Ricette Vegetariane e Vegane

E oggi è il White Day

E su Style blatero giusto un po’ circa la Pasqua imminente; qui da lunedì prossimo sarà un tripudio uovoso-colesteroloso-coniglioso-colomboso-evabbècisiamocapiti. Per leggere il delirio su Style e la ricetta della Colombina light con la ricotta che tanto era piaciuta lo scorso anno basta cliccare qui >>>

Alle 14:14 di oggi la prima edizione della Tombola per anziani finisce. La proclamazione del vincitore avverrà Venerdì 16 alle ore 16:16. E fine delle tediose comunicazioni di servizio.

Ah no. Bisogna capire come applicare gli stencil sulle labbra e farci le labbra a pois per Pasqua. Vi dico solo questo. Sarò pioniera di siffatta missione e tornerò vincitrice. Noi tutte avremo le labbra a pois! State tranquille! Ci penso io !

D’Accordooooo? *wannamarchimodeoff*

Lo scorso anno mi ero tanto preparata per il White Day. Avevo voglia di parlarne sul blog e condividere. Poi mi sono ritrovata a confezionare questo pupazzetto coniglioso con del panno lenci e bottoncini e ritagliare un cuore con la bandiera nipponica in preda al dolore e allo sconforto lacerante. Non c’era più nulla su cui blaterare e nessuna tradizione carina che si tiene a  un mese esatto dal San Valentino.

Perché esattamente un anno fa il dolore e la tragedia si abbattevano sul popolo al quale mi sento imprescindibilmente legata. Da quella notte di Capodanno che ho raccontato spesso qui e che ha segnato moltissimi percorsi della mia vita sino ad arrivare a diversi aspetti dove sì potrebbe pure essere coinvolto il Nippotorinese.

Lo scorso anno riuscivo solo a ritagliare cuoricini con bandiere giapponesi e stendere ad asciugare milioni di cuori infranti per le sorti drammatiche di un popolo di levatura morale e profondità ben lontana da quello a cui siamo abituati. Asciugando in decoroso silenzio le lacrime, come molti, ho assistito attonita alla grazia di scavare tra macerie e dolori senza mai alzare di un tono la voce. Senza mai gridare.

Non avessi avuto già un post programmato lo scorso anno non ci sarebbe stata la Mousse al cioccolato di Ladurèe (clicca qui per la ricetta) perché di preparare qualcosa proprio non mi andava. Quest’anno, non perché il dolore sia annullato ma semplicemente mutato, ho voluto creare per l’occasione un esercito di omino bianchi che contengono una pallina rossa. In realtà, uff, trattasi di pallina rosa perché ahimè di pepe rosso neanche l’ombra ma con un po’ di fantasia si può dare una nuance più forte a questo rosa e trasformarlo nella circonferenza piena che caratterizza la bandiera Nipponica.

Un inno cioccolatoso che rievoca la bandiera nipponica costituito da tanti omini, un po’ arrabbiati, sorridenti, affaticati, straziati dal dolore e stanchi. Uguali e diversi ma profondamente dolcissimi.

Non ripeterò, come sempre avviene, quello che concerne una tipica festa e chi non ne fosse a conoscenza e volesse approfondire qualche nozione sul White Day non ha che da cliccare qui >>>>  ma in definitiva avviene questo:

In Giappone la festa di San Valentino viene celebrata seguendo un vero e proprio rituale. Completamente diverso da quanto accade qui da noi in Occidente, non si regala una borsa all’amata, magari scartata al ristorante a lume di candela dopo aver diviso una pizzetta a forma di cuore. Il 14 Febbraio le ragazze offrono del cioccolato, soprattutto fatto a manoal ragazzo che amano o per il quale provano un’attrazione come fosse una dichiarazione. Indistintamente però possono anche donarlo a un uomo che occupa un posto speciale nella loro vita e che amano e rispettano incondizionatamente. Figure riconducibili ovviamente a parenti quali il padre, i fratelli e gli amici di sempre. Esattamente un mese dopo questa premura/dimostrazione d’amore da parte della donna, l’uomo ricambierà in occasione proprio del White Day. E lo farà con qualcosa di bianco. In contrapposizione con il nero precedente del cioccolato. Tutto si rifà al yin e yang chiaramente. E chiaramente lo dico io perché in effetti fonti ufficiali non lo confermano ma tra lo ying e yang e femminile e maschile unito all’amore e l’equilibrio e la distanza, insomma credo proprio che non sia del tutto un pensiero tanto sbagliato.

