Ricette Vegetariane e Vegane

Andiamo tutti a Hogwarts almeno una volta al mese e facciamo scomparire i dolori?

 

Non ho un bel ricordo dell’Ungheria. La compagnia era sbagliata e il fatto di fare Catania-Budapest con un Pajero credo compromettesse un po’ il tutto. Non posso però lamentarmi più di tanto visto che avevo scelto sia la prima che la seconda tragica opzione. Ho portato però a casa Huber, l’orsetto austriaco che canta “ololaiuuuuuu” quando gli premi il pancino e una foto ad una signora bellissima con cappello che irrompeva nel set di Munich (reperto fotografico su flickr>>>) . Nelle mie mani all’epoca c’era una rampante Canon PowerShot A75 da tre megapixel, suppongo.

Di tempo ne è passato (2005 e non lo so perchè ne ho memoria ma perchè grazie al blog e flickr posso ricostruire i miei ultimi dieci anni con un click) e il ricordo del Goulash francamente non ha attecchito più di tanto. Uno dei tanti motivi, vegetarianesimo a parte, è che ho trovato non poche difficoltà in Ungheria dal punto di vista dell’alimentazione e sin da subito ho archiviato qualsiasi tipo di interesse.

Nonostante non fossi la fissata di adesso con zucchine bollite senza sale ma un’allegra donzella che si strafogava di patatine fritte non è stato  ugualmente  piacevole ritrovarsi  in qualsiasi preparazione della carne.  Scommetto ci fossero anche nelle zollette di zucchero delle micro parti di ragù con paprika.

Per questo motivo dell’Ungheria ricordo un pacchetto di patatine chips di un discount con la paprika davvero deliziose, patatine fritte e McFlurry del MacDonald  senza smarties. In un pub, ospitato in un triste scantinato,  mi avventurai impavida nella scelta di un panino spiegando che “per nessuna ragione un animale doveva essere compreso nel l’imbottitura”. Il risultato fu un gran bel pezzo di prosciutto e uno stuzzicadente infilzato tra la mollica. Non starò qui a raccontare di come il mio innato aplomb mi portò ad avere un ilare diverbio in lingue sconosciute con il malcapitato. Non certo per il prosciutto perchè capisco che può succedere (a me succede sempre ma è un’altra storia) e in quel caso non dico mai nulla,  quanto per lo stuzzicadente. Da brava ipocondriaca infatti, notando una colorazione rossa  nel  legno, ho pensato che ci fosse del sangue e che io sarei morta in seguito a una malattia contagiosa fulminea, ergo  buttata dal Nippotorinese giù per il Danubio dal ponte delle catene. Ed a me finire nel Danubio proprio non mi stava bene perchè se ne avessi dovuto scegliere uno sarebbe stato quello di Singapore (reperto fotografico? habemus !)

Il nostro primo indimenticabile, nell’accezione più negativa possibile, viaggio.

Il Goulash non lo provammo perchè l’allegra comitiva preferiva gustare i soliti manicaretti nel solito locale italiano dall’indubbio gusto al secolo conosciuto come  “il veneziano”. Insomma i soliti italiani che cercano la pasta asciutta e il raviolone che gli ricorda mammà.

Il Nippotorinese ( promotore sempre e comunque dell’assaggio culinario degli indigeni del luogo fosse pure “topo in salamonia” nel rispetto delle tradizioni)  e la matta sicula vegetariana amante delle patatine fritte, sorbivano questo massacro culturale senza problema alcuno (eravamo nella fase “bersaglio facile”, sì). Francamente poi, era pure il periodo in cui mi riusciva difficile condire l’insalata in busta e non avevo tutto questo interesse verso l’alimentazione.

Uh, la giovinezza. Fosse adesso sarebbe diverso*disse con voce da arzilla novantenne.

Adesso mi piacerebbe moltissimo tornare a Budapest e lo farò certamente. Vedere la lavorazione della paprika e far gustare alla mia cavia pelata  del buon Goulash per poterla fotografare in uno dei tantissimi ristoranti tipici ungheresi che propongono questo piatto ormai bandiera dell’Ungheria tutta.

