Ricette Vegetariane e Vegane

Il Palazzo degli Elefanti

E’ vergognoso me ne rendo conto ma oltre a non essere mai andata alla festa di Sant’Agata,  la mia città dovrebbe ripudiarmi ( e credo lo abbia fatto) perchè   non avevo mai visitato il palazzo degli Elefanti, sito sul lato nord di piazza Duomo ( per Cey : sì, quella dove c’erano novemila spose e le ragazze che compivano diciotto anni sembravano essere comparse di un remake del Gattopardo a basso costo. Solo  con vestiti leggermente più sfarzosi e in acrilico lurex con un po’ di elastame).

Lo scalone d’onore che si apre sulla corte interna è del XIX secolo e mi ha entusiasmato parecchio tanto quanto i lampadari e alcuni oggetti. Uno su tutti il pendolo con le sembianze di un elefantino che alle undici esatte ha fatto balzare tutti in aria al grido di “chivalàcosèaiutounabombattentatomiiiiii” a dimostrazione del fatto che oltre a me c’era gente tranquilla e per nulla allarmista ( l’unico impassibile? il nordico nippotorinese che si aggirava con fare sospetto tra i quadri dove  erano ritratti i Sindaci di Catania e che mi ha costretto a posare davanti a Scapagnini che apprezzo quanto un calcio sugli stinchi- A seguire diapositva).

Le carrozze settecentesche , quadri di pregio, statue e ricordi di una città distrutta e sotterrata. E mentre la mia città litigava, inveiva e si metteva in coda per la benzina lanciandosi bidoni addosso  e saccheggiando i supermercati io ho gridato un sonoro ” bastaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa” e mi sono goduta il sole ( leggi: freddo polare)  e un po’ di arte; che poi la settimana da eremita segregata in casa mi attendeva, ed era meglio incamerare il più possibile una sana ondata di normalità.

(inciso ? non mi è piaciuta questa ondata. In principal modo perchè le donne si ostinano ad indossare gli stivali pelosi e NO! io NON POSSO ACCETTARLO! Loro avranno potuto dire lo stesso di un’antipatica che girava con fare sconvolto in total black imbottita come una zampogna- piuminoduemaglionicardigan . C’erano 15 GRADI EH?! FREDDISSSIMO – con unghie azzurro puffo cielo e cover iphone con coniglio e coda e Rilakkuma, ma quicomandoio equestaècasamia emilamentoquantovoglio. Tiè) 
Il Photo Booth non mi stanca mai, lo confesso, e tra una pausa di lavoro e l’altra con i miei occhiali finti che indosso per ragioni a me ignare faccio qualche scatto. In realtà credo che abbiano un potere segreto. Quello di farmi credere “una persona seria e impegnata”; e allora quando ho voglia di sentirmi adulta e assumermi gravose responsabilità li inforco e procedo. Tutti ridono perchè avendoli voluti (pretesi)  anche piuttosto in fretta non ho fatto montare le lenti  antiriflesso senza gradazione. Le pupille hanno difficoltà a comparire, ergo somiglio al ragionier Filini in versione Geek-Nerd.

E insomma per dire che  sto lì con i miei occhiali finti a fingere serietà ( e quando rimango un attimo da sola: apro il photobooth e ridacchio incessantemente).

Ha una sua logica tutto questo, no?
























 La serata si è conclusa tra caffè, pasta di zucchero e occhiaie. Ora resta da capire solo perchè io abbia fatto un resoconto della mia domenica, perchè francamente oltre a non interessare me credo davvero che non importi neanche al mio peggior nemico.

Ammesso ne abbia uno che non abbia le mie sembianze, gli altri non li temo mica. Anzi a dirla tutta non li vedo neanche.

E il post giornaliero sta per arrivare. Le dodici e dodici stanno sopraggiungendo. Brutta giornata questa eh? Troppi aggiornamenti; ma il sadismo di lunedì è un must have.

