Quando latiterò immaginatemi, qualora mai voleste farlo, in una scrivania piena di Totoro, Momiji, penne e reflex. Con tre monitor davanti, pallottole di carta, ipad con cover improbabili e iphone con orecchie di coniglio. Tisane “Sollievo” che dovrebbero calmarmi (ma che vengono alternate a litri di caffè. Non decaffeinato. Caffè vero. Perchè sì. Ho ricominciato. Dovevo scegliere tra le sigarette o il caffè e ho scelto la seconda) e nani da giardino. Tanti. Tanti nani da giardino. Il sottofondo potrebbero essere questo (clicca e se sei in ufficio fai ballare tutti) ma non ne sono sicura. Per anticipare insomma che i post giornalieri ci saranno sempre. Del resto è la mia psicoterapia gratuita e ne approfitto. La mia interazione, ecco quella sì, potrebbe venire a mancare. Per un mesetto circa, indicativamente. Ma vi leggo entusiasta sempre. E sempre: grazie.
Celapossiamofarcela*inspiriamo espiriamo*
Anzi no. Voglio proprio indire il concorso “attribuisci un altro nome agli struffoli-cicerata-pignolata-cartellata-sannachiudere-pallazzedorateconpallinecolorate” perchè a noi questa trentina di termini proprio non va bene. Di più. Ne vogliamo di più.
Una cosa è certa, sempre dello stesso impasto si parla. Sì certo può cambiare la dose della farina e talvolta dello zucchero e può cambiare un po’ l’elaborazione ma insomma sempre della stessa base si tratta. Se in Abruzzo, Marche e Molise si tratta di un vero e proprio prodotto alimentare portabandiera regionale, a Napoli con il nome di struffoli è tipico della tradizionale natalizia. Al sud, soprattutto in Calabria e nel Messinese (talvolta anche in alcune parti della Campania) lo si serve in particolar modo nel periodo del Carnevale insieme a bombettine fritte, ciambelloni, graffe e bomboloni per mantenersi sempre sul leggero. Vuoi non mangiarti un chilo di pignolata dopo otto tonnellate di Salsiccia col Sugo? Mapperfavore. Siamo seri. Che sia centro Italia o sud e che sia Natale o Carnevale, sta di fatto che questa pioggia di bombette pallose dorate fritte con il miele e tanti coriandoli zuccherosi è buona e pure tanto. L’impasto per certi versi ricorda poi quello delle frappe, chiacchiere, bugie, comelevogliamochiamarepurequelle.
Incredibile come con un impasto soltanto si siano confuse generazioni e periodi diversi. E’ davvero entusiasmante e bisognerebbe approfondire ma:
lo vogliamo davvero? No.
Noi le vogliamo magnà! (quanto è meravigliosa la sinteticità?). E allora non importa che nome e collocazione vogliamo dar loro. A noi importa che dobbiamo arrotolare palline come non ci fosse un domani e friggere. Incessantemente friggere. Senza mai stancarsi friggere. Friggere. Friggere.
Perchè in questo periodo noi faremo solo un’operazione e onoreremo solo un verbo: Friggere. Non importa quanto ci impuzzeremo i capelli. Non importa quanto piangeremo sulla bilancia tra qualche settimana. Non importa se i parenti periranno con il colesterolo a trecento:
NOI DOBBIAMO FRIGGERE!
Inspirate. Espirate. Buttate il numero di telefono del dietologo e gridate con me: Friggere!!! E friggeremooooooooooooooooooo!
Chilate di pallinefritteunteconilmiele. Così vogliamo morire. Sommersi manco fossero petali di rose in American Beauty. La ricetta tra l’altro è talmente semplice che vien voglia di farne tripla dose e congelarla per i momenti bui (che si dovranno stabilire in un modo a me ignoto). Ho provato due ricette quest’anno per la cicerchiata/comelavogliamo chiamare. Le trascrivo tutte e due e voi deciderete a quale affidarvi. Così non potrete dire che la colpa è mia se verrà una schifezza (sono o no una tipetta furba?).
Le Ricette
La prima che riporto fedelmente è estrapolata dall’enciclopedia delle ricette italiane volume Abruzzo-Molise.