Per questo motivo l’esercito di cioccolatini bianchi con palline rosse (rosa uff!) mi convince sempre di più come scelta e sono il mio personalissimo regalo al malvagio Nippotorinese che semmai non dovesse rincasare con un piccolo cadeau dalle bianche nuance verrà preso a randellate sulla nuca. Sono estremamente romantica, del resto. L’anno scorso, più che questo, avevamo trascorso proprio un San Valentino all’insegna del puccipucci estremo e lo si evince da questo reperto fotografico numero 1, reperto fotografico numero 2, e reperto fotografico numero 3 e credo possa bastare perché ho il voltastomaco. Un mese fa presissima da mille progetti ho realizzato davvero molto meno ma ugualmente mi aspetto quest’anno che il tipo pelato ricordi quanto io sappia accontentarmi.

Una piccola 2.55 color ghiaccio potrà bastare; del resto sono una donna profonda che non guarda certe sottigliezze e griffe.

Ora la domanda potrebbe essere: c’è qualcosa di più stupido e facile che fare praline? Sì. Leggermi, ma non è questo il punto. Più formine in silicone per sfornare cioccolatini si possiedono e più c’è da divertirsi. Ad esempio bbbestiabionda al secolo conosciuta come Giulia Pezzettodistellapieceofstar24 , che ahimè devo annoverare tra le mie poche amicizie, non ne possiede neanche una. Questo mi rende oltremodo felice perché posso sbeffeggiarla al telefono ma credo che quell’essere malvagio potrebbe denunciarmi se divulgo le nostre chiacchierate private o peggio ancora aprire un sito parallelo spacciando file audio dove canto “I will always love you”, che tra l’altro sorprendentemente sono richiestissimi.

Perché ho tirato in ballo bbbestiabionda? Uno perché quando posso mi piace screditarla e parlarne male e poi perché, cosa più importante, sarebbe un bene discostarsi dalla sua cattiva abitudine di non possedere in casa almeno una decina di formine diverse per confezionare praline.

Che siano tonde, ellittiche, pupazzose o conigliose devono esserci in casa. Quando capita un’occasione speciale come questa basterà sciogliere del buon cioccolato, decidere come aromatizzarlo, colarlo nelle formine e attendere che prendano forma e poi dedicarsi all’impacchettamento. Donare un pacchetto di cioccolatini e dire “li ho fatti io per te” è struggentemente dolce e fa alzare la curva glicemica ancor prima di ingerire il succulentissimo contenuto.

A me, giusto per dire, mai è stato detto e ancora attendo che qualcuno lo faccia.

Questi cioccolatini bianchi aromatizzati al pepe rosa (l’ho messo proprio intero) non sono piaciuti molto ma esattamente moltissimo. Il pepe rosa ben si sposa al cioccolato bianco e ai puritani del cioccolato che lo vogliono in qualunque occasione fondente va la mia sonora e affettuosa pernacchia.

E’ indubbio che sia qualitativamente migliore ma vi sono degli aromi che meglio si sposano con il cioccolato bianco ed è il caso del pepe rosa e anche del tè matcha che purtroppo con il fondente a causa del suo carattere tenace e forte perde un po’.

Regalare cioccolatini, oltre che essere tremendamente dolce, richiede anche una spesa minima e questo potrebbe invogliare ancora di più alla scelta.