( qualcuno può dirmi che con l’effetto instagram sembro meno pallida e più umana, per favore? perchè qui si fa in fretta a dire sempre ” giuliaammmazzaquantoseipallida” ma mai ” giuliammazzaquantoseipallidamaconleffettoinstagramstaibenissimo”, ecco)

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Inciso dell’inciso dell’inciso doveroso: 

Non che debba assolutamente spiegare ogni cosa, ma faccio parte della fazione ” hai voluto la bicicletta? e allora pedala fortissimo”. In molti mi continuano a chiedere perchè nelle foto io sia da sola e non costantemente accompagnata da qualcuno, che possa essere il Nippotorinese-genitori-amico-comparsa-viandante. E perchè soprattutto io sia sempre in casa e non mi ritragga tra feste, spumante, comitive e su un cubo con minigonna lurex a ballare un latino americano  tra capigliature appariscenti e fiumi di alcool (perchè piuttosto che mettere piede in una discoteca vado scalza in Polonia e perchè piuttosto che partecipare ad un ballo di gruppo mangio coniglio in agrodolce, potrebbe essere essere un buon inizio).

 Pure nei disegni su instagram quando è comparso in rarissime volte il Nippotorinese pure dall’Honduras hanno gridato ” finalmenteeeeeeeeeeeeeeee ! ma allora non sei sempre solaaaaaaaaa! hai qualcuno a tenerti compagnia”.

Avrò la nomea di vecchia zitella pazza ( che per inciso mi rappresenterebbe se solo quel pelato andasse finalmente via a casa sua, uff!) 

A Capodanno tantissimi, in seguito alla pubblicazione di una mia illustrazione che mi raffigurava sola a un enorme tavolo  imbandito,  hanno  pubblicato faccine triste al grido di ” ma vengo io con te ! “, no piccolina ti prego a capodanno da sola no ! “, ” Giulia ma com’è possibile che una ragazza come te sia sola a capodanno?!? dannazione!” e  senza distinzione di colore-nazionalità-lingua un’ondata di commozione generale mi ha fatto seriamente pensare di cambiare nome, chiudere tutti i siti e trasferirmi ad Oslo e via. Una nuova vita. Da Fashion Blogger anziana, forse. Con un nick esotico che passa inosservato, tipo: arancinaalsugofescion.

Sarò breve e coincisa a mo’ di comunicato ufficiale giusto per apparire “alla mano e friendly”. Io corrispondo del mio volto e della mia privacy. E’ di diffile comprensione ahimè nell’era di facebooktwittergugolplas, il basilare  concetto di serietà e rispetto. E riservatezza (questa sconosciuta).

Ho annullato l’account Facebook giusto per questo. Per non creare disequilibri tra quello che è virtuale e reale e quello che concerne la mia sfera affettiva. Il Nippotorinese compare quando lui vuole comparire (mai, appunto) o perlomeno solo dopo regolare permesso;  essendo cerimoniosa fino allo sfinimento non agirei mai senza chiedere. Lo stesso vale per le persone che mi circondano e che non hanno scelto, al contrario di me, di travestirsi da clown e giocare con i nani da giardino. A prescindere poi rò non mi piace mostrare, salvo in rarissime e speciali occasioni, le realtà umane che amo.

Un giorno, semmai avessi un figlio, giusto per fare un esempio calzante pubblicherei al massimo un suo giocattolo- tutina- vestito da nano da giardino ( perchè è chiaro che lo vestirei così anche fuori dal periodo carnevalesco. Altrimenti che lo faccio a fare santocielo? Mica ho tempo per cambiare pannolini!)  ma mai mi sognerei di uplodare una sua immagine, fosse anche solo una manina, senza un suo consenso.

