Ricette Vegetariane e Vegane

ore 17:17 – Non sempre esplodono i cupcake con la frutta eh. Possono pure implodere e sono cose belle

Nella sezione Inglese c’è la Pasta alla Norma con annessi strafalcioni grammaticali ostrogoti ( click here for recipe ). Potevo forse non cominciare dal piatto preferito del mio papetto? Giammai!

Mi è stato consigliato di aprire adesso una sezione con l’alfabeto farfallino ( che trovo  sia una genialata) e un’altra in formato audio. Io sto pensando seriamente ad entrambe.

Cioè (che è sempre bello cominciare una frase con cioè) ma quanto sarebbe meraviglioso portarmi ovunque in formato audio mentre enuncio ricette? ( qui bisogna mentire oltre tutte le aspettative eh. Occorre impegno). Giulia, al secolo conosciuta come bbestiabionda, ha un’esagerata collezione di miei formati audio ( che definirei in un moto di ottimismo:imbarazzanti).

L’astuta e meschina figura bionda ( naturale, inciso) vuole ricattarmi per ottenere forniture di cannellini a vita. Disprezzo assoluto verso questa persona che sta cercando di screditarmi in tutto lo stivale facendo sentire a passanti e ignari un’introvabile versione di “I will always love you”  a cappella, magistralmente interpretata da me medesima.

E insomma triste vicendi personali e amicizie sbagliate, a parte. Ecco un altro video (starò esagerando?).

Al momento ci sono prove tecniche fotografiche per alcuni lavoretti qui  in casa e allora “sbologno” un po’ di roba e lascio due appunti in cucina giusto per ricordo personale. E “sbologno” posso adoperarlo contando che Mtv per la trama  di uno psuedo-film adopera “sgama”. Non ci credete vero? Neanche io se non lo avessi visto (e fotografato)  con i miei occhi avrei potuto ed invece le sorprese difficilmente finiscono in questo pazzopazzopazzo universo.

Interrompo quindi, giusto un attimino la settimana della cucina etnica e taoista dove oggi si è spadellato il maiale impanato sfumato col sakè per un dolcetto pomeridiano.

 

Quando ho provato a fare i cupcake con la frutta nella più fortunata delle ipotesi sono esplosi appiccicandosi alle pareti del forno manco fossero le famosissime caramelle skifidol anni ottanta. Sì quelle verdi appiccicose dello stesso materiale che adesso propongono per pulire gli interstizi della tastiera; ma suppongo di aver comprato solo io siffatto inutile prodotto quindi glisso giusto per non inabissarmi ulteriormente in dettagli che potrebbero, e ribadisco potrebbero, non interessare.

Insomma sta di fatto che io non avevo assolutamente voglia di fare i cupcake con i mirtilli o con la mela e pera e neanche quelli con la cremina di passion fruit anche perché sono stufa di sentirmi dire “no. Ancora non sono arrivati quelli buoni e succosi”. E allora guardandomi un po’ intorno e notando due ananas piuttosto maturi messi lì indifferenti in attesa di un giudizio mi sono detta: cupcake con ananas? E ci metto pure lo zenzero per fare felice il Nippotorinese?

Poi una folgorazione come se i neuroni fossero attivi (falso allarme). Non ho mai visto tra i milleduecento e più libri sui cupcake che possiedo una versione con l’ananas, sarà mica che è meglio non adoperarlo?

Il problema è l’umidità della frutta e  per questo è sempre bene non usarne di troppo acquosa ( ah esiste?). Essendomi messa una cosa in testa però era difficile riuscire a farmi cambiare idea e allora ho pensato di adoperarne una quantità minima e di asciugare il più possibile l’ananas a pezzetti. L’altro giorno infatti sul canale 416 Alice di Sky sono rimasta imbambolata davanti a Montersino che nella difficile arte della Pasticceria salata mostrava come togliere l’umido dal salmone che aveva conciato a festa rivestendolo con spezie, coriandolo e pepe colorato dalle nuance spettacolari. Ho asciugato quindi per bene l’ananas che avrei adoperato per l’impasto e il risultato non è stato disastroso come temevo durante la cottura. La consistenza difatti risulta comunque molliccia e non troppo compatta e non dà certamente quella certezza che dovrebbe quando viene sfornata. Lo stecchino di legno pur rimanendo asciutto non ha difficoltà a venir fuori o entrare tra le trame mollicose.

