Ricette Vegetariane e Vegane

Un Burger Vegano per il compleanno di Hitchcook

Aggiornamento Nanoso per la Rubrica NanoTravel: Qui per essere catapultato su Garden Gnome

Preparare un hamburger è semplicissimo perché basta raccogliere della carne tritata e condirla come più si preferisce e dopo essersi inumiditi leggermente le mani si prosegue all’impappettamento (termine tecnico) e via la delizia è servita. Preparare un hamburger vegetariano o vegano che sia risulta meno semplicissimo, ecco. La consistenza della carne agevola moltissimo e quindi non si tratta di mancanza di manualità nel secondo, seppur raro, caso di quello vegetale. La consistenza del malloppotto varia a secondo quindi dell’ingrediente base che si è scelto di adoperare. I ceci saranno sbriciolosi al contrario del seitan (e il tofu a secondo della qualità) conferirà morbidezza-consistenza (più) o meno. Ci sono già diversi preparati, anche secchi, per l’elaborazione di polpettine e hamburger altrimenti si procederà come se si adoperasse della normale carne sostituendo semplicemente con il seitan, giusto per dirne uno.

Quest’autunno, o almeno proprio al rientro delle vacanze, vorrei dedicarmi alla preparazione del seitan seguendo le istruzioni del genio di Salvini nella sua Cucina Vegana editore da Mondadori che non vedo l’ora di inserire nella Rubrichetta del Gikitchen ” La Libreria di Iaia”.

Di Hamburger vegetariani quindi se ne possono davvero realizzare infiniti perché oltre il seitan o tofu ci correranni in aiuto i legumi, soprattutto fagioli e ceci ( quanto sono buoni gli hamburger vegani con ceci e cumino? ma ci sarà spazio anche per loro). I miei hamburger preferiti rimangono in assoluto quelli al seitan e cipolla che pur trovando già belli e confezionati al Biologico riesco ormai grazie al cielo a farli anche in casa ed il sapore seppur diverso non mi dispiace affatto. Anzi.

L’uso dei cereali, quali cous cous e quinoa, in questo tipo di impasti alternativi non è assolutamente da sottovalutare; vi è una vera e propria linea biologica con il riso, ad esempio. Ottimi quelli di riso integrale con spinaci e indimenticabili quelli con la salsetta e la melanzana che personalmente rievocano una bella norma.

L’hamburger che ho preparato oggi ( si fa per dire perché il post è programmato ed io nonsodoveperchèsonostatarapitadagliALIENI) è semplicissimo e ha soltanto del seitan e delle melanzane come ingredienti principale. Vi è anche della cipolletta fresca e un po’ di spezie. Non era previsto che caricassi queste foto sul blog e per questo motivo ahimè non ho le dosi esatte ( perché confesso che nella preparazione degli hamburger vegani/vegetariani vado molto ” a occhio” e quindi non vi è alcuna pesatura o passaggio predefinito). Trovandole comunque in archivio ho deciso di pubblicarle come promemoria per questo autunno che si preannuncia all’insegna del Vegan. Credevo che in pochi apprezzassero questo tipo di elaborazioni ; non credevo di poter ricevere tante richieste e apprezzamenti fosse solo perché in molti inseriscono ormai piatti vegan durante i detox e la depurazione; se non altro pur non essendo un regime regolare nella vita di tutti i giorni proprio male non fa. L’idea di far conoscere anche ai più piccoli la possibilità di elaborare hamburger non necessariamenti con scarti di carne e grassi rimane un’operazione di cui tener conto. L’Hamburger in sé potrebbe diventare un ottimo alleato infatti per propinare ai più capricciossetti legumi come lenticchie che ben si prestano tanto quanto ai ceci sino ad arrivare verdure ” scomode” come talvolta gli spinaci.

Questo hamburger vegano con seitan e melanzane è uno dei must qui in casa e grazie al cielo il Nippotorinese non disdegna ( anzi. Ama la cucina vegana) . A patto che rispetto al mio, servito con insalatina, a lui venga imbottito da un delizioso panino ai cinque cereali, foglia di iceberg, anche un po’ di scorza di lime grattugiata perché no e della maionese, a patto che sia fatta in casa ( tanto per cambiare).

E che sia una settimana meravigliosa per voi ( sono davvero stata rapita dagli alieni e ho difficoltà nelle comunicazioni via etere. Ma come sempre: celapossiamofarcela)

( forse stavolta no però)

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8 COMMENTS

    • Hitchcook…certo che la cucina ce l’hai sempre in testa!!! Uhuh, sveganeggiamo in allegria questo autunno, non vedo l’ora (cioè, oddio, l’autunno mi mette un’angoscia che non puoi immaginare ma…ci siamo capiti)!!

  1. io se procedo all’impappettamento mi viene una voglia irresistibile di scagliare la poppetta a qualcuno, anche ad un alieno

  2. Ciao Iaia, mi sno trovata x caso nel tuo sito ed ora ne sono diventata drogata…. Troppo belle le fotografie e anche io sono malata di pupazzetti…. Bene x la scelta vegana…. Lo sono anch’io!!! E poi sono siciliana di Palermo ma girovaga x la penisola….insomma soffro di trotterellismo….. 🙁
    Continua così…. 🙂

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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