Ricette Vegetariane e Vegane

E se i Maya arrivano canto loro una canzone per neutralizzarli

Che poi mi emoziono e non so che scrivere. E insomma che piango da mezzanotte a mezzanotte e dodici l’ho detto. E insomma che la fine e l’inizio saranno con quel pelato saccente e arrogante e niente potrebbe essere migliore l’ho detto pure. E insomma di tirare le somme non ne ho proprio voglia ma a conti fatti, con la calcolatrice di Hello Kitty, mi ritrovo a chiudere in attivo questo anno particolarmente difficile, impegnativo e stressante ma sicuramente quello che ha segnato la mia rinascita in diversi ambiti. Essendo nata il dodici dodici alle dodici ed essendo la dodicesima nipote e avendo il mio nome e cognome formato da dodici lettere, sognando di portare a termine dodici progetti visivi fotografici con le mie dodici personalità e dodici nani da giardino immaginari, non è difficile intuire che è da una vita che aspetto il 2012. Disperatamente l’ho immaginato e bramato immaginandomi mamma e moglie. Pur non essendo nessuna delle due cose ho capito quante meraviglie la vita ti possa riservare tra sconfitte e vittorie e quanto quello che hai sempre immaginato possa essere stravolto non necessariamente diventando peggiore.

Grazie singolarmente ad ognuno di voi in questo anno ho avuto iniezioni di fiducia capaci di non farmi avere paura e di mostrarmi. Mettendomi a nudo. Essendo Grazia Guardo. Essendo Giulia Guardo. Essendo un ibrido: Grazia Giulia Guardo. Iaia. Maghetta Streghetta. Gikitchen. Gi. La cuoca matta. Maghetta. Mag. Streghetta. Giù.

Sono stata tutto e niente ma sono stata solo una cosa: vera. Perchè se prima ho creduto di indossare dodici maschere una sopra l’altra per nascondermi, adesso ho capito. Che sono sempre (stata)  io.

L’anno che verrà si preannuncia più impegnativo da un punto di vista psicofisico  e ricco di una vita che non credevo di dover condurre. Non ho paura. Non sono eccitata.

Sono calma, riflessiva e pondero quello che è giusto e sbagliato ma non per gli altri. Per me. Ho acquisito quello che se  avessi posseduto prima mi avrebbe evitato atroci sofferenze: un pizzico di egoismo. Ne bastavano solo dodici grammi.

L’augurio che posso farmi, oltre a tenermi stretti questi dodici grammi di salvezza, è avere l’onore un giorno di potervi abbracciare e dirvi : Grazie.  Dovessi impiegarci dodici millenni.

Chiudo l’anno con un nome che salterà fuori. Grazia. E a me Grazia fa pensare a mia nonna. Alla nonna Grazia.

Se Nonna Grazia fosse ancora in vita e non fosse stata in quella vita una Santa donna che nella massima espressione del divertimento si riuniva con la sorella e le vicine di casa per il Rosario pomeridiano, una bella ginocchiata sugli stinchi me l’avrebbe data oggi. Snaturare la scacciata potrebbe farmi perdere la cittadinanza sicula seduta stante. Una delle cose che mi infastidisce di più ultimamente è il fatto che nessuno abbia capito che io sia siciliana e che io viva in Sicilia. la presenza del Nippotorinese deve avere turbato gli equilibri geografici. E’ bizzarro sì che un torinese possa trasferirsi nel profondo Sud ma a quanto pare accade. Il mio viscerale amore e conoscenza per Torino poi, e passione per il Po e la nebbia, credo abbia definitivamente dato il colpo di Grazia ( la ginocchiata sugli stinchi della nonna, appunto) al tutto. Il meridionale di solito si lamenta della nebbia e del Po e non accetta per nessuna ragione al mondo il cambio di clima e l’assenza del mare. D’estate quando dico che non “vedo l’ora di passare agosto a Torino” qui vengo continuamente additata come ” stupidacretinacosastadicendo?!”. Se prima perdevo tempo a spiegare e per certi versi giustificarmi di questo essere bizzarramente controcorrente, adesso me ne infischio e proseguo.

