Ricette Vegetariane e Vegane

Uno Smoothie della Buonanotte

Dopo lo Smoothie Detox, depurante rilassante disintossicante blablabla pubblicato su Style, è la volta di uno Smoothie tutto domenicale. Rilassante e dai toni delicati. Da sorseggiare freddo, ma anche a temperatura ambiente, leggendo un libro inventando contorni e disegni o appassionandoti a una graphic Novel che vorresti non finisse mai.

Un attimo per volersi bene mentalmente e fisicamente. Arrotolando i piedini nel plaid. Liberi dalle scarpe e da bottoni, jeans e cappotti. Con una ridicola maglia sgualcita, un paio di fuseaux bucati e delle calzette a righe pronte per essere infilate negli stivaletti pelosi con la suola di cartone.

Ti sistemi i capelli, e qualora non ce li avessi come il Nippotorinese puoi sempre lisciarti la pelata, e mentre frulli velocemente assapori già questo stramaledettissimo-meritatissimo riposo. Lo sorseggi lentamente assaporandone ogni singola particella e ti lasci cullare un po’. In questa domenica che fortunatamente sta per finire perchècacchiohaitroppecosedafareeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!

Mi perdo sempre nel finale, mi sa.

Per due Smoothie piuttosto generosi

occorrono: 2 banane, 440 ml di latte di riso (anche quello di avena è perfetto), 6 cubetti di camomilla ghiacciata (in alternativa del ghiaccio normale e un po’ di verbena, facilmente reperibile in erboristeria). Nessun tipo di zucchero perchè eccita e non è rilassante ma qualora risultasse meno dolce del previsto un cucchiaino di miele per bicchiere (viziati!).

Da quando ho provato questo meraviglioso smoothie calmante piuttosto che rincorrere la verbena in erboristeria o aromatizzare con la camomilla facendo sobbollire prima l’acqua e poi aggiungendo i cubetti di ghiaccio, ho semplificato tutto tenendo in freezer dei cubetti di camomilla ghiacciata.

Niente di elaborato eh. Dopo che hai preparato la camomilla versala nei contenitori del ghiaccio e lasciala in freezer per l’occorrenza. Eviterai tantissimi spiacevoli passaggi che sono solo una perdita di tempo.

Dopo che hai sbucciato e tagliato le banane dentro un recipiente capiente (quello del frullatore o il bicchierone adatto per il frullatore ad immersione) e versa il latte di riso o di avena (anche quello di kamut è da prendere in considerazione), aggiungi i cubetti di camomilla ghiacciata e frulla per bene il tutto fin quando non diventa denso e liquido. Gli zuccheri sarebbe appunto meglio evitarli, ma il miele al contrario dello zucchero artificiale potrebbe essere un’idea qualora proprio non si avesse un palato pronto a “sopportare” questi gusti meno dolciastri (la banana ne contiene un bel po’ eh…*disse agitando il ditino da maestrina e ondeggiando la testa come a voler dire ” no no no non si fa”).

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25 COMMENTS

  1. darei non so cosa per alloggiare in un hotel come si deve e al mattino, tirare la corda e far arrivare il cameriere con uno smoothie così, rosa compresa.
    Ma ora voglio sapere il nome della grapich novel e poi come si fa a lisciare la pelata

  2. ahhahaha ma posso alloggiare nello stesso hotel con pani? peffavore.

    ed io che ho (è risaputo) bisogno di dolcezza lo zucchero ce lo metto, tiè.

  3. Latte di riso mi manca ma lo vado a prendere dopo. Quale prendi tu che sei esperta tesoro? Non che sia di fondamentale importanza, ma tipo fra i vari latti di soya c’è una differenza abissale, c’è anche fra il latte di riso? Io ho visto sempre in giro quello della Scotti.

  4. Splendida! Continuo a guardarti e mi sorprendi sempre! Ti ho anche messaggiato ma non ho avuto risposta… forse sei megasuperimpegnata! Continuaaaaaaaaaaaaaaa!

  5. Ma io ti adorooooo!! Stai risolvendo tutti i miei problemi con le intolleranze al lattosio!! Bon, sei diventata il mio nuovo idolo…sto finanche meditando di eliminare la carne (son di nuovo in periodo di schifo… :(…)
    Baci!!
    Silvia

  6. Ficcati la camomilla in vena e rimani arrotolata nel tuo plaid almeno per oggi 🙂
    Te lo meriti (bestiaiperattivamorapallida)
    So quanto odi stare ferma, ma sulla macchia rossa a sparare minchiate non è poi così male..
    bacetti

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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