Ricette Vegetariane e Vegane

Il Cous Cous di Iaia con verdure croccanti e Sashimi di Tonno Rosso

Infinite sono le variazione di Cous Cous. Cuscussù o kuskusu come vogliamo chiamarlo. Questo piatto tipico del Nord Africa e della Sicilia occidentale spadroneggia ormai ovunque e in tutte le parti del mondo. Con il pesce o con la carne, con entrambi, accompagnato da verdure lesse, al vapore o fritte è diventato ormai un piatto multietnico condito con una varietà vergognosa di ingredienti che si rifanno molto spesso al luogo della preparazione. Una sorta di paella ma anche pizza, insalata e pasta, il Cous Cous si può condire e variare come più aggrada. Diventa piatto unico, stuzzichino leggero e un bel mattoncino da digerire a discrezione del cuoco che ha preparato questa magnificenza che tutto è fuorché pastina, santo cielo.

E smettiamola (ahem mi piace far finta di innervosirmi, scusate).

E sono partita così perchè sono partita. Nel senso. Non è che sono partita fisicamente (anche a ben pensarci) ma con la testa. Giornate troppo frenetiche e impegni inderogabili. Sorprese in arrivo e responsabilità. Un frullato di sensazioni miste che ha un magnifico sapore di esaurimento in corso con retrogusto di delirio preoccupante.

Sale e Pepe di Luglio (credo e il tempo per controllare è alla voce To Do List 29342842094389204382034829034820348408 ) gli dedica un inserto speciale insieme ai cuginetti Bulgur e Fregola (ecco, non so nulla sulla fregola ed essendo nativa sarda devo assolutamente confabulare con la mia Bibi a riguardo anche perchè procurarmi le foglie di mirto forse che forse mi risulta giusto un attimino difficile), Alice Tv spadella cous cous come non ci fosse un domani, diverse riviste gastronomiche ricercate lo fanno in formato dolce, salato, speziato e moltissime enciclopedie perdono il senno dedicandogli pagine su pagine.

Qui in casa confesso che il cous cous è un piatto riscoperto da poco e finora stoltamente sottovalutato. Sarà che le prime volte mi si impappppettava terribilmente, sarà che non ero a conoscenza dell’esatto metodo di cottura, sarà che nulla sapevo del rigonfiamento letto e dell’innaffiatura costante saràquelchesarà ma insomma è oggettivamente meno schifezza di quanto lo fosse prima.
Il Cous Cous di Iaia, che propongo oggi oltre ad essere un delirio di onnipotenza perchè mai mi sarei permessa di associare il nome di una creazione culinaria al mio ridicolo nomignolo, è più che altro un mea culpa. Nel senso che non volendo addossare colpe a nessuno per l’eventuale semplicità di sapori che potrebbero risultare insipidi ai palati più complicati, ho pensato bene di mettere le mani avanti, come si suol dire, chinare il capo cospargendolo di cenere e dire che. No. Da nessuna enciclopedia è stato copiato e da nessun autorevole cuoco è arrivata l’idea. Il fatto è che prima di cimentarmi in quello alla trapanese, con carne e salsine appetitose e via discorrendo, ho provato a fare un semplicissimo Cous Cous con verdurine e Sashimi di Pesce. In primis perchè il Nippotorinese adora tutto quello che è crudo, verdurine tagliate sottili comprese e poi perchè a me piaceva e non poco l’idea di unire il mollicciocouscouscoso (termine tecnico) alla croccantezza delle verdure. Un’idea velocissima che potrà tornare utile qualora il tempo fosse nemico e si volesse comunque servire una prelibatezza estiva, fresca e perchè no insolita. Meglio di un’insalata di riso sicuro! (non è vero ma visto che oggi è il Cous Cous ad essere protagonista è giusto anche mentire ed elogiarlo un po’).

Il Cous Cous Fest che si terrà a settembre in quel di San Vito Lo Capo (ne ho sproloquiato abbastanza qui e qui) e al quale accorrerò (salvo imprevisti) manco regalassero gelati gratis perchè tengo moltissimo ad osservare questa competizione famosa a carattere nazionale, nella Preview ha visto vincitore Giuseppe Costa di Terrasini (in provincia di Palermo).