Avendo ricevuto “A tavola con Harry Potter” in dono qualche settimana fa mi sono ripromessa, oltre che  preparare la burrobirra e pensare alla mia Cri, di fare tutte e dico tutte le ricette. Sempre pensando a Cri che nonostante il mare e il tempo ci separino riesce ad individuare i momenti più difficili della mia vita e questo è uno di quelli. Che poi qui si faccia baldoria per la filosofia del “the show must go on” è un altro discorso.

Insomma. Dicevo? a tavola con Harry Potter sì !

La sezione Cinema e Cibo del Gikitchen tra l’altro scarseggia un po’ e la cosa non mi piaceva affatto.

Complice  un chiletto di noce di manzo portatami dal mio papetto mi sono detta che era davvero l’occasione giusta per unire Ungheria- Regalo Nippotorinese- Noce di manzo-Sezione Cinema e Cibo. 

Capitolo 23 – Il Calice di fuoco. Pagina 357

” Harry sbuffò nel suo piatto di Goulash”

“”Harry snorted into his plate of goulash”

Sì. Siamo proprio al Ballo del Ceppo. Rileggendone qualche riga sono tornata indietro di dieci anni  e la voglia di riaprirlo e risognare un po’ mi ha quasi stretto al cuore una sorta di malinconia che non avevo mai provato per un libro.

Sono felice di averlo letto e scoperto ben prima del film-scalpore-blablabla-gadget di tazzine con i serpeverde. Felice di averlo fatto in un momento della mia vita dove nessuna punta di cinismo e apparizioni improvvise di maturità si erano manifestate nel mio ego. Il mondo della Rowling potrà rimanere quindi un ricordo puro e intatto senza essere contaminato da nulla. Sfogliando le pagine di questo libro culinario Hogwartiano che a mio avviso è davvero molto ben fatto ed esaustivo, nonostante sia penalizzato dall’assenza di foto, mi sono ritrovata a ripercorrere una serie di avventure mentali fatte nella mia stanza. Ecco. La  stanza a casa dei miei. Con il letto blu come il mare e la poltrona arancione come l’arancia. Dove appesi al soffitto come una lenza che calava dal cielo vi erano tutti i miei animaletti Mordillo. Lina la farfallina. Nella la coccinella. Fante l’elefante. Aprivo la porta e danzavano con il vento. Muovendosi mentre io distesa come in una culla rimanevo ipnotizzata dalle diverse sfumature dei colori che la luce regalava.

Come se appartenesse ad un’altra persona e un’altra vita ho ripercorso le mie notti affannate davanti al libro nella speranza che non finisse mai. Alle mie considerazioni sul vecchio blog con relativi fumetti  e a quanta passione mettevo nell’attesa. Nell’attesa del libro successivo. In quella mezzanotte a Rimini aspettando il nuovo in lingua inglese. In quella notte a Coriano dove il mio amore me ne leggeva parti traducendole sorridendomi.

“Sono stanco Gi, continuiamo domani?” ” No ti prego. No”. E girava il foglio e continuava a farmi sognare.

Tutto questo contrasta fortemente con il fatto che io non abbia mai visto l’ultimo capitolo di Harry al cinema. Allora immaginavo come fossi quando sarebbe uscito l’ultimo libro e l’ultimo film e semmai, a dirla tutta, ci sarebbe proprio stato un film (ma ne ero certa).  L’ultimo ricordo di me al cinema a vedere Harry è con una cravatta Grifondoro, pantaloncini e bacchetta in borsa. Additata dai bambini che urlavano ” guardaquellamamma!”

Allora immaginavo tutto quello che poi non avrei potuto. Harry al momento, nonostante il film non apporti nulla alla fine, ho voluto lasciarlo così. Un capitolo aperto perlomeno dal punto di vista visivo. La delusione dell’ultimo  scritto deve aver sicuramente influenzato tutto questo.

C’è tantissimo cibo tra le pagine della Rowling  e attraverso quello si può ripercorrere il sogno e il ricordo.

Avevo preparato, a meno che io non mi sia rincretinita del tutto ( e non è tanto improbabile), gli Harry Potter Cupcake insieme ad un dolcetto alla menta. La ricetta troneggia anche sull’indice ma sorprendentemente non vi è il link esatto. Compare l’inquietante scritta ” Inesistente”.