Quel ” ma sai che non sembravi siciliana?” comincia un po’ a infastidirmi e nonostante non sia campanilista per certi versi sto riscoprendo una mia identità meridionale sopita dalla nascita. E con quel “sicula sugnu” su twitter e su instagram esprimo una mia appartenenza geografica che alla fine dei conti non è mai stata rilevante. Il meridionale, come il siciliano, credo sia ghettizzato dal fatto che promuova incessantemente i propri prodotti tipici. Il meridionale, come il siciliano, lo si immagina oltre che fautore del cannolo e della cassata anche promotore dell’unto,  della pesantezza e della caponata da accompagnare al caffè alle otto del mattino. E’ escluso dal catalogo “meridionale -siciliano” l’individuo vegetariano, promotore della feta con l’ananas e della carne con le mele, intollerante al latte con manie di cibo salutista e fedele alla divinità Seitan.

Sarà che non dò particolarmente lustro all’unto e al Re Cannolo ma  pur essendo fortemente convinta che la Sicilia dia un apporto fondamentale alla Cucina Italiana, sia nel dolce che nel salato, credo altresì che ci sia un’immagine comune terrificante della mia terra.

Nelle isole, e non lo scopro io, vi è quella chiusura dettata dal poco interscambio culturale; e pur nonostante  la mia terra al contrario sia  stata stuprata continuamente per millenni da diverse popolazioni rimane pur sempre un’entità chiusa e poco aperta dove determinate tradizioni nascono e devono morire come è stato in passato. Stuprare la scacciata credo sia un crimine e nello statuto speciale al quale appartengo ci sarà un comma barra b che mi farà rinchiudere al più presto nelle segrete di qualche convento Benedettino per subire  torture  del tipo ” caponata a colazione, capretto a pranzo e cannoli e cassate a cena”; che per me rappresenta davvero la massima espressione della malvagità.

Io nella scacciata ci ho messo la mela. Tiè! E lo dico così senza tanti giri di parole. Mi sono fortemente convinta dopo la preparazione del Chutney di Cipolla ( e Pera), che questa insieme alla frutta riesca a far esplodere meraviglie nel palato. Ho quindi messo nella classica Scacciata Siciliana con le patate che generalmente prevede solo la cipolletta fresca, il formaggio ( tuma soprattutto), le patate e le cipolle anche delle mele tagliate sottilissimamente. Non contenta ho pure usato dei pezzettini di prosciutto cotto. Non certamente per la Vigilia di Natale o per il venticinque stesso perchè per tradizione la mia famiglia durante il Natale non mangia mai carne.

Ed è bellissimo vedere come i parenti resistano a queste 48 ore senza carne. Allucinati mi guardano con preoccupazione sempre sostenendo che ” Ma non è pericoloso stare due giorni senza carne?”. Suppongo credano che mi cibi di carne essiccata nascondendomi nelle segrete della mia casa:  altrimenti dopo dieci anni senza carne quella che ticchetta dovrebbe essere  la mia versione zombie assurdamente credibile nella versione umana ( visto il pallore non si direbbe ma tant’è)

La presenza della mela è quasi impercettibile. La dimostrazione arriva dal fatto che questa scacciata è stata anche assaggiata da chi era ignaro  della presenza della frutta. Apprezzandone il sapore si è notato come fosse “particolarmente dolce”. La mela durante la cottura amalgamandosi alla patata diventa davvero un tutt’uno di sapore dolciastro appetitoso.

I Siciliani, semmai ce ne fossero qui a leggermi, avranno già spaccato i pixel del monitor e cercando il mio indirizzo  sul tuttocittà per corcarmi di mazzate ma in realtà credo fortemente in questa mia versione improvvisata della Scacciata con Patate e Mela. L’approvazione di papà e mamma poi è stata fondamentale. A papà è stato detto dopo. Non sono arrivata in tempo a scattare una foto mentre mordicchiava allegramente.

“C’è la mela dentro  papà”

“No amore non ho capito “

“C’è la mela dentro papà”

“No amore la mela non la voglio. Sto mangiando la scacciata”

“No papà stai mangiando la scacciata con la mela”

Sguardo a ics. Pallore improvviso. Sputazzamento al grido di “MELA ?SCACCIATA? CON LA MELA?” e innovazione mista a rassegnazione

“Ma è buona !”

Ecco. E’ buona. E allora il resto non conta.

