Ricette Vegetariane e Vegane

Si avvisa la gentile clientela….

Velocissima comunicazione di servizio dlin dlon. Da oggi ( sottotitolo: e per sempre) non sono più disponibile se non attraverso mail, segnali di fumo e insulti nei social. Senza contare che avrò difficoltà anche lì  ma questa volta non me ne preoccuperò e giustificherò.

Ho mangiato la microsim e poi con noscialans l’ho sputacchiata. Non esiste quindi più un numero (sottotitolo: ne mai esisterà) ergo si può procedere alla cancellazione (anche quello del Nippotorinese che lavora e non mi fa da segretario, grazie).

  Non esiste quindi più una “vera” Iaia ma una blogger che mette ricette, fa fumetti e fotografa. Tutto qui. Per non sporcare ulteriormente il mio spazio ci sono altre due righe di approfondimento, per i più precisini qui e basta solo cliccarci.

E dopo le doverose spiegazioni sui miei comportamenti futuri, che dovevo soprattutto a me stessa, si comincia una nuova era.

Sono pregati quelli “carichi di aspettative nei miei confronti” di dirigersi velocemente verso l’uscita. Verranno serviti salatini, cocktail analcolici e vigorose strette di mano. Adieu.

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112 COMMENTS

    • Il calore della mia ( nostra) terra si è fatto sentire dopo un mese di applomb e noscialansa .
      Grazie :*
      Sono molto felice adesso tra la mia lava e cenere.
      Era meglio poco più di sole al mio rientro e non queste fastidiose cavallette e zanzare che mordono l’anima.
      Ma fortuna che ci sono tanti deterrenti e spray .

      • ma sai che c’è Gyuiuzza?? che tu non devi dar spiegazioni a nessuno..tu e solo tu sai nel tuo cuore chi c’è, chi non c’è, in che quantità e con che importanza. Non possiamo essere amici con tutti (e ringrazio il cielo)… ci sono le amicizie e ci sono le conoscenze…conoscenze più o meno importanti ovvio…e affetti, più o meno grandi per persone che (tipo qui) non si conoscono molto ma sono legati da qualcosa che non tutti capiscono. io non ho molti amici…il mio miglior amico è il pazzo ,e poi si, stranamente la mamma. Che a volte ammazzerei lo ammetto, ma è normale tra madre e figlia mi sa..però lei c’è sempre e sa (quasi) tutto di me.E so che non mi tradirà ne mi ferirà mai. E quindi viva la mitica signora Nanda ( e tutte le mamme belle come lei!)..e fanculo il resto! E poi chi ti vuole bene davvero ( sia se tanto e sia se solo un pò) capisce e c’è comunque. E sto spray mi raccomando..anche in faccia a chi lo merita!!! 😉 ..e viè qua che ti stritolo un pò!!!! (scusa…ma il nano che sgambetta ha un bel tacco 12??? 😛 )

    • Lorenzo me ne fregherei se giornalmente non venissi perseguitata da orde di psicopatici.

      Corro velocemente e per questo mi alleno.
      Ma alla lunga mi stanco pure io e sbotto come una cretina.

    • non farmi ridere che devo fare l’arrabbiata *disse scostandosi i capelli con lo sguardo intristito.

      mah.
      chettedevodì am0.

      è il mio destino.
      e mi tocca pure prendere un’altra mini sim o aspetto direttamente la nano sim?
      (poi sul fatto che si chiama nano sim . è il 2012. e la fine del mondo è vicina ne parliamo con calma)

  1. Ahahahahahahahahahahahah che spettacolo! Ho letto la precisazione, sei un mito, davvero.
    Posso sussurrarti una cosa?
    Era ora!!!!!
    E l’ultima frase su streghettta è un capolavoro. Brava.

    • Devo trasformarmi in maestrina antipatica e rimettere in riga i bimbi cattivi che dopo i primi dettati cominciano a pensare di poter leggere a voce alta loro al posto della maestra.

      La cosa che mi innervosisce, sarò sincera, è che soffro.
      Dovrò imparare a ignorare e sorridere.
      Ma come faccio a sorridere della malvagità degli altri? Lasciamo stare se rivolta a me.
      Ma come si fa ad ignorare la bassezza delle persone che elaborano tutto a loro piacimento?

      Che giudicano.
      Che osservano.
      Che come corvi stanno lì’.
      A credere di avere la verità in mano. A giudicare falso chi invece giornalmente tenta disperatamente di fare ben più di quello che razionalmente ( e oggettivamente ) si potrebbe.
      ?
      Ma come si fa Max?

      • Tesoro mio.
        E lo sai cosa voglio dire, lo sai che non sono due parole a caso.
        Dicevo.
        Tesoro mio, bisogna costruire una piccola scorza. Ma persone come te non ci riescon, e sono destinate a soffrire. È inutile che io ti dica fregatene, non ci riuscirai. Ma questo sei tu. Fa parte di te. Se vuoi uno spunto di riflessione, pensa al simbolo del Tao. In mezzo al bianco, c’é un piccolo puntino nero. Nel maremagnum di gioia e felicità c’è una goccia di tristezza.
        E d’altra parte, nel capitolo 2 del Tao Te Ching sidice “tutti sanno che il buono è buono, e da ciò conoscono il non buono; perché essere e non essere si generano l’un l’altro”
        Non farà in modo che tu non soffra, ma almeno ti farà riflettere sulla ineluttabilità della tua sofferenza.
        Abbracci. Stretti come sappiamo fare noi.

  2. Questa cucina è così accogliente che evidentemente qualcuno si è “sbracato” un po’ troppo… Hai tutte le ragioni del mondo… e se in qualche modo possiamo aver preso un po’ la mano anche Frugolino ed io, scusaci, di sicuro non l’abbiamo fatto con secondi fini o con l’intenzione di crearti un disagio! Bacetti

    • No Luci.
      Non vorrei che qui si creasse un enorme fraintendimento e succedesse senza alcun motivo una lotta senza pari di parole, pensieri cattivi e idiozie.
      Riconosco molte mie colpe.
      Soprattutto quelle di essere maniacalmente carina, accondiscendente e premurosa. Ma c’è un problema.

      Non lo faccio per falsità.
      Sono così’.
      Da quando ne ho memoria.
      Non è per prendere in giro le persone. Per creare aspettative. Per qualsiasi motivo possa venire in mente.
      E’ perché davvero vorrei poter essere presente . Più presente.
      E mi dedico molto e tanto. Più di quanto “dovrei” mi viene rimproverato spesso .
      Ma a me non importa perché lo faccio senza secondi fini. Per un benessere e un sogno. E non sono un’eroina o una brava persona, anzi. Ma sono questa. E non posso cambiarmi. Ho già fatto troppe mutazioni che neanche un bruco o un transformer.

      A me piacerebbe sapere ogni giorno davvero cosa mangia frugoletto.
      Ti chiederei ogni santo giorno se ha giocato con Pio Pio o no.
      E lo farei se non ci fossero altre cose di mezzo. Se poi non me ne dimenticassi perché tra una telefonata e l’altra è successo questo e quello.
      Ho una vita davvero molto movimentata, tormentata e difficile per quanto sia una persona privilegiata.
      Perché una persona privilegiata il suo privilegio lo paga a caro prezzo e a me sta bene così. Perché è giusto così’. Non me ne lamento. Anzi.
      Sorrido. Vado avanti. Prendo decisioni extra blog che comportano incidenze anche su vite umane.
      Intendo nel privato considerando che oltre a mio padre con i suoi dipendenti io sono proprietaria di un’azienda e ci sono padri. Inutile dire il periodo. La crisi e la pressione psicologica che ho anche io nel fare delle scelte.
      Ometto volontariamente questa parte di me qua dentro. Perché è sognare, divertirsi, divagare.
      E perché non voglio in alcun modo tormentare gli altri con i miei di tormenti. La cucina è sempre stato un luogo tra amici e sfoghi. E le disperazioni tra un caffè e una risata sembrano più piccole.

      Solo che poi mi ritrovo inerme davanti a certi ragionamenti. Parole. Prepotenze. Richieste. Come se io potessi tutto. Quando è l’esatto contrario.

