Ricette Vegetariane e Vegane

Frittura estiva di calamari con pompelmo e lime

Quando arriva l’estate una rabbia improvvisa si impossessa di me e cosa da non sottovalutare non riesco a celarla. Mi tornano in mente infatti tutti i volti delle persone che con sguardo ebete e sognante mi fissano e dicono le fatidiche parole “non vedo l’ora che arrivi l’estate”. Se avessi il tempo stamperei su carta questi facciotti e tirerei loro frecce avvelenate di wasabi pungente scadutocheèancorapiùpungente. Se avessi ancora più tempo stamperei questi facciotti su tessuto che poi trasformerei in pungiball e scaricherei i nervi picchiando duro. Ma proprio duro. Ma duro duro eh.

Sì può darsi pure che vivendo nella terra del Sole, Mare, Granite e Cannoli io non mi renda ben conto di cosa significhi rigido inverno con la neve considerato che qui per temperature bassissime si intendono gli otto-dieci gradi, ergo io non apprezzi la beltà della bella stagione.

A dieci gradi sì, quando io ho tre piumini, quattro cappelli, due sciarpe e una stufa elettrica portatile in borsa e il Nippotorinese con il maglioncino di cotone suda e urla “voglio l’inverno!”.

Caldo secco, umido, ventilato poco importa. IO ODIO L’ESTATE. ODIO IL SOLE. ODIO IL CALDO. Prima lo pativo per evidenti problemi fisici legati al peso; adesso continuo a non tollerarlo e uno dei motivi principali è perché alla prima goccia di sudore i ricordi di quanto stavo male mi assalgono. La pressione bassa e il ferro inesistente fanno il resto. Ho chiare difficoltà poi a muovermi perché nonostante cappelli, precauzioni, Polase in vena, bombolette d’acqua ghiacciata da spruzzarsi in faccia e ombrellini per proteggermi dal sole non riesco in alcun modo a non subire l’effetto che mi provoca: emicrania feroce.

Il sole è capace di annichilirmi, abbattermi, intristirmi, stressarmi e innervosirmi.

Se ci sono le strepitose cure del sole per me andrebbero bene quelle ancora non sperimentate della Luna. Da sempre è così. La notte sono sveglia, attenta, produttiva e felice. Lo dimostra il fatto che tutto il mio iperuranio di idee avviene la notte. Il giorno procedo per inerzia e realizzo quello che ho “progettato” nelle ore serali.

Nonostante sia una macchina da guerra, capace di non essere abbattuta neanche con armi letali, durante il giorno ho serie difficoltà. Si tratta più di forza di volontà e non carica, verve, energia o come la vogliamo chiamare. Per una che dieci chilometri li fa giornalmente saltellando e cantando ritrovarsi a percorrere cinquecento metri sotto il sole e star male dopo neanche settanta è cosa preoccupante. Annichilita e spossata come se dovessi intraprendere la maratona di New Yorkm mi sono ritrovata a piangere dopo pochi passi perché le gambe non reggevano ma soprattutto la mente.

Ora lasciando stare un problema reale che eviterei di approfondire ulteriormente, passerei a delle considerazioni più semplici che sono quelle che come “contorno” non agevolano il tutto.

In Estate una forza oscura del cattivo gusto si impossessa delle persone. Non che a Dicembre non sia bella che radicata eh, ma è proprio questo il periodo dove le fesciongirl danno il meglio di loro stesse. Non ci sono giubbotti, cappotti o copricapo a coprire e tamponare un po’ dell’imbarazzo visivo. E’ tutto alla luce della sole e ogni micro difetto viene alla luce. Se per tutti l’Estate è la stagione più “scanzonata”, quella dove ti metti un vestitino fru fru e vai libera e felice, per me è l’esatto contrario. Vorrei proprio tenere dei corsi di aggiornamento e sfatare questi stupidi luoghi comuni. Proprio perché devi scegliere “poco” tra accessori, vestiti frizzi e lazzi bisogna farlo bene *disse con tono petulante fissando l’oblio.

Ieri ho visto cinquantenni in shorts inguinali fiorati con camicie trasparenti fluo e fiori in testa e dodicenni con tailleur e speedy vuitton con foulard annesso con monogramma Guess (Louis perdonala. Non sa quel che fa), ciondolini smaltati con catena argentata e strass sbirluccicosi. Ho visto infradito con pedicure imbarazzanti che viravano dal giallo al verde fluo e il gradient, che tanto spopola in Ammmerriga tra le star, passato come manco un imbianchino con un distacco di retina in corso avrebbe potuto fare.

