Ricette Vegetariane e Vegane

Nani senza piedi e budini al limone dove infili lamponi

Prima di. Oggi è la Giornata Mondiale di ” Fai vergognare Cri” e quindi anche qui, qualora si fossero persi i miei spam in rete: Clicca su Mi piace !  Perché sì: Dopo averla costretta ad aprire un Food Blog le ho categoricamente imposto di fare una pagina su Facebook per aggiornamenti culinari e meraviglie varie. Il Manifesto del resto è ” I Love Bibi”  e quindi entra anche tu a far parte del Club. Uilovbibiiiiiiiiii ! 

Giuro che faccio fatica a credere come sia possibile che Max non risulti mai tra i vincitori. Pretendo delle spiegazioni matematiche e poco mi importa la filosofia della probabilità. E’ innammmissibbbbbbbbbbile*disse spaccando la scrivania con il mattarello*

(Questo non significa chiaramente che non sia felice per il vincitore di oggi, manco a dirlo).

Attendo Email con indirizzo per la spedizione. Ahem anche se in teoria dovrei già sapere l’indirizzo è il sottotitolo ( pardon ma io noncelapossofarcela. Prometto di  compilare schede un giorno e avere tuttotuttotutto organizzato).

Sabato mattina è stato un giretto che per muse di visione, confesso, è stato prezioso. C’è stato il barboncino pelosissimo della ragazza russa quasi travolto per strada e l’arancino spiaccicato sulla camicia linda del signore che mi passava di fianco mentre rimproverava la moglie. Se avesse preso la pizzetta tutto quel pasticcio non sarebbe successo. Sicuramente dovevano andare a una cerimonia altrimenti non si spiega il tailleur ridicolo pastello della consorte che aveva optato per un cornetto; e chissà che la crema non sia poi finita sulla borsa. Avrei dovuto seguirli per saperne di più. Ho visto un maggiordomo con la testa di cane in vetrina ed è stato utilissimo per quello che stavo cercando nei meandri dei miei racconti. Pure l’uomo coniglio nello scaffale vicino alle saponette. E’ come se si materializzassero esattamente le mie visioni e quello che ho perduto la notte viene poi ritrovato il giorno quando meno me l’aspetto.

E ho trovato anche molto di più di quello che stessi cercando e sperando. Una su tutte, che poi il resto devo ancora rielaborarlo, è stata la tazzina, il piatto e il piattone di inizi novecento appartenuti ad una baronessa inglese. Intatto e immacolato. Non avevo mai comprato un pezzo di antiquariato. Mamma ne possiede tanti ma io personalmente nessuno. Avevo sempre procrastinato perché sapevo che sarebbe successo quello che poi è accaduto al mio rientro. Ma rimando la memoria delle sensazioni a dopo perché ho troppa fretta e a queste imporre un incessante ticchettio di orologio non è cortesia. Procediamo quindi con calma perché sono le 12.12 e qui a quest’ora si fa solo una cosa: blaterare di ricette, ricordi e colori. Prima di blaterare riguardo a questo post giallissimo e verde che mi terrorizza non poco, ricordo velocissimamente che è in corso una nuova tombola per anziani. A sorpresa da sabato è comparsa la Tombola per Anziani Special Ediscion e  vi è il porta salsine per il bento in palio. Un adorabile minuscolo set di porta salsine che si potrà accaparrare sempre seguendo le stesse identiche modalità. Lasciare commenti, cuoricini, pernacchie doveroso all’interno del post. La scadenza è la mezzanotte di domani.

E direi pure di affrettarci perché vi sono ancora ricchi premi e cotechini. Ahem Cottillon. Non esagero sostenendo che queste foto sono dello scorso anno. Non esagero neanche dicendo che riconoscerei una mia foto e il periodo soltanto guardandola tre nanosecondi velocissimi. Adesso non avrei mai messo il cucchiaino in questo modo e avrei fatto attenzione a delle ombre e. Insomma queste foto risalgono a maggio dello scorso anno mi sono detta trovandole in archivio. Poi ho controllato date e blablabla e con mio sommo stupore, anche se confesso non troppo, ho azzeccato e di bruttobruttobrutto il periodo. Tra l’altro ricordo perfettamente quei limoni buonissimi del giardino che sembravano proprio dei cedri tanto erano dolci.