Gli ingredienti sono indicativi per sei persone: 340 grammi di farina bianca, 50 grammi di burro, 200 grammi di zucchero, 3 uova, 2 cucchiai di vino, 3 dl di olio d’oliva delicato, 150 grammi di miele, frutta candita o codette per decorare.
In una ciotola setaccia la farina e aggiungi il burro a pezzi con 50 grammi di zucchero e le uova. Unisci il vino bianco e impasta fino ad ottenere un composto omogeneo. Stacca dalla pasta tante piccole porzioni e ricava delle piccole polpettine grandi quanto un cece (io li fatti quanto un cece obeso strafatto di steroidi occchei?!). Scalda l’olio in una padella dai bordi alti e mettine pochi alla volta per non far abbassare la temperatura dell’olio. Lasciali dorare e poi asciugali su carta assorbente. Quando hai finito di friggere tutti i ceci che hai ricavato dalla pasta, sistema su un piatto e versa il miele con le codette o l’arancia candita. Anche mandorle se ti piacciono. Il passaggio della decorazione è facoltativo.
La seconda ricetta che è poi quella adoperata per la preparazione della pignolatacircerchiatacomelavogliamochiamare ritratta nelle mie foto: 500 grammi di farina OO, 50 grammi di burro, 2 tuorli d’uovo, 2 cucchiai di zucchero, un pizzico di sale, 1 bicchiere di latte, 1 cucchiaio colmo di lievito per dolci (non ho usato il vino) e un cucchiaio di essenza di vaniglia altrimenti va benissimo anche l’essenza di mandarino (parola di giovane marmotta). La ricetta è stata scovata in un ricettario della mia mamma e l’ho cominciata a fare nel lontano 2008. Sempre straconfermata, ci faccio pure le chiacchiere-frappe-bugie ma di questo parleremo in seguito.
In sostanza si setacciano farina e lievito e si uniscono. Si aggiunge il burro fuso ma non troppo liquido (e neanche caldo altrimenti il tuorlo cuoce) e i tuorli. Due cucchiai di zucchero, un pizzico di sale e il latte. Ottenuta la giusta consistenza si lascia riposare un po’ e si provvede quindi alla formazione delle palline che poi andranno fritte nell’olio bollente (sempre poco alla volta in modo da non far abbassare la temperatura dell’olio e non farle soprattutto impregnare di grasso e diventare unte e bisunte) e lasciate asciugare in carta assorbente.
Servite poi con un’enorme colata di miele e zuccherini.
Altra Ricetta
Ingredienti:100 grammi di burro, 500 grammi di farina, 200 ml di latte, 1 pizzico di sale, 1 tuorlo, vaniglia, 100 grammi di zucchero. Olio di semi. Insomma sì sempre la solita roba. Impasti. Riposi e friggi. Miele, codette e ingrassi. Una storia vecchia quanto il mondo, insomma.
a
fanculo, stavolta sono uscito dall’ultima curva già accucciato in carena, manata di gas e controllo della sbandata in uscita ma senza chiudere e taglio del traguardo. eccheccazzo!
😀 😀 😀
Ah!
Seconda! 🙂
Adesso vado a prendere Frugolino all’asilo, sfamo l’Ingeriminese e mi leggo con calma il post… Mia mamma questa la chiama Cicerchiata… Quante volte a carnevale l’ha fatta!!!
Ciao Luci per me sei tu la più brava…anche se sei arrivata seconda!
Tittiiiiii!!!!!! Buongiorno bellissima!!! Passato un buon weekend?! Baciiiii!!!!!
Ciao tesoruccio sabato sono stata indaffarata e domenica relax 🙂 e voi? Come sta l’ingeriminese? Si è rimesso? E Frugolino della zia? Baci baci a te!