      Nello specifico, sicuramente io , come mi è stato detto ho frainteso una discussione ( non privata ma su twitter) di una persona che commenta molto spesso questo blog.
      Rifacendomi a discorsi precedenti e unendoli ad un ragionamento generale, essendo la persona in questione contraria ad un comportamento che io stessa adotto (solo che senza premeditazione) ho sofferto, pianto e tentato di ragionare.
      E sono giunta alla conclusione che io sono destinata a non avere amici.

      Che non è una frase d’impatto o per stupire.
      E’ molto semplice.

      Io davvero vorrei essere amica di tutti. Mi sforzo da quando sono nata di essere amica di tutti soprattutto diversi da me. Con un’altra estrazione sociale. Un altro tipo di educazione.
      Proprio perché ho sempre creduto fortemente che la diversità fosse la forza e unisse.

      E con ottimismo ho sempre guardato gli incontri. SPerando di essere compresa e che soprattutto si comprendesse la mole di contatto e lo sforzo giornaliero. Soprattutto ” dai più vicini”.
      Così non è stato.

      “Equivoco ” a parte in riferimento a Twitter, anche se è molto più facile credere che gli asini volino a questo punto, è tutto un insieme che non posso reggere.
      E devo salvaguardarmi.

      Non posso davvero essere amica di nessuno. E’ meglio non creare più aspettative.
      Non dire mai più-.
      ti chiamo dopo . ti chiamo con calma. mi manchi. cuoricino . ti voglio bene.

      Ma non posso chiamare. non mi manchi perché ho troppo da fare. e così’ via.

      i pensieri belli li terrò per me e non li esternerò.

      Qui in sicilia si dice:
      fai bene e dimenticalo.
      fai male e ricordalo.

      Puoi fare milioni di cose belle ma nessuno le ricorderà. Ma se ne fai una brutta. Una sola. Sbagli qualcosa. Tutto verrà rimosso. Soprattutto le cose belle.

      Colgo pure l’occasione per dirti che il pacco è stato rimpiazzato con paste di mandorle e fresche e rispedito.
      E che tutte le volte che ti ho detto ti voglio bene, dai un bacio a frugoletto e mandato cuoricini, non era perché dovevo.
      ma perché volevo.

      passare per falsa è una ferita che sanguina dove sopra viene buttato sale.
      Ma non importa perché imparerò a diventare grande.

      Grande, cattiva e insulsa come il resto delle persone che popolano questa terra.

      ( dai un bacio a frugoletto per favore)

      Buon week end

      • Non mi è mai passato neppure una volta per l’anticamera del cervello che tu sia una persona falsa e non lo penserò mai… se così fosse stato non avrei mai e poi mai cominciato a scrivere qui e a “scoprirmi” tra queste belle pagine. Non è assolutamente vero che tu non puoi essere amica di nessuno. Sai qual è il punto? E’ che chi ti è veramente amico – cioè chi ti conosce davvero e davvero ti ama – CAPISCE, SEMPRE E COMUNQUE. Capisce anche i silenzi e le difficoltà oggettive. Capisce che anche se non puoi scrivere, messaggiare, telefonare, cinquettare, facebooccare continuamente questo non significa che tu non pensi a certe persone, non significa che non le ami. Non dubitare mai della presenza di queste persone e non pensare di non essere importante per loro. Ti ripeto, chi ti ama davvero sa aspettare, non importa quanto, ma sa aspettare. Perchè se qualcuno ti ama, prima di tutto ti rispetta. Lo so che quello che ci hai scritto è stato sempre scritto con il cuore e puoi contare sul fatto che anche per noi è stato ed è lo stesso. Se ti scrivo che ti voglio bene, è vero. Certo, non posso farlo come Max o Giulia, perchè loro ti conoscono, davvero; ma posso farlo per quello che da te ho avuto finora… e non è poco, ti assicuro!

    • Il rientro dalle vacanze doveva essere una cosa rilassante e invece si è trasformato in un film splatter anni ottanta, santo cielo.

      Ma un abbraccio invece degli applausi si può avere?

      • Non ne vedo il motivo, davvero. Anzi, credo sia stato difficile per te scrivere questo. E, credimi, penso tu abbia avuto una resistenza titanica.
        Potrei aggiungere “per inciso” per completare questa accozzaglia ridondante.

        • per inciso va sempre bene.
          Da quando ho capito che non era l’incisivo ho cominciato ad adoperarlo ovunque.
          Pure nella lista della spesa.
          sulla.
          nella.
          io davvero devo aprire un libro di grammatica e darci sotto.
          ( e ora posso baciarti , giusto?)

          • Io incido e sono incisiva e ho degli incisivi da paura! Ripassiamo insieme? Tu non puoi immaginare quante parole od espressioni mi trovi a guglare quotidianamente =( Mannaggia…ti risparmio altri particolari che non gioverebbero alla mia posizione =( =( =( Dicevi ora ora? Perché sono in ritardo di quasi un’ora (stranoooooo, ioinritardoooooo, quandomaiiiiiii)^^

      • no io no, sai perchè? perchè a volte capita che una parola scritta venga letta male. senza sapere cose. e già è capitato, basta parlarne e capire.
        non con tutti. con chi sai che ne vale la pena. ci sono dei momenti in cui confrontarsi è giusto e si sa che non si può stare appresso a tutti.
        ma è proprio chi lo sa cosa c’è dietro e la quantità di cose lavoro e altro, che a volte pensa di far bene a mettersi in secondo piano.
        a volte si pensa di far bene e si finisce a far male. senza volerlo.
        sei d’accordo?

  3. Mi spiace d’aver provato a usare il Pier segretario una volta. Non ti volevo disturbare, so che non ci sono problemi, ma mi scuso comunque.
    Tieniti stretta la tua vita privata ché la gente sa essere fuori peggio di un jet.

    Fra poco sono a Catania <3 (non per stalking…precisiamo :* )

    • Sel ti prego. Se adesso ognuno prende ogni singola parola nasce un equivoco pazzesco.
      Non era assolutamente riferito al messaggio che hai mandato a Pier.
      macheciazzecchitusantocielo?
      dammi un bacio va 😛
      scemaaaaaaaaaaaaaaaaa

      • c’è che avrò sangue giapponese, visto che mi scuso spesso 😛

        Solo uno? ventimila bancali di baci bastano?

        Speriamo di arrivare a Catania viva. A Messina hanno messo un treno con 2 vagoni striminziti e potrei non sopravvivere…nel caso ti lascio i miei pupazzi.

        • ecco appunto. non devi scusarti di nulla soprattutto con me.
          e spero davvero di poter sopravvivere a questa settimana che si preannuncia vergognosamente movimentata.
          fosse solo anche per un bacio.
          ti direi perqualsiasicosachiediame.
          ma si è capito che sono l’ultima persona di cui fidarsi.

          ti abbraccio forte Sel.
          Spero che la mia terra ti accolga degnamente.
          ( altrimenti prendi nomi e via. e poi con calma ammazzo tutti)
          OCCHEI?

  4. Oh tesoro. Credo di avertelo già detto, ma lo ridirò: non lasciare che si prendano i tuoi spazi, mai.
    Questo é il tuo blog, il tuo mondo.
    Chi passa di qui non ha diritto né di giudicarti, né di pretendere qualcosa da te.

    Ti bacio. <3

  5. daje. non mi viene da dire altro. scrivevi che non puoi avere amici in qualche commento superiore. poi scrivevi che non puoi essere amica di tutti. non per infilarmi in una categoria o meno. ma perché c’è una differenza non tanto sottile e qui ci sono persone in cui il legame è talmente forte da essere palese. e non sei sola. (non per mettermi in una categoria, di nuovo. a me piace tanto qui. e nel mio minimissimo io ci sarò qui, con questi commenti idioti. sapendo che c’è Giulia e c’è sempre stata, oltre le faccine e i cuoricini e gli abbracci. quello che conosco qui mi piace. quello che c’è dietro non lo conosco, ho solo qualche vago presentimento. qualche informazione tra le righe. e, sarà parziale, però mi piace. non è detto che capiterà di approfondire. però ci voleva anche questa presa di posizione. eccome se ci voleva.)
    vabbè. per dire che starò qui a rompere, ogni giorno e spesso in ritardo, con commenti sconclusionati e incomprensibili.