(uhm forse la manina sì perchè se è femminuccia vorrei fare una foto con le nostre mani e smalto in pendant. Sì credo che questo possa concedermelo. Non dovrei avere problemi legali in futuro. Parlerò con il mio avvocato oggi stesso esponendogli il problema) 

 A diciotto anni quando sarà Norman Bates e indosserà i miei vestiti e borse poi lo presenterò (prima, speriamo,  che mi uccida e mi butti in cantina su una sedia a dondolo)

E’ meraviglioso l’affetto e la preoccupazione ma ecco, tranquillità. Occorre tranquillità. Non è mai come sembra e credo che qui lo si è dimostrato in molteplici maniere. Credo, purtroppo, che a leggere superficialmente come si è soliti fare, si possano prendere delle cantonate clamorose.

Non sono sola e soprattutto quei signori vestiti di bianco che mi sorridono e dicono ” vieni qui che ti portiamo in una stanza meravigliosa con le pareti morbide con tanti conigli e nani” non mi mollano un attimo.

Amen.

QUESTO POST È STATO PUBBLICATO IL: 

35 COMMENTS

  1. “perchè piuttosto che mettere piede in una discoteca vado scalza in Polonia e perchè piuttosto che partecipare ad un ballo di gruppo mangio coniglio in agrodolce, potrebbe essere essere un buon inizio”.
    Ecco, io credo di essere uno dei pochi esemplari al mondo a non essere mai andato in discoteca e mai ci andrò

    • siamo qui tutti riuniti. IL MONDO E’ SALVO.
      Santapizzetta. La discoteca.
      Ma davvero esiste?
      Sono entrata una volta ( tra l’altro non ho visto la pista se non da un privè di vetro sopraelevato. Perché per qualche assurda ragione a quanto pare ero accompagnata da un tipo figo amico di un amico che figo non era. Insomma NON LO SO ) e sono rimasta ben un quarto d’ora. Poi ho stretto la mano a tutti. Gli ho detto che no. E via. Tanti saluti.
      Un quarto d’ora perché i dodici minuti li ho impiegati a cercare il cappotto travolto non so dove. Altrimenti sarebbero stati 3 minuti.
      Mi vergogno profondamente di me. E’ uno dei miei scheletri nell’armadio quella del privè nella discotecafigaditaormina.
      Potrò raccontarlo ai miei figli quando si parlerà delle problematiche e il capitolo “grossi sbagli di gioventù” sarà una conseguenza
      ( e odio ticchettare dal cellulare.datemiunatastiera)

  2. ehhhhhhhhhhhhhhhh una figlia..si si si!!!!! 😀
    però Gy…ti prego..non farle vedere le foto che ci sono in alto a questo post…mi sono spaventata!!!! 😀 santapizzetta non traumatizzarla ti prego!!!…
    mai stata in quel palazzo..wow quant’è bello!
    ps: al di la del fatto che sei una zitella bellllllissima…sono siiiiiiiiiiicurissima che il pelato ci sorprenderà!!!! ( e se non lo fa lo picchiamo selvaggiamente…sappilo!) …. Gy ma tu hai letto la mia mailllllllllllllllll? ok la stampo formato gigante e la metto sul liotro!! ho deciso!! ahahahahh …kissssssssssssssss :-*

    • Hariel amoremio sì. Vorrei un maschietto( se proprio devo sognare) perché le femmine santocielo no. Una croce del genere no. La crisi adolescenziale. I primi fidanzatini. Il peso. La competizione con le amiche. NOOOOO le paturnie. Il ciclo. Non ce la posso fare.
      Però ecco per i vestiti e lo smalto , sì ( motivazioni di un certo livello insomma)

      ( mi piace tanto la parentesi con la violenza nei confronti del pelato. Approfondiamo ti prego)

      9384942094820482048203482048042 baci !
      Santo cielo vai al palazzo degli elefanti assolutamente se ti capita. Per tutto il periodo di Sant ‘Agata sarà gratuito e accesssssssiiiiiibile.

