che iniziavano dentro la Pacific Princess. Magari rincontrando un vecchio amore e sposandosi sul Ponte con un vestito sorprendentemente adatto trovato per caso in qualche stiva. Fiori raccolti nell’oceano e fedi comprate al mercatino del primo porto di attracco.

Infinite erano le variazioni dei sogni che nella mia mente elaboravo rifacendomi alle puntate precedenti. Il lieto fine era una certezza e il buon gusto pure. Perchè a me di Love Boat è rimasta una sensazione di buon gusto. Non ne rivedrei neanche una puntata adesso proprio perchè voglio illudermi e continuare a pensare che un tempo la televisione era anche una semplice raccontastorie di stratosferiche idiozie, sì, ma senza troppe tette e fondoschiena. Ecco qui la mia modalità “bigotta” in tutta la sua sfolgorante magnificenza.

Trascorsi gli anni ho provato l’ebbrezza di fare ben due crociere. Riformulo. Trascorsi gli anni ho provato l’ebbrezza di fare con una pistola puntata alla tempia ben due crociere. Entrambe con i miei genitori e i loro amici (nella seconda mi sono fatta furba e ho portato tre amici miei. Tra i quali un ex giusto per vedere se accadeva come nella puntata numero 213 un ritorno di fiamma. E’ finita che abbiamo fatto giusto un ripassino sui trentamilioni di motivi per il quale ci eravamo lasciati. E amici, grazie al cielo, come prima).

Allora complice la mia aviofobia e il periodo di fermoviaggesco (un po’ come il fermo biologico dei ricci di mare) mi si è presentata l’occasione di farmi una settimana la prima volta e dodici giorni la seconda, su una nave. Considerando poi che i genitori speravano fortemente accettassi non ho voluto deluderli e. Via.

Verso magiche (dis)avventure. Chi purtroppo mi segue da tempo immemorabile ha avuto modo di seguire i miei assurdi siparietti, tramite vignette al momento offline,  al casinò (dove ho vinto cifre spropositate con una monetina messa a caso. Perchè sì. Non gioco. Mai), in quel di Tunisi quando un pazzo voleva portarmi con sè e roba assurdamente pazzesca in quel di Funchal, Tenerife e Barcellona. Gli altri si rallegreranno oggi di sapere che no. Niente di tutto questo intaccherà il loro equilibrio neuronale.

Perchè vaneggio quest’oggi sulla Pacific Princess, rapimenti in Africa e Pedro Louis di Leonela? (ma siamo sicuri che fosse innocente?)

Perchè questo è un post programmato!!!!

Il mio primo post programmato! O forse il secondo ma non ho mica ben capito dove sia finito. Insomma. Programmato! Io scrivo prima, inserisco data e ora e via! Ma che comodo è? (che sia stato inventato nel 1965 ed io lo stia adoperando adesso la dice lunga sulla mia geek-aggine)

TUPPETEEEEEEEEEEEEEEEEE!

Io sono qui ma non sono qui. Io sono lì! O forse sono già affondata.

In questo momento sto proprio salendo a bordo di una meravigliosa nave da crociera! (su meravigliosa ho giusto 1308120938190381031 dubbi ma niente di che. Il pacchiano conclamato per una minimalista convinta come me potrebbe causare uno shock visivo definitivo ma al diavolo! è una vacanza e voglio prenderla con leggerezza. )

(ovviamente questo ottimismo non troverà applicazione nel reale. Rifarò tutto l’arredamento. Si può fare no? )

A questo punto dovreste fingere ilarità e partecipare a questo entusiasmo generale!!! “Evvivaaaa!!! E’ partitaaaaaaa per la crociera!!! Scompare per dieci GIORNI!!!!!!!!!!!!! E’ un post programmato dove annuncia che per ben due settimane non posterà! Bla bla bla! Nei suoi mini viaggetti le viene facile postare ma in alto mare no!”  ahaha blablabla.

No.

Vi sento, sì.

Ennomieicari.

Perchè? Non significa affatto che io non posti. Anzi (e su “anzi” parte una musica composta principalmente da contrabbasso con qualche accenno di chitarra elettrica stridula inquietante. La vocalist è Cristina D’Avena. Vedete un po’ voi). Hanno rassicurato “la viaggiatrice nerdgeekinsopportabilesigente, nella fattispecie me” che potrò usufruire di pacchetti wi fi e connessioni in navigazione senza alcun tipo di problema a patto di affidarmi a Tim (effacciamocilaschedatim). Tediosi aggiornamenti saranno disponibili, indi per cui fotograferò il buffet di dolci  e piangerò con voi contando le calorie online su www.calorie.it mentre corro come una disperata sul tapis roulant.

( sì sono una di quelle che poi va sul tapis roulant in vacanza. Insultatemi)

Insomma. Per dire che tra galaxy tab “Ma lo porto perchè in fondo è leggero e in borsa lo tengo comodamente”, Ipad “Sì ma anche se ho il galaxy è meglio portarlo perchè tutte le mie note sono scritte lì ed è sicuramente più veloce”, il Mac Air “eh ma vabbè ti pare perchè l’ho preso l’undici pollici?! per quando siamo in vacanza! I capitoli comunque li scriverò quando la notte non riesco a dormire”, il blackberry “e quando è sabato? a Cri non Scrivo? E poi Ale? Cey? E Flo? E Giuli? E. E Max? E. Sas. E. No. davvero devo portarlo” e  l’iphone “si vabbè ma instagram. Modalità aereo a me piace. Ho preso pure la cover con le orecchie di coniglio. La coda a pon pon. Vuoi che non lo porti? E’ rosa e si abbina con la cover dell’ipad e il portacolori” e.

Ed è meglio che io non continui perchè questa verità mi atterrisce.

