Ricette Vegetariane e Vegane

Un Pesto di broccoli, mandorle e pistacchi lo facciamo quest’estate? eh?

Alzi la mano chi ha acquistato qualcosa di fluo per sembrare uno stabilo boss e ed è caduto nel tunnel del “perché quest’anno il fluo si porta tanto”. Alzi la mano (e abbassi lo sguardo fissando i piedini in senso di riflessione profonda) chi in un impeto fluo si ritrova tre canotte che potrebbero tranquillamente sostituire quelle catarifrangenti obbligatorie per la fermata a bordo strada. Alzi la mano chi ha pensato di attaccarsi come ciondolo alla collana il triangolo arancione fosforescentecatarifrangente di pericolo che si pone a 150 metri dalla sosta obbligata causo guasto ai motori, perché tanto quest’anno più fluo e vistoso è e meglio è (e con tutte queste eèeèe mi gira la testa).

Il sondaggio ci aiuterà a capire in che (de)grado di incoscienza ci troviamo attualmente. Conosco una ad esempio (Max mi farebbe ridere tantissimo dicendo “chetesomiglia”) che dopo aver comprato una borsa giallo fluo e delle scarpette fucsia con tanto di ciondolini fluo, pur avendo avuto l’accortezza di non adoperarle insieme, è tornata indietro dopo essere uscita di casa perché mal sopportava l’accozzaglia accecante del colore seppur solo nel dettaglio. La conosco e mi sa che la conoscete anche voi*disse fischiettando fingendo indifferenza.

Le orecchiette di Titti con le alici e i broccoli le abbiamo fatte, giusto? Giusto! E sono qui!. Per renderla proprio orgogliosa di me avrei dovuto elaborare quelle con le cime di rapa ma come ho più volte ribadito trovare le cime di rapa in Sicilia è un po’ come trovare i finti Savoiardi Piemontesi  in Sardegna (questa la capiamo solo io e Cri).

Ho dovuto ripiegare su un pesto di broccoli. Non che mi permetterei mai di dare al broccolo l’entità di seconda scelta essendo in assoluto uno dei miei cibi preferiti insieme alle fave, ci mancherebbe, ma certo è che la cimetta di rapa sarebbe stato un tripudio di pugliesità (si potrà certamente dire pugliesità, lo so).

Fare pesti è la mia passione estiva come dicevo qualche settimana fa confezionando quello con zucchine, caprino e menta (te lo sei perso? hai fatto bene! hai salvaguardato un tuo neurone ma nel caso volessi annientarlo in differita puoi sempre cliccare qui). Infilo tutto nel bicchierozzo di plastica che mi hanno dato in dotazione con il frullatore a immersione e via. Pesto di qualsiasi cosa! Pure di Nano da giardino! (gnam. devo provare).

In questo Pesto ho messo le mandorle perché già avevo intuito (a Natale) che l’accoppiata broccolo-mandorla è degna di nota. Per esagerare e dare una nota sicula al tripudio pugliese Tittoso ho pure messo qualche buon pistacchietto di Bronte. E insomma broccolo, acqua di cottura della pasta (ma poca perché il broccolo è già acquoso di per sé), una manciata di mandorle e pistacchi, chi non è vegano può pensare pure di mettere del buon parmigiano grattugiato fresco (magari quello terremotato, grazie) e via di condimento sull’orecchietta freschissima. Certo è che se mandata con amore da un’amica lontana il gusto sarà certamente diverso. Grazie quindi sempre a Titti per la sua generosità di amore, affetto e santo cielo materiali che manda in quantità esorbitanti viziandomi immeritatamente.

 A me non resta che rantolare. Ammesso che il verbo rantolare sia giusto in questa circostanza. Ho caldo. Ho sonno. Non ho sonno. Ho freddo da condizionatore. Mi fa male l’orecchio. Mi fa male il braccio. Ho l’otite. Ho gli occhi gonfi. Ho le borse sotto gli occhi e pure sotto la bocca. Ho la pelle rovinata e uno sfogo epidermico. Ho male alla schiena. Ho la colonna vertebrale storta e il menisco lesionato. Non riesco a digitare perché ho le unghie troppo lunghe e tante doppie punte. Ecco ho pure quelle. E mi fanno male pure quelle, sì.

Ed è una giornata orrenda con 42 gradi all’ombra. Percepiti 89.

E’ chiaro che questo sia l’inferno. Non è esattamente come lo immaginavo. Degradante eh ma. C’è pure un idromassaggio. Uhm. Quasi quasi.