  6. fai bene!!!!

    davvero!!!!

    questa è casa tua e chi non la rispetta non deve permettersi di stare qui!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    nè da nessuna altra parte!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  7. Mi sembra pure di aver capito e bene qualche passaggio ( leggendo su twitter avevo pensato la stessa cosa)

    Vai avanti Iaia 😉
    Fregatene!

  8. Beh, se hai deciso così avrai avuto almeno 12 buonissime ragioni!!! Me ne dispiace tantissimo perchè mi rattrista pensare che possano ferire una maghetta simpatica come te, ma così va il mondo, ed io sono comunque con te, Iaia !!! ♥ 🙂 ♥

  9. non esiste mai che l’anima di una persona sia a portata di chi le sta attorno. Nemmeno di chi la vede ogni giorno, ci parla, conosce la sua quotidianità. Si possono utilizare 1000 maschere senza peraltro essere falsi, primo perchè non è un dovere nei confronti di nessuno mostrare il 100% del proprio essere. Secondo perchè alla fine sono rarissime le persone che ti chiedono di mostrarti per come sei piuttosto che per come hanno voglia che tu “arredi” le loro stanze mentali. Si può condurre una vita riservata o incontrare 1000mila persone senza che possano nascere previsioni su quale rapporto potrà diventare profondo e quale potrà restare solo una simpatica ma superficiale conoscenza. In nessuno di questi casi si può essere delusi o chiedere altro se non educazione, rispetto e il dono di condividere un sorriso. Quando poi si crea qualcosa di più profondo ben venga, un amicizia vera è come una vincita al superenalotto, un’infinita combinazione di fattori che, ahimè, dipende anche dal poco tempo libero di cui si dispone. E poi basta…. tanto sto rigirando sempre le stesse parole… ciao “scimpra”!

    • ti voglio bene Francesca.
      e leggerti mi ha.

      la tua è la prova che.
      esistono amori e amicizie sospese.
      Di quelli veri che non si sono purtroppo potuti vivere.

      Grazie.
      tua (per sempre)
      scimpra

  10. Cara, non so cosa sia successo. Un po’ immagino e mi sembra di aver capito però non so. E quindi, pur non sapendo, mi permetto di dirti che non si può (ma soprattutto non si deve!) pensare di accontentare sempre tutti. Ricordo che quando ci siamo sentite al telefono la prima cosa che mi hai detto è stata: ma ho risposto alla tua mail? scusami scusami scusami. E tutto questo prima che riuscissi a dirti che sì, avevi risposto alla mia mail ed eri stata gentilissima con me, che in fondo quando ti avevo scritto ero una perfetta sconosciuta… debbo aggiungere altro? 🙂
    Ah sì, quando vuoi venire a sciallarti con noi al parchetto, sarai più che benevenuta! Baci sempre baci.

  11. Nu,Iaia,ma che accade!!!????
    Mi spiace che stai così, ma pensa una cosa, anzi due.
    Io te lo dicevo già un pò di tempo fa che dovevi sfoltire,per te stessa.
    E seconda cosa: non sei tu che crei aspettative, ma sono le persone che tante volte pretendono, senza averne diritto.
    Spero che tu riprenda presto in mano la serenità che meriti e spero anche di risentirti felice come quando sei partita per tornare a casa… A questo punto direi che l’sms che ti ho mandato ieri in risposta ai tuoi…volevo solo dirti che,come promesso,ti ho mandato una mail. A presto, bella. Mi raccomando. OKKEI?!??!

  12. Io ci sono sempre come presenza silenziosa qui, leggo e apprezzo ogni singola parola e foto, e posso immaginare quanto tempo tu ci metta in tutto questo nonostante tutti gli altri impegni della tua vita privata. E capisco la tua scelta molto bene, sapendo come purtroppo é la maggior parte della gente, é difficile e una vera fortuna riuscire ad avere dei pochi, veri amici…e…un abbraccio, tutto qui.

    • Bimbagru, perdonami se ti chiamo così ma non so in che altro modo.

      Bimba (posso? mi piace. tanto. )
      Queste tue parole hanno ancora più valore per me. Il fatto che si tolga quell’ostacolo.
      Che talvolta impedisce di .
      Interagire, commentare, intervenire, dire la propria.
      E non importa cosa. quando e perché. da una parte e dell’altra perché le parti non esistono.

      ma esserci. In qualunque modo.

      ti abbraccio forte. fortissimo.
      ringraziandoti e ne colgo l’occasione pur sperando di poter scambiare ancora qualche battuta con te.
      grazie per passare del tempo nel mio e nei miei mondi. per tenermi compagnia. e per .
      tutto.

      un bacio
      Iaia

  13. uh!
    Voglio dire…cosa posso dire?
    Uh! Sono senza parole ma comunque sempre d’accordo!
    Ma la micro sim l’hai proprio mangiata e spezzettata? Te n’è rimasto qualche pezzetto fra i denti? Devo provare anche io. Ora prendo le vecchie sim e le mangio, non tanto per sapere che gusto hanno ma per sentire come suonano.
    crunch, crunch…

    • prometto di fare video dove ingurgito microsim. ne sentiremo il rumore. lo trascriveremo e magari lo rifaremo in chiave folk. o rock?

      Sono senza parole anche io come ho avuto modi di blaterare ormai oggi e ieri e.
      E.
      uh.
      è la cosa più intelligente a dire:

      uh.
      esattamente.

      Corro a comprare tante microsim ( ma lo sai che dopo le microsim ci saranno le nanosim?)

  14. Cara, io ti leggo spesso ma commento poco. Sono tra quelle un po’ anonime che tanto avrebbero voluto i cuoricini etc, perché così a sensazione la mia percezione era proprio che tu VOLESSI davvero rispondere a tutti. Mi chiedevo, vista l’affluenza, quanto avresti resistito, umanamente, anche senza considerare la vita vera.

    Questo tuo lato di rispetto verso te stessa mi ti fa apprezzare (uhm …ehm…insomma ecco) ancora di più.

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      • Spero si vedano tutti i cuoriccccccccccccccccccccini che ci siamo perse.
        E spero che ce ne siano ancora.
        Non voglio esasperare ed esagerare ma giuro che dietro ai commenti, twitter, facebook, mail e frizzielazzi.
        C’è una mole pazzesca di comunicazione.
        Un punto fondamentale poi è l’aver perso ottanta chili.
        Evito volutamente di parlare del risvolto che ha avuto la notizia.
        Mi scrivono in tantissime. Tantissime.
        Tra disperazione, insuccessi e .
        E cerco davvero di mettercela tutta . Rispondere. Ascoltare le storie proprio come loro hanno fatto con me. E.
        E ma ritorniamo sempre al punto che sono davvero solo una. Che non ho una redazione. Certo ho mia mamma e SantaSignoraPina e non è poco quando “sono costretta a scrivere” ( per lavoro) e loro due lavano i piatti e rassettano casa.
        Ma.
        Rimango ugualmente sola.
        Ed è un continuo dispiacersi per non arrivare qui e lì. Non voglio passare come un’eroina o come se la cosa mi dispiacesse.
        Anzi. Mi lusinga a tal punto che non smetto di commuovermi non solo ogni giorno ma ogni santa ora.
        Per questo motivo tra tutto quello che accumulo ( per un 99 per cento meraviglioso c’è un un per cento spietato e pericolosissimo ) ho sempre sperato di essere compresa soprattutto da chi avevo creduto mi capisse un po’.

        Insomma. Lasciami però ringraziarti.
        Per entrare in sordina in questa cucina che spero sentirai anche tu un po’ tua.
        Un bacione Alessia.
        E grazie davvero infinite per avermi scritto.

  15. Io invece sono d’accordo con il nippotorinese: crei aspettative. E magari non hanno tanto torto. Le aspettative sono il frutto della chiave di lettura che diamo di noi stessi agli altri, quindi ne siamo responsabili. Nel bene e nel male.

    Leggendo il post mi sono posta qualche domanda, qualcosa non mi torna.

    “Malvagità”, “serpi striscianti” e “bassezza morale” sono parole forti che mi prendono lo stomaco, perché credo che ad attendersi qualcosa (di più) da noi e ad avere le reazioni più di pancia (nel bene E nel male) siano le persone che ci vogliono bene. La delusione per un’aspettativa disattesa può venire solo da una persona che tiene a noi e una critica non è sinonimo di cattiveria, non quando viene dal cuore. Credo che la persona di cui parli non sia malvagia, né una serpe strisciante e neppure che il suo agire sia dettato da bassezza morale. Credo che si tratti invece di una persona che si ritiene tua amica e ti ritiene sua amica.

