Ricette Vegetariane e Vegane

Come ti riciclo le lenticchie e la frutta secca parte terza: Gelatina di Lenticchie e Pepe con Tartufino di Caprino e Noci


Mancano tre giorni al Capodanno e ce la state mettendo tutta per non farmi arrivare al 2012. Ma la mia dipartita sarà una morte felice lanciando cuoricini a quanto pare, e ordunque perchè lamentarsi?

Ieri mattina l’applicazione Gikitchen era al decimo posto della classifica Ipad (categoria Mode e Tendenze) in Italia ed al trentaseiesimo posto  nella classifica per Iphone. Nonostante mi piaccia tantissimo dare i numeri, anche se  non certamente questi,  mi ritrovo a darli perchè davvero non ho più  parole per esprimere il mio più sentito ringraziamento. In particolar modo agli anonimi che senza motivare e addurre spiegazioni lasciano una stellina (su cinque) per abbassare la media. La trovo una cosa oltremodo carina per manifestare la bassezza intellettuale. Grazie a loro addirittura io stessa risulto intelligente. Come non essere grata?

Come se non bastasse poi Ipadevice dopo IpadItalia con l’articolo di ieri mi recensisce con parole oltremodo lusinghiere. L’articolo si trova cliccando qui.

“Dopo i “bagordi” di questi giorni vogliamo proporvi un’App di cucina. No, non siamo impazziti di colpo, l’App che vi proponiamo è decisamente diversa e secondo noi è meritevole della vostra attenzione. Gikitchen non si limita alle sole ricette ma dispensa utili consigli per la nostra tavola in generale. 

Iniziamo subito dicendo che le sezioni presenti sono veramente tante e tutte sono estremamente curate e interessanti. Chi ha avuto modo di scaricare l’App nei giorni scorsi avrà trovato utile la sezione dedicata al Natale e per quelli che lo faranno dopo aver letto questa recensione consigliamo di prendere spunto dalla medesima sezione per preparare qualche dolce per il cenone di fine anno.

Come detto a inizio articolo Gikitchen non è la solita App di ricette, ma a nostro modo di vedere rappresenta un vero e proprio aiuto per vivere al meglio la tavola con idee e soluzioni per rendere unico ogni vostro momento in cucina. L’interfaccia grafica semplice e intuitiva aiuta a prendere confidenza sin dai primissimi secondi in cui viene usata l’App. 

Le foto è la presentazione del piatto sono veramente ben fatte e mostrano l’estrema cura e attenzione che è stata riposta nel creare l’App. Degna di nota la sezione dedicata alle ricette per i bambini, che se avete dei figli piccoli vi aiuterà a farli mangiare semplici e divertenti piatti per i loro palati solitamente un pò “scontrosi”.

L’App è interamente gestita dalla nostra amica Giulia, che molti di voi conosceranno per il suo famosissimo account Instagram maghettastreghetta. Chi conosce Giulia conosce anche l’energia e l’impegno che mette in ogni suo progetto, la stessa energia che troviamo in questa sua App che anche se attualmente ancora in fase di “work in progress” promette veramente molto bene.” continua >>>>

L’ho detto Grazie? Santapizzetta. Grazie.

Nel frattempo sto lavorando duramente per cercare di completare qualcosina;  c’è la nuova sezione “Senza latte”, con tante ricette sfiziose senza latticini (in costruzione). La sezione “gluten free” senza glutine ed a breve comparirà la sezione “Ultralight” per un regime ipocalorico. E’ stata introdotta anche la prima parte di “Pasticceria base” così ogni volta non bisognerà ripetere la solita storia della brisè, frolla e blablabla. Insomma trascorrerò il Capodanno uplodando ma sarò felice di farlo. 

Urge infine una rettifica prima di approfondire la questione “Ultralight”, ovvero che la mia App è completamente gratuita e non sarà mai a pagamento. Chi mi conosce almeno un po’ sa che è un principio il mio. Non mi faccio mai pagare per collaborazioni in rete. Non mi faccio pagare per parlare di prodotti. Non mi faccio pagare ordunque neanche per l’App. E’ un pensiero da parte mia per chi (masochisti) mi volesse in formato icona e in versione soprendentemente sintetica sul proprio Iphone o Ipad per colpire fortemente il mio facciotto fumettoso con il dito indice (e per Android ci sto pensando. Tutti ! Voglio rovinarvi tutti!).

