Ricette Vegetariane e Vegane

Coniglio mania? Macchè! Follia! Cake pops Conigli

Sarà che ogni “conigliello è bello a mamma soia” (cosa sto dicendo?) ma io sono letteralmente impazzita per questi cosini qui. Lo confesso. Credo che sinora nulla mi ha reso così orgogliosa di me tra i fornelli. Riesco sempre a sminuire, annientare, denigrare e infierire su tutto quello che fotografo, scrivo e disegno ma è innegabile che a ‘sto giro (linguaggio volutamente giuovanile e friendly) io mi sono detta “Iaia. Forse che forse sono carini davvero”. Quando ho avuto conferma poi che erano pure buoni ho gridato al miracolo. Come base ho usato  una ricetta cioccolatosa sofficissima di Montersino *seguono inchini e fiori all’altarino. Insomma conigliosamente orgogliosa di essere orecchio munita ovunque, mi accingo a enunciare le regole fondamentali per l’ottima riuscita dei cake pops: crederci.

 E’ facile fare i cake pops e lo dico con tutta la calma che posso. E’ vero che non ho fatto nessun video tutorial ma è anche vero che per farlo si perderebbe ancor più tempo. Questo non significa però che non mi applicherò nella realizzazione in modo da poter essere d’aiuto però seriamente ragioniamo santo cielo: cosa ci vuole fare una ciambella? Cosa ci vuole a sbriciolarla? Cosa ci vuole a impastarla con formaggio fresco e burro e farne polpettine?

Capisco e comprendo che magari il passaggio poi della decorazione potrebbe essere più fastidioso e un po’ elaborato ma anche lì davvero non vi è chissà quale arte particolare. Se si ha voglia di preparare questi benedetti Cake Pops bisognerà organizzarsi per tempo; nel senso che fare la ciambella, la pasta di zucchero, colorarla e assemblare tutto certo potrebbe essere difficoltoso in fatto di tempo ma se la pasta di zucchero (contando che si conserva per mesi) si prepara prima e la si colora e poi con calma si prepara la ciambella (anche due giorni prima) si può pensare di fare le polpettine base il giorno prima e magari il seguente procedere alla decorazione.

E’ vero però che le polpettine di torta devono stare in frigo prima di essere decorate e possono stazionare lì tra salami e sottilette anche per più di ventiquattro ore; insomma per dire che non occorre un massacro e una corsa continua per la realizzazione dei Cake Pops ma dividere per step tutte le varie preparazioni che francamente sono più complicate da trascrivere che da fare.

 

Avevo proprio voglia di fare questi coniglietti kawaii e dolcissimi come avevo infinitamente voglia di quel musetto cuoricioso. La cosa che mi ha entusiasmato di più e reso felice è stata dare un contorno e uno stile molto simile al disegno coniglioso che generalmente faccio. E’ chiaro che per me risulta più facile disegnare con una matita che farlo con un alimento e non sempre quello che è lo stile del disegno si riflette in quello che può essere digeribile. Stavolta invece in quegli occhietti e musetto e orecchie ho davvero visto i coniglietti che generalmente disegno. Me ne sono perdutamente innamorata e invaghita. Ho trascorso il tempo dicendo “ma non è carino?” lasciando tutti sbigottiti e allo stesso tempo felici.

Non sono abituati a vedermi così entusiasta di una mia realizzazione. Sono quella che dice continuamente “uh poteva venir meglio”, “ma finiscila non è affatto così che doveva essere”, “Uhm no. l’impatto visivo non rende come avrei voluto” e così via. Vedermi saltellare e urlare “che carini! mi piacciono!” ha stampato in volto dei sorrisi che davvero mi hanno commosso.

Mi sono resa conto, pur sapendolo già ma gli assiomi quando vengono compresi nel profondo affondano colpi e li assestano fortissimi, che la mia gioia ha apportato un’incommensurabile pace interiore alle persone che mi amano. Finalmente felici di vedermi così.
Perché sì è meraviglioso e importante sentirsi dire che molte delle cose che faccio sono belle e non me ne rendo conto, ma il problema fondamentale è che se a crederci non sei tu puoi pure dare un peso e un valore a quello che ti viene detto ma.

Ma ti relazioni più con te stesso e i tuoi pensieri ed è difficile apprezzarsi se le voci sono costantemente diverse da quelle che all’esterno si percepiscono. Ma quanto è bello quando sono uguali? Dirsi che si è stati non bravi come avresti voluto, ma ugualmente bravi.

 

Ecco. Brava. In questa parola di cinque lettere potrei spendere il mio patrimonio familiare. Comincerebbe un percorso raccapricciante tra strade insolute e biforcute. Dove non sai esattamente dove andare e con segnali stradali ambigui proprio come accade ad Alice davanti allo Stregatto.

Poi però c’è sempre il coniglio e il tempo che ti fa comprendere quello che forse gli altri hanno davvero visto prima di te. Le persone che ti amano e che costantemente ti incoraggiano. Ed è così bello vedere la stessa cosa. Anche se dura pochissimo. Anche se poi svanisce e tutto ritorna ipercritico e imperfetto quasi come fosse una culla di dolore dove crogiolarsi e annientarsi. E’ vero però che se il tempo di vedere la stessa cosa è arrivato potrebbe pure succedere che questo tempo si prolunghi. Prolunghi. E prolunghi. Sino a diventare piccola certezza. Ma ma . Devo correre e.