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47 COMMENTS

  1. Si, Iaia, buttati nell’idromassaggio!!!!!!!!!
    Qualcuno salvi questa donna, non può andare avanti così.
    Ecco.
    E poi si, anche io ho avuto la fortuna di ricevere le orecchiette tittose (e taralli e friselle e vinaccioli) e sono buonissimi, ma che dico buonissimi, buonerrimi, perchè sanno di lei e, quindi, sanno di amore.

  2. Sfogo epidermico mi fa male solo a sentirlo…giuro, ci combatto dall’inizio di questo 2012, risolvendomi a non uscire di casa finchè non mi fossi sentita di nuovo a mio agio…pessima pessima idea, perchè l’insicurezza adesso non mi passa più…potremmo fare fifty/fifty alla amici miei del caldo, qui fa un freddo porco e siamo a luglio, addio estate addio sogni di gloria, sará per quello che di fluo non ho niente, il fluo a Narnia non va bbbene! Comunque non ti abbattere, pesta o frulla sempre con gioia 🙂

    • freddo ?
      un maialino freddo congelato con i guanti e la sciarpetta ad attendermi?
      tu che apri la porta con lo sfogo epidermicougualealmio e mi offre del tè?
      e.

      e vabbè .
      aspetta che vengoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo

      ( Narnia*sospiro)

      E.
      Biafin.
      Io metto Biafin ormai pure nella pasta (che non mangio ma . la metterei pure lì, ecco)

      e ora baciamoci

      • Sono mesi che faccio il bagno in pomate dai nomi impronunciabili, credo mi manchi giusto “Terminator”, poi ce le ho tutte!!!! Ellossò che mi amavi e ora non mi ami più quindi adesso te lo dico e soffri meno: a me Narnia nun me piace, io sto qui a cantá Maracaibo in mezzo ai crucchi e nessuno che la conosca e questo non è bello!

  3. Ecco… ho giusto quel meraviglioso sacchetto di orecchiette che Titti mi ha portato qualche giorno fa… questa sarebbe proprio una bella idea… Per quanto riguarda il fluo… no, con orgoglio posso dire che no, niente fluo, non celapossofarcela. E comunque è no anche per qualsiasi altro colore… non ho ancora visto neppure una vetrina e, se andrà bene, credo dovrò accontentarmi di quella. Ti abbraccio forte e corro a fermare lo stendino che sta correndo su e giù per il terrazzo… qui si è alzato un vento pauroso, chissà se pioverà?!

    • Luci amore mio sei la mia gioia.
      Non hai ceduto al fluo.
      E.

      e vieni qui abbracciami stoicaimpavidacreatura.
      Io ho peccato.
      HO PECCATOOOOOOOOOOO
      PICCHIAMI !

      • Chi è senza peccato scagli la sua borsa fluo! Stai tranquilla stellina… e ti abbraccio fino a domani!!!

    • Biafin. amore.
      io sono Biafin.

      oggi ripeto solo biafin.
      biafin e come dice quella saggiadonnadinostrasorella: savoiardi.

      savosardi.

  4. uhmmmmmmmmmmmmmmmmmmm
    uhmmmmmmmmmmmmmmm
    uhmmmmmmmmmmmmmmmmm
    forse si dice ohm????
    ohmmmmm
    ohmmmmmmm
    ohmmmmmm
    efffffffanbip sto caldo che ci sta ammazzando…almeno qui in sicilia! pare dopo il fine sett arriverà un’ondata di fresco. Esci sciarpa e cappuccio che andiamo in montagna su!!! 😀
    bone queste orecchiette!!!!cioè..il pesto fatto così mi ispira eh!!!
    oggi dopo mesi (credo) mi sono messa in cucina! ho maledetto il momento in cui ho deciso di farlo visto il caldo..ma adesso posso correre ad aggiornare il blog! tra poco me lo chiudono per troppa assenza!! 😀
    caldooooooooooooooooooooooooooooo
    voglio una granitaaaaaaaaaaaaaaaaaaa a bordo piscina( coperta!!) e il mio zito che mi fa le coccoleeeeeeeeeeeeeeeee
    uff uff….
    non ho niente di FOSFORESCENTE io -.-” sono una pocosanadimente che però ancora si mantiene lucida sulla scelta dei colori. ieri sono uscita per comprare un costume…e un pantalone ( che sono le cose + urgenti!!) e sono rientrata con un pennello in silicone per cucina -.-” e ho detto tutto!!!!!!!!!!!!!