      MAIL?!?! QUALE MAIL ?!?!? *cade per terra PIANGENDO

  3. Apppppproposito di chiedere permessi…posso stampare la tua prima foto e appendermela al lavorocameracucinaovunque e ridere sempre fino alle lacrime?!?
    Denghiù! 🙂
    Eppoi…ma com’è che io non mi faccio mai domande sulle tue “compagnie” e ti immagino semplicemente sempresempre circondata da tante persone tutte cuori e abbracci?? Funziono al contrario… 😉
    <3 <3 <3

      • Ecco sì. Mi ha tolto le parole di bocca Tiziana.
        Funziona nel modo giusto*disse abbracciandola fortissimo. Ma proprio fortissimo . FERMMMMMA!!!! NON MI SCAPPPPIIII dove vaiiiiii ?!?!?!?

        ( la foto se vuoi te la mando in email a risoluzione altissima 😀 )
        ( ne faccio altreeeeee!!!!)
        ( cercavo solo una scusa santo cielo)

  4. Machecosapallida.
    Smettiamola. Pensiamo piuttosto a quando andremo al mare insieme e ci scambieranno per due specchi riflettenti.

    E comunque io ora quelle due foto là me le salvo e le uso quando sono di malumore, ti dispiace?

  5. Buongiorno Giulia! Concordo pienamente (e tu dirai: chi se ne frega?!?! 😉 !!!) sul NO agli stivali col pelo, sul coniglio al posto della discoteca e sul discorso delle foto che ritraggono “altri”, soprattutto bimbi… Anche Frugolino, che neppure si lascia fotografare!!!!

    • Non l’ho minimamente pensato Luci e mi fa sempre piacere leggerti; davvero.
      Anzi grazie piuttosto per essere qui a farci/mi compagnia.
      Ecco. Io sugli stivali di pelo vorrei proprio fare un divieto. Ci riuniamo perfavore e scendiamo in piazza? ( visto il periodo poi è perfetto)

      Ecco. Frugolino cuccioloso. Dobbiamo assolutamente inventare una pappa frugolino . Qual’è il suo cibo preferito che la faccciamo subito subito?!?!?
      Mi piace da impazzire ” la pappa frugolino”.
      *_*

      3039 mila baci !

      • So che adesso finirò per sembrare leziosa e costruita, ma te lo devo proprio dire: leggere quello che scrivi in questo blog è un piacere, ma ancora di più è bello leggere le tue risposte ai nostri commenti… perchè si “sente” che sei sincera… anche se in realtà non ci conosciamo, mi sembra di essere sempre stata qui, tra nanetti e conigli, a parlare con te di questa doverosa manifestazione contro gli stivali di pelo… mentre Frugolino cuccioloso (oddio, è proprio così!!!!!!!!!!!) chiede un piatto di spaghetti in bianco… ebbene sì, ho il bimbo meno interessato al cibo che possa esistere, nonostante tentativi di ogni tipo di propinargli pesce e verdure non sono arrivata mai a nulla, continua a cibarsi di pasta e carne. Ma si può?! Non è neppure goloso, mangia solo per pura soppravvivenza, se per caso mangio un gelato o una fetta di torta lui resta indifferente!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! E pensare che in famiglia siamo tutti delle buone forchette… Se riuscissi ad inventare una pappa “frugolina” con le verdure o con il pesce in grado di fregarlo… non so cosa potrei fare per ringraziarti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! bacini

      • Max, grazie mille per il consiglio… sono già “stata” in quel posto meraviglioso, ho già copiato qualche idea… ma Frugolino è un osso duro!!!!!!!!! Sigh!!!!!!!!!!