E’ difficile superare le altissime temperature, il sole e questo impatto visivo devastante. Questa smania e voglia di colore per esprimere ilarità e gioia di vivere. Sono felice che tu cinquantenne vestita con gli shorts voglia elargire la tua anima giocosa agli altri, ma una depressione mi ha colto e non so se mi riprenderò dopo il tacco 12 verde mela con ciondoli di fragoline fluorescenti.

Se fossi però psicologicamente stabile tutto questo in fondo non dovrebbe turbarmi. Rimarrei solo una persona orrenda pallida vestita monocolore o al massimo con accessorio colorato che giudica la felicità degli altri forse perché vorrebbe avere quelle scarpe fluo (ne dubito) ma le manca il coraggio. E invece è ancora piùpeggioreassai (che si può dire, suvvia) il fatto che io scruti, valuti, faccia autoanalisi e non ne venga a capo e mi ritrovi un lunedì mattina a chiedermi:

MA SONO IO QUELLA SBAGLIATA?

Urlandolo proprio.

La risposta arriva senza tante sorprese ed è sicuramente sì. Sono io quella sbagliata che ama il mare ma in un rapporto esclusivo io-mare soprattutto quando il sole sta per andare via. Che detesta la folla, la socializzazione, il panino con la cotoletta e la fetta di anguria. Sono io quella sbagliata che invece di scostarsi la maglia della canotta per abbronzarsi per benino esce con il coprispalle e spalma crema protezione 50 per bimbi.

Sono io quella sbagliata vabbè ma cacchio ho la nuance dello smalto sulle unghie dei piedi in pendant con quello delle mani ed entrambi richiamano l’accessorio (sì. La cinquantenne ieri mi ha turbato troppotroppotroppo). Solo questo riesce a rasserenarmi (forse).

In questo delirio di sole, mal sopportazione per il popolo estivo, smania di riposare e impossibilità di farlo perché sto lavorando come una matta ad un progetto toposecret (topomipiacetroppo) che  mi sta facendo uscire i neuroni dalle orbite e non in ultimo “bestiabionda” in arrivo in quel di Catania, direi di sproloquiare circa questa ricettina facilissima e sfiziosa che rientra nella mia tanto amata Rubrichetta Cucinare con la frutta.

So che sono la prima promotrice del web a sostenere fortemente il “no alla frittura!” e  farne una per giunta in estate è davvero un controsenso evidente e appunto per questo eccomi! Qui al Gikitchen le fritture si contano su una mano e arrivati all’indice partendo dal pollice (cosa sto dicendo?) si potrebbe pure finire. Solo che la fritturina di calamari sa tanto d’estate santo cielo e al Nippotorinese che detesta allegramente il suddetto alimento è l’unico modo di propinarlo. Non esagerando nelle quantità perché diventa nauseante ma come apri pasto è sfizioso assai. Dopo aver fatto una semplicissima frittura di calamari tagliati come meglio si crede, basterà condirli con pompelmo accuratamente spellato e una grattugiatina di scorza di lime ben lavata. Aggiungerne anche il succo a chi piace e via caldissimo e freschissimo in un contrasto che dona un sapore, a detta del Nippotorinese, davvero piacevole.

Mi sto allenando per l’arrivo di Giulia, insomma. Sarà mia ospite in questo fine settimana che si preannuncia caldissimo. Mi vedrà nervosa, alterata, esaurita, e potrà tastare con mano la presenza dei muratori e la situazione assurda in cui vivo attualmente (c’è da chiedersi quando io abbia smesso). Alla bionda piace molto il pesce con la frutta e questo antipastino, oltre il pesce spada con gli agrumi, le sarà propinato per endovena magari adoperando altri frutti.

Mi rilassa proprio l’idea di usarla come tester. La cattiveria accumulata per via del caldo e dello stress si riverserà sui piatti e lei e il Nippotorinese che constantemente mi prendono in giro verranno giustamente puniti.

La mia rabbia si sfogherà feroce. Devo solo focalizzarli come la cinquantenne-scarpefluo e smalto non in pendant ma gradient lei e il degno marito lui.