Proprio per riequilibrare un po’ la situazione dolce e salato, perché dopo la settimana del pollo e dei primi piatti non sembra neanche di essere nella mia cucina dove si sfornano per la maggior parte delle volte elaborazioni dolci, arriva quella dell’ondata dolcissima. L’archivio ancora pullula e santocielo ho anche ricette pasquali, natalizie e tanta di quella roba che potrei smetterla di cucinare da adesso e andare ad oltranza. Il risvolto della medaglia di fotografare davvero tutto ma proprio tutto quello che si cucina, insomma. Non che mi lamenti, anzi. Visto il periodo che richiede impegno, devozione e isolamento, tutto quello che è stato fatto in precedenza torna sempre utile. Le novità e le ricette che non possono attendere perché pretendono di essere pubblicate immediatamente (sono loro a deciderlo mica io) si possono inserire poi senza problemi. Questo budino lo ricordo e ricordo pure che il Nippotorinese sentenziò quanto fosse realmente buono il contrasto del lampone con il limone vanigliato. Ma che avrebbe preferito ci fossero meno lamponi all’interno e magari tagliati piuttosto che interi.

Me lo aspetto da lui questo atteggiamento critico perché è proprio quello che pretendo. E mi piace moltissimo confrontare e riscontrare come molti miei pensieri corrispondano, seppur posizionati nell’iperuranio in maniera diverse, al concetto. In realtà anche io credevo che la grandezza fosse esagerata ma volevo delle foto goduriose. Di quelle dove il cibo cremoso cola e vi è la voglia di abbondare ed esagerare. Quando non basta anche già la goduria estrema del cucchiaino che affonda nella molle consistenza dello zucchero unito al latte e agli aromi ma ci si trova pure una di quelle sorprese enormi e inaspettate.

In questo caso il lampone. Che potrebbe essere mirtillo o fragola, a dirla tutta.

Ridacchiava infastidito dicendo che non avrebbe mangiato questa poltiglia dove ravanavo in cerca di un lampone intero. Foto sopra. Foto sotto. Poi lo ha mangiato come fosse un bimbo imbronciato dicendo “però non è giusto”.

Ed è incredibile come a distanza di un anno io ricordi passaggi, immagini e li leghi a sapori il più delle volte sconosciuti. Io che non ricordavo nulla, né date né luoghi né persone, mi ritrovo finalmente a capire un concetto fondamentale dell’esistenza: che se non ricordi non è importante.

Ho capito che allora non ricordavo perché le persone che mi attorniavano non mi davano niente. Ho capito che a quel tempo nessuno aveva un volto, un’anima e un ricordo preciso e che di loro non ricordo assolutamente nulla se non inezie, non tanto perché ero superficiale e disattenta o svampita. Ma perché avevano annientato i miei interessi, le mie potenzialità e il mio essere.

In certi giorni vorrei che ci fosse Agata. Che mi vedesse mentre mi destreggio nel ricordo di lei. Anche in quel ridicolo villaggio turistico dove mi ha trascinato mentre io bevevo litri di menta e lei gridava in un boschetto.

Perché non sei morta. Dentro di me. Ti ricordo come ogni singolo momento. Ma c’è un’immagine che mi piace tenermi stretta al cuore e che rispolvero quando ho voglia di ridere. Io e te che stiamo per partire ed io dico seria “oh devo portarmi il nano nel villaggio turistico. Credi di poter sopportare tutto questo? “. E il tuo  deciso “Sì Patata”.

Ricordo che quel giorno i piedi del nano si ruppero. Rimase senza piedi. Ricordo la tua risata e “si incollano” e il mio dolore “no. è zoppo. è morto”.

In realtà avevi ragione tu. Kobito non è morto. E’ lì con i piedi pericolanti che io a volte alzo e guardo in silenzio. Pensando che muore il ricordo di quello che era inutile e che ti ha fatto soffrire e non quello di chi vive ancora dentro di te.

La Ricetta del Budino al Limone dei Maestri Pasticceri in formato stampabile è qui >>>>

Ingredienti per il Budino al limone e lamponi ( 6 persone): 2 limoni non trattati, 1 litro di acqua, 50 grammi di burro, 65 grammi di farina OO, 250 grammi di zucchero semolato, 3 uova. Per decorare se vuoi: 1, 2 dl di panna fresca.

Priva i limoni della loro scorza e falla bollire in una casseruola con l’acqua e il burro; quindi togli dal fuoco e filtra tutto attraverso un colino a maglie fitte. Aggiungi la farina e lo zucchero mescolando con un cucchiaio di legno. Rompi le uova separando gli albumi dai tuorli. Amalgama questi , uno alla volta, con il composto di limone aiutandoti con le fruste elettriche. Rimetti sul fuoco e fai cuocere 12-13 minuti circa. Monta la panna e gli albumi a neve ferma (separatamente) e poi spremi i limoni con lo spremiagrumi. Togli il composto di tuorli dal fuoco e versalo in una ciotola lasciando raffreddare. Unisci il succo di limoni e gli albumi mescolando e versa il budino nelle teglie tonde di alluminio monoporzione facilmente reperibili al supermercato o in una coppa dove hai deciso di servire se non vuoi sformare. Fai rassodare in frigo per sette ore almeno. Al momento di servire ricopri con la panna montata se piace.