Non metto becco sulla ricetta della pasta per il pane perchè ognuno ha la sua. Generalmente per 600 grammi di farina bianca occorrono  25 grammi di lievito di birra e intorno ai 220 ml di acqua tiepida con 6 cucchiaioni di olio extra vergine di oliva e un bel cucchiaiozzo di sale ma. E dico ma: non ci metto becco. Ognuno userà la propria ricetta della pasta di pane e andrà più che bene.

Dopo aver steso il primo foglio di pasta di pane mettere abbondante olio extra vergine di oliva e le fette di patate ( tagliate sottilissimamente) , le mele ( tagliate non troppo sottili) , cipolla come se piovesse (tagliata sottilissimamente), tocchetti di prosciutto cotto ( o anche straccetti di fettine andranno benissimo). Abbondante sale e pepe nero macinato sul momento e qualche bel tocchetto generoso di mozzarella ( anche se il siculo direbbe Tuma o Pecorino !) e chiudere con il secondo foglio di pasta di pane steso precedentemente. Oliare come non ci fosse un domani anche la superficie e salarla con abbondante sale grosso tritato sul momento. Infornare a 180 per 30 minuti circa e proseguire la cottura fin quando non sarà tutto doratissimo. Alzare dopo i 30 minuti a 190-200 . Dipende chiaramente dal forno ( io uso la funzione statica ” cottura pane” che è ottima, santapizzettascacciata!)

Di tanto in tanto qualora si volesse dare una bella spennellata di olio in superficie non fa mica male. Tende a rinsecchirsi la scacciata e la caratteristica è che deve grondare ( ma letteralmente grondare) olio. La mia è una versione “light” diciamo perchè ne grondava solo otto ettolitri. 

Questa pentola quissù (esisterà? quassù non mi piace, uff) è della mamma della mia bisnonna calabrese Rosaria. E’ di una bellezza inenarrabile e non vedo l’ora di  blaterarci sù. Tra twitter, facebook, Instagram e nonsoneancheiocosa ci sarà modo di sbaciucchiarci ancora e ancora. Qualora non dovesse accadere, per vostra fortuna, ci vediamo l’anno prossimo con il primo post del 2012.

Grazie infinite a tutti.

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49 COMMENTS

  1. Ci sarebbe talmente tanto da dire su questo post… ma mi voglio concentrare su Turi, leggendo ho sputato il caffè sul monitor… anzi spruzzato per la precisione, perché mi sono immaginato ipoteticamente seduto a tavola con mia figlia che mi comunica di aver messo qualcosa di strano nell’amatriciana. Sono sicuro che la reazione sarebbe stata la stessa. Ed è fantastico verificare come il cibo che ti è più caro per qualche ragione (e ognuno ha la sua) diventa quasi un dogma. Nel senso che è inammissibile che ci sia una variante “esotica”. L’amatriciana è guanciale cipolla pomodoro strutto pepe. Quella “vera”. Quella “mia”. Ed è così e basta. E se arrivasse mia figlia e mi dicesse “papà nell’amatriciana che ti ho fatto ho aggiunto il mango” io non capirei, e probabilmente direi anche io che il mango non lo voglio e poi aspetta che finisco almeno… perché non è proprio possibile.
    E per quanto io sia convinto che per amore di una figlia si possano anche negare i dogmi, io sono sicuro che gli è piaciuta veramente alla fine. Perché come ho detto sulla “recinzione” dell’app, tu sei il re Mida della creatività. Tutto ciò che tocchi diventa glamour, ho detto lì. Qui dico che tutto ciò che tocchi diventa poesia, bellezza, sapore.

    Nel 2011 ci siamo visti e abbracciati, e ci siamo sentiti un po’ di volte. Vorrei che nel 2012 ci rivedessimo (magari un po’ più a lungo) e ci sentissimo un po’ più spesso, per ridere e giocare e parlare giocosamente e allegramente di cose mortalmente serie. Che è questo che mi piace tanto.

    Tanti auguri Iaia, ti auguro che il 2012 sia il tuo anno. Tuo “dentro”. Ci hai lavorato tanto, nell’ultimo triennio. E i risultati si vedono tutti. Continua a lavorare, e “vuoiti” bene. E se non te ne vorrai abbastanza, io ne ho ziliardi di tonnellate per te.