Io ho passato il weekend tappata in casa al capezzale dell’Ingeriminese… ho cucinato, pulito, lavato, stirato… insomma, un gran divertimento!!! 😉 Comunque ora il malato sta meglio… Frugolino è tornato dall’asilo con una raucedine che non promette nulla di buono… aiutooooo!!!! baci
Tutta colpa di quel coso! Povero Frugolino mio, speriamo che non stia covando niente di brutto!!
gnam gnam!!! Io le ho fatte giorni fa in versione un pò più..aehm..light!!! Le ho postate sul mio blogguzzo ma tu così superindaffarataincasinataechipiùnehapiùnemetta non le avrai viste 😛 …. gnam gnam..mi fai venir voglia di rifarle non-light! friggiamooooooo siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii …. (no ok mi calmo…fino a venerdi c’ho trooooooppe cose da fa per l’uni e non credo possa stare a caxxeggiare in cucina…ufffffffffffff!) baciiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii :-*
oh e cmq 3 è il numero peFFFFFetto eh!!!! 😀
Iaia ma che niente niente sulla terza ricetta andavi un PELINO di fretta? Mi sono strozzato con l’acqua (ma quando imparerò a non bere mentre leggo i tuoi post…) tanto per cambiare, l’intero openspeis è balzato in piedi e all’unisono ha gridato “NOOOOOOOOOO ANCORA LA CUOCA MATTA!!!”
Evvabbè ce vo’ pazienza…
A proposito di pazienza ho scritto sul mio blog una specie di ode maghettosa che insomma mi farebbe piacere che la leggessi… *blush* insomma vedi tu.
gli struffoliiiiiii <3
li faccio sempre con la mamma, quando torno per le vacanze. sono un rito familiare che amo molto.
però noi li facciamo a natale. si sappia.
mamma napoletana siciliana marchigiana. quindi la nostra ricetta è un po' casuale e rivisitata ma la adoro.
adoro puzzare di fritto per tutte le vacanze.
te la butto lì. magari vuoi provare anche questa. 4 uova, un tuorlo, 80 gr di burro, mezzo bicchiere di vino bianco, un pizzico di lievito di birra, due cucchiai di zucchero, 600 grammi di farina. miele. scorzette di arancia candita e cioccolato a scaglie per guarnire.
bei momenti. gli struffoli mi riempiono il cuore d'amore. ed il corpo di ciccia.
bacino
Boooone le pallette!Le ho mangiate una volta cucinate da un’amica pugliese, penso che loro le chiamino strufoli,se non sbaglio…Mi farebbero bene in questo momento,visto l’alto contenuto di miele!
Spero che in questo mesetto di delirio nel quale sarai sommersa di cose avrai comunque il tempo di ricevere tutta la pioggia di cuori e bacetti che senz’altro ti manderemo!Un abbraccio,splendore!
No qui da noi in puglia si chiamano purcedduzzi o sannacchiudere 🙂
Ciao Katia come stai? Passata la febbre e il mal di gola?
Purcedduzzi mi farà ridere fino a domani! non ricordo esattamente come li chiamava la mia amica salentina,però sono buoni in tutti i dialetti,che dici?
Oggi sto meglio, grazie TittiTesoro,sei tanto cara! Ho solo più una valanga di catarro(scusa il particolare splatter)ma non ho più febbre…Mi sa che quasi quasi vado a farmi un giro (magari a buttare la plastica e ritorno!)…E’ bello stare bene dopo tre giorni di coma!Un bacio!
Sono felice che tu stia meglio… anche Frugolino! Che ti manda un altro bacino perchè così stiamo sul sicuro! 😉
Grazie Luci!Ricambia il bacino a frugolino, sono certa che il primo ha contribuito notevolmente alla mia pronta guarigione!
Luci,ma ioettè,siamo amiche su FB?!
Luci tocca che te lo apri, ‘sto account faccialibro! 😀
Sono sempre stata un po’ allergica a faccialibro… vedo cosa posso fare… 🙂 … Skype? Troppo indietro?!
In effetti il nome purcedduzzi è simpatico e anche un pò ridicolo…ma l’importante è che sono buonissimi!! Ed è anche importantissimissimo che stai meglio, anche se sembri una versione più femminile e carina dell’esorcista (con tutto quel catarro!) Ahahahah….. Se esci copriti benissimo sennò rischi una ricaduta e non sono lì per acchiapparti prima che tu cada! Bacioni tesssoroo.
♥
Grazie Titti!!! In effetti per il momento non sono ancora uscita…C’è una giornata così grigia qui a Torino che non invoglia per niente! Uscirò domani pefforza!
Bacetti e purcedduzzi!