Avendo acquistato poi queste graziosissime formine (quando dico graziosissime mi sento un’arzilla ottantenne, lo confesso) in silicone, la voglia irrefrenabile e incontenibile di sfornare cupcake mi ha colto senza neanche troppo stupore. Vuoi per l’etimologia della parola “cupcake” o vuoi semplicemente perché dentro una cup dovrebbe appunto stare, bramavo da tempo che qualcuno si decidesse ad attivare l’ingegno e farne un business. Sono stata accontentata. Da un bel po’ infatti mi chiedevo come fosse possibile che neanche un pirottino, fosse di carta resistente o meno, riprendesse le fattezze di una tazzina. E’ la prima cosa in assoluto che si pensa, santapizzetta!

Durante il mio shopping di futili inutilità di sabato scorso ho scovato, insieme ad altre deliziose amenità da donnetta nullafacente dedita al casalingo, queste due adorabili tazzine e per di più rosa: come non approfittarne?

Il risultato finale è piaciuto e io come sempre, quando mi cimento personalmente in invenzioni iaiose a meno che non sia sicurissima dopo un test di ennemila persone, sottolineo che di mio impasto si tratta; ergo qualora non dovesse risultare potrete pure prendermi a ceffoni. Giusto per la cronaca, essendo l’impasto per dodici cupcake di dimensioni medie o sei grandi (quelli standard per intenderci) ho provato anche a depositarla nei classici pirottini. Ikea per l’esattezza. Sì sì quelli a poi bianchi e neri confezionati con la fantasia rossa( si intravedono nel video); che saranno pure strabelli ma se non ne usi almeno tre l’impasto si spiaccica sulla teglia e tanti saluti. Bene. Essendo l’impasto non troppo compatto nel caso in cui non si adoperasse il silicone, che è chiaramente più rigido, sarà bene procedere all’impilamento di diversi pirottini per dare più resistenza alle pareti dove verrà versato.

E’ un semplicissimo cupcake base in sostanza. Quel quattro quarti intramontabile che non delude. L’ho servito al Nippotorinese con una tisana buonissima al sapore di zenzero (per riprendere l’impasto) e lemongrass (ad avercelo fresco potrei fare una ricetta malese che da un po’ mi frulla in testa).

Ingredienti per 12 cupcake di media grandezza o sei standard: 150 grammi di burro leggermente salato e ammorbidito a pomata (se non si ha a disposizione quello salato basterà aggiungere come d’abitudine un pizzico di sale all’impasto), 150 grammi di zucchero di canna  integrale, 170 grammi di farina bianca di farro (ma anche quella OO classica andrà bene), 3 uova, 1 baccello di vaniglia fresca o un cucchiaino di essenza che si preferisce, 100 grammi di ananas tagliato a pezzetti piccolissimi  asciugato per bene e più volte nei tovaglioli di carta e 1 cucchiaino di zenzero in polvere.

Unisci tutti gli ingredienti senza un ordine e mescola per bene con lo sbattitore elettrico. Versa nei pirottini e metti in forno preriscaldato a 180 per 25 minuti. Controlla con uno stecchino di legno la cottura. Quando uscirà asciutto sforna e lascia raffreddare.

