Ricette Vegetariane e Vegane

Oggetti obsoleti


No. Non sono oggetti obsoleti. E’ il primo apparecchio che mi ha permesso di sentire la tua voce. E’ la prima videocamera che abbiamo acceso insieme su un divano rosa che non era nè mio e nè tuo e che poi è stato l’inizio della nostra casa.E’ il primo ipod con dentro i  Cure e i primi nastri di fotogrammi di noi. Cassette con disperazioni e sogni. Parole giapponesi, inglesi, siciliane e da tutte le parti del mondo e dei mondi. Stando fermi. Stando in movimento. Stando zitti. Urlando. La tua prima videochiamata dal treno. La cam che usavi quando lavoravi a Shanghai. Tasti pigiati con forza e amore per riuscire ad annullare qualsivoglia distanza si fosse creata tra noi. Quando Tokyo sembrava dietro l’angolo in una via vicinissima a Catania e quando dalla camera da letto alla cucina era un tragitto troppo distante per noi.

Come fanno ad essere oggetti obsoleti se ci hanno permesso semplicemente di vivere? Perché lontani altrimenti saremmo già morti. E’ il nostro museo tecnologico. Quello dove puoi entrare e raccontare di come due nick siano oggi una famiglia.

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15 COMMENTS

    • Davvero, mi viene da pensare a quello che invece ha unito me e Simo. Se non era per internet, se non era per icq, se non era poi per il telefono….non ci saremmo mai visti, mai conosciuti e mai amati per 9 anni e più. Ora vivrei ancora a Milano coi miei, forse avrei avuto qualche storiella senza senso…forse sarei stata magra, ma di sicuro molto triste. Non avrei tutto il giro di amici a cui voglio un bene dell’anima, magari non avrei conosciuto te. Che futuro triste, ringrazio il mio pc e la mia connessione internet che mi hanno permesso di avere la felicità che ho ora.

  1. Commossa e con una fitta nel cuore per la felicità più grande che ho avuto…e che ho perduto, ma senza tutto ciò non ci sarebbe mai stata…chissà, forse la ritroverò, forse un’altra chat, una cam…vivendo lo saprò.

  2. Commossa e felice. Per voi. Che il vostro amore vi doni gioia per tutta la vita. Ve lo auguro con tutto il cuore. Che restiate uniti e vicini per sempre, felici e sereni. Gi e Pi vi voglio bene!
    Piesse….non ê che il saccente pelato ha un fratello/cugino/zio pemmè??? 😀

  3. Tu sei come me. Io conservo tutto tutto. Pure gli scontrini con i quali ho comprato quella determinata cosa in quel determinato posto con quella persona. E’ importantissimo conservare, anche i ricordi…
    Brava. Ti stimo per la cura con cui li tratti. La meritano oggi.
    E anche io ho adorato e adoro i Cure. Fantastica band.
    Loro ti piacciono?

    http://www.youtube.com/watch?v=TXufHm2eVaU
    Ci rispecchia questa canzone in un certo senso…

  4. straordinario come le cose invecchiano in fretta. Straordinario anche come non invecchia quello che le cose hanno creato.

  5. Non lo so. Non so come fate! Eppure anche la mia storia è di quelle belle,di quelle che fanno sognare,ma io…(devo necessariamente essere io altrimenti non so spiegarmelo) bhè io proprio non so farlo:io l’altro come parte di me proprio non riesco a vederlo.A volte ci combatto,altre ci competo,altre lo giudico o mi sento giudicata…
    Mi è piaciuto pensare x un po’ che dipendesse dalla mia personalità tormentata:volevo pensare di essere una di quelle donne complicate che vanno a fondo,sincere ,forti, una che non si accontenta e che vede e chiama le cose col proprio nome.Adesso inizio a capire che sono il frutto di un amore malato che forse cerca solo di riprodurlo…

  6. e io rido…anzi sorrido.
    Sorrido perchè stasera tra un parlare continuo e un silenzio ho detto “cavolo fra poco sono 5 anni che ci conosciamo…”
    Sorrido perchè io e il pazzo abitiamo a 50 metri di distanza,io in una casa singola e lui in un grande appartamento con 987544 condomini…e non c’eravamo mai visti fino a 5 anni fa, quando una chat ci ha fatti conoscere.
    Sorrido perchè alcune cose le leggo in te e le rivedo in me.
    Sorrido di emozioni…tue e mie… ❤

  7. Sorrido e mi commuovo… Perché mentre leggo e scrivo ho davanti l’Ingeriminese… Tra 8 giorni saranno 7 anni che stiamo insieme… E penso che per 12 lunghi anni non abbiamo fatto altro che sfiorarci, vivevamo le nostre vite incontrandoci continuamente senza capire… Poi ci siamo parlati e nel giro di un decimo di secondo abbiamo capito che era lì, occhi negli occhi, che dovevamo arrivare, in quel momento preciso, in quel modo, con quel bagaglio di esperienze… Ecco…come al solito non c’entra nulla, forse… Ma si parla di famiglia…

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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