Lo scorso anno oltre ai pandorini al cioccolato (clicca qui per la ricetta), pandorini classici in formato mignon (clicca qui per la ricetta), panettone...
( che in hindi चटनी, caṭnī, significa "leccare" . E da quando su Instagram ho amici che mi scrivono in hindi e io faccio finta di capire ormai posso a pieno titolo fregiarmi del titolo " La sicula che non sapeva scrivere in Hindi ma ci provava") altro non è che un condimento per i piatti principali della cucina Indiana. Perchè insomma il cannolo sta ai siciliani come il chutney sta all'indiano. Adoro adoperare le mie scarse conoscenze matematiche a queste inezie. E' come se il liceo scientifico avesse avuto un senso (sefaperdì).
Generalmente questi chutney accompagnano carne e riso ma è pur vero che non sono niente male con il pesce e le verdure. Io ad esempio "puccio" (termine che adoro) carote dentro composti chutneschi perecipollose. Dopo aver coniato "chutneschi" oltre a vergognarmi di me dovrei pure aggiungere che generalmente il chutney presenta degli ingredienti base : zucchero e aceto e che quindi è tipicamente agrodolce.
Detestando le noti agrodolci come poche cose al mondo posso però sostenere con fermezza che non è affatto un agrodolce fastidioso e che comunque di aceto e zucchero se ne possono adoperare davvero quantità ridotte senza rischiare di compromettere il risultato.
Meno sedici giorni a Natale e se apparentemente l'alter ego fumettoso sembra gridare di felicità in questo angosciante calendario dell'avvento, la realtà è tutt'altra....