    Buon Anno

    • Cioeè Cì famme capì nun ne sentemo chiù? ( forse è napoletano chiù ) ma santapizzetta stiamo indietro con le lezioni ed io ormai mi sono specializzata nel danksalotiuarverikchaind ( come sto andando su instagram con il mio inglese? *ridocomeunpazza)
      Giuro che oltre ad abbracciarci di più sentirci di più e tuttodipiù io mi metto d’accordo con le tue meraviglie e tra una manicure e l’altra du spaghi a matriciana cor mango *_* saltano foraaaaaaaaaa (è che mi sono convinta di sapere parlare il romano. toglimelo dalla testa perfavore)
      damose na punta !( hai visto? non so quel che dico ma lo dico )
      La rencinnnzione l’ho letta stanotte perchè non le pubblicano subito e devi aspettare. E vederti lì non sai quanto mi renda felice.
      Ieri a pier ho detto ” la zucccccccccccccccccca Max ha messo la zuccaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa”
      E lui ha detto ” amore sì. è una zucca. Max ha messo la zucca. stai calma ” ( solo perchè saltavo eh. uff. non si può saltare? )
      E’ che mi entusiasmo troppo e quando ho visto la tua teglia. la tua cucina. e la zucca ho perso il controllo *_*

      ( nonmiprenderetemaiiiiiiii signorivestitidibiancooooooooo maiiiiiiiiiii)
      nel 2012 devi farmi vedere ( DEVI PROPRIO EH) la tua meravigliosa città. SOgno di vederla con un romanoderoma da una vita. L’ho sempre vista da turista e da sempre sogno di vederla con gli occhi che ne conosce gli angoli segreti.
      Io mi auguro questo. Midispiacepppettè ma mi auguro questo. Tra barrette al cioccolato e quiz su cosa non c’ è a roma. Lo portiamo al faro con la funicolare e la biondapelato poi li molliamo per parlare di taoismo su una giostra.
      E’ stato davvero un anno difficile MAx e tu sei sempre stato qui. Nonostante tutto e i tuoi problemi.
      A gridare primooooooooooooooooooooo anche quando non c’era un cacchio da ridere.
      Conosco la tua grandezza. E il tuo prenderti in giro è.
      E’ quello che sei.
      Un grande uomo capace di relazionarsi con tutto e tutti. E ho sempre amato e ammirato tantissimo questa parte di te. Poi anche le altri 123021943248204824milioni di parti.
      Ed è assurdo come non arriviamo mai a scriverci ma in un modo o nell’altro ci riusciamo.
      e.
      insomma cì ora mi commuovo *_* santocielo.
      ahem *coffcoff*
      focalizzo amatricianacormango così la smetto.
      a te non c’è stato bisogno di toccarti.
      PErchè oro già lo eri.
      per sempre Maxettino :* Grazie infinite
      (vabbè ohhhh poco poco dai*passamifazzolettino)