Brutto e pioggia anche qui in puglialand. Bacetti a te 🙂
Ecco. Katia, Max e diteglielo un pò anche voi a Luci di aprirsi l’account a faccialibro. Sei una infopovera, te devi aggiornà mia cara 😉
So’ antica… 😉
Faccialibro ti permette di ricevere ed inviare messaggi privati. Sallo! ❤
se vi do’ la mia mail?! 😉
Si puo’ fare ma dovresti pubblicarla e non so se.
Dici che sarebbe troppo… Invasivo?!
Non lo so Luci. Forse tendo a volerti proteggere troppo da invasioni aliene non troppo gradite, che alla fine potrebbero risultare sgradevoli capisciammè. Ma questo non è il luogo, forse mi preoccupo troppo.
Max cosa ne pensa? MMAAAAAX??
Se non dispiace a te..
Sentiamo cosa dice il nostro super ing informatico…
Io chiedevo giusto perchè non vorrei averti ignorata,Luci, e nel caso in cui avessi FB mi farebbe piacere averti tra gli amici, ma certo che non sei obbligata!
Poi qui sta diventando praticamente una chat tra di noi!
Vero! Però è bellissimo!! 😉
Se aprirò un profilo lo faro’ solo per voi!!! Grazie stelline mie!!!! :-* secondo voi il nuovo post di Max e’ ispirato al nostro discorso?!
Non credo Luci. Eppoi noi siamo l’eccezione che conferma la regola, no??! 😀
NON PUBBLICARE MAI INDIRIZZI EMAIL!!!!!!!!
Visto? Ecchettidicevo?? Max ha ragione. Non si fa. 😉
Ricevuto!
caccole dolci.
secondo me è un buon nome.
immagina una riunione di donnine chic e snob “insieme al tè ho fatto le caccole dolci”
si, vincerò io. perchè si vince quaccheccosa vero?
Da oggi si chiamano per tutti caccole dolci ribattezzate così da Bibi 😉
Se trovi le orecchie per l’iphone devi dirmelo subitissimo!!!
No, non puoi non interagire con noi! 🙁 Buaaaaaaaaaaaaaaaa!
Ieri ho fritto fritto fritto le chiacchere e giannino si è leccato anche le orecchie.
Vado a magnare e ci si ritrova qui all’ora della merenda occhei??
il nome giusto è: cicciopallette!
Le guardi e ingrassi.
Scaldi l’olio e ingrassi.
Le friggi e ingrassi.
Le mangi e …senontilecchileditagodisoloametà!!!
(e continui a mangiarne perchè non ne puoi più fare a meno!)
:*
Bhuaa!…non mi viene..proprio non mi viene di cucinare!….che nonmadre snaturata!…ordunque!….ci mettiamo d’accordo sul nome….scacciapensieri?…gia’ fattodetto?….dolcifrittoline?….Naaa!…bacidimiele?….bha!…strozzadiete!….eh si!….potrebbe andare….o sognifritti!….o…..va bhe’ ….ci penseremo!….tizianaaaaa….luciiiiii…..maaaax….angelaaa
Io voto per baci di miele 🙂
Max sei il solito sentimentalromanticone 😀
è uno sporco lavoro… ma qualcuno lo deve pur fare! 😉
E lui lo sa fare…ah se lo sa fare….!
Buongiorno Maria!!! :-* voto anche io per baci di miele! Perché quando vedo la Cicerchiata penso sempre a quando la mangiavo da bimbetta ed era inevitabile spaciugarmi tutta la bocca di miele!!!
Anche spaciughini potrebbe essere un bel nome? ….o no? Ciao dolcetto stai/state bene? Le febbri sono rientrate?…baciuzzi.
Febbri rientrate per fortuna!!! Oggi giornata piovosa e lenta… voglio il sole!!!!! un abbraccio!!!!!!
Caccole dolci mi piace moooltissimo, ma anche baci di miele!
Ciao Mariaaaa!!!
Ciaoooo….ti ho spalmato qualcosa su fb. Tenerezza tenerezza…
Ho appena letto!! 🙂 Tenerezza tenerezza….