Insomma pensiero dolcissimo, costo bassissimo e resa altissima. C’è forse qualcosa che potrebbe demotivarci? Suppongo proprio di no, come suppongo che io sia davvero esaurita facendomi domande e dandomi risposte.

Cioccolatini bianchi al pepe rosa che diventano sorprendenti se serviti con un ottimo tè nero amaro giusto per smorzare un po’ l’eccessiva dolcezza del latte.

Fotografare gli omini cioccolatosi poi non ha prezzo. Li vedi lì che sembrano davvero sorriderti, cantare, arrabbiarsi e giocare. A volte saltano teste ed emergono dolori ma poi. Ci si fonde su se stessi e ci si plasma. Nuovamente e con più forza. E si ricomincia. A urlare, cantare, giocare e mettersi in fila con i doveri e i piaceri della vita. Che siano di latte e dolci o di fondente e amari.

E amore imperituro, profondo e sincero per il popolo che in assoluto stimo e porto nel cuore da sempre. E per sempre.

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30 COMMENTS

  1. mi sembra tanto un coniglio nattaloso il primo.
    Invece la schiera di omini cioccolatosi assomigliano a piccoli guerrieri, quelli scovati in cina.

  2. Prima di tutto, Giulia, come stai oggi?! Spero la febbre sia scesa… riposati un po’, per favore… con quei ritmi… mi appello al Nippo perchè ti convinca a rallentare un tantino… Passando al post, leggendolo mi sono resa conto una volta di più di quanto nella nostra società le cose abbiano spesso perso valore di fronte al soldo e alla stupidità… a San Valentino cioccolato scuro, modellato con le proprie mani per dar corpo al proprio sentimento… un mese dopo il bianco… mentre qui da noi ci si affolla a comprare oggetti senza senso, così, giusto perchè si deve quel giorno lì… basterebbe così poco… basterebbe il sentimento, quello vero… Ti abbraccio Giulia carissima e… sappilo, la settimana scorsa ho comprato uno stampo per praline!!!! Cel’ho!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  3. Iaiaaa…non ci hai dato notizie se stai meglio o meno…ma spero di si!!!IO , esperta ventennale di cartoni animati giapponesi, tipo creamy,un fiocco di magia, piccoli problemi di cuore….oh piccoli problemi di cuore….c’era proprio una puntata dove miki impazziva, pasticciona com’era, a fare un cuore di cioccolata pe il bellissimo yuri <3<3 <3<3<3<3….riprendiamo il controllo…stavo dicendo, insomma, che sapevo di questa tradizione di regalare cioccolata homemade a s.valentino, ma non sapevo assolutamente di questo white date….e, come molte delle tradizioni giapponesi, la trovo adorabile…… incrociamo le dita per una 2.55 😀 😀 😀 ah ah ah povero pier ah ah ah e bella tu!!! ma anche bestiabionda si chiama Giulia?! ….mamma mia, comincio a sentirmi un pò diversa TRA I TUOI FOLLOWERS…NON HO UN BLOG, NON MI CHIAMO GIULIA…non ho sia un blog e sia il nome giulia…devo fare qualcosa!!!:) mamma quanto ti e vi abbraccio forte!!!!

  4. Belliffimi questi omini!!
    E bellissimo il tuo post, mi associo alla partecipazione al tremendo disastro del popolo giapponese e alla loro incredibile classe nell’affrontarlo.
    E fantastica la foto dell’omino rotto e di quello che lo guarda piangendo,,,ma che poetessa per immagini sei, tesoro?!?!??!?!
    Buon white day a tutti!
    Ciao amiche e amici!
    ciao

    • fatti abbracciare katia bella :*****…io da terremotata ho sentito tutta la vicenda in modo molto particolare….ma se penso che sono riusciti a fare un anno dopo?!e a che punto stiamo noi a L’Aquila,provo ancora di più un profondo rispetto e una profonda ammirazione per questo popolo così nobile e forte.