Dicevo che per questi Cake Pops ho adoperato una ricetta di Montersino senza glutine e latticini. Non è un sogno?

Perfetta come solo il grande maestro poteva elaborare e trattasi di una Caprese. Mi dispiace soltanto non averla fotografata prima, uff, ma davvero qui si va di fretta in maniera imbarazzante. Ne ho sbriciolato giusto un pochetto perché il Nippotorinese “non vorrai mica rovinare questa meraviglia con i Cake Pops!” e poi invece il risultato è stato perfetto. Certo si è alterato un po’ il sapore originale, perché è chiaro che aggiungendo il collante con il formaggio fresco e il burro come prevede la ricetta si alterano degli equilibri ma non si compromettono ed è questo l’importante.

Da provare assolutamente. E senza indugio.

La Ricetta di Montersino

Caprese senza glutine e latticini di Montersino:

275 grammi di uova, 250 grammi di zucchero semolato, 250 grammi di mandorle non  pelate, 100 grammi di olio extravergine di oliva, 200 grammi di cioccolato fondente, 15 grammi di cacao in polvere. Tritare le mandorle dentro un frullatore con il cacao e metà dello zucchero. Monta le uova con l’altra metà dello zucchero. Sciogli il cioccolato a bagnomaria (o al micro) e unisci l’olio d’oliva. Incorpora quindi alla montata di uova la polvere di mandorle. Aggiungi adesso il cioccolato fuso con l’olio e in maniera del tutto facoltativa (io non l’ho messo) aggiungi se ti piace 15 grammi di liquore all’amaretto.

Metti nello stampo infarinato e imburrato se non usi il silicone come me e inforna per 15 minuti almeno a 200 gradi già caldo. Ovviamente quando infarini la teglia non adoperare la farina OO ma quella di riso o mais. A fine cottura lascia raffreddare per bene.

(qualora non facessi i cake pops con questa ricetta, che diciamocelo è follia ed io l’ho fatto perché non avevo altre basi e volevo adoperare e finire questa, puoi glassare con del cioccolato fondente e finire con zucchero a velo e mandorle. Sarà strepitosamente meravigliosa!)

 

 

 

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27 COMMENTS

  1. Giulia… questi coniglietti sono adorabili!!!! Sembrano davvero usciti da uno dei tuoi disegni. BRAVA…. ripeti con me… B-R-A-V-A! Poi abbracciamoci forte e lanciando cuoricini conigliosi facciamo un bell’inchino a quel genio di Montersino! Questa è una gran ricetta, l’ho provata tempo fa ed è deliziosa. Non c’è nulla da fare, mi sa che mi toccano i cake pops per Pasqua… Frugolino da quando ha visto i pulcini non fa che chiederli! Ti immagini la faccia della suocera quando compaio al suo sacro pranzo di Pasqua con delle testoline di pulcino e di coniglio infilate su bastoncino?! 😉

  2. allora…punto primo non mi è arrivata la mail delle 12:12…non è arrivata nemmeno alle 12.13…a quel punto mi sono preoccupata. Gy che nn posta? non ho programmato il post??? mi infilo in macchina e corro a Ct a cercarla!! ( oltre ad aver programmato questa cosa per altri scopi con Tizi, Katia; Angela e Splissi ..ma quella è un’altra roba!!!) ….poi penso: ok ci vado lo stesso nel blog…e con sorpresa mia….eccolo qui il post!!!! e perchè io non sono stata informata??? perchè?????? stavo qui a crocettare una bavetta con un pulcino per la nipotuzza (santo cielo i servono gli occhiali nuovi!!!) e wordpress mi fa sti scherzetti???? ehhh no!!!!cattivi!!!!! ….detto ciò….
    che amore questi conigliettiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii <3 santo cielo il primo a sx in foto poi è meravigliosamente bello più degli altri…
    ecco io devo cimentarmi in questa cosa…io e la pasta di zucchro abbiamo un rapporto conflittuale per le forme…ovvero se devo fare una cosa quadrata cilitigo per la pasta in eccesso all'angolo…se ne devo fare una tonda già va un pò meglio…quindi sa dda provà! si!!!
    e baci immensi peTTTTTTè :-**********************************
    e per tutti/e… corro a pranzare e subito a finire sto pulcino al momento spennacchiato!! 😀

  3. Io non ho come Luci e Bea dei bimbi da allietare con la creazione di queste meraviglie conigliose cuoriciose ma li farò ugualmente per i miei nipotini quando mi verranno a trovare
    😀

  4. Iaia… felice io… per te che finalmente sei contenta di una cosa che hai realizzato. Una sulle 24564661463143321465743 cose che hai realizzato fino qui. E’ un punto di partenza 🙂
    Lo vedi che sei BRAVA? Te l’ho scritto a caratteri cubitali gioia mia 🙂 S E I B R A V A 🙂
    e ti amo.

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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