Giulia!!!! Frugolino ritirato dall’asilo, Ingeriminese nutrito… Mi sono letta il post e ho fatto un bel tuffo nel passato.. Come ho già scritto questa cosina leggerissima e dietetica mamma la faceva sempre per carnevale quando ero piccina… Marchigiana doc, seguiva la prima ricetta. Io le chiedevo sempre come si chiamano le palline di zucchero colorate… Credo si chiamino momperiglia o qualcosa del genere, lei li chiama da sempre PSIMPSANTI!!! PS:e’ arrivata la mail con l’indirizzo?
Ma io le mangio a Natale! Va be’ a carnevale ogni cibo vale! Yum!!!!
Mia mamma li prepara sempre nel periodo natalizio: ha imparato la ricetta da una sua collega Napoletana e devo dire che io ne mangerei a quintalate! Mannaggia la pupazza quante tentazioni.
Flo
Li adoro! E i tuoi sono bellissimi!
Abbondante miele….GNAM!
🙂
Chiara
e io ancora non ho fritto per Carnevale!! ma ogni volta mi esplode la padella… ho sempre paura di mettere troppo olio quindi ne metto un filo-filino e cerco di incendiare la casa!!
Giulia?! Stellina?! Si, lo so che ci sei e che ci leggi… Volevo dirti che mi manchi… Certo, ci sono i post… Ma mi mancano i commenti ai nostri commenti, mi manca salutarti e “abbracciarci” per un po’ … Qui mi diverto un sacco, e’ pieno di amici meravigliosi, ma tu mi manchi lo stesso… Ti voglio bene, tanto! Bacino anche da Frugolino!
Ma io stasera tornooooooooooooooooooooooooooo e lancio cuori ovunque. SOno tornata a casa adesso *_*
dopo ore passate con un architetto che ha capito il tre per cento di quello che ho detto.
e sono esaurita.
ci mancava pure l’architetto. Era ilperiodogiustoquesto.
santapizzetta.
e posso stare abbracciata e te e Frugoletto per due ore ?
Vado a cibare il Nippotorinese e tonnnnnno. Che stasera dovrebbe pure esserci la partita del Torino indi per cui *_* sono liberrrrrrrrrrrrrraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
Stringiamoci… Lasciamo che Ingeriminese&Nippotorinese si sfamino da soli… Mi sento già meglio… 🙂
Ma raccontaci dippiù di questo architetto. Cosa fate? Casa nuova? Forse i nani da giardino stanno ormai troppo stretti? I rabbids hanno invaso gli armadi e non c’è più spazio per le tue borse?
No. Questo non è possibile. Manda a dormire sul pianerottolo il nippotorinese e riempi i suoi spazi di borse. Ecco. 😀
A parte gli scherzi…te l’ho scritto oggi su faccialibro (Luci, le stesse cose! Non è incredibile?), e. ci manchi…mi sento abbandonata come un cucciolo sull’autostrada salerno reggio calabria eccheccacchio. 🙁
Ma quanto mangia?….giuliaassshhhhh….la partita…sgaiattola piano piano….e vieni qui da noi…t’abbiamo inseguito web web..love forse?
cucciola mia!!!
Giù a Reggio Calabria la pignolata è quella bianca e nera, sono delle palle di pasta fritta ricoperte con una glassa bianca al limone e una scura al cioccolato!
http://www.saporetipico.it/prodottotipico1104/sicilia/pignolataglassata.html
questa qui!
la facciamo???????
è una goduria pazzesca..
ma può essere che questa ricetta viene anche chiama porcedduzzi?? o una cosa simile 😀
ti sbaciucchio forte!
ti voglio bene
G
E torno a casa ora..
sfinita, senza aver fatto la spesa (perché fa troppo freddo e mi mancava la copertina e il divano) e allora…..
Vedo queste meraviglie supercolorate e lancio una preghiera a Giulia: adottami!!
[…] La Cicerchiata […]
[…] Cicerchiata […]
[…] Cicerchiata […]
aiuto mamma come ogni anno a fare gli struffoli. mi chiede: e Iaia come li fa? ed eccoci a leggere le tue ricette. un pensiero per te, dunque.
anche se poi lei butta ingredienti a caso come ogni volta e viene sempre tutto bene (al contrario mio che faccio sempre a caso ma viene una schifezza)
ahhh le mamme
[…] ripassate nel miele e decorate con confettini colorati. Provate a fare a casa con le ricette di gikitchen, ma prendete nota di questi due indirizzi, non ve ne […]