Non ho nessuna qualifica per fare pagare le “mie” ricette, che tra l’altro la maggior parte sono rielaborazioni di ricette che hanno altra partenità. Non mi faccio pagare per foto che faccio per passione come anche per pasticci visivi fatti  per diffondere più un’idea e un sogno che altro. Io non sono qui per guadagnare, ma per sognare e sorridere; se qualcuno vuole farlo con me, ben venga. Fin quando ne avrò tempo e voglia, senza dare troppe spiegazioni.

Semmai un giorno si dovrà pagare sarà per una storia che abbia un inizio e una fine. Il mio essere al momento non ha inizio e non ha fine. Semplicemente è. E tutto il resto non è.

Filosofie parmenidee a parte, ciancio alle bande e si parte con l’ultralight giusto? (chemisoconfusa)

E’ stato già deciso sulla Pagina di Facebook che dalla settimana prossima un’ondata di insalate e brodini ci travolgerà. Dopo questi strepitosi bagordi che ci hanno visti rotolare allegramente pieni come tacchini durante la festa del ringraziamento, è ora di darci tutti una calmata e disintossicarci. L’altro giorno avevo il cappotto ma sembrava che indossassi un piumino. Per dire che questo fascino da Omino Michelin lo sprigioniamo un po’ tutti al momento ma mai deprimersi! Due insalatine veloci e sfiziose e qualche accorgimento e saremo nuovamente in forma! (ok. finiamola e buttiamoci in un angolo a piangere. Io porto dolcetti e pop corn. Organizziamo la lista delle cibarie subito).

Futili ottimismi a parte direi che è arrivato il momento del “Come ti riciclo la frutta secca parte due”. Dopo i panettoncini salati ai fichi secchi (per la ricetta clicca qui) e i tartufini di panettone con la ganache a cioccolato aromatizzata al liquore di arancia (per la ricetta clicca qui), è la volta del Caprino con le Noci e Pepe Nero e Gelatina di Lenticchie e Pepe (e per la ricetta sei già qui e non devi cliccare da nessuna parte).

Non so se capita anche a voi ma a me durante le feste di Natale tra i vari doni e cestini mi infilano sempre una discreta quantità di noci, nocciole e mandorle. E in questa discreta quantità c’è una timidezza intrinseca di snocciolare (mai termine più adatto) esattamente la grammatura. Si parla però di milioni di grammi, giusto per capirci. Mentre al Nippotorinese si donano salamini dei Nebrodi e Suppressate e cotechini e zampe di qualsiasi animali terrestre e non, per me si confezionano cestinoni con frutta esotica e l’immancabile frutta secca. Aver sostenuto poi che apprezzo i fichi e le nocciole-noci-pistacchi ha scatenato una furia omicida. Avendo la casa invasa e progettando di fare macaron per il resto della mia vita e tanti dolcetti con la farina di mandorle, ho tentato il tutto e per tutto con qualche preparazione che fosse salata. Semplice e veloce e perchè no anche un’idea sfiziosa e anche un po’ leggera per questi giorni. E così: caprino con noci e pepe nero, sia.

( le foto sono talmente oscene che non riesco a capire con che coraggio io oggi le pubblichi ugualmente. Corro troppo e poca luce)

 

Ho deciso di accompagnare questo piccolo bocconcino con una gelatina di lenticchie. Ecco. Io da quando ho deciso di dedicare la mia vita all’agar agar (per me) e alla colla di pesce ( per i poveri ignari parenti amici e blablabla) faccio gelatina di qualsiasi cosa. A partire dallo spumante sino ad arrivare al passito. Potevano forse mancarmi le lenticchie? Certo servita con un po’ di cotechino avrebbe avuto quasi più senso ma a dirla tutta sarebbe stata anche un tantinello scontata e allora questi due stuzzichini velocissimi che potrebbero tornare utili, perchè no, anche per un’idea veloce durante il Cenone di CapodannoQuel momento triste a fine serata “Ed ecco a voi il cotechino con le lenticchie!” mentre tutti bramano lavande gastriche riversi sulle poltrone rantolando di dolore. Quando la citrosodina è finita e il sacco di bicarbonato da venti chili è stato già fatto fuori e quando fuori si odono botti che non sono botti ma emissioni orali dopo bibitoni acqua, limone e bicarbonato.

