Ricette Vegetariane e Vegane

Aperitivi_amo?!

Chi mi conosce anche solo un po’ sa quanto io sia contraria all’alcool in genere. Sono l’essere mitologico che mai ha assaggiato una goccia alcolica e che nel periodo di sua perversione massima ha bevuto la Tourtel, birra analcolica di dubbio gusto. Roba che Luca e tutti i miei amici di Malti da Legare adesso vengono in casa a prendermi a pizze in faccia (e non credo che siano pizze intese come prodotti da forno). A tal proposito vorrei giusto sottolineare che se non conosci Malti da Legare a pizze in faccia ticipiglioioquindicliccaqui *faccia minacciosa.

Il Nippotorinese sognava una donna che avesse un Beer Blog o un Wine Blog e che preparasse post su post scoprendo e innaffiando tutto di alcool che sarebbe poi stato a lui propinato. E’ un intenditore, non solo di formaggi, e nel suo dna vi è un’anima da sommelier. Riuscirebbe a carpire il retrogusto di noce essiccata tra foglie di cocco e altri vaneggiamenti privi di senso logico (intendo per me) in un micro sputo di alcool.

Io che sono promotrice del “no alcool” e che ho litigato (ma con moderazione eh. Infilandolo ad esempio nel portabagagli e tagliandolo a pezzi poi con calma per farci un post sull’arrosto) con qualsiasi entità mi abbia propinato alcool senza segnalarmelo. Ebbene sì. A volte nel gelato vi è la presenza alcolica che dovrebbe essere segnalata con raggi laser e luci ad intermittenza. Anche se in micro parti, riesco a intuire la presenza dell’alcool a distanza di chilometri. La bagna del pan di spagna ad esempio è stata sempre un problema per me. Adesso che non mangio pan di spagna non dovrebbe esserlo certo, ma per abitudine se qualcuno che amo si sta per avventurare nell’assaggio mi sincero sempre di ricordargli “chiedigli se c’è dell’alcool”. La risposta “magariiiiiiiiiiiii” mi fa tornare alla realtà e mi ricorda che sono l’unico essere vivente (ammesso che io sia vivente davvero) a provare rigetto nei confronti dell’alcool.

Questo per dire cosa? Che mi costa molto oggi ammettere che ho ceduto alle lusinghe del Nippotorinese e ultimamente preparo qualche cocktail. Il suo ragionamento non faceva una piega “sei contraria a cibarti di carne ma la cucini per me. Sei contraria a cibarti di pesce ma la cucini per me. Sei contraria a cibarti in genere ma prepari cibo per me -meravigliosabattuta- per logica pur essendo contraria all’alcool e alle preparazioni che lo contengono potresti farlo qualche volta per me”. Ho riso alla meravigliosabattuta e credo sia stato lì che le mie difese e i miei dogmi hanno ceduto. E allora mi sono detta che una Rubrichetta veloce estiva sugli Aperitivi che propino al Nippotorinese non sarebbe stata poi una così brutta idea a patto che si sopporti il sermone:  L’alcol fa male. L’alcol è una droga. L’alcol va assunto a dosi moderate. L’alcol non deve essere assunto sotto gli 89 anni. uhm…..no. Non ce la posso fare.

Questo è il primo Aperitivo della stagione con colori summereschi (mi piace uccidere la lingua italiana e ostrogota in un sol colpo, embè?) che non ha nulla di eclatante perché niente è stato preparato da me tranne che il vasetto contenente riso avanzato dal pranzo mischiato a delle soianese di cui parlerò a breve, versione vegana e senza colesterolo della maledetta maionese, con prosciutto cotto e tocchetti di mele. Ottimo! (o almeno così dice).

Vorrei quindi soffermarmi sulla bevandina che ho riproposto per due volte. Si tratta di un drink per l’estate, quando le fragole nostrane sono al miglior livello di maturazione. Nel mio caso trattasi di Fragole di Maletto; paesino incantevole proprio attaccato a Bronte dove si sfornano i pistacchi migliori del mondo.