Sarà meraviglioso svegliarsi tra leoni d’oro a fondo scala e gradini di marmo fucsia interamente intarsiati con lapislazzuli viola intersecati a smeraldi. Sarà rilassante prendere decaffeinato in bar sobri con moquettes anni ottanta multicolor e poltrone a strisce che neanche Missoni in assurda collaborazione con Pietro Guidi potrebbe partorire (chi ha una borsa di Pietro Guidi è pregato di non rivolgermi più la parola, d’accordo?!) . Circhi di linee geometriche intersecate con trapezisti ubriachi dopo un rave party di clown.

E mi hanno detto che “rispetto a prima le navi da crociera sono più sfarzose sai?”.

Ricordo la Costa Fortuna, appena varata, come uno scempio visivo che neanche tutte le puntate di Jersey Girl potrebbero ma. Se sono un tantinello più sfarzose adesso beh. Con certezza assoluta so  già in questo esatto momento cosa sia più vicino al concetto di Apocalisse visiva.

Il Nippotorinese è felice  di venire in crociera proprio come potrebbe esserlo la Canalis a seguito della notizia “Elisabetta ti ho lasciato  perchè amo il mio maiale da appartamento. Non era morto. E’ risorto. Sto con lui.” su tutti i rotocalchi mondiali, ma si fa giusto uno sforzo per farmi fare qualche foto qui e lì compiendo mini tour culinari per mie ricerche personali. Evitando di prendere l’aereo, in primis, e con la possibilità di toccare in una settimana tre nazioni diverse; che francamente non è così applicabile nella realtà con altre formule.

Il Gikitchen, blog spadellante e sfumettante del Maghetta Streghetta No Clever Entertainment Corporesciòn, entrano ordunque in modalità viaggio per ben due settimane. E non è un annuncio ufficiale che dovrebbe destare gioia (non confondiamoci, ok? Mentire. Sempre).

E’ un annuncio ufficiale per dire che da questo momento non si capirà nulla. Si trasforma in un diario di viaggio con foto random, vignette precedentemente disegnate e non, talvolta ricette, ma anche fum-etto ricette, aggiornamenti di shopping selvaggio (ahem li facciamo? e se aprissi una sezione fashion blog? perchè non mi ci sono ancora totalmente dedicata? eh?) talvolta solo stratosferiche nullità cosmiche ed idiozie; dove l’ultima opzione rimane quella più accreditata.

Insomma: vi porto con me. Anche perchè diciamocelo. Io con quello, da sola, non ci rimango mica.

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16 COMMENTS

  1. ehm, dunque, contegno. si, è vero, anche il mio ultimo post parlava di mare profumo di mare, e si. la colonna sonora era proprio quella di lovbott e si. adoro lovbott. ho le puntate registrate si. questa è telefilmpatia.
    ti amo.
    saluta Pier
    baci a iosa
    ciao.

  2. ti invidio moltissimo, io adoro navigare 🙂 tra l’altro nn mi piace viaggiare in aereo, quindi la nave è anche la mia ancora di salvezza per allontanarmi dall’isola 😀
    prima o poi mi faccio una crociera sui fiordi, anche se il sogno massimo è arrivare a newyork in nave partendo dall’inghilterra, sperando di nn incocciare qualche iceberg 😀
    tanti baci marinareschi 😉

    • La crociera sui fiordi è un mito, se decidi di andare fammelo sapere ché ti dò un paio di dritte interessanti. Mi raccomando niente navi da crociera ma rigorosamente il postale! E poi e poi e poi tante tante altre cosine da fare e vedere…

  3. Buon viaggio. Pure io impazzirei senza connessione su una nave. Ok a gironzolare quando s’arrivano alle mete…ma in nave ti fai 2 bolle così.

    E te pensi agli sms degli altri e me niente *corre a piangere*

    Ma ti scriverò pure me medesima :*

  4. Mi hai fatto venire in mente una cosa quando hai detto “con meno tette e fondoschiena”. Gli americani dicono proprio così, “tits and ass”, come sinonimo per persone olgettina-like, per capirsi.
    Per le crociere io non ti capisco. Io ADORO le crociere. Me ne ricordo una in particolare tra Natale e Capodanno, bellissima. Durante la navigazione ci mettevamo a poppa con copertina e leggevamo e/o guardavamo il mare. Più il mare era grosso e meglio dormivo, ricordo una notte con un clamoroso forza 9 in cui mi sembrava di essere tornato nel grembo materno, una sensazione assolutamente deliziosa. E poi buon cibo, puntate a terra divertenti, e poi diciamocelo, spiare le figlie in discoteca e vederle ballare è come mastercard, non ha prezzo!!!!
    Buon viaggio e vediamo un po’ se riusciamo a sentirci, devo raccontarti un ziliardo o due di cose (se non lo sai il ziliardo è immediatamente prima del fantastiliardo e dopo il fantastilione, prima del quale c’è lo zilione).

  5. Buon viaggio iaia 🙂 io non ho mai fatto crociere, non sono molto amante del genere, preferisco prendere un’auto e scorrazzare per millemila luoghi. Ma effettivamente toccare 3 nazioni sarebbe impegnativo 😛
    Cerca di rilassarti (ovvero rilassati e di conseguenza stressa il nippocoso 😀 )
    bacini (e laghi si. ok.)

  6. Il pacchetto internet è vantagggiosissimo.20 euro al secondo:-D
    quindi vi dico che vi amo.
    grazie.
    sempre per essermi accanto .
    e che sto fotografando tutti gli outfit delle cinquantenni vogliose ossiggggenati con perizoma che si accingono a scegliere la frutta al buffet.
    in 18 ore ho visto cose che .
    voi umani.

    aiutoaiutoaiutoaiutoaiuto.

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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