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57 COMMENTS

  1. IO IO IO HO COMPRATO LO SKIFIDOL PER PULIRE LA TASTIERA. e le risate che non faccio quando tento di rimetterlo a posto con le dita dentro il contenitore e il perfido mi fa le pernacchie scorreggiose XD come i bimbi di 5 anni. PROT! *ahahhahahahha* PROOOOOT! *aahahhahahahahhahahah*

    • e si aggiunge un altro motivo a quei 1209348209348209482094820943q4802’49802482’42’03492’348208420342’34234 milioniperiqualitiamo

      ahahahasììììììììììììììììììììììììì
      siamo due matte *_*
      perchè sono sicura che due.
      solo due ne hanno venduti in tutta italia.
      😀

      ed eccoci ! i geni del male siamo noi ! *_*

    • Amore ne conosco solo una versione a stento.
      Si vede che devo recuperà amore.
      e mi manchicacchiosemimanchi.
      e ti amo follemente.
      ciao.
      🙁 uffa

  2. Sarô rimbambita io ma , finchè non sono arrivata al punto in cui dicevi che erano pirottini in silicone, io non mi ero accorta affatto che non fossero tazze normali. Ormai sono uscita di senno!!! La faró assolutamente!!! I pirottini tazzinoformi non li troveró mai secondo me, ricorreró, quindi, ad n pirottini di ikea per muffin 🙂 grazie della bella ricetta , un bacio gigante 🙂

      • e dovevo dirti che quello non è un pacco eh.
        quello è un coso che ho preso dove ho lanciato tre cose e spedito per non rimandare.
        ma che tutto quello che dovevo è ancora qui. perchè voglio sedermi con calma. scriverti eimpacchettare.
        nel frattempo holanciatoquattrocose giusto per ricordarti che ti amo.
        e poi quelle cacchiodipastedimandorle mi hanno detto che sono freschissime e buone.
        se non è vero e vuoi salva la vita di un uomo sostieni la tesi.
        altrimenti dimmi la verità che ammazzo qualcuno ( e quindi menti anche in questo caso nel caso in cui fossero buone perchè devo ammazzare qualcuno. INSOMMAAAAAAAAAAA aridateme la linea fastuebbbbbbbbbbbb. ti prego palllacci tu ! )

        • Non ricordo dove l’ho già scritto (forse nell’email con l’allegato sulla legislazione dei concorsi a premi) ma le paste di mandorla sono MI-TI-CHE. E’ assolutamente vero che sono freschissime. Non è vero che sono buone. Sono paradisiache.
          Virna è letteralmente impazzita e se ne è mangiate un numero incalcolabile, oggi sono andato a prenderla alla stazione perché tornava da una missione a Torino. Mi ha portato un pennello e una spatola per dolci… così quando rifaccio la cheese-ganache posso distribuire l’impasto superiore in modo profescional.
          La cioccolata è sparita in 3-4 picosecondi. Domani voglio pelare le mandorle e sto meditando di fare delle robine siciliane. E nel uichend tagliatelle alfredo con pistacchi. doppio burro e doppio parmigiano.
          E mi manchi. E il sole sorge a oriente.

            • A Roma, a piazza del popolo, c’è un ristorante “Alfredo” noto ai turisti per le sue tagliatelle, che altro non sono che burro e parmigiano ma con burro molto buono e doppio. Aggiungendo una manciata di pistacchi di bronte si ottiene un primo da sballo 😉

            • Risolto il problema del pranzo di oggi… 🙂 … L’utilità di “ripassarsi” i commenti la mattina presto…!

  3. Iaia io quei pirottini rosa in silicone li punto da natale nel negozio dove compro tutte le mie amenità culinarie come le formine per fare i faccini di cacao sul cappuccino e la paletta per dolci musicale 😀
    Naturalmente rosa anch’esso.
    Adesso che li hai comprati tu per prima credo proprio che mi deciderò anche io!!!

  4. Giulia, purtroppo sono tornata a casa ora e ho letto il post troppo tardi per incontrarti… Volevo dirti che….e’ arrivato il pacchetto della momiji!!! Frugolino e’ impazzito dalla gioia ed io pure!!! Non so se leggerai questo commento, comunque ti ho mandato anche una mail. Ti voglio bene tesoro mio, tanto! PS:i pirottini a forma di tazza sono geniali!