Giuseppe Costa ha sbaragliato tutti con una ricetta originale e sorprendente soprattutto nella semplicità e per questo di grande genialità. Un arancino di Cous Cous ripieno con frutti di mare, succo di pomodoro e fiori d’ulivo su un letto di gazpacho. Gli altri cinque chef provenienti da tutta Italia si sono complimentati e tanti saluti. Lo Chef Costa grazie al suo arancino si aggiudica la possibilità di gareggiare insieme ad altri chef con curriculum degni di nota, nella squadra Italiana nei giorni ufficiali del Cous Cous Fest che si terrà a settembre (il programma è visibile nel sito con tutti gli eventi annessi).

Una rivisitazione della tradizione siciliana questo Arancino di Cous Cous che io ho voluto assolutamente profanare e ben presto lo scempio verrà mostrato con poca fierezza, confesso.

Oggi però è il turno di questo Cous Cous leggerissimo e veloce, croccante e morbido. Che non ha bisogno certamente di una ricetta specifica. E’ un semplicissimo Cous Cous precotto e lasciato gonfiare irrorandolo con dell’acqua bollente speziata (ho usato semi di cumino, paprika, pepe nero fresco appena macinato e curry) alla bisogna. Alternando con un buon olio di oliva speziato (in casa) anch’esso. Unendo peperoncino ed erbe aromatiche se piacciono (come menta freschissima tritata finemente ad esempio). Tocchetti di verdura (zucchine e peperoni nel mio caso, con qualche fettina di pomodoro San Marzano e datterini) crudi tagliati finemente e un bel pezzettino di Tonno Rosso freschissimo (decongelato mai!). Un filo di olio e servire. Se sul Tonno Rosso si vuole azzardare una puntina di zenzero, può essere un tocco orientale gradevole anzichenò.

E il wasabi? pollice in alto senza indugio.

Mi attende un pomeriggio talmente frenetico che dubito anche oggi di poter adempiere ai miei compiti social tipo follow friday, chiacchiericcio, cinguettii, status improbabili e pettegolezzi selvaggi. Insomma sarà un bel fine settimana per voi.

Ma mi sa proprio pure per me*disse ridacchiando in perfetto stile Muttley. MedagliaMedaglia

( Metto il Link a Muttley solo perchè una volta mi è stato chiesto chi fosse. Nell’impeto ho ucciso l’inetto malcapitato. Non fosse mai che al mondo esista ancora qualcuno che non conosca le gesta risatose di Muttley)

Per chi sentisse la mia mancanza, oltre a prenotare una visita con lo psicologo di fiducia al più presto, mi trova sempre qui  a qualunque ora del gjorno e della notte (non è vero ma mi piace esagerare) .

Update: Da un po’ di settimane il Signor Fredricksen si è trasferito in casa con mia somma ed immensa gioia. Così; giusto per dire che fa parte ormai della famiglia e che va d’accordissimo con nani e conigli.

Un po’ meno con Mister Einstein. Litigano giocando a burraco.

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33 COMMENTS

  1. tu parli parli amica mia…ma i fatti stanno a ZERO!

    io pure parlo parlo e dico dico…..maledizione a me….ho fame! e sono le 13 passate e sbavo ancora (c’è qualcosa di sadico nello scrivere “sbavo” ogni volta che passo da qui non so perchè)

    il cous cous festival…..ti ricorda qualcosa? Non so se riusciremo a vederci a san vito… più probabile che andremo allo “Sherbeth festival” di Cefalù …

  2. il primo cous cous che ho mangiato è stato in Marocco, un millennio fa. Mi sono sempre chiesto se esiste nella nostra cucina un piatto simile, non nel contenuto ma nel nome. Un piatto tipo: riso e bisi, oppure cipi ciopi, paco sgnaco, brum brum.

  3. Il tuo cous cous non ha nulla da invidiare a nessuno e le tue foto poi sono sempre uno spettacolo!!
    wasabi a tutte le ore!!!!!!
    Un bacio e a presto!!

    • Mariangela santapizzetta grazie sei gentilissima !*disse vergognandosiemozionandosi sotto il tavolino.
      Grazie infinite
      (wasabi sempre!!! sìììììììììììì adoroooooooooo ! anche tu? )
      Unbacione!

  4. mmmm mi fai venire in mente il cous cous freddo tipo insalata di riso che prendevo sempre in mensa dove lavoravo aaaaanni fa ormai (sigh) fresco e buono e c’aggiungevo dell’olio evo <3

    • Santo cielo *_* gnam ! e le verdure croccanti ?sbav.
      ok so emettere solo suoni onomatopeici.
      ma di più con te.
      so emettere:
      sbaciuccccckkkkk

    • se tu la smettessi e aprissi un blog conquisteresti il mondo e poi saresti tu a farmi pubblicità.
      non hai ancora capito che ho un piano preciso santocielo.
      E ancora non ho letto ma se stasera vatuttobene e hofinalmente i mieiminutidasola *_*
      iocelapossofarcela.
      E poi devo raccontarti diunsaccodicose.
      detto questo.

