Ricette Vegetariane e Vegane

Madeleine salate ? Sì !

E dopo i muffin con il provolone e le erbette, un’altra ricettina di Pasticceria salata che dopo la pioggia di madeleine dolci mi pare anche doverosa ( per la pioggia di madeleine basta cliccare qui . Ci sono davvero tantissime ricette per prepazioni diverse dolci di questo adorabile dolcetto).

Queste semplicissime madeleine salate da sgranocchiare come aperitivo o insieme ad un generoso piatto di formaggi stagionati e salsette varie o chutney e salumi ( senza dimenticare le verdurine crude e il pinzimonio) sono davvero perfette anche per il surgelamento. La particolarità è quella, oltre alla presenza dei semi di lino, che vi è la salsa di soia nell’impasto. Inutile dire che il Nippotorinese ha fatto una ola. Con discrezione e poco entusiasmo ma pur sempre una piccola ola improvvisata.
E farla muovendosi da parte a parte per creare una sorta di onda senza l’aiuto di nessuno e neanche dei nani da giardino è cosa assai difficile e gli va riconosciuto. Diamo al Nippo quello che è del Torinese, insomma.

Adoro vederle quasi esplodere nella loro gobba. Adoro instancabilmente essere ripetitiva e giocare con “gobba quale gobba?” (cit.)

Le tengo in freezer che quasi rischiano di congelare affinché lo shock termico sia davvero assurdo e pericoloso e poi dritte in forno. Sogno di vedere quella gobba esplodere fin sopra il soffitto mentre lo sbalzo di temperatura preoccupante crea la deformità caratteristica. Purtroppo nella versione salata ho notato che la gobbetta non viene mai adorabilmente alta come nell’impasto originale dolce ma ci si accontenta .

 

 

La Ricetta

Ingredienti per 12 madeleine grandi: 150 grammi di farina, 1 cucchiaino raso di lievito per dolci o torte salate (l’importante è che non sia vanigliato), 2 cucchiai di salsa di soia, 5 cucchiai di olio extra vergine d’oliva, 20 grammi di parmigiano grattugiato, 3 uova abbastanza grandi, 2 cucchiaiate generose di semi di lino, 1 cucchiaino di sesamo se è possibile altrimenti è facoltativo, sale e pepe.

Setaccia per bene gli ingredienti secchi. Sbatti le uova e salale un po’. Aggiungi il parmigiano grattugiato, l’olio e quello di sesamo se lo hai e la salsa di soia. Unisci gli ingredienti secchi e poi quelli liquidi e gira per bene. L’impasto che otterrai sarà piuttosto corposo e denso e non certamente liquido. Nel caso in cui dovesse risultare troppo molle aggiungi poca farina. Questo potrebbe succedere se le uova sono eccessivamente grandi. Al contrario, se fossero piccole, potrebbe risultare stopposo e la farina non si bagnerebbe per bene. Aggiungi quindi pochissimo latte. Se sei intollerante al latte olia un altro po’ e non vi saranno problemi. Come si è ribadito fino allo sfinimento la gobbetta delle Madeleine si crea solo grazie allo shock termico per questo motivo prima di infornare le nostre madeleine dovremo farle stazionare un’ora in frigo ( io le ho tenute venti minuti in freezer e amen). Le Madeleine vanno cotte per 4 minuti a 270 statico già caldo e altri cinque minuti abbassando repentinamente a 210. Io uso delle teglie in silicone e sono sempre risultate meravigliosamente al contrario di una teglietta classica di alluminio che avevo naturalmente oliato per bene.

Buonissime sia fredde che anche tiepidine.

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Piccolissima variazione:

Ingredienti per 12 madeleine piuttosto grandi: 150 grammi di farina, 30 grammi di emmental grattugiato o parmigiano reggiano, 2 cucchiai di salsa di soia, 2 cucchiai abbondanti di semi di lino, 3 uova, 1 cucchiaino di lievito raso, 6 cucchiai di olio extra vergine di oliva, sale senza esagerare per via della presenza della salsa di soia già salata.

Setaccia per bene la farina e il lievito. Sbatti le uova con il formaggio grattugiato che hai scelto e raggruppa in un recipiente le uova e la farina aggiungendo tutti gli altri ingredienti pian piano. Gira per bene con un cucchiaio di legno senza l’ausilio di un qualche aggeggio tecnologico. Mescola fino a che il composto risulta liscio e omogeneo. Lascia quindi raffreddare in frigo un’ora o se hai fretto venti minuti in freezer. A quel punto scalda il forno a 270 e fai cuocere quattro minuti per poi abbassare repentinamente a 210 e cuocere altri sei minuti Tira fuori e lascia raffreddare.