Perchè porteranno pure soldi e fortuna queste lenticchie (e visto l’anno che ci attende neanche un calderone di lenticchie potrebbe bastare) ma sinceramente hanno anche un po’ stufato. E allora perchè non sorprendere tutti con una piccola stellina (o qualsiasi altra forma) di lenticchie che ne racchiude molte più di quelle che si possono immaginare (sono frullate e innumerevoli).

Una sorta di pillola della fortuna lenticchiosa da ingerire. Senza sapere se siano  tante o  poche. Ma la giusta quantità per sperare che un sogno possa realizzarsi. Anche se  non saranno certamente i soldi  a farlo accadere. 

Per la pallottolina deliziosa di Caprino non è che ci sia molto da dire eh. Dopo aver messo il caprino in un recipiente, sala e aggiusta di pepe e metti anche pochissimo olio extra vergine di oliva. Con le mani leggermente inumidite forma tante piccole palline e passale sopra un letto di noci accuratamente tritate o bastonate (la tecnica che mi piace di più) dopo essere state chiuse in un sacchetto.

Operazione che può essere fatta non solo con le noci ma anche con le mandorle, pistacchi e nocciole. Se ne possono preparare di diverse e multigusto e si possono accompagnare anche con un po’ di miele. A dirla tutta si possono pure aromatizzare un po’ con la scorza di limone o arancia. Un contrasto davvero interessante. Basterà mettere la scorza lavata e grattugiata finemente (e non trattata) in mezzo al caprino.

Indicativamente occorrono 2-3 fogli di gelatina (colla di pesce. I vegetariani potranno usare tranquillamente l’agar agar come me) per 200 grammi di lenticchie. Dopo aver cotto le lenticchie in acqua bollente e salata con l’aiuto di un frullatore a immersione riduci tutto in poltiglia. L’acqua non dovrà essere esagerata rispetto alle lenticchie. Basterà regolarsi ad occhio. L’importante è che non sia troppo acquosa, tutto qui (altrimenti si dovrà aumentare la quantità di colla di pesce). Nel frattempo in acqua ghiacciata fare ammollare la gelatina per almeno 10 minuti. Trascorso il tempo dell’ammollo inserirla all’interno della “poltiglia lenticchiosa” e accendere nuovamente il fuoco. Aggiustare di sale e pepe e attendere che sia completamente sciolta. Aggiungere anche un generoso filo di olio extra vergine di oliva. Versare il contenuto liquido nelle formine che si preferiscono e lasciare in frigo per almeno 3 ore prima di servire.

Un pomeriggio incollata alla tavoletta grafica mi attende per poi chiudere con la visione di American Horror Story. Pur apprezzandone molto la fotografia dalla quarta puntata vi è un qualcosa di talmente ridicolo che comincia ad irritarmi. Stasera si decreterà se continuare a perdere tempo o meno.

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23 COMMENTS

      • oggi avuto tuttoiltempo un’amica. E’ andata via adesso ed io ti dico solo che sono disperatamente in ritardo.
        ora guardo.
        Non ho visto nulla santo cielo *_*

        devo recuperare in un pomeriggio le otto ore classiche della mattina e fare quello che avrei fatto ugualmente nel pomeriggio.
        morirò.
        ma tiamo.

      • avevo mandato delle accorate richieste per sapere come risolvere un problema fondamentale: disegnare cuoricini e faccine.
        abbandonato a me stesso nel procelloso mare aifonesco, ho rovistato in tutti i più oscuri meandri di internèt e ho alfin trovato la soluzione per cui sei stata sepolta da messaggi con cuoricini

        ps: gnegnegnegnegnegne!

        😀

      • habemus solutionem… già provata con successo con Cri… hai mess su feisbuc che dettaglia le modalità. In alternativa mandami in privato le credenziali di accesso al pannello di controllo wp e ghe pensi mi…

  1. Saaaaaaaaaaaaaaaalve! Terza e sai perchè?! Perchè mi preoccupavo che Giulia non fosse stata uccisa da un dattero.
    Ecco.
    Quindi I’m First. I’m the Best. I’m Peppina Pepper!

  2. Non mi faccio pagare per foto che faccio per passione come anche per pasticci visivi fatti per diffondere più un’idea e un sogno che altro. Io non sono qui per guadagnare, ma per sognare e sorridere; se qualcuno vuole farlo con me, ben venga. Fin quando ne avrò tempo e voglia, senza dare troppe spiegazioni.