Questa è la ricetta originale sacra dei Maestri Pasticceri. Io che sono solo Pasticciona ho infilato dentro i lamponi e non ho messo la panna e. E vabbè. E non ho preso appunti quindi lascio l’originale che faccio più bella figura *risatina malvagia*

cihofrettasantocielosì.

Non ho ancora eseguito il video dell’estrazione che decreterà il vincitore dell’ Egg Mold per il Bento. Me ne scuso, anche perché Max è stato puntualissimo come sempre nella consegna del file. Troverò il tempo oggi anche se è difficile solo immaginarlo. Celapossiamofarcela. Basta ripeterlo annuendo e fissando l’oblio con sguardo vitreo.

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44 COMMENTS

  1. Agata è li accanto a te , e secondo me ti da tanta di quella forza che adesso hai…..
    e noi…noi siamo qui con te e, lo so, non sostituiamo Agata, ma tutte/i insieme ti vogliamo tanto di quel bene da far ingelosire quel pelato del nippo! ecco 😀 …e poi passami subito un budino che c’ho fame…giuro che se mi sporco non c’è nessuno che urla…e poi sono vestita di nero..un tocco di colore ci starebbe bene! Oh… mica perchè m’è venuta una pseudo bronchite devo mangiare solo brodini e te…eh!
    :-******************************

    • ovviamente per “te” non intendevo te…te Gy..te quello nella tezza ecco. S’era capito no? vabbè che di sti tempi c’ho sempre fame (manco fossi incinta!)….( e non lo sono!!!) ma non oserei mai addentare la mia Gy!! ( che poi che c’è da addentare da te?? 😀 meglio un budino vààààà!!!!)

  2. e uffi che mi fai commuovere in ufficio…sai che è successa la stessa cosa a me con il mio papà? non ricordo più di quando stava male (se non un paio di episodi di tenerezza infinita che non posso dimenticare), ma per il resto lui è sempre com’era quando stava bene, grassoccio e sorridente come un piccolo budda, e io gli faccio il solletico finché non si strozza e dice “basta basta bastaaaaaaaaaaaa”.
    le cose inutili le dimentichiamo sempre: non c’è posto nella nostra memoria limitata per cose così, c’è posto solo per le cose importanti, per quello che vive e dà vita al nostro cuore.

  3. possono pure essere dell’anno scorso, ma posso restare a guardarle a bocca aperta?
    si lo so che poi entrano le mosche.
    ancora non se ne vedono in giro però forse posso farlo, tanto è la giornata del faivergognarecri, vergogna più vergogna meno…

    <3

  4. Non so dove l’ho letto , non so chi lo diceva… È così, il libri li divoro, mi rimangono dentro come un bel ricordo o brutto ricordo, ma poi non so citarli, li confondo tutti 🙂 comunque qualcuno diceva che non aveva paura della morte corporale perchè tanti piccoli pezzetti di lui , pezzetti veri, non fatti di dita, unghie capelli, ma di sorrisi, frasi, giornate si sole, lacrime sarebbero rimaste nel cuore delle persone che lo avevano conosciuto e amato in vita. Quindi con questi ricordi fai in modo che la tua amica viva ancora , e si tu non vorresti soffrire sentendo la sua mancanza, ma per lei devi conservare questi ricordi per sempre…

    Katia , dolce Katia ,a che giornatona oggi!!! Iaia hai visto come suona l’ukulele sul suo blog?! 🙂 bella lei ❤❤❤❤

    Il budino sembra deliziosissimo 🙂 lo proveró 🙂 ti abbraccio Iaia mia!!!

  5. A parte che ho già scaricato la ricetta e che mi appresterò ad eseguirla con la variante fragolosa e a parte che queste foto davvero sono risultate bellissime e goduriose anche se.
    Volevo chiederti…ma di me ti ricorderai? Perchè io di te si, sempre❤

  6. comunque non solo Max non c’è mai tra i vincitori. Pure me medesima T__T è un ingiustizia però *detta alla Calimero*

  7. A volte è incredibile di come si tenda effettivamente a non ricordare il male verso una persona che si ama. Mi succede con mio nonno e mi ricorderò sempre quel pomeriggio io e lui a raccogliere arance e limoni in un giardino in sicilia.
    E lei c’è sempre e ti vede, orgogliosa di come sei diventata lungo il tuo percorso. E chissà che quel nano un po’ zoppo e sorridente non sia proprio uno che ti controlla e se fai i capricci glielo va a dire 🙂
    Tivogliobenebestia

  8. In procinto di realizzare questa ricetta. Lamponi e niente panna, e amen XD
    Mi autofaccio questo regalino di compleanno con gli stampini nuovi a rose nuovi sorpresa delle amiche 🙂

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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