Ricette Vegetariane e Vegane

Hollo – Work in progress

Non potevo non fare (uh quanto mi piace la doppia negazione) qualche appunto visivo anche su Ipad. Confesso poi la voglia irrefrenabile di provare qualche vestitino a Hollo con l’aiuto del  Galaxy Tab 10.1; che pare essere un ottimo foglio se corredato da SketchBook.

Insomma questi sono due semplicissimi schizzi fatti in autostrada mentre il Nippotorinese guida  (ed io gioco con tutti gli aggeggini). Colpa sua ordunque se è tutto traballante.

Uscire con me è come portar fuori una bimba. Ho bisogno della borsa esclusivamente dedicata a colori, conigli, nani, obiettivi, gadget. Al rientro poi vi è sempre un esubero di oggetti. Ma mica è colpa mia se tante sciocchezze sono in cerca di casa?

Il progetto Holloso, lo confesso, mi piace sempre più. Se prima ero semplicemente entusiasta adesso sono elettrizzata; se continuo però a dedicarmi solo ad appunti visivi, idee veloci e frizzi e lazzi mi licenzieranno in tronco e tutti i nani da giardino andranno via di casa. Perché? Perché qui non si fa che parlare di lui. Il nostro amichetto adorabile Hollo. Ho pure chiamato l’architetto per spiegarle che una stanza apposita per Hollo non è poi una cattiva idea.

Devo un po’ tirare le somme insomma, e decidere cosa fargli indossare definitivamente ma.

Ma è troppo divertente vestirlo, uff. Posso continuare ancora un po’?

*Nessun Hollo è stato paragonato ad una Barbie da vestire con diversi outfit da una bimbetta viziata che colora e disegna in macchina lamentandosi dell’asfalto poco armonioso.

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18 COMMENTS

  1. mi piace questo progetto Hollo, non per altro se non perché (ti piace questo doppio avvitamento negativo?) ti elettrizza.

  2. A me quello con i palloncini… ce la farò a commentare? ci sono ancora problemi di connessione…

  3. Dovresti scrivere “Nessun Hollo è stato maltrattato durante la registrazione del filmato”: sono bellllliiiiiisssssssiiiiimiiiiii!!!
    E io oggi sono felicissimmaaaaa!!! (con tutto il rispetto per quello che succede)

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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