      • Alle 8.36 quando hai scritto questa nota ero completamente perso nell’aifon. E’ praticamente una droga, ed è tutta colpa tua… 😀 (ogni secondo scopro una cosa nuova, ho scoperto come si sincronizzano i contatti con l’account google, e perdo ore sull’app store, e ho scoperto un’app per visitare parigi a meno di un euro e l’ho già scaricata ed è geolocalizzata e ho già visto i percorsi da fare e sto facendo i programmi per parigi e le note le prendo sull’aifon ok la pianto).
        Il fazzolettino non te lo passo perché serve a me… :*
        E a te che ringrazi sempre tutti, per una volta grazie voglio dirlo io.
        In parte te l’ho già detto in privato, ma voglio ringraziarti perché leggerti mi fa bene. Quando ci sono quelle giornate che sbatteresti la testa al muro, “casualmente” nel momento più buio mi arriva la notifica di un nuovo post sul blog, e dopo averlo letto sto meglio. Sei l’optalidon della mia anima, e anche questa te l’ho già detta da qualche parte.
        Poi voglio ringraziarti perché tramite il tuo blog ho avuto modo di conoscere (per ora virtualmente, poi chissà) delle persone speciali, che poi sono quelle con le quali ci ritroviamo a cazzeggiare qui sul blog, mi riferisco a (li chiamo per nick) Bibi, ssandrici, miluuvet, pezzodistella, iber, pani, amaradolcezza, elllisa, e altre che sempre tramite te ho conosciuto su tuitter e frequento su altri blog, darsch, rudy, claudio gagliardini, e tantissimi altri che mi sto dimenticando perché non ti scordare che ciònacertaetà.
        E poi voglio ringraziarti perché sei sempre stata vera, e tu sai che io lo so, e insomma ci capiamo. Perché con te riesco a parlare di tutto, su uno dei mille canali che usiamo per comunicare, e non importa se è telefono messaggio feisbuc tuitter blog o (adesso anche) instagram, quando ti parlo mi sembra sempre che siamo da soli in una stanza e seduti uno di fronte all’altro a guardarsi negli occhi e a ridere come scemi.
        Ecco, ridere. Per me è importante ridere, non riesco a stare senza. Ti ricordi, te l’ho raccontato, che quando mi sono rotto una costola la cosa più brutta in assoluto era il non poter ridere perché mi venivano dei dolori lancinanti… ridere per me è proprio una parte fondamentale dell’esistenza, come mangiare e bere. E con te io rido tantissimo, ma tanto che non hai un’idea. Credo che i miei vicini di openspeis pensino che io sia un po’ matto, perché ogni tanto scoppio a ridere di gusto mentre leggo qualcosa di tuo e magari ci metto su anche qualche commento…
        C’è questa sintonia, questo idemsentire, che mi piace proprio tanto. Che è la dimostrazione che non è necessariamente detto che ci si debba vedere per essere grandi amici. Perché per me tu sei una grande amica, una di quelle che stanno nelle dita della mano sinistra, quella con cui inizio a contare. E quando conto le mie amicizie importanti, la destra non la finisco neanche.
        E ti aspetto, a Roma. TI faccio fare il giro dei Caravaggio, che non lo sa quasi nessuno che a Roma ci sono tre Caravaggio buttati là, in tre chiese. E poi ti porto all’Aventino al giardino degli aranci, dove c’è una porta dal cui buco della serratura si vede tutta Roma. e poi non lo so, poi ti porto a passeggio da qualche parte e poi faccio assaggiare al nippotorinese la migliore amatriciana che possa mai immaginarsi (e se vuole anche carbonara e cacio e pepe).
        Ogni volta che penso a te penso che incontrarti è stata una fortuna. E tu mi hai dato tanto, cara Iaia. Tanto che neanche lo immagini.
        Sono sicuro che c’è una ragione, se ci siamo incontrati. Perchè niente è per caso, lo abbiamo condiviso tante volte. E nei momenti bui dell’uno, l’altro c’era. Con una reciprocità che a pensarci fa quasi paura.

        Gli auguri te li ho già fatti e te li rinnovo, voglio approfittare di questo spazio per fare gli auguri a tutti i frequentatori, occasionali e non, di questo spazio. Per natale ho augurato a tutti la serenità, perché senza serenità la felicità è inarrivabile. Per il 2012 auguro a tutti la fiducia e la speranza, senza le quali il lavoro duro non porta frutti.

      • abbracciamoci e soffiamoci il naso tu nella mia magliettina e io nella tua.
        e poi continuiamo a scaricare app (oh io ce l’ho tutte! pure la guida per il madagascar a caccia di lemure )

        ahahha ti amo !
        *:
        ti scrivo dopo.
        Scappo a fare cotechino che arriva da Bra *_*
        santocielochepuzza

  2. Buon annooooooooooooo *_* io mi commuovo di continuo, saranno gli ormoni boh, auguriii Iaia a tuttitutti Signor Turi, Signoracomare Nanada e Nippocoso. Auguri Maaaaaaaaaaaaaaaaaaaaxxxxxxxxxxxxxxxxxx

    • sei l’amore di Iaia tu.
      l’amore di Iaia.
      ti voglio bene cucciola.
      Che sia un anno meraviglioso ( dobbiamo quindi sbarazzarci dei due Pier, è chiaro)
      😀

    • comincio a volerti bene avatar con il gatto.
      buon anno anche a te spam selvaggio privo di nesso logico .
      ti detesto allegramente ma non stasera.
      continuerò a farlo da domani .

  3. Nemmeno un torinese sa amare Torino come la ami tu!!!
    Tanti tanti auguri amica mia, con tutto il cuore.
    Non voglio spendere tante parole, basta questo:in bocca al lupo, ma senza che il lupo debba per forza creapre, perchè il nostro è un lupo simpatico, che in bocca ci porta a spasso cavalcando il nuovo anno che verrà.
    Ti abbraccio fortissimo,mio tesoro.