    • namorenichio. non scritto proprio così ma si avvicina ( credo)
      ( o forse no. ma la smetto sì)

      Harielmia ma qui sta per piovere!
      Santo cielo tipo temporale ma FAUNCALDOBOIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAa

      e pure sull’Etna fa caldo.
      e pure su.
      portami via.
      portami via da questoinfernotipregooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo

      fosporescente con la p. amoremio ma devo proprio insegnarti tutto?
      smettila di scrivere fosforescente.
      è FOSPORESCENTE !
      (portami via davvero)

      ( pennello)
      (ghghghghghghghghghgh)
      ( e . ridotroppo)

    • GIAMMAI ! *disse battendo i piedini

      In realtà confesso che senza unghie non riesco a far nulla.
      Sino a tre anni fa erano raseraserasissssssime ma da quando ho scoperto le gioie delle unghie lunghe ( che non so quali siano perché vaneggio) non le rasomaimaimai.
      Vabbè non proprio.
      Però ecco piuttosto lunghe.
      *_*
      mi hanno traumatizzato gli anni di pianoforte dove non potevo per alcuna ragione tenerle lunghette mi sa.
      ( ecco però in generale sono d’accordissimo con te. Se le signore rincretinite che non riescono a prendere gli spiccioli alla cassa le tagliassero le code al supermercato sarebbero moltttttttttttttttttttttto meno lunghe)

  5. io devo dire che ho avuto 2 e dico 2 felpe di pile fluo putenti durante le medie (quindi fine ’80 – primi ’90) e ho ancora l’orrido ricordo delle scosse viulente prese con quelle.
    Quindi, come con i cani di Pavlov, ogni volta che vedo dei vestiti fluo sento una scossa violenta.

      • per fortuna ho bruciato tutte le foto di quel periodo veramente urendo. Ma se vuoi ho ancora il completo cappello peruviano, sciarpona e guanti arcobaleno.

        Parole del suocero che mi vedeva per la prima volta “ma è comunista?”

  6. Amò me cadi sui fondamentali. Guarda che te retrocedo al corso “roman lessons: basics”…
    La dizione corretta è “unachettesomija” (ti ricordo che nel corso basics c’è una lezione dedicata al dittongo gl con un’intera sezione solo per la corretta pronuncia di “daje”).
    È tipico dello spirito romano fare questi disaccoppiamenti, un’altra locuzione che adoro, la cui paternità è del mio meccanico, una volta che feci un’osservazione tecnica, è “te de meccanica ce capisci la metà de uno che nun ce capisce un cazzo”, dove ovviamente si può sostituire la meccanica con qualsivoglia branca del sapere. Può anche essere adattata per usi vari, ad esempio per mostrare poco interesse “de sta cosa me ne frega la metà de uno che nun je ne frega un cazzo” 😀

  7. amore mio andiamo a picchiare tutti i miei prof?!?!?!?
    dai dai dai
    così smetto di studiare
    prendo il primo aereo e vengo a catania
    a sgargarozzarmi di granite con te

    dai dai dai

    :*

  8. Vabbè mi commuovo. C’ho la lacrima facile io eh, che si sappia!
    Vedere queste orecchiette così ben preparate ed apparecchiate mi rende orgogliosa, ecco!
    La fornitura di cime di rapa appena sarà periodo tesoro è assicurata. 😉

  9. […] Ieri le orecchiette si sono rivelate profetiche e sorprendentemente mi sono ritrovata a piagnucolare come una mocciosa con il naso colante insieme a Titti. Ed è stato bellissimo. Ed è seguito il pollo alle mandorle di Katia (la ricetta si trova qui all’interno del suo spazio con le K) per il Nippotorinese che ha oltremodo gradito. Non ho aggiunto la cipolla, come saggiamente consigliava la mia preziosissima amica, perché avendone surgelato solo novanta bancali mi sono ritrovata un iceberg di cipolla bianca dentro un sacchettino ikea e nonostante lo abbia sbattuto al muro parecchie volte non sono riuscita a scalfirlo neanche un po’. Sarebbe bastato uscire fuori sul terrazzo perché alle nove di sera vi erano ancora cinquanta gradi ma. Ma ti pare? Rischiare la vita per un po’ di cipolla dopo aver refrigerato la casa con i condizionatori sparati a sedici velocità tre un’idea brillante proprio non era. […]

Rispondi a 14 Primi Piatti estivi e veloci? Il Menù Salva Estate ( o almeno si spera) | GiKitchen – Una Cucina Psicola(va)bileAnnulla risposta

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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