    Questo post mi ha fatto accartocciare lo stomaco, perché hai detto che parli di una persona che qui commenta spesso. Io qui di persone cattive o insulse non ne ho mai incrociate, non tra i commentatori abituali. Al contrario, ho incontrato Persone splendide con cui si è creato un legame speciale. Sincero. Tra di noi c’è una viscida e “insignificante sperpe strisciante”?! Ragazzi!

    Mi sono chiesta cos’abbia mai potuto fare uno di noi per meritarsi queste parole dure e davvero non immagino nessuno meritarsi tanto astio. Mi manca un passaggio tra l’atmosfera spensierata e affettuosa che regna di solito nei commenti e questo attacco.
    Pazienza se sono la voce fuori dal coro. Mi sono solo permessa di leggere attentamente e fare le mie considerazioni.

    Iaia, come sarebbe a dire che il “pucci-pucci-patatina” è dettato dall’educazione?! Dall’educazione??? Io ho sempre pensato che la cortesia sia dettata dall’educazione, mentre gli slanci di affetto per definizione dovrebbero implicare molto di più. Ma forse sbaglio (sono una stitica, si sa). E sì, questo mi fa sentire tirata in causa perché rimette in questione parecchie cose.

    Ho fatto davvero fatica a leggere il post, mi ha fatto male e ho ritenuto giusto dirlo. Se tutto questo significa aver (avuto) delle aspettative allora temo di dover togliere il disturbo.

    • Naturalmente le serpi striscianti e compagnia bella come ho fortemente sottolineato non si riferiscono ad un solo evento ma a tanti che si sono accumulati nell’ultimo periodo. Non avrai certamente il tempo per farlo ma se vai indietro di dieci mesi o giù di lì c’ è qualcosa di molto simile a questo messaggio ed uso le stesse parole. Anche quattro mesi fa e vabbè.
      La stessa modalità. Ci rifletterei quindi un po’ su. Potrei raccontarti tutta l’intera vicenda ma te la risparmio.

      Come dicevo a Luci è importante non mischiare, appallottolare, frullare e soprattutto mal interpretare prendendo tutto e riferendolo a chi c’entra in parte. Capito questo punto, ripeto ampiamente sottolineato, possiamo pure chiarire. In parte perché sicuramente come me non avrai il tempo di alimentare questo inutile ( e consentimi MOLTO doloroso polverone)

      Proprio perché credo fortemente nell’amicizia nonostante non sia una buona amica e nonostante a nessuno abbia promesso di esserlo ( come ho ribadito più volte la mia amica è morta in un ospedale), credo anche io che la delusione per un’aspettativa disattesa può venire solo da una persona che tiene a noi.

      Ma altresì credo fortemente nell’educazione e nel rispetto dei tempi degli altri.
      Perché sono una persona che non disturba. Sa aspettare e attendere il momento. Che non si lamenta e mai rinfaccia. MAI. Che tu ci creda o no sfido chiunque possa dire il contrario.

      Accetto le critiche Struzzetto, e considerato che hai tolto il disturbo permettimi di chiamarti affettuosamente così anche solo per l’ultima volta. Non credere che la cosa non mi dispiaccia. Anzi sarà l’ennesima ferita nel cuore ma se prima mi sarei buttata in un angolo a piangere per ore e giorni accarezzando le tue cartoline del nano da giardino e i mestoli con le orecchie da coniglio che orgogliosa mostro pure al postino dicendo che me le ha regalate una mia carissima amica della svizzera…
      Non posso che fissare lo schermo. Commuovermi un po’. Dispiacermi. Premere x in alto e continuare.
      Perché ho capito che la vita è questa.
      Devi costruirti faticosamente una corazza e sopravvivere.

      Le critiche le accetto, struzzetto.
      Le accetto a tal punto che sono malata. Che sono io stessa ipercritica nei miei confronti. Non mi perdono nulla. Mi faccio male ogni singolo giorno e quindi sono Miss Accettolecritico dal 1977 ai giorni nostri. C’è però modo e modo di fare critica.

      E quella che ho visto in riferimento al discorso di Titti, perché è inutile girarci tanto in largo, non è stata una critica ma cattiveria. E ne sono fortemente convinta. Sono presuntuosa, questo sì.

      Anche io penso che Titti non sia una persona cattiva, malvagia e una serpe e proprio per questo ritorno al punto uno. Che non bisogna mischiare ma comprendere e capire che quando si sbotta, soprattutto una persona come me che non lo fa per UNA singola cosa ma per 2304923’0492’30492’3049230’49230’49230’4923’04923’04923’04923’423’402934’02394’0234923’04923’04923’42394’234923. …

      Quando sbotta: mischia, mette quello e quello.

      E’ un po’ come una ricetta. Metto 200 grammi di Titti, 100 grammi di Un’altra, 45 grammi di una che mi perseguita e che va in spam ma tu questo non lo sai ma credi di saperlo, 1 kg di un pazzo che da due anni mi manda allegati con lui nudo e . E ti risparmio il resto della ricetta o vuoi che continui ?

      Non ho minimamente pensato che Titti fosse una serpe. Se dicessi serpe a chi ha dato delle stronzette alle mie amiche e ha detto che sono tuttacuccicucci e poi non concludo…beh.
      Per cortesia.
      Stai sbagliando anche tu. Non sono così te lo assicuro.
      E visto che facciamo i tedeschi ( anche se sei svizzera. ok la smetto. Anche quando “litigo” dico stupidate) e dobbiamo essere precisi. Ho scritto:
      tu.
      tu.
      e tu.
      e ancora tu.
      Che Titti fosse più di una trinità mi era oscuro.
      E mi consentirai che quando si è incacchiati come le belve non si fa una distinzione dicendo ” sì però con una sono meno arrabbiata e invece l’altra è una serpe!” ” Pina è una serpe e Titti è un calamaro !”

      Si sbotta. E basta.
      O almeno a me capita così.

      Ci sarebbero molte cose da dire.
      Soprattutto sul punto che si ritiene mia amica e mi ritiene amica.

      Mettiamo che quello che ha detto su Twitter non era in riferimento a me ( e mettiamo pure che c’erano le marmotte che confezionavano il cioccolato a questo punto) e quindi nonostante gli orari coincidissero ( io e le 4 stronzette stavamo in effetti dicendo cagate su internet. Perdonami ma cito testualmente le parole di Titti) era tutto in riferimento ad una sua amica ( come Titti mi ha detto ) che nulla c’entrava con me e quindi che:
      (ricapitoliamo perché è davvero dura eh) ?

      Prima le prudono le mani ( cito sempre testualmente. Guarda caso io nel frattempo parlo con le 4 stronzette)
      Poi parlando con te, chiaramente in imbarazzo dove le dici cosa ha messo nella torta facendo dell’ironia , lei non capisce e dice che la prepara domani e ti fa presente che ” certe genti che tu sai . fanno le amiche di tutte e poi non lo sono” e .
      “soprattutto quando vedi che qui c’hanno un scco di tempo per scrivere cagate pazesche alla solita cricca di quattro stronzette”
      eeeeeeeeeeeeeee insomma:

      avrebbe equivocato pure Santa Maria Goretti e Papa uailia (che non so scrivere in altro modo).

      Difatti se proprio dobbiamo ripercorrere step by step. A Titti non l’ho insultata.
      Ho qui il messaggio.
      Ho solo detto che: sicuramente non era riferito a me. Ma che essendo io uguale a quella sua collegachenoneroio (e che guarda caso ha il mio stesso atteggiamento e sta su twitter a dire cagate pazzesche a 4 stronzette. Me la presentate? *_* ) era meglio non deluderla maggiormente e allontanarci.

      Ricapitoliamo:
      Titti scrive su twitter di una sua amica che somiglia a me.
      Io capisco di essere io prendendo una cantonata mostruosa (scusa Titti!) .
      Io però dopo un esame di coscienza ragiono e dico: toh guarda però come sono non piaccio a Titti.
      Forse Titti non ha fatto la similitudine tra me e la sua amica che mi somiglia (Titti è distratta e io cattiva. Scusa Titti !)
      Aspetta che glielo dico.