Nonostante estenuanti ricerche non riesco a risalire al post datato sicuramente 2010. Il mistero si infittisce ma nel frattempo lascio qualche diapositiva giusto per avere conferma da voi amici miei (supportate un’anziana visionaria).Ditemi che li ho postati e che qualcuno ne ha memoria. Ditemi che  non è frutto di un mio ennesimo vaneggiamento.

Volevo citare gli Harry Potter Cupcake giusto per annoverarli come inizio di questa serie che a breve si riverserà qui. Tra Cioccorane e caramelle gusto moccio.

Chiunque trovi il post incriminato e scomparso vince un week end con me dentro un locale karaoke. Dovevo mettere un incentivo, lo so. Sono poco furba ma spero che in molti non mi abbiano sentito cantare.

Passiamo adesso al Gulash/Goulash in tutta la sua carnositàspezzatinosa.

Perchè alla fine è sì una zuppetta di carne con verdure ma il primo impatto, mi dicono fonti attendibili, è quello di trovarsi davanti uno spezzatino. Non fosse per la presenza della paprika e del peperone.

Il Gulasch/Goulash  in ungherese Gulyàs o più precisamente Gulyàs-leves significa ” Zuppa del Mandriano” . Il Gulash è una zuppa che veniva cucinata all’interno di un grande paiolo messo sopra il fuoco e cucinato all’aria aperta . I mandriani ungheresi che trasportavano manzi pregiati dalla Puszta sino ai mercati di Norimberga e Venezia erano soliti preparare questo spezzatino durante i vari spostamenti. Un piatto quindi sostanzialmente povero e non si rivolgeva di certo ai ceti sociali privilegiati.

Il Goulash è una zuppetta gustosa non troppo brodosa contenente principalmente carne di manzo con verdure e spezie. Una su tutte la paprika e in Ungheria ve ne sono diverse tipologie anche pregiate derivate da diversi tipi di peperone.

Cipolle, carote, patate e peperoni come verdura e abbondante aglio con qualche pomodorino e salsetta. Nonostante le varianti siano chiaramente tante la base è sempre un semplicissimo soffritto di cipolla nello strutto con noce di manzo magra rosolata con abbondante paprika. Acqua bollente e sobbollire per almeno un’ora a fuoco bassissimo. Per poi aggiungere le verdure ed in ultimo la patata che non deve in alcun modo spappolarsi.

 Su Wikipedia ci sono anche tante leggende che vale la pena leggere a mio avviso.

Per quanto riguarda gli Harry Potter Cupcake, non potendo linkare il post perduto (santapizzettacomèpossibile), qualora voleste realizzarli anche voi è davvero semplicissimo. Basta della pasta di zucchero senza glucosio e la ricetta la trovate cliccando qui >>>> , dell’ottimo colorante in gel ed io consiglio sempre quello Decora e una base per muffin o cupcake (nell‘indice ne trovate tantissime ma se volete la classica alla vaniglia potete semplicemente cliccare qui >>>>)

Goulash- Per otto persone circa: 1 kg di noce di manzo tagliato a cubetti, 20 grammi di strutto, 2 cipolle medie tritate finemente, 1 spicchio di aglio, 2 cucchiai abbondanti di paprika, due litri circa di acqua calda, 1 pomodoro maturo medio spellato e tagliato a pezzetti, 2 peperoni verdi mondati e tagliati a anelli, 500 grammi di patate.

Fai sciogliere lo strutto nella pentola abbastanza capiente e fai soffriggere le cipolle a fuoco molto basso senza lasciarle imbiondire. Quando saranno trasparenti aggiungi la carne e falla saltare per un po’ mescolandola con le cipolle per dieci minuti circa.  Aggiungi la paprika e l’aglio schiacciato lontano dal fuoco e mescola velocemente con un cucchiaio di legno. Appena la paprika

è assorbita versa l’acqua calda e copri . Cuoci a fuoco basso per un’ora circa. Aggiungi quindi il pomodoro e il peperone e acqua sufficiente per ottenere la consistenza di una minestra. Aggiusta di sale un po’ e fai sobbollire per almeno altri 30 minuti. Unisci quindi le patate che nel frattempo hai sbucciato e tagliato a cubetti e completa la cottura.