  6. Essendo anche io cerimoniosa fino all’inverosimile ( e talvolta mi sento persino incompresa dagli altri per questo motivo), capisco benissimo ed approvo il tuo punto di vista, come anche la volontà di preservare dalla “piazza” del web i tuoi affetti più intimi e cari ed il tuo desiderio di serenità. C’è un limite tra il serio ed il faceto, percosìddire, tra reale e virtuale, che non deve mai essere superato.
    Tutto ciò va ad assommarsi a tutta una serie di spunti che trovo affini al mio modo di essere, come ad esempio il fatto che maieppoimai, neanche sotto tortura, metterei piede in una discoteca e sopratutto l’idea di trascorrere una rilassante domenica di sole visitando la propria città (tra l’altro piena di incantevoli scorci artistici, come il Palazzo degli Elefanti) piuttosto che trascorrerla in casa preoccupandosi che c’è grossacrisi *__*
    La domenica a questo serve, a rigenerarsi e a ricaricarsi in previsione di dover affrontare una lunga settimana di lavoro a casa!!!! Brava Iaia. Mi piaci sempreppiù. La tua padronanza di linguaggio e la tua vena di irresistibile ironia sono fonte di puro divertimento 🙂
    In ultima analisi, è verissimo : tra una lettera e l’altra si possono scrivere milioni di parole “invisibili” ma dal peso notevole, inaccessibili ai più, abituati a leggere in maniera superficiale e discontinua e non tra le righe 😉

    • dal telefono mi viene male ticchettare ma ritorno e ticchetto, ecco
      ma giusto per dire la cosa più importante.
      ti amo,
      eeebbbbasta ( sintetica al massimo,ecco )

  7. Infine volevo aggiungere che assolutamente NO agli stivali col pelo, e SI… con l’effetto instagram sembri meno pallida e più umana. Almeno un pò…ma dippiù assomigli a un coniglio! 😉

  8. Ho appena scoperto il tuo Blog… purtroppo abito a Milano, ma riesco a vivere bene quando sono a Catania, mi hai strappato più di un sorriso.
    Grazie
    Niki

    • Niki piacere sono Giulia!
      Grazie prima di tutto di essere qui nella mia (nostra ) cucina. Quando hai tempo e voglia mi farà piacere scambiare delle chiacchiere con te, se vorrai.
      Un bacione !

  9. è giusto pedalare fortissimo se abbiamo voluto la bicicletta e pedalare fortissimo è bello. mi ritrovo fortissimamente pedalando anche se non mi sento più le gambe. pedalopedalopedalo. dev’essere proprio un luogo fescion a catania quello, perchè se non sbaglio le spose vanno sempre lì a strisciare i vestiti molto poco sobri sull’acqua che ha lavato i banchi del pesce. eppure. catania è una bella città, soprattutto quando cerchi qualcosa che va oltre a quello che vedono gli occhi. perchè quella è la scalinata dove, quella è la via dove, quello è il punto dove. e io l’ho vista più col cuore e attraverso i tuoi ricordi che semplicemente con gli occhi. e allora sì, lo posso dire che catania a me è piaciuta tanto.

      • peccato che le ho solo fotografate e ho pure un video da qualche parte dove c’è qualche passante molesta che le prende per il culo.
        certo ste passanti invidiose dei fiori viola delle damigelle proprio…bah. io mica le capisco.
        mora. bestia. ma soprattutto: pallida.
        ecco. (ho delle cose da dirti, quando vorrai. cià. gne. pf)

  10. Ma come si può pensare che tu sia sola, Iaia!!! Sarebbe come, che ne so, offrire un piatto di cannoli siciliani ad una bicicletta (tanto peddire che la cosa non avrebbe senso. Mi sono spiegata? non so. ma tantè.) Io diffido sempre dalle persone che hanno intorno 1293753702753927302 amici, perchè tante volte tutte quelle persone sono intorno, sono nelle foto, alle feste, ma non sono con te, dentro di te. A volte bastano due, tre persone, ma giuste, adatte, di quelle che sanno cosa ti passa per il cervello anche se non lo dici. Ed io credo che Pier sia così, da quello che ho potuto capire camminando con te in questi mesi. Poi concordo su tutto. La prima volta che sono andata in discoteca ho dormito su un divanetto per tre ore. ma proprio dormito, nonostante il chiasso. Una seconda volta non c’è stata. Quindi se vuoi ti accompagno in Polonia.
    Un abbraccio, tesoro bello.

  11. sei troppo simpatica, ho fatto conoscere il tuo blog a mia figlia di 15 anni (me ne assumo tutta la responsabilità) e lo trova molto interessante. ciao Valeria

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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