    • Luci perdonami. Letto e letto anche gli altri e letto Max e letto.
      E’ che oggi davvero giornata pazzesca. Qui temporale e saltata linea e rete. E senza rete oggi ho dato di matto perchè dovevo fare 2304920’492’492’04982’0494’02834′ cose.
      Mi spiace non aver potuto scrivere una letterina. Mi spiace pure non aver potuto fare un disegno per Frugoletto. Ma ho acchiappato quelle due cose al volo e le ho infilate e se c’è il prezzo non sono maleducat alo giuro ma ci ho pensato dopo aver spedito.
      Anzi.
      Dopo aver fatto spedire perchè non sono arrivata manco a farlo io *_*
      essantocieloooooooooooooo. però. so che ci saranno altre occasioni per rimediare alla velocemaleducazionediquestogesto.
      E.
      insomma abbraccia forte frugoletto.
      abbracciofortepureiotetivogliobenetiamoesantocielo:
      celapossiamofarcelaaaaaaaaaaaaaaa*sviene*

      • Stai tranquilla,stellina,era tutto perfetto… Frugolino in estasi,continua a girare con il tuo bigliettino,lo dice a tutti… Ci hai regalato un momento magico,davvero! Consentici di spedirti due righe, parole scritte su carta,magari un disegnino Frugolino…possiamo usare l’indirizzo?! Intanto ti abbracciamo tutti!!!

  5. PPPPPOBBBBBLEMI? U.U
    io non ricatto nessuno maledetta, faccio tesoro di cotanta arte chevvvuoi pf.
    bestiamorapallida farò una compilescion di tuoi fileaudio e la venderò al miglior offerente.
    Vado a stampare cd con la tua faccia sopra gnegnegne

    (ioama)

    • lo sapevo.
      io lo sapevo che prima o poi avresti fatto la compilescion con debestof.
      che poi de best of bestimorapallida è anche un bel gran bel gran bel titolo.
      *_*
      celapossiamomettere pure tamburello danbo dentro?
      e quella con etto?
      no dico dentro celapossiamomettere la compilescion di immagini di noi due, peppiacere ?
      quella con il braccio grosso zia siculaeroporto no. TE LO PROIBISCO MALEDETTA!

      (tiamofollementesantocielo)

      • No. Allora. Incideremo dei duetti e lo chiameremo the best of the beasts *_* santocielo sembra una roba satanica XD ah, io suonerò il tamburello e tu canti.
        Te lo spacco quel braccio se dici ancora che è grosso.
        Ripeto: ppppobbbbleeeemi? Le e sono molto aperte, immaginale

  6. Io oggi non so nemmeno chi sono ma i posti li ho letti lo stesso. Non mi sono lavata nè i denti nè la faccia per risparmiare tempo, ma i post no, i post non li posso non leggere.
    Giusto per dire ciao a tutti
    ciao a Iaia
    e che no, Iaia, quella roba per pulire la tastiera non l’hai comprata solo tu, ma anche mio fratello.
    Baci!!!!!!!!!

  7. Ancora io Iaia…smack…sono stata attirata dalla foto della tua Pasta alla Norma….li faccio anche io, ricetta regalatomi (prrr…no a te, alla parola) dai miei zii acquisiti catanesi, come Involtini alla Norma….boniiiiii….fra poco li rifaccio….E poi…..anche iooooooo voglio le tazzine pirottineeeee….e proprio ieri ho comprato un ananas per fare la torta Mimosa e mi sa che le tue cupcakes all’ananas con sopra un cucchiaio di panna montata non sarebbero niente male!
    Smack
    Clau

Rispondi a Cupcake bigustoBIGUSTOOOOOOOOOOO | GiKitchen* La Cucina Psicola(va)bile di Iaia & Maghetta StreghettaAnnulla risposta

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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