    Ecco perchè ti leggo ecco perchè ti cerco ecco perchè ti cammino da dietro, stando attenta a non farmi notare.
    Ecco perchè poi salto fuori dicendo “Beeeeeeeeeeeeellaaaaaaaaaa borsa!” e poi per “urcaaaaaaaaaaaaaa che unghie”.

    Io ci voglio credere in questa cosa, che tu ci arriverai dove io voglio che tu arrivi (ammappa !) ma per un flusso magico, per un sostegno della comunità. Come quando buttano giù il re cattivo per mettere la sguattera e non accadrà che questa era in realtà la figlia del re precedente, no era davvero una apparentemente senza degna di nota.

    E tu la tua storia già ce l’hai. Hai te che vaghi per le tue langhe, dove per ogni girone incontrerai i tuoi mondi i tuoi personaggi e accadranno cose spaventose, cose divertenti.
    Si riderà, ci si commuoverà, e si stringerà la coperta più forte per farci coraggio e andare al capitolo successivo.
    E in questo vagare incontrerai altri esseri straordinari come te, e sono quelli che sono qui a leggerti e ti commentano sul serio perché leggono, e non solo perché “bella zio questa è quella dell’app, questa è quella della pagina di Facebook, questa è quella da miliardi di contatti”, perché si ho notato che ci sono anche questi.
    E queste creature meravigliose come te si uniranno a te e saliranno su enorme barca bianca a forma di unicorno per veleggiare verso la fine dei gironi. E li ad attenderli ci sarà Tim Burton seduto su un ceppo di legno (niente verde per carità!) e sorseggerà una tazza di te che assomiglierà in maniera stratosferica a quella di Alice.
    E mentre noi piano ci avvicineremo a lui, lui girerà lo zucchero nel te formando immagini a noi familiari, le tue creature, i tuoi disegni, si comparirà per un breve istante anche il Nipottorinese che ormai è diventato un personaggio noto e amato.

    E poi TB si toglierà il cappello e con esso ci farà cenno di guardare. E noi non noteremo nulla tranne te, e tu piano camminerai.
    Ti volterai, piangerai e ci dirai “arrivederci” e con un “santapizzetta lo devo fare” camminerai da prima impaurita, poi sicura ed infine: FELICE.
    E noi staremo comodamente seduti sui ceppi di legno a guardarti e a darci “noi lo sapevamo, noi ci abbiamo creduto, noi qui da sempre”.

    PS. Sai che non rileggo, sai che escono così, naturalmente.

  3. belle le stelline di lenticchieeeeeeeeeeee!!
    quasi quasi con la fettina di zampone…x il cenone…
    mmmm…si si!! quasi quasi 8 se mi resta tempo *_* eh!) le faccio
    mitica Gy
    :-*

    ps: 1 stellina su 5? bella roba l’invidia…
    tse!poverini!!!!!

    • ovviamente 8 era una parentesi tonda ( …ovviamente!? se a capodanno sono dove forse sarò…8 stelline non mi basteranno mica eh!!! serve una costellazione!!! 😛

  4. la gelatina di lenticchie deve essere formidabile. Finalmente una presentazione diversa della lenticchia! Le palle di caprino e noci sembrano tanto un gioco dei nani da giardino. Le hanno fatte loro, vero? Hanno fatto un pupazzo raccogliendo la poca neve mista a sassi e plof plof hanno tirato su queste polpette

  5. Ohhh!!!Ma che meraviglia la stellina-concentrato di lenticchie porta fortuna!!!Un’idea davvero davvero davvero deliziosa, degna della persona speciale che sei!
    E poi uffa.
    Perchè io non ho quell’aggeggio che serve a scaricare la tua App e mi mangio le mani perchè non ce lo posso avere.Ed io di stelline non te ne darei mica cinque, ma cinque milioni di fantastiliardi di trilioni.
    Perchè non so se lo avevi capito, ma ehi, tu, tipa:mi piaci un sacco!
    Ti lovo e ti chisso!

  6. […] Le lenticchie con tocchetti di frutta le avevo già provate quest’estate e mi avevano convinto proprio come il resto dei legumi in insalata, uno su tutti le fave. Per questo motivo ho creduto che le lenticchie dopo essere state lessate in abbondante acqua salata non avrebbero avuto nulla da ridire se qualche saltino in padella con poco olio e succo di arancia lo avessero fatto. Del resto non si erano lamentate di essere diventate stelle di gelatina. […]

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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