      Scusa Titti ma lo sai che…..

      E glielo ho detto.
      Proprio perché IO FACCIO AUTOCRITICA mi sono rivista nelle parole di Titti .
      Ho capito quanto soffrisse per l’atteggiamento “dell’amica sua che mi somiglia ” e per non farla stare ancora male. Non farle prudere le mani. Non farla mai più tardare a fare una torta le ho scritto:
      che essendo anche io così non volevo deluderla.
      E Scusa Titti.

      Sembra complicato grammaticalmente perché non sono una persona che scrive bene ma.
      Così sono le cose.

      Io ho accettato la critica tanto che mi ha indotto ad un esame di coscienza e una decisione.
      Proprio perché al contrario di altri ho un carattere. Una personalità e una forza. Sono altrettanto le debolezze ma pur non avendo molti pregi ne ho uno, oltre l’educazione:

      affronto in faccia . poi mi giro. me ne vado e non torno più.
      Ed è bene sottolineare questo passaggio.
      Affronto.
      Chiedo scusa nel caso ( scusa Titti!)
      e vado per non tornare più. La maggior parte delle volte succede questo perché sono molto sensibile e dopo una sofferenza si rompe qualcosa. Sono davvero rari i casi in cui riesco a tornare.

      E’ strano pensare che Titti rimproveri una sua amica che mantiene il mio stesso atteggiamento e non me . Come è strano che dica che se lo avesse pensato di me lo avrebbe detto senza problemi quando non l’ha fatto.
      Mi potresti dire ” sì ma di te non lo pensa” e a quel punto ritorneremmo al concetto che gli asini volano e le marmotte confezionano il cioccolato.

      Ci siamo no?

      Credo struzzetto fortemente che il tuo discorso sia bellissimo.-
      E che sia scritto da una buona e vera amica. E mi conferma l’esatta sensazione che ho sempre avuto di te. Che non c’è bisogno di cuoricini esasperati. E che nell’apparente freddezza si celi l’incommensurabile bellezza e profondità. Tu eri e sei esattamente la parte femminile che io ho sempre pensato di Pani.
      Sei come un essere sospeso . Un’idea.
      Tu e Pani.
      Maschile e Femminile.
      Amo una persona come te e Pani. Ed è Pier.
      Quindi so , e lo so bene, cosa si cela e quanta meraviglia c’è.
      Quello che ti ha spinto a scrivere oggi.

      Ma ti assicuro che stai sbagliando ad andare via ma è giusto. Come sicuramente anche Titti che è sempre la benvenuta. E non sono parole di circostanza perché non ho alcun motivo.

      Però al contrario di quanto da te affermato, oltre ad accettare le critiche non sono una despota che infanga la gente e appella a casaccio.
      Io so quel che dico.
      So a chi ho dato della serpe.
      So a chi ho pizzicato un po’ .
      So.

      Ti pregherei di dire a Titti, che sicuramente ci sta leggendo ma è bello fingere così, che i messaggi su twitter di ieri allora non erano “tutti” per lei. Perché a questo punto mi sorge pure il dubbio che io da oggi in avanti non possa dire nulla se non in stretto collegamento a Titti.
      E se dovessi mai mangiare un piatto di orecchiette orrendo tra dieci anni e dire che non mi piacciono . No. Non è in riferimento a Titti.

      Che che che che che che che che.

      Che Titti non è mia amica.
      Che nessuno lo è.

      Un’amica sa tutto di un’altra. Non si equivoca. Si capisce.

      Titti non sa davvero cosa mi è successo. Non sa nulla di me se non quello che ho voluto farle vedere.
      Titti poteva essere una mia amica , questo sì.

      Perché ribadisco che ci ho messo sempre il cuore. Pur odiando la frase che sa tanto di redazione amici c’è posta per te.
      C’è sempre stata la speranza, la voglia e la caparbietà di trasportare tutto nel reale.
      Tutto quello che ci siamo dette qui.

      Non piango al telefono con una persona che penso non possa essere un giorno mia amica anche se di fatto non lo è. Non sono felice se indosso la maglietta con il nano da giardino. Non preparo le orecchiette . E. Ma non serve più dire queste parole.

      Sono affranta e dispiaciuta. E sicuramente non riuscirò a saltare il passaggio del pianto e della disperazione. Speriamo solo di riuscire in un tempo minore a quello che generalmente è stato.

      Se detesto una cosa sono gli addii.
      Ho capito che sono dolorosi al punto di farti sentire cosa significa morire. E in questo periodo non posso permettermelo.
      Devo essere forte. Ho una guerra da combattere e molte battaglie.
      E devo vincere ad ogni singola che mi si presenterà.

      Io gli addii li ricollego all’ultimo sms che mi ha mandato Agata quando mi ha detto ” ci vediamo domani patata” ma entrambe sapevamo che non sarebbe stato così.

      E allora struzzetto ci vediamo domani.
      E allora Titti ci vediamo domani.

      Un bacio ad entrambe.
      Voi che siete delle buone amiche. Non lasciatevi mai.

      Iaia

      • “come sarebbe a dire che il “pucci-pucci-patatina” è dettato dall’educazione?! Dall’educazione??? Io ho sempre pensato che la cortesia sia dettata dall’educazione”

        su questo non rettifico neanche perché è chiaro ci sia una volontà di non capirsi.

        • Su questo vorrei dire io due parole, non voglio fare l’esegeta dello Iaia-pensiero ma credo ci sia realmente un fraintendimento. Quando Iaia dice “pucci-pucci-amore-patatina-comestai-tichiamoappenaposso” non si riferisce agli slanci di affetto. Gli slanci di affetto sono altri. Gli slanci di affetto sono chiudersi in bagno con i muratori che stanno distruggendo casa e Turi che vuole Iaia con sé per chiamare un amico che ha bisogno di sentirla, e trovare il modo di rispondere alle sue esigenze. Questo è uno slancio di affetto. Quello cui si riferisce Iaia è la gestione dell’ordinaria amministrazione, dove il tichiamoappenaposso in realtà significa “guarda che ho un diavolo per capello, sto facendo centocinquanta cose e non ho proprio modo di starti a sentire”, ma è detto in modo da non urtare la suscettibilità dell’interlocutore.
          Quindi il riferimento alla buona educazione non è mal posto.
          E questa considerazione però se ne tira dietro un’altra, a proposito di slanci di affetto.
          Perché mutatis mutandis si potrebbe eccepire che chi dice “amore non ti stancare, non fare troppe cose” poi non stia lì a puntare il dito perché la centomillesima cosa non è entrata.
          Non voglio fare polemica, non c’è secondo me una ragione e un torto, e credo che la si stia anche facendo un po’ troppo lunga e palloccolosa.
          Il punto che vorrei evidenziare è che Iaia è sempre molto formale, ma non nel modo in cui è formale la mia perfida genitrice, cioè con un amore per le cose formali; la forma di Iaia è sempre orientata al massimo rispetto e al minimo disturbo dell’interlocutore. Iaia non mi chiama, Iaia mi manda un sms dove mi chiede se può chiamarmi. Le ho detto qualche volta che non serve, ma lo fa e non glielo dico più. E mi va bene così. Nello stesso modo, millemila volte è capitato che miei sms siano caduti nel vuoto. Ma non mi importa, perché quando ho avuto realmente necessità, Iaia c’è sempre stata, in un modo o nell’altro.
          Io sono sicuramente poco obiettivo nei miei giudizi, come sempre accade quando è in ballo un affetto grande. Però a me Iaia va bene com’è. Io lo so che non le legge, le email. E a costo di scoprirmi più di quanto vorrei o sia uso fare, le cose che debbo dirle le scrivo qui. E a volte escono fuori dei messaggi che, come mi ha fatto notare una persona che legge, sono incomprensibili. Per tutti ma non per Iaia. E lei mi risponde cose incomprensibili. Per tutti ma non per me. E se non mi risponde non mi offendo, perché so che mi legge. E non mi offendo se non mi chiama, perché so che ha da fare. Ci ho scritto anche un post, sul vaso brisé. Ma per fortuna noi comunichiamo in centomila modi, e io so che lei è accanto a me anche se non ci sentiamo, anche se non ci vediamo, c’è una corrente che fluisce ininterrotta. L’ho detto, sono poco obiettivo.
          Mi premeva solo sottolineare che l’educazione, rispetto al “pucci-pucci-amore-patatina-comestai-tichiamoappenaposso”, c’entra, eccome.