Io l’ho cucinato a fuoco lentissimo per oreoreoreoreoreore. Il risultato è stata una carne morbidissima che è andata a ruba. Mamma e Papà hanno chiesto  serissimi “un altro chilo di pane grazie!”. Perchè non so se o meno contemplata la scarpetta ma qui hanno aperto un ingrosso di calzature. 

” I lucenti piatti d’oro erano ancora vuoti ma c’erano piccoli menù disposti di fronte a ciascuno dei commensali. Harry prese il suo, esitante, e si guardò attorno: non c’erano camerieri. Silente, però, passò attentamente in rassegna il proprio menù e poi disse con voce chiara, rivolta al suo piatto ” Costolette di Maiale!”

Harry Potter e il Calice di Fuoco 

Non so se le Costolette di Maiale saranno il prossimo piatto per i Menù di Hogwarts qui al Gikitchen ma so per certo che ce ne saranno ancora. E ancora. E ancora. Ed anche se dovessero scomparire: ancora.Ed ancora.

Come i sogni e i ricordi. Belli e brutti che siano.

Max, che chiamo tesoro da oggi nonostante io abbia sempre odiato questo nomignolo, mi insegna che il caso non esiste. Essendo lui una mente scientifica nonchè mio infinito tesoro di verità e amicizia, non posso che arrendermi a questa evidenza. E ricordare che il passato si mescolerà sempre al passato e al presente e che mai si può fuggire dal ricordo e dal sogno.

Vi auguro una giornata felice ringraziandovi sempre per la compagnia che mi onora.

La Videoricetta

 

Da Preparare nella Crock Pot

Nel frattempo disegno su Ipad

 

 

 

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41 COMMENTS

  1. io sono immune dalla pottermania. CRedo di essere uno dei pochi non contagiati, capaci di addormentarsi durante la visone di uno qualunque dei film. Però il mio primo goulash lo ricordo bene, è successo a Vienna, quando esisteva ancora la guerra fredda e la cortina di ferro e guardando verso est dicevi: “mah…chissà cosa c’è di là, chissà come se la passano”. E immaginavi che di là fosse tutto grigio come la cenere
    Il secondo è stato nella ex Jugo, prima che scoppiasse la guerra ed era così buono che alla mia ragazza/moglie venne il capogiro. E poi venne anche la guerra
    Il terzo è stato a MOnaco, dentro una birreria che pareva minuscola e poi, dopo aver salito le scale e oltrepassato la porta, ho scoperto essere grande come due campi da calcio.
    Tutto sommato il goulash ha un bel suono, un po’ viscido e vischioso, come quelle gommine colorate che usano i bambini per giocare.

    • I film sono orrendi e ho dovuto prendermi a schiaffi per rimanere sveglia. Il segreto è digiunare un paio di giorni prima della prima ( avevo sempre sognato di dire prima della prima).
      Arriverai affamatastancanervosa.
      Ma se ti riprometti un bel piatto di fave ( nel mio caso ) o una pizza (nel caso di una persona umana dotata di cervello) dopo la visione.
      Rimani sveglissssima/o.
      Insomma per dire che bisogna trovare sempre degli escamotage. Ed escamotage mi fa pensare a escargot. E insomma non mi dilungo come sempre.
      Ma ti dico che. Un libro così va letto. Giusto per.
      Ma mai in italiano. MAI *gridò battendo il metacarpo sulla scrivania.

      Vienna deve essere meravigliosa. Non l’ho mai vista. Mia mamma e mio papà mi raccontano di quell’albergo a piramide di vetro e della colazione con i cioccolatini palledimozart. Che ne hanno portato pure un enorme pacco ed erano buoni come poche cose al mondo. Hanno visto il concerto di Capodanno e ne narrano le gesta con le lacrime agli occhi. E nella ex Jugoslavia ci sono stata anche io poco prima della guerra. Era piccolina e ho scoperto la pannocchia.
      La mia prima vola con la pannocchia è stata a Dubrovinic. E ricordo pure quel gelato enorme con tre palle. Vendevano il gelato a palline e qui non si fa da noi. Poi ho visto che lo fanno ancora in tutto il veneto e in Germania e .
      Monaco *_*
      ma non che parli del Pubbbirreria in centrocentro? perchè anche io lo scorso anno sono stata a Monaco in un angolo minuscolo.
      salite le scale *_*
      sembrava il locale dove hanno girato Kill Bill . Scena finale del primo.
      Ma non c’era sushi e occhi a mandorle e neanche Uma a ben pensarci.
      Ma tanti boccali, rutto libero e solo il cielo sa cosa.
      Un luogo meraviglioso dove ho mangiato crauti come non ci fosse un domani *_*

      Quindi il goulash somiglia ai tutti gusti più uno gusto moccio !
      no dai.
      perfavore anche due righe devi leggerle. Sono sicura che ti potrebbe piacere.
      Ma solo qualcosina.
      ina ina.