Qualora ti fossi perso quelle dolci qui alcune: Clicca>>>>

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83 COMMENTS

    • La vieira 🙂 è uno dei miei sogni nel cassetto fare un pellegrinaggio a Santiago, sai Pani?!
      🙂 hai mai letto Iacobus ? Di Matilde asensi… Se ti piace il genere 🙂 é davvero bello!!

      • uh! non ho mai letto Iacobus (devo segnarmelo) ma tante altre cose.
        Ci sto pensando da almeno 4 anni. A farlo tutto, intendo, tutti gli 800 km.

        • se l’anno prossimo decidi, fammi sapere 🙂 🙂 tutti gli 800km!!!Iacobus è un romanzo storico, una giusta via di mezzo tra in nome della rosa e il codice da vinci,troppo complesso il primo e troppo semplicione il secondo; è elegante e ben costruito, quest’autrice a me piace molto 🙂 quando hai voglia di avventura ma non hai modo di partire o vedere un film, Iacobus è un buon rimedio 🙂

  1. ma per il nippo è difficile fare una ola da parte a parte, senza l’aiuto dei nani? Perchè dimostra in genere moderato entusiasmo o perché il nipppotorinese è un robot?

    TAh Dan!!!

    Iaia, gelosa delle fan del nippo, vuole farci credere che non esiste e che sia un personaggio virtuale.
    Non credeteci. No, no.

  2. Maledetto postino… con tutte quelle raccomandate per l’Inge… mi interrompe la lettura del post! Giulia, ci credi che non ho lo stampo per le madeleine?! Io che le adoro! Devo rimediare al più presto… Spero che tu ti stia riposando almeno un po’ e ti abbraccio forte forte.

  3. Fantastiche! La settimana scorsa ho comprato 2 stampi di madleine, uno per farle normali e uno per farle piccine piccio’ ma non mi era neanche venuto in mente di poterle fare salate. Geniale come sempre.

  4. Ma dove cacchio li trovate ‘sti stampi??! Ma possibile che io non trovo niente qui??? E la pipoa no, e i pistacchi di Bronte no, e le fragoline di bosco no, adesso anche gli stampi delle madeleine che mi piacciono da tempo immemore e adesso proprio non si può fare a meno di prepararle, dopo aver letto tutto sto bendiddio di ricette una più sbaverrima dell’altra! A I U T O *__*

  5. Che belle!!! adesso assaggerei quelle al burro salato con caramello e crema di nocciole ^_^ devo comprarmi lo stampo pure io… 😀

  6. un vassoio a meeeeeeeeeeeeee….che ho famissima e non ho tempo per cucinare oggi!!! non ho tempo per nulla a dire il vero..uff uff…sto a litigare con un 3D…impazzirò..lo sò!!! lo sò!!!! ho passato il 1°maggio a casa del pazzo..a disegnare!!!! impazziròòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòò

    • Elisabetta nooooo *_*
      perdono !
      sono stata in ( una finta) vacanza.
      E *_*
      ma oggi pomeriggio, massimo in serata tutto tutto tutto tutto sarà deciso.
      Un bacio
      e scusami !

      • ma chiaro che no lo dicevo in quel senso, temevo di non riuscire a racapezzarmi avendo letto i tuoi ultimi post tutti di un fiato. baaaci <3

  7. Ciao belli… E ciao iaia… Che dire?!? Adorabili!!!! Ci proveró 🙂 amo quest’idea della pasticceria salata… Perchè mi piace troppo osservare il viso di chi prende un muffin, ad esempio,e come si stupisce nell’assaporare il gusto salato 😀 un abbraccione!!!

    • Sì, esatto! Anche io amo guardare la gente mentre addenta uno dei miei muffin e anche se mi trovo ad una festa e quindi per forza ne ho portato un vassoio, prima aspetto che una persona prenda un muffin e lo assaggi, per vedere la sua espressione e poi magari assaggio anche io… E quando vedo i loro occhi illuminarsi mi riempio di gioia!

  8. ciao bella gente! mi aggiungo al club del SSSM (sonosenzastampomadeleine) ma rimedierò presto…
    in casa mia ci sono più stampi e chincaglierie per preparare-infornare-sfornare che in tutto il nord italia *-*

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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