Le fragole si possono anche surgelare proprio in questo periodo in modo da averle a disposizione anche il 31 dicembre quando si spolvera di zucchero a velo il pandoro. Non è stato molto apprezzato dal Nippo che lo reputa un drink da femminuccia ma c’è da dire che ho già contravvenuto cedendo alle sue lusinghe alcoliche, non posso scegliere cocktail che gli piacciono ma solo quelli che visivamente si accostano bene alle mie tovaglie. OH NON POSSO FARE TUTTO IO EH!?

E quindi ecco questo Red Berry Soda

Gli ingredienti per una porzione analcolica (scegliete questa! scegliete questa!)  sono: 1 cucchiaino di sciroppo di lamponi o sciroppo di zucchero neutro, 2/3 di tazza di fragole tagliate a fettine, 60 ml di succo di lampone, 1/2 tazza di seltz, lamponi o fragole per guarnire.

Gli ingredienti per una variazione alcolica sono chiaramente gli stessi con l’aggiunta di un po’ di champagne o spumante freschissimo.

Per quanto riguarda la sfera privata (quella che non importa a nessuno ma approfitto dell’effetto psicologicooutingriscopertadisestessaterapeutica che possiede intrinsecamente la sfera bloggereccia) sono esaurita. Che novità è? Sto con una macchina fotografica in mano praticamente dodici ore al giorno e non riesco più a vedere a bene la realtà se non attraverso un macro fisso 90 mm. Ho imparato a scoprire i dettagli. Quelli più nascosti. Quelli tra le cuciture. Le cose piccole e importanti che mantengono salde quelle grandi e vistose. Sto cercando disperatamente di rientrare nei tempi che sembrano rincorrermi e pur concedendomi pochissima “vita normale” me ne sto concendendo altrettanta davvero speciale. A supportarmi ci sono pochissime persone ma sono quelle che volevo avere. Rincorro gechi sul terrazzo urlando e ridendo mentre mi scrivo con Cri e BestiaBionda e ricevo bruttissime notizie.

Alterno felicità estreme a dolori impensabili ma sorrido. Sempre di più. Per combattere i mostri con questo bianco accecante che grazie al cielo riesce a emergere dal buio intenso e profondo che ha indiscutibilmente più luoghi dove diffondersi.

Mi attende un week end speciale tra onde mentre papà mi sorride e mi dice “non spaventarti del sole amore” e mamma ha tagliato otto chili di carote per me. Persa nello sguardo di lui mentre studiamo per questa benedetta patente nautica.  Speriamo anche un po’ di riposo dal buio, tutto qui.

Che sia un week end di luce fortissima e accecante e sorrisi per voi, amici miei che tanto avete fatto per me. Non vi sarò mai grata abbastanza.

E NON BEVETEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE perché vi spacco la facciaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!

(il controllo. La prima cosa è il controllo, lo dico sempre)

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30 COMMENTS

  1. Seconda, che odia l’alcool. Non lo sopporto, mi fa girare la testa all’istante e io oooooodioooooooo perdere il controlloooooo, ooooodiooooo, ma perchèèèè lo adorano tutti, benedetti umani insensati! Dicevo…vengo a raccogliere le fragole anche lì, sono esperta nel campo (di fragole) ormai! Buon weekend pieno di tutto le meraviglie possibili e non terrorizzare i gechi che io trovo disgustosamente adorabili!

  2. in primi ops non si puo’ dire
    sappi che c’è un altro essere umano (umano insomma) che fiuta l’alcool da miglia di distanza e che fugge: mio fratello.
    il rompipalle che alle feste se hai, non dico bagnato il pandispagna, ma hai FATTO VEDERE al pandispagna una bagna alcolica, ecco lui lo sente e non mangia la torta.

    detto ciò.
    mio figlio è dall’anno scorso che ha la fissa per i cocktail.
    cerca le ricette su internet se le copia oppure inventa.
    e dello stesso cocktail poi ne fa due versioni: una senza alcool per lui e una alcolica per me.

    arrivato questo periodo in cui la frutta abbonda penso che diventerò alcolizzata prima di ferragosto

    • no ma in effetti è una famiglia strana eh, l’unica normale sono io dai ammettilo. Io odio l’alcool e odio torte dolci e qualunque cosa fatta con l’alcool a parte le frittelle carnevalesche. La birra mi piace si ma solo con la pizza. Visto sono normalissima io e ribadisco iooooooooooooooo (ogni riferimento a sorelle strane è puramente casuale….si….)

