I piatti della Zia Pia, i tovaglioli ricamati della Nonna e i sacchetti dove riporli della zia Mimma. Tra un sottopiatto di ricordo e un piatto d’amore con forchette che nulla c’entrano se non che odorano di nuovo si può nascondere la famiglia. Quella che non c’è più. Che potrebbe esserci. E che ci sarà.
Tengo moltissimo a questi momenti di riflessione tra un decoro e un ricamo. Credo siano i pochi momenti dove percepisco di appartenere anche un po’ a qualcosa e qualcuno che non sia strettamente riconducibile solo a papàmammanippotorinese.
Poi svanisce e sono felice così.
Wish aka Max 28/06/2012
Primo, cazzucazzu!
ђคгเєl 28/06/2012
se vengo a pranzo da te giuro che non ti faccio uscire le tovaglie bellissime, ne i piatti delicatissimi ormai introvabili.
( li ho anche io….ricordi di nonna <3 )
Vada per un gelato..nel terrazzo però eh!!
😛
Valentina brida 28/06/2012
Sono svenuta a cotanta meraviglia.
Giulia 28/06/2012
era programmato per domenica questo post.
wordpress è pazzo.