          • Tralasciando che ti amo.
            Per tutti i passaggi che hai detto di noi. E le comunicazioni.
            ( poi vabbè chi vuole interpretare che è perché fai l’avvocato del nano, lo lascio alla sua triste esistenza)

            Ma non è questo il punto e il luogo ( glielo posso dire che sono in ufficio perché non c’è papà e uno vuole vedermi perché il suo assegno è scoperto e allora devo ritirarlo e ?!? No. Non glielo posso dire. Perché io sono tra nuvole saltellanti e disegno omini. Non sono quella che carica roba a casaccio su instagram solo per far finta di essere spensierata e felice. E non sono quella che sta su twitter tre minuti per rilassarmi dopo aver saputo una brutta notizia personale. NOOOOOOOOOOO. Io non posso)
            e insomma.

            Tralasciando tutto questo. E tralasciando che ho omesso particolari succulenti che potrebbero rendere il quadro ancor più inquietante.
            Ma appunto.
            SOno una signora e quindi taccio.

            Io vorrei semplicemente dire una cosa.
            Solo una.
            piccolapiccolapiccolapiccola.

            Che sinora ho dato troppo di me.
            E quello che ho dato è stato per certi versi stuprato più volte.
            E violentato a proprio uso e consumo.
            Travisando. Cambiando. Plasmando.
            Per tutto il bello che ho ricevuto ho pagato e pago a caro prezzo.
            E mi sta bene così.

            Ma vedendo come funziona è giusto farsi furbi e cambiare la rotta.
            Io l’ho fatto.

            Non devo assolutamente e per nessuna ragione una giustificazione in più. Ho scritto a Spiessli perché la stimo.
            Pur rimanendo convinta che bisognerebbe molto riflettere prima di agire, parlare, accusare, dedurre blablabla.

            Sarebbe stato onesto solo essere più sinceri.
            Non nascondersi dietro ad un dito.
            E stare al proprio posto.
            Come io del resto ho sempre fatto.

            Amen.

            • Ecco, quanto ti voglio bene lo puoi chiaramente evincere dal fatto che non ho detto CHE COSA hai fatto per tirare su l’amico in difficoltà… Quella cosa è custodita da un nano notaio che la tirerà fuori e la pubblicherà se mi succedesse qualcosa. 😆

              • vabbè ma l’hanno capito tutti che cccio’ mannato du chili de paste de mandorla grandi come er colosseo ( vabbè dai. ma quest’app va che è na meravijjjjia!)

                • Vabbè se non avevi mai usato l’app uorpress sei veramente una pipparsugo. Se non ti avessi già votato ai #TA12 ci ripenserei 😉

                • ma l’avevo usata tante volte ma crashava. adesso no *_* ( forse dovevo solo aggiornarla dall’ottantadue)

  16. Farò i salti mortali per rispondere singolarmente ad ognuno questo pomeriggio. Vi ho letto. Vi ringrazio e.

    E a dopo.
    Un abbraccio fortissimo a tutti

  17. Solo una piccolissima cosa:
    le persone non creano aspettative negli altri. sono le persone che hanno delle aspettative, ad essersele create.
    il motivo per cui una persona si aspetta determinate cose da un altra persona è la chiave di tutto.

  18. Uhmamma! Ho impiegato un bel po’ a leggere tutto. Epperò ne è valsa la pena. Certo, io, in quanto sentimentalmente legato a Tiziana, son di parte, eppure…eppure, credo si essermi fatto un quadro abbastanza oggettivo dell’accaduto. Non scriverò qui alcuna difesa od attacco a nessuna delle parti, perché credo che non sia in corso una guerra od un processo, ma semplicemente un incidente…un incidente tra persone straordinariamente sensibili ed intelligenti.

    Personalmente, scriverò una mail alla nostra Maghetta, sperando che possa essere un aiuto ad entrambi le parti in causa. So che la mia mail rischia di non essere letta per via dei molti impegni di Iaia, ma sono certo che se avrà anche solo un nanosecondo libero, lei mi leggerà. Mi dedicherà quel nanosecondo di attenzione in nome di quell’affetto sincero che ha avuto per la donna che amo.

    Ed ovviamente, sempre in privato…parlerò con la donna che amo.

    Sperem

    Un saluto a tutti

    Il silenzioso Don Abelardo detto Lemm che tutti chiamano Ignatius ma che all’anagrafe è Gianni

    • Gianni, si: credo tu abbia ragione. Che ci sia stato un incidente. Il problema è che arrivati a questo punto sarà difficile scendere dall’auto, appurare lo stato della situazione e fare una constatazione amichevole. E tutto questo mi fa arrabbiare terribilmente. Perchè non stiamo parlando di stupide ragazzine che si tirano i capelli per il poster dei Duran Duran. Stiamo parlando di persone intelligenti, geniali, sensibili, buone, sia da una parte che dall’altra. E penso che nemmeno Maria De Filippi riuscirebbe a trovare il bandolo della matassa: io stessa ci ho messo un pò. Ma è un peccato. E’ davvero, davvero un peccato.

      • Invece io sono più fiducioso, Katia. Forse mi sbaglio, ma credo che la sensibilità delle parti e l’affetto che questi sanno provare l’un l’altro possano fare quello che a noi mortali può sembrare impossibile. Forse io son solo un ingenuo sognatore. Ma voglio fare il mio tentativo. Credo che il delitto peggiore, in questi casi, sia sempre quello di chiudere le comunicazioni.
        Io, proverocci…a comunicare, intendo…
        Grazie Katia :*

        Lemm

        • Lem io direi di non scomodarsi a scrivere neanche l’email.
          Ma se lo hai già fatto la leggerò con piacere. Come ho sempre fatto. Il problema sarebbe rispondere, ecco quello sì. Sono sincera.

          Ti dico che non c’è bisogno.
          Perché a me non importano i dettagli. Le spiegazioni. Frizzi e lazzi.
          Come ho detto Titti è la benvenuta.
          E Katia, che adoro ( la parte di Duran Duran tra commozione ed eventuali mi ha fatto scoppiare a ridere), mi perdonerà se la contraddico.
          Perché io scendo dalla macchina e la constatazione amichevole la faccio eccome.
          Per me possiamo fare cid.
          cup.
          e cupuicicicsdaisaod asdnonso mai come si chiamano queste cose.
          Sarò straordinariamente coincisa anche perché qualcosa come 12 persone mi attendono ma.

          Ci sono rimasta male.
          Molto.
          Tanto che l’ho pure defollouata come le bambine di 12 anni. Su twitter.
          L’ho pure tolta da facebook come ho fatto con bestia bionda quasi 3/4 volte ( ah ecco dimenticavo. Ho pure litigato con lei. Spero che non abbia per questo – masogià- pensato di essere una serpe. Mabastacosteserpicacchio! E per inciso no. Non abbiamo ancora fatto pace con bestiabionda. Ma per colpa di Titti a questo punto ahimè devo fare pace pure con la bionda)

          (Titti. “per colpa tua” è detto sorridendo.santaorecchietta)
          ( TITTI MA NON NE HAI FATTI CASINI ABBASTANZA PESTOSETTEMBRE? BASTA”!)

          😀

          no davvero. Seriamente.
          Ci sono rimasta male.
          Moltissimo.
          MA MOLTISSIMO che più MOLTISSIMO non si può.
          Proprio perché so con chi mi sto relazionando.
          Proprio perché quello che è emerso è frutto di un qualcosa che purtroppo è troppo complesso e che in parte posso rivelare.
          Titti si è assunta le colpe di tutti.
          Durante il mio sbotto ( si può dire sbotto? machisenefrega)

          Ma così non era.

          Io non sono una persona che riesce a portare rancore e vorrei fortemente sottolinearlo. Quando dicevo che mi giro per non tornare più è proprio perché amo stare per i fatti miei.
          Rispettare gli altri è la mia ragione di vita (essere rispettata mi sta venendo un pochetto difficilllllottto)

          Amo stare da sola. Amo non creare problemi. Amo non essere di intralcio . Amo non e non e non e non.
          Amo così tanto stare isolata che molte volte il Nippotorinese si avvicina e mi dice:

          “torni?”