  3. rosa. quella fragola appuntata mi piace so much. fa caldo e fa sonno. avrei bisogno di una camera fresca e buia per riprendermi un po’, fanno male gli occhi.
    spero davvero tantissimo che riuscirai a riposarti e avere almeno una piccola tregua.

  4. uhm..il tuo geco è arrivato sul mio terrazzo ed ora…vive da qualche parte nella mia cucina. me ne sto facendo una ragione. ma sono giorno difficili!

    un bacio tesoro, buon weekend di luce
    tvb

  5. Stellina mia, sapessi quante volte mi hanno allungato una fetta di torta dicendomi “nooooo, non c’è bagna alcolica” e mi sono trovata a non sputazzare il boccone in faccia a qualcuno solo per decenza ed educazione… Al mio matrimonio la torta aveva bagna al latte come per le torte dei bimbi! E ho chiesto al sacerdote di essere dispensata dal bere al calice minacciando di avere un malore all’altare! Astemia, sempre e comunque! E non posso neppure prepararmi la versione analcolica per l’allergia alle fragole… 🙁 c’è un bicchierino d’acqua per me?! Ti auguro un bel weekend Giulia, pieno di luce, quella che dona energia, che guida e rassicura. Noi ti siamo sempre vicini! Baci

  6. io sono alcolica, ed anche abbastanza fiera di esserlo, ma le bagne alcoliche non mi sono mai piaciute. sarà rimasto il trauma infantile, da piccola queste torte di pasticceria super alcoliche proprio non le sopportavo, piuttosto rinunciavo alla mia fetta (ed ero/sono una golosona)

  7. Bravissima Giuli! Hai fatto benissimo a prenderti una benedetta pausa. E sai, io questa sera vado a fare un giro sul lungomare di Rimini (al mare non ci andrò mai e nessuno mai mi ci trascinerà e sì, sul lungomare ci sarà tantissima gente e questa sarà una dura prova per la mia pazienza)… Io e mia sorella prenderemo le bici e via. E lunedì lei avrà la terza prova d’esame e quindi possiamo considerare questa uscita come simbolica (ma anche no, però è bello immaginarlo). Sai, cosa? Mi concederò pure una granita che con questo caldo è il massimo. E ti prometto che cercherò quella alla frutta e non allo sciroppone verdegialloblurosso. Frutta. Perchè voglio perdere qualche chiletto giusto prima di partire, visto che so che in vacanza avremo sempre amici accanto e non vorrò badare alla linea. Quindi dieta, però sana eh! E quindi invece di concedermi la pizza il sabato sera, cioè il pasto libero, mi concederò una granita e cenerò come sempre leggera.
    Buon week end Iaia! Ci si sente lunedì! Un abbraccione da me…
    Divertiti! Prendi un po’ di sole pure per me! Però la crema solare, mi raccomando! E ora basta fare la mammina. Divertiti. Punto. 😀

    • Apity carissima… Il nostro adorato Puro&Bio dovrebbe fare al caso tuo… Forse Grom, ma non sn molto esperta di granite… Io non posso bere cose ghiacciate, sono proprio un water! Divertiti…e pensa che stasera invece di una bella pedalata mi tocca una noiosissima cena con pseudo-amici. Piuttosto preferirei stirare e con il caldo che fa qui da noi è tutto un dire! Baci

      • Eh infatti probabilmente andremo al Grom… Io per una granita di qualità mi farei anche 20 km in bici, ma che sia di qualità! Spero di riuscire ad abbinare bene i gusti! Qui ultimamente va di moda prenderne più di uno e mischiarli… Vedrò.
        Tu non ti abbattere. Domani relax per tutte e due, vero? Dai, cerca di divertirti e non dimenticare che ti penso sempre e spessissimo. Un mega abbraccio!