Ah sì perché non ho detto che il marito era in pantaloncini militari (uomo di 55-60 anni), maglia con teschio sbirluccicoso e infradito simil camoscio. Montatura dell’occhiale? Discreta: gialla e verde a righe.

Per dire insomma: sono la solita esagerata. Chessaràmai?! Sono felici. E’ Estateeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!

Che il cielo mi aiuti.

(da un po’ di giorni non leggo i commenti. Chiedo infinitamente scusa. Conto di recuperare questa sera quando mi butterò sul divano in terrazza e leggerò tuttotuttotuttotuttotutto. Bramo con ardore il momento)

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46 COMMENTS

    • Chiudo un occhio solo perchè hai scritto che per te il rigido inverno fa rima con neve…anima candida che sei: quando nevica l’inverno è mite, invece, quando l’inverno è rigido, NON NEVICA CASPITERINAAAAA, a -15, -20 NON NEVICAAAAAAA!!!!! E sappi che ho tanto materiale da infreccettare IOOOOOOOO!!!Comunque anche io esco solo con la crema solare bimbi spalmata ovunque, il cappello di paglia e gli occhiali da sole…sto meditando di acquistare anche un ombrellino e dei guanti bianchi di pizzo… :*

  1. Mai come stavolta sono d’accordo con te! 😀 Mi fa pure schifo andare al mare e vedere le pance al sole, le tette esposte nei microcostumi e la ciccia che straborda felice e contenta insieme alla frittata di pasta!
    PERO’ (c’è sempre un però!) io un po’ di sole lo voglio perché a Dublino fa ‘nu fridd che non si puo’ e la mia già precaria situazione mentale sta diventando insostenibile. Giusto un pochino di caldo senza trippe, tette e beni mobili al vento! 😀

  2. Giulia, io non credo che tu sia sbagliata. Sei semplicemente tu. Così come la cinquantenne tutta fluo dal marito sbriluccicoso è semplicemente lei. Anch’io inorridisco per certe cose, esco di casa, mi guardo in giro e mi chiedo dove sia finita la decenza. Come si diceva qualche giorno fa, donne mature travestite da ragazzine e ragazzine travestite da donne mature. Per non parlare di come si combinano certi uomini. Entro nei negozi di abbigliamento e mi sento a disagio. Vado a fare la spesa e vedo scene che mi imbarazzano, l’educazione e la cortesia non esistono più, la maggior parte delle persone sbatte i fatti suoi sul banco degli affettati, vicino allo stracchino e molti pensano che cercando di fare i fatti tuoi, essendo il più possibile invadenti, siano simpatici… Sono io che sono sbagliata se non dò del tu a chiunque, se lascio passare le persone più grandi di me, se aiuto la vecchina a leggere il prezzo di una scatola di pasta, se non mi piace vestirmi in modo vistoso e amo il nero e le cose belle e semplici, se preferisco aiutare Frugolino a fare un castello di sabbia, piuttosto che starmene beatamente a friggere su di un lettino e se ad agosto sono bianca come a maggio perchè piuttosto che fare morire di caldo il piccino sotto il sole delle14, restiamo in spiaggia solo fino alle 11?! E potrei continuare a scrivere fino a domattina… Il punto è che io sono fatta così e – dal momento che non manco di rispetto a nessuno e non ledo la salute e l’integrità mentale di nessuno – non mi dispiace. Non mi devo giustificare. Ho ricevuto una determinata educazione, ho fatto tutta una serie di esperienze, ho una sensibilità mia… tutte queste cose hanno contribuito a far sì che sia come sono. E credo che lo stesso sia per te, come per ognuno. Se il sole ti crea problemi e ti senti a disagio con le spalle scoperte, se preferisci mangiare un frutto anzichè un hot-dog, se ti va di leggere un libro o disegnare anzichè “vivere la movida” … non c’è nulla di male. A me l’estate piace, moltissimo. D’inverno sto male, mi sento depressa e stanca. Ma non pretendo che sia così per tutti. E credo che non mi bandirai dal tuo blog per questo. Ti voglio bene stellina, non sei sbagliata, SEI UNICA E SPECIALE. E fortunata Pezzodistellabellissimabionadanaturale che presto potrà abbracciarti…

  3. Tesoro, non sai quanto ti capisco. E te lo dico io che ho patito il più rigidissimo inverno torinese, quest’anno. Ma no, il caldo proprio no. Emigriamo, ti prego, mano nella mano.

