Ricette Vegetariane e Vegane

Le polpettine di seitan e verdure

Si è parlato fino allo sfinimento del seitan qui e del mio amore incondizionato e viscerale. Si è pure promesso di fare il seitan tutti insieme questo autunno seguendo scrupolosamente la ricetta di Salvini ( che amo) nella sua Cucina Vegana. Se vi è un ingrediente qui, oltre alle fave e ai broccoli, che si venera come una divinità è proprio lui. Re indiscusso della mia cucina, al quale ho giurato amore eterno e che bramo come fosse una bisteccona o qualsiasi robaccia dei comuni mortali (ah no. Sono un tipo controllato e non discrimino. Santo cielo è sempre difficile ricordarmelo)*ghigno malvagio al grido di evvivaglianimalettinonucciderli!

Insomma per dire che queste polpettine sono di facilissima realizzazione e vi assicuro ( per quanto ci si possa fidare di me) che non piaceranno soltanto a chi è vegetariano o vegano. E’ un ottimo modo per propinare il seitan ai bambini ad esempio. Non si renderanno neanche conto di cosa si tratti esattamente. Sapranno soltanto che sono buone. Ma non soltanto buone e basta. Buone da impazzire ( è per questo che sono ridotta così?)

Basta trattare il seitan come fosse carne e quindi macinarlo in un frullatore se si dispone dell’aggeggio altrimenti tagliarlo  a pezzetti piccolissimi. Aggiungere un trito e di verdurine . Io in questa occasione ho adoperato un mix di erbette aromatiche freschissime raccolte sul terrazzo tra le quali l’immancabile menta e poi carote, melanzane e zucchine. Le melanzane e le zucchine le ho cotte leggermente a vapore con la meravigliosa funzione microonde. Si possono inserire anche crude ma la melanzana leggermente cotta al vapore come la zucchina dà molta più morbidezza all’impasto ed aiuta ad amalgamare quando con le manine umide ci accingiamo a fare la polpettina. Che poi potrà essere fritta per i golosi, cotta sempre con l’ausilio del vapore per i salutisti che non rinunciano al gusto o al massimo passata e fatta rosolare in padella più volte senza l’olio a patto che sia antiaderente. Non in ultimo posata su un foglio di carta forno ( anche oliata ma anche no) e via. In forno per un po’.

Per un po‘ è un’indicazione volutamente imprecisa perché dipenderà chiaramente dalla grandezza che avrai dato alla tua polpetta. Se si tratta di una rotoballa di quindici metri di diametro forse ( e dico forse) ci sarà necessità di lasciarla cuocere ancora di più.

Il seitan non è carne ed è già “cotto” di suo quindi non vi sarà bisogno alcuno di cotture prolungate. E’ chiaro che se le verdure inserite saranno a piccoli tocchetti o come dicevo già cotte al vapore la cottura verrà dimezzata. Perfette per un aperitivo ma anche contorno (diventano vero e proprio secondo e pure primo. E vabbè mettici lo zucchero e facci pure un dolce)

E i bimbi. Ecco. I bimbi così potrebbero cominciare ad apprezzare la meraviglia del vegan, oltre che guadagnarne in salute. VI TORTURERO’ ! TORTURERO’!

( ma non adesso perché devo uccidermi di bicerin e gianduiotti. Ho preso solo 23 chili. Che sarà mai?) 

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17 COMMENTS

  1. Sono così carine!! Nonostante io non potrei mai diventare vegetariana (in situazioni critiche un vegetariano lo mangerei) queste polpette sono invitanti :3

    • Ciao Maria Teresa!!! Scusa l’improbabilità della scrittura ma digito da un cellulare. Grazie per essere qui ! Hai mai provato il seitan ?

      • Sinceramente no, non saprei dove reperirlo! Però é un alimento che mi incuriosisce parecchio e che prima o poi dovrò assolutamente provare…mi informerò per capire dove trovarlo 🙂
        Ps: questi maledetti aggeggini, io scrivo da un iPad per necessità vacanziere e mi sembra un oggetto inutile quanto costoso, meno male che ce l’hanno regalato ahahah

  2. io devo provare prima ad autoprodurre il seitan da altri grani che non siano il T. aestivum (allergia a questo tipo di grano) e sicuramente lo proverò… anche se non sono vegetariana o vegana, mi viene molto naturale cucinare cose del genere ormai da quando ho dovuto rivoluzionare la mia alimentazione…oggi ho vinto anche la sfida con lo spezzatino di soia e quindi, come dice la Gi…celapossofarcela! sempre e comunque 😉

  3. ma in quest’ultima foto c’è una polpetta pinocchio che bacia una polpetta che sorride.
    è meraviglioso.
    sono pazza senza averle ancora mangiate visto?

  4. Oh, quanto mi piaceva il seitan…tu sai che ora potrei usarlo in sostituzione dei barbiturici ma vabbé, il mio cuore piangerà un po’ quando mi appresterò a fare falafel vegetariani e glutenfrei e a cercare disperatamente questi adorabili animaletti con cui inforchettarli =)*

  5. Amore profondo ed eterno per il seitan anche per me. Caspita, lo mangio tutti i giorni. Che buono.
    Queste polpette sono divine accidenti.

  6. Bellissima ricettina….peccato il seitan sia di difficile reperibilità, almeno dalle mie parti….autoprodurlo??? Noooo….ho letto la procedura…mi rifiuto!!! Non sono ancora psicologicamente pronta…

  7. Non c’è niente da fare…..le polpette, in qualsiasi modo vengano preparate, riscuotono su di me un interesse incredibile!
    Devo assolutamente sapere tutto del libro sulle polpette che hai tu!! Devooooo! 😀

  8. Provate qualche giorno fa, fallimento clamoroso: si sbriciolavano e attaccavano alla padella. Si, sono di un’incapacità imbarazzante D: stasera riprovo. Forse, se voglio male alla mia autostima

    P.s. favoloso il bicerin!! 😉

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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