  8. Non so che dire, ho 13 anni e di sicuro non bevo. Non so nemmeno che dire dato che questi sono argomenti “per grandi”, ma io m’intrometto sempre quindi….vediamo….ecco. Buone vacanze a tuttiii! (qualcosa dovevo dire) 😀

  9. Io adoro i gechi. Soprattutto perché fanno strage di zanzare. Ma anche perché sono così carini e velocissimi. Adoro anche l’alcool ma tendo ad abusarne per cui ultimamente me ne privo. E comunque non è stagione di aperitivi per me. Se ne parla (di aperitivo analcolico) a fine dieta. Che mi sa che sta finendo in una specie di ergastolo… “fine dieta mai”. Penso che passerò alle amfetamine. Anzi. Mi faccio il mio meth lab. In cantina. Mi raccomando non dite nulla, non credo sia completamente legale…

  10. uhm…se non ricordo male anche verso l’olio d’oliva hai qualche avversione. Eppure, l’olio d’oliva e l’alcool (anzi, specifichiamo meglio, il vino), sono fortemente simbolici. L’olivo e la vigna sono le piante più importanti da quando è nato l’uomo. Con l’olio fai tutto, condisci, lenisci le ferite, frizioni, conservi e dai perfino l’estrema unzione.
    Con il vino, l’alcool, dsinfetti, purifichi, celebri, festeggi e poi fai anche l’aceto.
    E qualcosa mi sfugge.
    Insomma, olivo e vigna, disegnatelo in testa. Sono piante per le quali si è ucciso e si continua a morire.
    Il segreto sta tutto lì, in quella parola: moderazione.
    Perché anche con l’acqua si può morire, bassta ingurgitarne mille litri!
    O pure con lo zucchero.
    Come disse nonricordopiùchi, forse Paracelso, è la quantità a fare il veleno.

    Moderazione, come mamma geco e il gechetto che si sono nascosti dietro un vaso pensile mentre la kiki è sotto, che finge di dormire.

  11. Dunque la solita ritardataria…..sorry everybody 😉
    Volevo dire, cara Iaia, che muà… la sottoscritta, pur non bevendo per ragioni di salute, è sommelier di primo grado 😉
    Pieeer, dontuorri!! Ghe pensi mi!
    Ti porterò un vino che ti lecchi il bicchiere! Alla faccia di Iaia (beh, anche mia in effetti….in quanto non propriamente bevitrice!)

  12. Ammoraaaaaaaaaaa mia..ma lo sai che ho passato tutto il sabato a disegnare a casa del pazzo…fino a mezzora fa??? ( sono le 3 di notte eh!!)…ora dico io..potevo rientrare e non leggerti? NO! certo se ero incinta era un casotto…qui m’è venuta voglia di quel bicchiere col fragolone malettese….argh! come si fa mò? come? ho solo cilegie in frigo… ufff!!!
    beh però mi apre giusto che il tuo drink sia in tinta con la tovaglia eh! di al nippo di regalarti altre 4837 tovaglie in taaaaaanti colori!! 😀
    ok che dici vado a letto? non ho sonno 😐 maremma!!!!
    ahhhhhhhhhhhh datemi un sonniferooooooooooooooooo
    🙁 uffffffffffff
    buon fine settimana Gy … buon ondeggio 😛 🙂
    :-***********

  13. Love 🙂
    Leggo solo ora perché è stato un inizio di we difficile, abbiamo fatto un po’ di eventi di cui due per sostenere un birrificio emiliano che è stato terremotato e ha subito un po’ di danni… si chiama BiRen e fa birre di ispirazione tedesca, veramente buonissime oltre che più volte premiate. Visto che dopo il terremoto gli hanno annullato tutti gli eventi nella zona e quindi è rimasto con molto invenduto, abbiamo pensato di mettere in piedi due eventi contemporanei, a Milano presso la Pazzeria e a Pontecagnano (Sa) presso il Pub Demetra… nei due locali le birre saranno disponibile per un bel po’ 🙂
    Dicevo… ho visto solo ora il post (e grazie alla Miki che pure lei segue il blog ed è una Malta da Legare)… Iaia credimi se ti vedessi bere una birra analcolica (aiutooooo) non ti prenderei per nulla a pizze in faccia, tigggggiuro. Ma ti farei vedere la foto del mio amico Jef Van De Sten e secondo me una delle sue birre potrebbero diventare perfette per il tuo battesimo. Anche solo mettendo “il becco dentro”, come diceva la mia nonna… No ma guardalo: http://bit.ly/KV5nfO
    RiLove <3

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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