    • ti voglio bene Katia.
      Grazie infinite <3
      Che sia un anno meraviglioso per te e i tuoi cari e che Torino possa vedere questo nostro abbbbracccionestrettestrettesottolamole.
      ma pure a piazza san carlo.
      ma pure alle gru.
      ma pure in mezzo a una strada qualsiasi.
      al valentino sarebbe maledettamente romantico e struggente.
      Un bacio grandissima Katiucciamia :*
      grandissimo .
      Sei bellissima :*

  4. Buon anno anche se non ci conosciamo, ma c’è sempre tutto il 2012 per farlo 😀
    Che il nuovo anno possa portarti le speranze e le aspettative che hai nel tuo cuore.
    Ciao, a presto se ti va
    Emilio 😉

    • Emilio sei gentilissimo e spero di approfondire la nostra amicizia nel 2012.
      Ti auguro un anno meraviglioso che possa vedere realizzati tutti i tuoi sogni.
      ti abbraccio forte.
      Un bacione

  5. no vabbè.
    io questa la voglio fare ora.
    e mangiare anche ORA.

    qualche settimana fa ho portato a pranzo da mia mamma una teglia di lasagna bianca, con piselli e funghi.
    mio babbo l’ha guardata stranito, ha chiesto a mia madre ma non c’è altro?
    e alla fine mi ha detto “ma si dai non è male” che per mio babbo equivale ad uno dei complimenti più complimentosi che ci siano.

    quindi presto gli servirò i malloreddos col sugo di papaya.
    per dargli la botta finale 🙂

    (voglio vedè la recinzione di max)

    • Amò mi hanno scritto recinziiioni talmente belle che crederanno mi sia fatta duemila account da tremila ip diversi.
      Ma chi ci deve credere che gente non pagata ha scritto codestemeraviglie? Mi sbatteranno fuori dall’app store perchè ho portato amore e sbaciucchi e cuoricini anche lì.
      *_*
      santo cielo la fine del mondo è vicina.

      ecco .
      tanto noi ci sentiamo tutta la notte quindi vabbè chetellodicoaffàqui ti amo?
      ma te lo dico lo stesso
      ti amo
      ;é

  6. io le mele le metterei in ogni dove. le mele hanno un cuore a forma di stella tra l’altro.
    e tu sei sicula di dubbi non ce ne sono. e comunque basta. perchè oggi mi commuovo anche a vedere un’arachide sgusciata e sono peggio del solito e altro che 00.00 – 00.12 T-T
    Tanti auguri a te, a tutti quelli che ti amano compresi i meravigliosi individui conosciuti qui, a far chiacchericcio sotto i fornelli.
    Vivogliobbbene e adesso datemi un fazzolettino.

  7. Nella fretta che prende anche me, a volte, ti auguro sempre e solo il meglio. Tieniti stretti quei 12g, e se li dovessi perdere, chiedi pure. Io ne ho 24. anzi 36, anche per Cey.
    All’anno prossimo piccola kruvka dal cuore di caramello.

  8. un anno pieno di speranze e certezze. di sorrisi e amici. è il momento commosso anche per me. che pare che stiamo per partire tutti per un lungo viaggio. ma domani sempre qui saremo, oh, si spera. auguri a voi. tutti tutti. * più mele per tutti

  9. Cara, io faccio pietà anche a fare gli auguri (non c’è proprio speranza)! :oD
    Comunque sia auguro a te, al nippotorinese, a tutti i nani, conigli e bamboline tante cose belle e un 2012 coi controfiocchi.

    ZetaElle

    • no. tu sei solo adorabilmente adorabile.
      Grazie per la compagnia.
      Che sia un 2012 strepitoso per te e i tuoi cari.
      ti abbraccio fortissimo :*
      Un bacione Zetinabellissima

  10. ma assomiglia un po’ allo strudel?
    vedi le contaminazioni culturali cosa combinano? Nascono cose strabilianti. io proverei anche con le arance e magari pur i pistacchi

    • grazie infinite per tutti i perepepeperepepeè.
      davvero per tutti.
      E sì, proverò con arance e pistacchi.
      ti abbraccio forte.
      Un bacio Pani :*

  11. Con tutti questi 12 in ballo, il nuovo anno non potrà che essere il TUO anno 🙂 E te lo auguro di cuore, che sia ricco di gioia, serenità soddisfazioni, salute e ti regali tutto ciò che più desideri. Alla faccia dei Maya 🙂 Un bacione