  4. Adoro la fritturina di calamari e questa pare proprio un’alternativa sfiziosa da provare!
    Desideriamo cronaca dettagliata di weekend con bestiabionda plis 🙂 Ah, e a tale proposito, volevo ricordarti che a metà luglio sarò a Catania per un paio di giorni…che dici, ce la farò ad abbracciarti almeno un attimo? 😉

  5. E qui in riviera non mancano scene simili!
    E’ estate sì e io sono stressata quanto te. Sai cosa ho fatto? Mi sono preparata gli autfit belli pronti nell’armadio così quando devo uscire non devo pensarci troppo e non rischio di conciarmi alla carlona. Ecco, io faccio pure questo pur di non sfoggiare vestiti carini ed eleganti che ancora aspettano nell’armadio un colpo di follia. Ne ho di bellissimi, ma niente. Niente pois, niente righe colorate, niente beige, niente bianco. Per ora non sono pronta ad indossarli, però vorrei sfoggiarli in vacanza quindi mi sto preparando psicologicamente e fisicamente.
    Ed è estate sì se oggi ho osato portarmi dietro due noci sgusciate per via del potassio, da mangiare furtivamente in autobus, perchè io potrei anche crollare addosso alla gente all’improvviso. Però dovevo uscire e andare a prendere i compiti di mia sorella e cavolo era una bustona enorme e pesantissima!
    Ed è estate sì se ieri con la mia famiglia ci siamo mangiati un cocomero intero (non ti spaventare Giuli, eravamo in sei con mia nonna, i miei e le mie sorelle) e ho mangiato del gelato. E scusami se te lo chiedo, ma come fai a non mangiare il cocomero??? Come??? Sono rimasta sconvolta e scandalizzata!!! E lo sono tutt’ora!!! Spiegati, spiegati, spiegaciiii!!!
    E probabilmente pioverà se oggi ai miei pochi grammi di riso ho aggiunto un cubetto di parmigiano. Ti rendi conto? Il parmigiano che io odio con tutto il cuore e che invece nella famiglia dove lavora mia nonna spolverano abbondantemente come fosse neve! L’ho mangiato con riso integrale e curry e sai, non è così male! Un po’ di calcio, và!
    Io sto meglio eh, come puoi vedere e tu? Spero il fatto al quale accenni nel post non sia grave. Sappi che io ti starò accanto, nonostante tutto. Ti voglio veramente tanto bene Giuli.

  6. arriverò a salvarti con le infradito di gomma dei puffi. passeremo le giornate a sputazzarci semini di anguria e a spararci con pistole ad acqua. eri nervosa e morivi di caldo pure a settembre, cosa devo vedere di nuovo? 😀
    celafaremocela. porto le armi per ammazzare insieme i muratori <3

    • ricordati le testate santopupazzo le testateeeeeeeeeeee, dopo un anno di esercizi sarai diventata campionessa, uccidi i muratori in mio onore vaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii come ti ho insegnato tzè.

      • si sarai fiera di me. gli dirò su risu sa melagrana mentre gli do una testata nei denti a quello che canta giggggid’alessio. sarai fiera, mia grande maestra di testate xD

        • detto questo…per avere l’attestato con diplomino di gran frastimatrice professionista mi servira’ prova e documentazione. Di a Iaiamore di fare foto con reportage minuto per minuto 🙂

  7. “odio l’estate
    tornera’ un’altro inverno
    cadranno mille petali di rose
    la neve coprira’ tutte le cose…
    cantava Bruno Martino