      • Hai ragione Angy, immagino la tua vicinanza alla cosa!
        Purtroppo noi in Italia non siamo bravi affatto a ricostruire, piuttosto a distruggere!
        Abbracciamoci fino a domani adesso!!!!!!!!!!!

  5. Questo post è bello come il sole, Iaia. Bello come te 🙂
    Ho letto tuttissimo ed ho letto dell’anno scorso e sapevo già delle tradizioni nipponiche circa San Valentino ed il dono del cioccolato all’amato. E naturalmente del White Day. E trovo il tuo pupazzetto coniglioso bellissimissimo, io non so cucire sennò me lo sarei fatto proprio uguale uguale, sai? 🙂
    E l’idea dolcissima di regalare cioccolato mi fa desiderare (e questa cosa mi preoccupa, in verità!) di avere qualcuno per cui prepararli ed a cui regalarli. Comunque sappi, che se ti avessi potuto raggiungere, io per te li avrei confezionati con cura uno ad uno, dopo averli preparati amorevolmente, e riposti in una scatola di latta old stile smaltata in bianco, in mezzo a tanta carta velina colorata così che avresti dovuto cercarli e sceglierli, perchè sarebbero stati tutti diversi tra loro, tanto per stupirti un pò, e la bella scatola sarebbe stata chiusa da un nastro di raso rosso. Accompagnata da un bigliettino con su scritto : “A Iaia, con Amore. Ti voglio tanto tanto bene. La tua amica Tizi :-)”. Tutto questo per dire che. No, il nippo la 2.55 glaceé non te la regala oggi. Fattene una ragione 😉
    Ma a parte lo scherzo crudelissimo, me ne rendo conto, io si, io per te i cioccolatini li avrei fatti. Proprio come scritto qui.

  6. io arrivo sempre in ritardo ma…abbiate pazienza! il mio msn sta sempre o quasi su “occupato”! e quando arriva una mail nun suona 🙁 uff! e disegnando il tempo vola…e a dirla tutta mi sono accorta dell’ora solo perchè…ho fameeeeeeeeeeeeeeee!santocielosoleggiato(oggi finalmente!!!!) è quasi l’una!!!( e sto pure in mezzo a una strada ancora..yeah!)
    Detto ciò ( mamma mia quanto parlare inutile!) adoro questi omini di cioccolato bianco che ricordano un giorno così importante. E sono sicura che il nippo apprezzerà molto! si!!! non avevo mai pensato al pepe rosa dentro il cioccolato..uhm… da provare!
    A dirla tutta io faccio parte di quelle poche povere cretine (scusa pieceofstar!!!) che non hanno nemmeno uno stampo per praline…ecco l’ho detto! Entro spesso su ebay con le migliori intenzioni e poi ci rinuncio pensando che mamma non ha più spazio per le sue cose + le mie. E allora mi prometto con entusiasmo di riempire almeno 2 sportelli della cucina che un giorno avrò ( sempre che il pazzo mi vorrà a casa con lui..eh! 😀 )
    A proposito di cucine…Gyyyyyyyyyyyyyy sei mai stata da Bruno interni?????? porcapuzzola domenica ci abbiamo lasciato il cuore in quelle cucine <3 …ci resta solo di vincere al superenalottofortunato e poi gli mollo li 20.000 € e mi porto a casa la cucina dei miei sogni <3 !!!!
    Aehm…il pazzo mi ricorda che la cucina nostra sarà piccola per il tipo di cucine che voglio io e mi sottolinea che non intende abbattere pareti ..
    -.-'' ok ho smesso di sognare.
    Smetto pure di parlare e scendo ad apparecchiare…sigh!
    baciuzzi Gyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyy :-*
    (passata la febbre?????)