  2. io adoro harry potter, l’ho letto prima dei film, l’ho letto anche cammonando, mentre andavo a lavoro. Ho prenotato i libri quando sapevo che stavano uscendo. Insomma mi piace, il gulash invece non mi incuriosisce (seppure io sia carnivora) invece quelle faccette si.
    Come le hai fatte????

    • Monica amicamiaaaaaaaaaapotteriana anche tu ! evvaaai ! qui siamo un covo di hogwartiaaannnne. Unisciti a noi *disse lanciando bacetti.
      bene.
      Le facciotte le ho fatte con la pasta di zucchero. E’ facilissima da realizzare e nel post indico la ricetta. Poi si colora con i coloranti alimentari ( in gel perchè quelli liquidi fanno schifetto a dir poco) e via.
      Un po’ come giocare con il das.
      Certo il gusto risulterà stucchevole e zuccheroso ma ti assicuro che nessuno lo noterà perchè troppo preso dal visivo.
      E poi è facile da rimuovere e quindi si può sempre mangiare il buon cupcake sotto.
      Qui ne ho fatti parecchi e adesso con l’avvento del Natale faro’ anche dei videopost magari step by step in modo che per chi è alle prime armi possa risultare facilefacilefacile l’intera elaborazione.
      Insomma *_* lanciati anche tu nel mondo della pasta di zucchero ( è un viaggio senza ritorno però)

      Ti abbraccio forte e grazie infinite per la tua compagnia. Mi fa davvero piacere.
      Un bacione ENORME !

  3. come sarebbe a dire non c’è il post degli harrycapcheic? ma siam passi?

    comunque:
    se riesci a prepararmi la burrobirra ti amerò anche dipppiù di ora che pare impossibile ma si
    e poi:
    in italiano i libri di harry potter fanno schifo, ecco l’ho detto.
    ma questa cacchio di smania di tradurre tutto ma perchèèèèèè?

    • Non ci sono Cri.
      Te lo giuro.
      Li ho cercati in archivio. Li ho cercati mettendo tutte le chiavi di ricerca possibile. Ho perso un’ora ma nulla. Scomparsi.
      Forse non li ho mai pubblicati ma giuro che mi ricordavo di sì.
      Sto dando di matto.
      Ora ho smesso di cercarli perchè davvero è peggio dell’ago nel pagliaio e rileggermi lo sai non è tra le cose che preferisco.
      Ma quante cretinate ho scritto? anzi no.
      non rispondermi.
      abbracciami.
      detto questo: harry potter in italiano fa schifo sì ma in inglese diventavo matta e chiedevo al Nippotorinese.
      la cosa mi piaceva molto perchè si infastidiva.
      a lui un po’ meno *_*
      detto questo:
      ho fatto la burrobirra e come cavia ho usato Nanda.
      Faccio resoconto a breve.
      e ti amo *_*
      e dai un bacio a Iris perfavore

  4. MISTERO! Chiamiamo Ruggeri e Giacobbo??

    Comunque l’hai scritto il 22 novembre 2010 e io me lo ricordo…con tutte le foto fuori fatte sul nano da giardino <3

    • Amore ma non trovo neanche il post del 22 novembre.
      santapizzetta sono diventata pazza.
      mi ami ancora ?

      (ora dimmi come hai fatto ti prego. io nonmi ricordo manco che ho mangiato oggi*SPARAMI)
      :*

  5. Che bello averti scoperta.
    E ora mi e’ pure venuta voglia di gulasch … Anche se devo dire che aspetto con ansia le cioccorane 🙂

    • Cri piacere sono Giulia ma se vuoi puoi chiamarmi Iaia. Gli amici mi chiamano così.
      Avrai modo di pentirti con calma di questa scoperta 😀
      Sai che non so ancora come farle le cioccorane? ho trovato qualcosa nei forum americani ma io volevo dargli un gusto un po’ disgustoso (ahem non troppo)
      E per le tuttigusti più uno sto impazzendo. Oggi ne ho preparate alcune gelatinose ma non mi convincono per niente.
      Staremo a vedere .
      Nel frattempo ti ringrazio e ti sbaciucchio per bene.
      Spero a presto !