      Adoro la tua precisione.
      Adoro *disse con occhi a cuore

  5. io lo so che non ci crederà nessuno ma tu si: ieri l’altro ho fatto un’insalata di fregola….
    e ho pensato che devo spedirtene un pacco. ora estirpo un cespuglio di mirto dal giardino del vicino (dove si sa che il mirto è sempre più verde) e preparo il pacco

    • enno.
      io ti credo eccome.
      altrimenti perchè ci amiamo da sempre e per sempre?
      nel pacco metti solo una cosa.
      TEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

  6. Perfetto. Chiesta arrivata. Preso appunti minuziosamente sull’ipad e poi provo a farla…. poi ti saprò dire!
    Mi piace anche l’idea di mettere il tonnone sopra …pasto completo!

    Tra uno spadellamento e l’altro ho colto il bollore della tua mente e quindi ecco i consigli della …stavo scrivendo dott.ssa (si pare che mi sia laureata nel lontano 2004 in un certo corso chiamato scienze bancarie, finanziarie e assicurative…si lo so “che ci azzecca con me” …) però mi è subito venuta in mente la Presidentessa ovvero Dott.ssa Dania da me soprannominata così per le sue assolute pillole di saggezza twitteriane…

    Ma che stavo dicendo?!
    Urca! A si i consigli per gli acquisti:

    1) Due immagini non si vedono (o forse solo su chrome, si lo so potrei aprire firefox o altro..ma posso dire una cosa “mi scappa la pipì! si l’ho detto);
    2) Non pensare. E il pubblico urla ” eeeeeeeeeeeeee ooooooooooooo sei scema?”. il fatto che ci sono certe creature naturali, come la qui presente Giulia, che se pensano si surriscaldano e partono stile Roger Rabbit dopo i baci della sua bella. E quindi il “non pensare” era di non preoccuparsi che una creatura così naturale, creativa e unica non può che prendere decisioni che la porteranno lontana
    3) Se non ti ricordi che il 22 è il mio compleanno e non mi fai nulla, beh ti perdono (in realtà non è vero la Peppina sta volando dalle tue parti e porta con se un bel veleno nero che farà inalare ai nani trasformandoli in combattenti che ti legheranno e ti porteranno diritta nella mia tana)

    In realtà il 3 era un’altra cosa…ma è volata (sarà sempre che mi scappa la pipiì…si lo ridetto!)

    In sostanza ( LEGGI SOLO DA QUA IL RESTO E’ FUFFA): “Dacci dentro Giulia e fai quel che va fatto per essere felici !”

    Un mega immenso bacio …… mentre prendo il via correndo verso il bagno….

    • Io amo leggerti.
      no sul serio.
      ghghghghghgh.
      non fermarti ti prego
      ( e il 22 l’ho scritto su agenda, telefono, ipad, e santocielopuresulcalendario!)

  7. me lo ricordo io, quell’inserto di Sale e pepe!!! E il numero che questa ricetta occupava nella to do list rende bene quanto sia “affollata”… assomiglia giusto a quella di qualcuno che conosco io… Comunque: questo cous cous sembra davvero appetitosissimo (niente tonno però, per me). Ah, un’ultima cosa: mi saluti il Signor Fredricksen? Se è arrivato per colazione o per la pausa caffè, direi che è già stato servito egregiamente…

    • Pips (quanto mi piace Pips. Mi piace da morire sul serio) il signor Fredricksen ti invita ufficialmente per un tè e biscottini.

      (io ne approfitto giusto per un abbraccio e una pioggia di cuoricini)

  8. Non è che se non cucini, non disegni, non parli non giochi allora uno se ne deve fregare! E insomma!

    Sono in completa pazzia da scadenze e riterdi lavorativi e quindi non so cosa sto dicendo, facendo…ma mi verrebbe solo da dire ” e che cavolo!”

  9. No scusa, questo tuo lunedì silenzioso?????? Nemmeno una fotina ina ina?? Vogliamo parlarne??? 😉

    • Francy tu hai un localizzatore delle mie paranoie lo so.
      E vieni a salvarmi con un pensiero.
      E quindi.
      Grazie.

      :* un bacio grande. e che le borsecontrolaparanoia sianoconnoi!

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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