Ricette Vegetariane e Vegane

Il pompelmo con il peperone ci sta bene e pure il feta con i fichi. Così è deciso l’udienza è tolta

Martedì avevo sproloquiato sui fichi “prematuri” e sull’assurda follia di mettere la polpa di fichi nella maionese. In realtà quell’insalata era stata servita al Nippotorinese e al mio papetto, solo che in due versioni diverse. Quella era andata al Nippo mentre quella che si vede oggi al mio papetto Turi. In pratica vi è sempre l’utilizzo del fico insieme al feta con il pane carasau a fornire i carboidrati, solo che l’insalatina semplice e gustosa che l’accompagna è composta da: peperone, pompelmo, rucola e finocchi. Il peperone con il pompelmo (intendo peperone crudo) è davvero un connubio vincente. Avevo pochi dubbi al riguardo appartenendo alla fazione “spremitantissimolimone sui peperoni arrostiti” (anche se dopo ti aspettano l’agonia e lo spasmo); ergo perché mai non il pompelmo? Solo che se l’agrume l’annaffia nella versione cruda il risultato, soggettivamente, lo trovo più interessante. E allora un’altra elaborazione semplicissima ma colorata e divertente dove, dopo aver proposto l’abbinato feta-fico che sorprenderà di certo, non ci si ferma ma anzi: bresaola e pompelmo (condita con tanto limone e succo di pompelmo, olio extra vergine di oliva, poco sale e giratina di pepe fresco) e insalatina di peperone e pompelmo, dove a fare compagnia ci  possono essere anche foglie di valeriana o rucola e listarelle di finocchio (che il finocchio oltre ad andar perfettamente d’accordo con l’arancia fa il suo figurone pure con il pompelmo e il limone. E questo inverno mi sa proprio che provo con il mandarino).

Il fico, non è più un segreto per chi si infligge il masochismo di leggermi, mi piace davvero in ogni modo. L’odio e l’indifferenza che gli ho riservato per trenta lunghissimi anni sono stati travolti da un’impennata di interesse da capogiro. Lo trovo ottimo anche leggermente salato semplicemente senza alcunché. Un fico con il sale? ebbene sì. Del resto sono sempre la pazza che continua a sostenere che l’ananas va mangiato con sale e limone (non lo sapevi? se ti fa piacere saperne di più puoi cliccare qui. Tra ricordi di bambina c’è qualcosa che sa pure di questo gusto).Dopo aver invitato a cibarsi di ananas con limone e sale, direi che è la volta di farlo con fico e sale. Avrei voluto pure provare con il pepe ma il Nippotorinese disgustato ha detto che è meglio procedere a poco a poco (ancora non riesce a metabolizzare l’insalata di anguria con la cipolla di tropea. Ma perché?).

(no. Forse non voglio sentire la risposta)

L’insalata di Rucola e Ananas (clicca qui per la ricetta)

L’insalata di Spada, Songino, Mais e Pesce Spada (clicca qui per la ricetta)

L’insalata di Maiale e Mele (clicca qui per la ricetta)

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13 COMMENTS

  1. Oggi per me c’è proprio una bella insalatina con ananas-limone-sale… con me l’invito è andato a buon fine!!! Per quanto riguarda la proposta di oggi, credo la proverò… ma senza i fichi, perchè, credo di averlo già scritto, non riesco a farmeli piacere! Bacetti!!!

  2. non ho più fichiiiiiiiiiiiiii!!!
    cioè..dovrei comprarli…ma io non li compro..li raccolgo direttamente sull’albero. Uhm… dovrei scendere in campagna a vedere com’è la situazione!!!! si!!!!

  3. mh. ho letto senza capirci niente perché sono sull’onda dell’altro post. più tardi rileggo ecco u_u
    (l’ananas salato ce l’ho in lista da parecchio. perché dopo le abbuffate folli da piccola, lo scanso sempre. uhm.)

  4. Fico e sale mi piace, ancora non lo so ma sono sicura sia ottimo. D’altra parte anche anguria e cipolla l’ho trovata deliziosa (l’ho digerita in 5 ore buone ma le ha meritate tutte) e queste insalate, con i loro colori, mettono di buonumore anche quando l’umore raschia il pavimento in cantina.

  5. il fico con il sale? Uhm…devo provare. E’ che i miei fichi sono così stupidi, ma stupidi…e poi non li ho più, mia moglie ci è passata sopra con il napalm perché si riempivano di moscerini. Un giorno c’era la pianta di fico che era completamente nera, ricoperta di moscerini, tanto che pareva fosse stata nottetempo dipinta di nero da un nanopittore.

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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