      • Posta le foto delle millegusti!!
        Ti ho scoperta da instagram e devo dire che la presentazione che hai messo li’ ti fa difetto 🙂
        Le foto, i disegni , le ricette e anche il blog sono davvero belli, lievi e profondi insieme, mettono il sorriso sulle labbra.
        Adesso pian piano ti leggero’ anche a ritroso 😉
        Un abbraccio

  6. No mi spiace co e detto da quando hai iniziato con sta zuppa (ormai il mio humour è peggio di quelli inglesi… Perché l’hai capita vero?!)…

    Che dicevo… A si. Il odio harry potter e chi si permette di dire che è fantasy. Quindi passo.

    Ps se non lo hai letto leggi la saga di Shannara a me la spada di Shannara ha cambiato la vita.

    Ps2 questa è una di quelle occasioni in cui vorrei farti una filippica lunga km. Ma dato che sto imparando che non sono il centro del mondo sto zitta ma.. Beh se solo … Va beh un abbraccio e che il tuo mondo ti renda meno dolorante meno sofferente

    • Io non trovo la tua mail.
      Oltre a non trovare post.
      Io non trovo la tua mail e oggi ho spaccato tre tavolini.

      ti dico. A me non faceva simpatia per nulla Harry. Anzi speravo che alla fine Voldemort lo lasciasse secco ma.
      Ma la lettura e il mondo e il genio di inventare termini e situazioni alla Rowling va riconosciuto a mio modestissimo avviso.
      Non ho letto Shannara ma lo segno immediatamente sul taccuino.

      Un abbraccio in questo momento è davvero molto gradito.
      ( e giuro di aver letto della filippica dopo)
      (non ho detto della mail per quello)
      (io leggo per paragrafo. leggo e rispondo. e mentre rispondo continuo a leggere fino alla fine. insomma sono pazza. ma lo sai )

      • Per la mail se vuoi te la rimando. A volte penso “mm però forse non era il caso mandarla perchè inzomma è un pò….come dire MOLTO PERSONALE” e non lo so ho pensato che la potessi vedere falsa proprio perchè senza veli ….va beh se tu sei pazza io sono contorta.

        Harry Potter forse prima di odiarlo dovrei leggerlo in effetti. Perchè ho visto solo il primo film, che devo ammettere non mi ha fatto sbadigliare però ovviamente non sono saltata sul divano urlando “urca! bello! fantastico!”. Forse, come spesso mi accade, quando una cosa piace troppo me ne dissocio. E’ un effetto che ho da sempre. Forse uno psicologo capirebbe perchè…. o forse sono troppo egocentrica per voler essere messa insieme alla massa.
        Chissà.

        Non ho molto capito come leggi, ma non importa… il bello sta in questo.

      • Io NON CANCELLO MAIL LE MAIL! IO HO GMAIL!! MA soprattutto io NON SCRIVO COSI’ TANTE MAIL poi da quella che usato per scrivere A TE.
        Ebbene cercando: maghetta, Giulia, streghetta… NIENTE GOOGLE NON TROVA NIENTE!

        La cosa non è che mi fa solo innervosire, mi spaventa propria.
        Opzione a) in realtà non te l’ho mai spedita e quindi MI STO RIMBAMBENDO

        Opzione b) l’ho spedita e non ti è arrivata e per errore quando pulisco la posta dall’iphone l’ho cancellata.

        Opzione c) Se invii una mail viene recapitata. E’ una certezza

        Morale: ho paura.

  7. Premesso che te l’ho chiesto tre volte che fine aveva fatto quel post nell’ultimo mese -.-
    Premesso che gli ultimi film non sono poi così male…devo indubbiamente leggere i libri.
    La mia attttenzione poi è stata richiamata dagli animaletti mordillo appesi con la lenza e ho sorriso 🙂
    Ti voglio bene iaia

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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