          E poi torno.
          Ma qualche volta no.

          Per me Titti E Lemm ( che ribadisco è un piacere avere qui) non è cambiato assolutamente nulla.

          Mi si concederà però da oggi di non fare più alcun tipo di “promessa”.
          In nessun modo vorrò creare un’aspettativa che mancherò,
          In nessun modo vorrò essere qualcosa che non posso essere.

          Ha ragione Spieesli sul punto dell’aspettativa. Ne ho date troppe e non accadrà più.
          Tengo fortemente a sottolineare questo.
          Per il resto se domani Titti arriva e urla “Primaaaaaaaaaaaa” come se non fosse successo nulla sarà il più bel regalo che mi si possa fare in questo momento.

          Senza riprendere. Scusa di qui. Scusa di lì.
          Cioè se devo delle scuse.
          Le faccio ma per me.

          Si riparte dal .

          Primaaaaaaaaaaaaaaaaaa.

          Lo dico sinceramente.
          Io non mi disegno così. Io sono così.

          Un bacio a te.
          Un bacio a Titti.
          Un bacio a bestiabionda però no.
          Vi prego.
          procediamo UNO AD UNO.

          (è il nervosismo post vacanze vero?)
          ( sotto a chi tocca. chivuolelitigà?)

          • Per me, Iaia, non si tratta di scomodarsi, si tratta (forse anche un po’ egoisticamente) di darmi una chance. Una chance di togliermi da davanti agli occhi una situazione che trovo davvero spiacevole. Perché leggendo oggi questo post e tutti i reply in esso contenuti, emergeva una cosa che ho trovato drammaticamente inaccettabile: era palese il dolore tuo (hai scritto come scrivono solo le persone ferite…e ferite nel profondo) ed al contempo era palese che ferite si sentivano le persone che si son sentite chiamate in causa e gli affetti ad essi legati. Uhmm…forse mi sto spiegando male:
            Quello che voglio dire io è che da una parte vedo la donna che amo sofferente perché…ferita, in un sentimento che sentiva profondo…dall’altra vedo te sofferente perché ferita in una fiducia che sentivi profonda…ora, senza stare a spulciare i particolari o stare a dividere le colpe (ha cominciato prima lei, no quell’altra, e se prima non m’avesse detto così e cosà), vorrei semplicemente offrire il mio punto di vista: mi son ritrovato davanti al doppio dramma di veder soffrire persone ed affetti cari (non userò la parola amicizia, perché so che questa va usata solo in casi rari…ma permettimi di parlare di un affetto che ho sempre considerato reale e cristallino su entrambi i fronti),..e mi son sentito dentro la voglia di veder finire questo dolore. Perché mi fa male vedere Tiziana che sta male (Tiziana non merita questo, mi son detto)…ma anche leggere le tue parole di dolore mi fa male (Iaia non merita questo, mi son detto).
            Ecco, e allora, forse molto ingenuamente, non lo nego, mi vien voglia di far da sensale, cioé, da mediatore…oppure semplicemente di aggiungere delle mie riflessioni…perché sento che qualcosa di prezioso e bellissimo sta andando in malora…perché Iaia e Tiziana e Lo Struzzo Elvetico e Katia, meritano tutti di meglio…perché mi va un giorno di incontrarti, Iaia, magari nella tua Catania, e di ringraziarti stringendoti la mano per ogni singolo tuo disegno, per ogni storia raccontata e per Titti che ho conosciuto sulla tua pagina di facebook.

            non voglio scriverti una mail in cui fare la radiografia all’evento accaduto (questo, se mai vi andrà, spetterà esclusivamente a te e Titti, magari in privato), voglio solo offrire il mio punto di vista, alla vicenda…vedere tutto da una angolazione chiamata “dolore” che pare sia comune a tutti, persino a me che sono l’ultimo arrivato.

            Non ti scriverò per puntarti contro l’indice accusatore…solo sento la voglia di parlarti…tutto qui.

            Con sincero affetto

            Lemm

          • Iaia, adoro essere contraddetta in questo modo.
            E quindi basta, attendiamo il primaaaa di domani. Se ci sarà, io sarò la prima a sorriderne. Ma non con i denti (visto che ho appena saputo quanto mi costerà rimetterli a posto,maledetti): sorriderò con il cuore, non quello che batte.Quello che si disegna. Quello che persone come te, Iaia.
            E Titti
            E SpiessliZetaLu
            E Max
            E Lemm
            E Pani
            E Luci
            e tanti altri che loro lo sanno
            ecco, sorriderò con quel cuore lì, che voi mi avete insegnato ad ascoltare.

    • moltissimo e francamente vorrei dimenticarli e non tornarci più.

      Ma pare non essere possibile comunque io mi muova.
      E allora vabbè.

      Meglio parlare di uomini e donne.
      Dimmi che l’hai visto ti prego.
      Dimmi che hai visto la scena di lei ( 89mila anni) che guardando lui dice ” sei bello con i denti sai?”

      ( poi ha detto pure ” maria è che noi andiamo troppo d’accordo sessualmente” ma voglio raccontarti tutto con calma. prima che tu fugga)

      • No, non l’ho visto, non arriva fino in Assburgia, ma sai che lo trovo commovente? Un po’ come ne “L’amore ai tempi del colera”. Ok, erano altri tempi in effetti ma l’amour sempre amour rimane eeeeeehhhhh (sospiro)

        • Ecco.
          hai colto il termine.
          Commovente.
          E’ una fotografia di un’Italia che.
          Capace di rimettermi in pace con il mondo. La natura. Lo spazio temporale inesistente e altri termini a caso che grazie al cielo ioetecicapiamo.
          E quindi sto lì.
          vegeto.
          fisso.
          immobile.
          sta per cominciare.

          perché non arriva in assburgia? sono sicura che io e te insieme potremmo davvero trarne delle perle di saggezza.
          elaborarle e poi salvare il mondo.
          ma possiamo farlo. Se vuoi ti faccio la telecronaca.

          • Raccogli solo i punti salienti, quelli che giassai. Poi me li riporti. E poi vediamo se ci indignano o ci commuovono. Ma io finisco per commuovermi quasi sempre, ti avverto. E sarà che, almeno loro, hanno capito che è meglio non prendersi troppo sul serio e prendere tutto quello che di buono c’è, anche quando agli altri sembra ridicolo.

            • Mi sono commossa perché Franca l’hanno rifiutata di in 8 . Otto contati. Credo di più ma arrivati a otto ero già in coma emotiva con i fazzoletti di hello kitty che puzzano a bestia. Ma ne ho comprati 3 pacchi famiglia da 100 e allora devo smaltirli. Dice il nippotorinese che dopo aver contribuito alla deforestazionepercolpamia insomma.
              Devo usare quelli.
              E’ una vita complicata la mia. Ma suppongo pure la tua. Considerato che ci capiamo. Siamo vicine e ci supportiamo. Mai abbastanza. Ma . celapossiamofarcela.
              insomma dicevo.
              franca.
              calcola 78 anni circa. un po’ grassoccia. Con un doppio mento che va giù fino alle ginocchia. E insomma io a Franca la capisco eccome.
              Rifiutata dalla vita. dall’amore. dagli uomini.
              Mortificata in diretta tv.
              HA FINALMENTE LA SUA RIVICINTA.
              e incontra Pasquale.
              che la ama. che ha tre case. ce gliene intesta una a dimostrazione del suo amore.
              pasquale si commuove con i suoi occhiali giallo fosforescenti perché al contrario di Franca è un uomo di mondo.
              E guarda Maria agitando la testa.
              Come per dire che no. Non se l’aspettava che dietro quel doppio mento ci fosse tanta bellezza.
              Non si aspettava manco che Franca non sapesse UN CONGIUNTIVO ma a Franca e ai suoi occhi azzurri le si perdona pure questo.
              Fatto sta che a distanza di tre mesi, perché il programma era finito e ora ricominciato:
              Franca ha perso qualcosa come 5 chili.
              Il doppio mento è rientrato.
              Pasquale è davvero un bel maschio tanto da indurmi in tentazione ( cosa sto dicendo?) e.
              E sono felici.
              Forse tanto perché Franca è sorda e PAsquale completamente fuori di brutto.
              Non capiscono assolutamente nulla. Le domande. Quello che dice Maria. Rispondono a caso. Parlano di lotto.
              Ma guardandoli negli occhi te lo giuro:
              amore puro e sincero.

              e allora mi sono detta che ti volevo proprio qui a bere il caffè.
              non lo avrei chiaramente preparato io.
              e questa è una dimostrazione d’amore tanto quanto intestare una casa.
              te lo giuro.

