Ricette Vegetariane e Vegane

Ciotola di Ghiaccio e Fiori ( e anche frutta eh)

Avevo servito un sorbetto al kiwi dentro un’enorme ciotolona di ghiaccio e fiori in occasione delle FumettoRicette comparse sul Blog della Rivista Grazia lo scorso anno. La FumettoRicetta in questione si può trovare cliccando qui. 

Le versioni erano due. Una realizzata con dell’orchidea e gelsomino mentre l’altra con margheritoni di campo e tulipani. Entrambe adatte, se vogliamo, per occasioni diverse.

Nonostante il prodotto sia indiscutibilmente sullo chic andante l’orchidea e il gelsomino con la sobrietà e delicatezza di colori tenui si ben prestava a qualcosa di più romantico mentre la forza e la genuinità delle margheritone frullate al rosso prorompente del tulipano a qualcosa di ricercato sì ma più accomodante, quasi casalingo. Quest’anno mi ero ripromessa di dedicarmi a vere e proprie sculture di ghiaccio. Avevo in programma ghiacciolini trasparenti con frutta ghiacciata ed erbe freschissime, una su tutte fragole e basilico giusto per rievocare un dolcetto su cui se ne è straparlato qui al Gikitchen sino ad arrivare a queste meraviglie. Per servire sorbetti o semplicemente come centro tavola ghiacciati per stupire nella loro incommensurabile semplicità.

Poi, per farla breve (risate registrate), gli impegni e il resto hanno fatto sì che rimanesse un sogno e di chic, accomodante rassicurante ghiacciato e frizzilazzi c’è stato praticamente nulla. La voglia di possedere una ciotolina ghiacciata con le ciliegie, e anche con i fichi che grazie al loro interno pittoresco creerebbero dei giochi di colore intriganti, riuscirò a farli. Costi quel che costi al rientro delle vacanze sarò lì con ciotoline, ghiaccio, frutta e fiori. Mixando anche fiori e frutta come che un’idea cattiva non è.

I boccioli di rose, e i gelsi come le more. Una composizione con ribes, fragoline di bosco e mirtilli . Tutto da mangiare. Anche a morsi alla faccia dei denti sensibili. Un sogno ghiacciato e fruttoso che riesce a dare solo con il pensiero una bella boccata di aria gelida.

Perché fuori santocondizionatore si muore.

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15 COMMENTS

  1. che meraviglia! tutto questo mi ricorda le feste a casa di mia zia, le riunioni familiari e tanti sorrisi 🙂 lei ne sfoggia sempre uno per la macedonia!
    coi gelsomini poi *____* lovvo

  2. ah! che spettacolo. E pensare che finora io le ciotole le ho fatte solo con il cemento.
    Il prossimo inverno, quando i passerotti cadono come pere mature e la saliva si ghiaccia in bocca, metto fuori un bel secchio pieno d’acqua, petali di rosa, chicchi d’uva che avrò opportunamente messo da parte. E poi anche qualche pastiglia del leone. Sì, metto fuori questo secchio d’acqua e poi scolpisco!

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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