      • ” Ci si Fonde su se stessi e ci si plasma…”….oh giulia …la mia incommensurabile stima…attenzione…e il mio totale sentire con il cuore…che va oltre l’affetto, la simpatia…hai trasformato un blog “culinariofotograficodisegnoso” , in un percorso, in un sentire da dentro…e dentro ognuno di noi…a volte ci sembrerà di passare sulle parole divertendoci, o solo ascoltandoti, o solo imitandoti…ma c’è assolutamente, dell’altro, che bolle in pentola…è l’invito a partecipare alla menza…e la menza siamo noi stessi, mentre scriviamo, mentre ci ascoltiamo, come se ascoltassimo noi stessi…dal di dentro appunto…è vero…ognuno di noi si fonde con il suo essere, con le sue esperienze, con il suo sentire, con le sue parole, azioni, e vita…e si plasma, rinanscendo nuovo a se stesso in ogni momento…riflettevo oggi, leggendo anche il blog di max…che non ho mai partecipato ad un blog: A) perchè prima proprio non ne avevo il tempo.
        B) perchè mi sembrava un pò una moda… risultato frustrato dei tempi…
        oggi comprendo che in questa virtualità…in questo incontro di incontri che non s’incontrano…vive un’essenza più grande e profonda…in cui ognuno è com’è al momento…nè più bello, nè più brutto…semplicemente “E'”!…e mi rifaccio a ying e yang…il bianco ed il nero…il bene ed il male…luce ed ombra…gli opposti s’incontrano e diventano armonia…pace e gioia…nello yoga esistono TAMAS ( L’inerzia) RAJAS (l’iperattività) e SATWA ( l’equilibrio tra i due)…ma l’obiettivo è trascendere anche Satwa…per diventare “ESSENZA”…e dunque Gioia allo stato puro, divenire…va bhe lo so Frugolino, che solo tu mi puoi capire…ma mamma Luci mi sembra un ottimo canale per te…e diciamolo …anche noi ZZZZZZZZZZIEEEEE!…bene per concludere…penso che sarebbe meglio che venissi tu ad insegnare Yoga in Accademia da me….io ti ascolto…e medito…baci cosmici!

      • del resto IBER …NATO/A…sei un pò più lento d’ufficio…ma dov’è Max??…o in riunione o in qualche studio medico per farsi registrare i dischi dei freni! SICURO!!

  7. REGALAMELI ALLORA, MALEDETTA U.U
    no scherzi a parte. giuro che qui davvero non sono riuscita a trovarli in silicone, ma. e dico MA. non finisce qua. li avrò e ne avrò milioniiiiiii.
    uff. non è vero.
    e no. non aprirei mai un sito coi tuoi files audio, sono miei e li custodisco gelosamente u.u (vado a comprare il dominio bestiamorasing.com, addio)

  8. allora partendo dal presupposto che a natale ho fatto così tanti cioccolatini da essermi venuta la nausea, mi son fatta regalare 10/12 stampi diversi tutti della silikomart e per pasqua credo proprio che chiederò una continuazione della collezione… detto ciò è triste ammettere che neanche le mie orecchie hanno mai sentito cose come “ho fatto questo per te” ma neanche in lontananza perchè la cattivissima gente che mi attornia ragiona così “tu sei brava come le fai tu le cose non le fa’ nessuno… fattele da sola”… che tristezza… detto questo non ricordo più cosa volevo dirti… ti amo alla follia Fla

  9. certo che il messaggio arriva forte e chiaro. è talmente tanto essenziale. quel giorno sono rimasta sconvolta. e continuavo a domandarmi perché mi sconvolgeva ancor di più il Giappone. dove non sono mai stata e ogni giorno desidero di andare. dove non penso mi trasferirei ma dove vorrei andare almeno un mese all’anno. e ciò che dici e ciò che fai mi ricorda il nodo alla gola che tenta di rifarsi strada anche adesso. riesci a rendere visibili,con la scrittura o il disegno o il cibo, cose a cui non si riesce a dare forma. e ammutolisco.

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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