          • Ci ho messo un quarto d’ora a trovare la riga giusta per rispondere. E magari non l’ho trovata, ma sto utilizzando il “metodo Max” quindi se ho sbagliato è chiaramente colpa sua. E non ho mai capito nemmeno perché WP scrive “Replica al commento si Iaia” ma non è un problema se replico al commento giusto. Dicevo. No niente non avevo ancora cominciato. Pensavo di ringraziarti per la dritta sui fazzoletti di Hello Kitty perché stavo giusto per prenderne a chilate anche io. Ora so che dovrò sopportare la puzza. Perché li prenderò lo stesso, sono una donna coerente e preferisco essere preparata, ecco, perché poi dire “ammazza, puzzano a bestia” potrebbe essere choccante (scioccante…ommioddio come si scrive, stavolta non guglo, perdonami! Ieri sono uscita per un aperitivo, evento mondano che proprio non soffro perché io e gli eventi mondani non ci capiamo, e naturalmente dovevo parlare inglese ma niente, vuoto cosmico, parole in tedesco, spagnolo, portoghese, cinese mandarino ma inglese no, zero, una frustrazione bbestia, sono passata dal rosso pompeiano al blu drappo funebre di fantozziana memoria ma amen) e invece ora potrò dire “Iaia aveva ragione, puzzano proprio a bestia”, così ci legheremo in puzzose rimembranze.

            E Franca è una tosta, questo bisogna riconoscerglielo e se alla fine ha trovato Pasquale che le ha fatto perdere 5 chili in 2 mesi allora è proprio rinata e non importa che non capiscano quello che gli accade intorno, in fondo non è poi così importante. Però gli occhiali fosforescenti, perlamiseria, li vorrei proprio vedere. Ma hanno anche ballato insieme? Lui è uno di quelli da ballo da mattonella? Si capiscono un sacco di cose dalla posizione da ballo.

            A me il caffè intrippa di brutto, cioè che cominciano a venirmi i tremori e parlare a raffica e lo prendo amaro quindi non capisco mai che sapore abbia perché di solito sono troppo concentrata nella mossa dello “sbadiglio del leone”.
            Adesso invio e scopriamo insieme se ho azzeccato la riga.

  19. Io non ci sono mai ma permettimi di scrivere il mio umile pensiero.

    Queste parole sono pugnali che trafiggono:
    ______________________________________________________
    “Che sinora ho dato troppo di me.
    E quello che ho dato è stato per certi versi stuprato più volte.
    E violentato a proprio uso e consumo.
    Travisando. Cambiando. Plasmando.
    Per tutto il bello che ho ricevuto ho pagato e pago a caro prezzo.
    E mi sta bene così.

    Ma vedendo come funziona è giusto farsi furbi e cambiare la rotta.
    Io l’ho fatto.”
    _____________________________________________________
    Ho letto (quasi) tutto ciò che è stato scritto…

    Ha ragione Francesca (scimpra!). Ha ragione da vendere. La vita, le persone, le situazioni sono così…

    E Tu sei quella che abbiamo imparato a conoscere ed amare.
    E, a mio modesto avviso, non dovresti forzarti ad essere diversa da ciò che sei. Tu sei unica. Non devi sforzarti di cambiare.

    Non dare peso alle cattiverie anche se ci stai male, poi passerà…a te avranno arricchito anche queste terribili esperienze, chi ha fatto del male (intenzionalmente) si ritroverà a fare i conti con la propria coscienza.

    Mi fermo. Non servono altri discorsoni.
    Ti voglio bene e ti penso più spesso di quanto puoi immaginare…
    Un bacio grande.

    • E lo stesso vale per me Lina.
      Ti penso molto di più di quanto puoi immaginare. E nell’altro mondo dove sono una buona amica. Ti telefono ogni giorno. Ti chiedo come stai. E.

      Perché sei esattamente quello che ho sempre creduto potesse essere una vera amica.
      VERA AMICA tuttomaiuscolo. Proprio come Estella. Proprio come Francesca. Michela. E.

      Ci conosciamo ormai da dieci anni.
      E la tua conferma, come quella di Francesca (scimpra iaia!) mi.

      Mi riempie il cuore.
      Tanto da farmi schizzare una gioia infinita in testa.
      E dimenticare quanto di più orrendo ho dovuto subire. E subisco.

      ti voglio profondamente bene Lina.
      Non so cosa ci sia più del grazie ma.

      Più del Grazie amica mia.

      • E per via del telefono che squillava ( maledetto) .
        ho perso una cosa.
        che non volevo perdere anche se ce ne sarebbero ancora e ancora da dire.

        le presenze invisibili. quelle che nessuno sa.
        come te.
        come angeli custodi.
        èdifficilepermescriverequestolosai.

        sono le presenze invisibili che.

        ti voglio bene Lina . Piùdelgrazie. Sempre.

        • Ma quanto sei cara?
          Non merito queste parole ma sapessi quanto te ne sono grata.
          Davvero. Mi fa bene sapere che mi vuoi bene perché è esattamente ciò che provo per te. Pur non avendoti mai conosciuta.
          Mi fa bene sapere che anche se non ci leggiamo per settimane, mesi, “ci siamo” l’un per l’altra. Sempre. Io ci sarò sempre.
          E’ assurdo ? Non si dice ? Mai niente è per sempre ?
          No, per quanto ti riguarda, è così.
          E tu non avrai mai bisogno di un rifugio in Abruzzo, lo so…ma se dovessi aver necessità, voglia, di un angolo dove rifugiarti e non farti trovare da nessuno, casa mia è aperta. Per te, sempre.
          >3

          • Credo fortemente che tutisia ( si puo’ dire tu ti sia? ? vabbèchecefregaannoi!) bruciata con le tue mani perché a breve te lo chiedo eccome asilo in quel di abbruzzo.
            arrivo con la mia Nana ( si chiama così perché è mostruosamente grande) e mi piazzo lì sul divano contro il tuo volere.
            E dopo NOVE GIORNI di pianti e risate ininterrotti. Possiamo uscire e andare via.
            In un posto dove c’è solo mare e nuvole.
            Dove c’è solo montagna e nuvole.
            Dove non c’ è giorno e notte ma solo divani, risate e pianti.
            Un mondo fatto di divani dove bivaccare insieme . Per raccontarci.

            Il mondo divano. Ma ci pensi Lina? lo costruiamo ?
            costruito appositamente per me e te.
            So purtroppo e con tristezza lo ammetto abbassando lo sguardo sulla tastiera.
            che.
            che purtroppo davvero non è niente per sempre.
            Sono la prima a sostenerlo fortemente e non certamente l’ultima ad averlo compreso sulla mia pelle tra ferite e sangue.

            Però c’è quel per sempre nella speranza.
            Il Per sempre nel mondo del divano che è davvero più forte di tutto e tutti.
            E allora ha valore eccome Lina.
            Il nostro per sempre.
            Io lo so .

            E lo stesso vale per me.
            Sempre.

            <3

            • Io ti aspetto.
              E ti aspetterò fino alla fine dei miei giorni, perché anche a 80 anni (se c’arrivo) il mio desiderio rimane quello di stringerti in un abbraccio stritolante in un mondo divano che, qualora fossimo troppo stanche e vecchie per raccontarci, assisterà solamente ai nostri timidi sorrisi e silenzi pieni di affetto.
              🙂 :-*

              • (secarrivo) mi ha fatto sputare il latte di riso sul monitor.
                Arriveremo a 1298 io ettè.
                insieme.
                pessempre.
                ( i silenzi pieni di affetto confesso. Sono i miei preferiti)

  20. Behh io ho appena lasciato un commento sul mio Blog con link a questo post… anche per ringranziare pubblicamente i visitatori del blog… grazie ragazzi!

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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