  8. ohhhhhhhhhhhhhh fermi tutti tutti tutti!!!!!!
    giù le mani dai calamari…so miei ehhhhhhhhh
    no Gy..scherzo…sto a dieta io..e il fine settimana l’ho passato a mare..ma nel senso non di spiaggia ma di lavoro 🙁 ..ho disegnato a casa del pazzo che (sant’uomo che pazienza) mi ha aiutato a capire un programma nuovo che sto usando. Ovviamente ha cucinato lui..e cosa??? frittura!!!! poi con quel faccino angelico ha affermato ” amore scusa…ogni volta che cucino io ti rovino tutta la settimana di dieta che fai!” -.-” ..ho risposto “tranquillo amò…mi regolo io” (e tra me e me ho pensato che se continua così un giorno gli arriverò all’altare vestita di nero..perchè il nero snellisce…si!).
    A parte questo Gy…tu resti bianca perchè odi il sole…io perchè finchè non mi tolgo st’esame non c’ho tempo per andarci. Che poi da qualche anno il sole mi stressa…cioè mi piace l’abbronzatura ma odio stare sotto il sole perchè la mia emicrania si accentua (si..c’ho l’emicrania pure io!)..e poi io e lo stare in costume in spiaggia non andiamo molto d’accordo. Quest’anno poi, coi kg ripresi..sarà un trauma. Vabbè! e poi il pazzo non ama stare a prendere il sole…lui si fa circa 45 min di nuotata, poi si asciuga e poi viaaaaa dal sole…questo significa che in media prendo 1 pre di sole a settimana, di solito la domenica..sottraendo la settimana no (grrr) sono 3 settimane, quindi 3 ore di sole. Ehhhhhhhhhhhhhh si, anche quest’anno mi abbronzerò eh! -.-” Bestia bionda in quel di Catania si divertrà con caldo previsto 😀 ehehhe… però sono certa che non gli importa del caldo..perchè è con te 😉 … (invidiosa io?? nooooooooooooooooo) …( no no…no no…quando mai!) ……….( o vabbè non si può????????????????)
    ok torno a lavoro…baciuzzi infiniti peTTTTTTè.

  9. mi asscio. fermamente. senza troppo trasporto, che non riesco manco ad alzare le braccia.
    sono della categoria, per ora ne sono unica componente, di chinonsuda. al massimo mi inumidisco ma il mio corpo è totalmente avverso alla termoregolazione. dopo 3 minuti al sole potrei cuocermi uova in testa. se avessi la boccia pure pure..
    non sopporto caldo luce sole mare abbronzatura pantaloncini e gonnelline. costumi da bagno. umidità e sauna perenne. e non si sta nemmeno tanto male quiddovevivo ma non reggo noncelapossofà.
    sto raggiungendo vette spaventose la notte perché è l’unico momento di sollievo. non c’è verso di concludere qualcosa il giorno. la colazione è diventata un miraggio dato che è raro che mi svegli prima delle 10 e mi ci vogliono almeno due orette per recuperare una parvenza di autonomia digestivomotoria. sto appollaiata alla bottiglia d’acqua, ho bisogno di un sorso ogni mezzo minuto. il piccì è caldooooo…. non riesco a disegnare bene, macchio ancora più indecentemente i fogli perché l’inchiostro si squagli troppo facilmente. mi gira la testaaa -_-”’

  10. Non sono particolarmente affezionato all’estate, mi piacerebbe vivere in un posto dove sia sempre primavera. Non mi piace il freddo, né mi piace il caldo umido appiccicoso. Ma le mie capacità di sopportazione sono aumentate con gli anni. E in ogni caso preferisco il semestre primavera-estate a quello autunno-inverno, non per questioni relative alla temperatura ma per questioni relative alla luce, la luce del sole. Le giornate uggiose mi intristiscono, le giornate di sole mi rimettono allegro. Mi intristisce il tramonto del sole alle 16, mi rallegra il cinguettio degli uccelli alle 6. Per quanto attiene al degrado degli usi e dei costumi stenderei una pietosa trapunta, ché il velo non è sufficiente. Ma concordo pienamente.
    I calamari fritti me li mangerei con il lime, senza lime, con o senza pompelmo, con o senza spicchi di guanciale croccante, li mangerei sempre ovunque e dovunque. Anche a costo di grondare sudore per ore e ore per fare la frittura. E visto che ci siamo ci accosterei anche un po’ di “paranza”. Ma niente gamberi.

  11. Quoto ogni singola parola comprese le virgole, mentre seduta sul divano mi sudano anche i pensieri. Perchè qui in Sardegna siamo tenuti sotto schiaffo dal sole cocente e dall’umidità a livelli storici da almeno un paio di settimane e siamo solo a giugno.
    Giugno? Non sopravvivverò fino ad agosto. Sogno la pioggia, il fresco e i maglioncini di cotone. Sono nata ad ottobre, cosa ci si può aspettare da una donna autunnale?

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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