    • Grazie infinite Federica. Speriamo solo che ci sia la salute perchè davvero mi interessa solo quella.
      Auguro anche a te uno strepitoso 2012 e che tutti i tuoi sogni possano realizzarsi.
      ti abbraccio forte!
      Un bacio :*

  12. Ciao! come sempre mi piace molto leggerti 🙂 ti immagino cucinare nella tua Sicilia, portare un tocco originale alle ricette, è segno di creatività e di brava cuoca 😉 Ti auguro uno strepitoso 2012 e ricambio volentierissimamente ( si dice?!… ) il tuo grandissimo abbraccio :)) ciaooo

    • Giuro che sono tutto tranne che una brava cuoca. Riesco solo a dissimulare bene.
      Grazie infinite !
      E’ un piacere anche per me. Auguri per uno strepitoso 2011 . ti abbraccio !

  13. Cara, carissima Giulia (lo so che l’appellativo non ti aggrada particolarmente ma la mia scontata dialettica mista alla poca fantasia tipicamente lombarda non mi permettono di definirti altrimenti, per me sei una cara persona 😉 !) …dicevo… cara Giulia, possa il 2012 portare a te e ai tuo cari (aridaglie!) tanta, tanta tantissima serenità, buona salute e tutto ciò che desiderate!!
    Un abbraccio fortissimo!

  14. Eccomi qui, in ritardo di un anno…passo a ringraziare e ricambiare gli auguri. In sordina trascorro del tempo qui, con l’aria un pò sognante da bambina e quella da “blogger invidiosa” che vorrebbe saper scrivere come te ed avere le tue conoscenze dell’informatica ma, deducendo che questo sia il tuo lavoro, non cerco neanche minimamente di “”sforzarmi” d’imparare e conseguentemente di imitare.
    Troppe imitazioni annullano e vanificano blog che promettevano bene.
    Mi fermo prudentemente qui,perchè non vorrei impegnare tutto il neonato anno ad esporre il mio pensiero.
    Comunque devo ringraziarti perchè da te ho “appreso/preso” una cosa, che si può cucinare in lavastoviglie e che si può fare una splendida “parmigiana” con le bucce della zucca….e ti sembra poco?
    Buon 2012, con tanti “barbatrucchi” culinari da svelare agli ignari commensali dopo..assolutamente dopo, ma anche “mai”.
    Se non ti sei già addormentata sulla tastiera ti chiedo un “regalino”, cos’è “Instagram” 😀

  15. “Sono stata tutto e niente ma sono stata solo una cosa: vera. Perchè se prima ho creduto di indossare dodici maschere una sopra l’altra per nascondermi, adesso ho capito. Che sono sempre (stata)  io.”

    Te lo dissi proprio .. Ieri? O l’altro ieri. Non i porta ciò che conta e che tu l’abbia capiti sul serio.
    Ciò che conta e che tu non ti senta in colpa a star da sola o con Nippo … Perché fare e rifare non ti farà sentire meglio. Non devi per forza dare. Non ti ê riesco. Sii te stessa, sii generosa e armoniosa con chi se lo merita . Di NO senza un attimo dopo sentirti in colpa. Sii Siciliana e Italia e cittadina del mondo. Utilizza il web come secondo mondo ma non per allontanarti dalla Sicilia ma per unire le due cose.

    Mamma è siciliana e io nacqui a Torino da padre Torinese. Mamma ha studiato a Firenze e in Germania.
    Mamma porta in tavola quello che è. Ama i canditi e beve barolo, adora la senape . Lava i piatti truccata e con i gioielli perché e se va al parco a camminare lo fa con classe. Mamma è chiamata la “duchessa” . Mamma dice ” Signore non ci diventa, lo ci si scopre quando il tuo cavaliere ti verrà a prendere. Le Signore apprezzano il bello e non ostentano il lusso”.

    Pensa di meno, sorridi di più.
    Di meno grazie, sii fiera per quel che sei, quel che hai. E dai.

    • Scusa !! E che io ho fatto dattilografia ma miseria vacca boia con l’iPad è un disastro!! Vado troppo veloce e non prende sempre il mio dito!! Poi non rileggo e fffff
      Penso che il senso si capisca!!

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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