Ricette Vegetariane e Vegane

Mangiando Ganache al cioccolato

La Ricetta

Ingredienti per una coppetta generosa di Ganache:

380 ml di panna
340 grammi di cioccolato fondente tagliato a pezzi

Versa la panna in una casseruola e cuoci a fuoco medio. Porta a ebollizione. Togli dal fuoco e aggiungi i 340 grammi di cioccolato fondente tagliato a pezzi e lascia che si sciolga un po’. Mescola il composto che diventerà liscio e lucido e poi lascia raffreddare. Se dovesse esserci troppo freddo nell’ambiente dove cucini, dopo aver messo il cioccolato a pezzetti riaccendi il fuoco (bassissimo) e mescola per bene finché è tutto sciolto.

Si possono preparare dei tartufi, ricoprire torte, farcire ed imbottire. Ottima anche per formare una deliziosa copertura per muffin e cupcake.
In frigo con la pellicola a contatto si mantiene anche per 48 ore.

Le buone intenzioni c’erano tutte quando avevo sproloquiato infinitamente sulla volontà e desiderio di fare un reparto dedicato (sì siamo al Supermarket Gikitchen! Al Banco frigo c’è l’offerta del Pollo del Nano da Giardino! accorretetuttitutti!) alle preparazioni base; tutto sarebbe stato più semplice (ammesso che io riesca a concepire anche lontanamente il concetto) e quando le elaborazioni più complicate sarebbero arrivate avrei dovuto solo linkare al post: pan di spagna, caramello, riso per sushi, blablabla, frizzi e lazzi e ganache al cioccolato. Ecco perché dopo frizzi e lazzi il momento della ganache al cioccolato per certo sarebbe arrivato.

Non voglio però neanche tanto rimproverarmi nonostante sia Miss Dattiaddosso 2011 e concorra per Miss Dattiaddossoconviolenzaemasochismo 2012. Nel tempo libero poi solco il red carpet dei Twitter Awards.

Qualcosa d’altro ho fatto; organizzare tutto per bene per quanto concerne le ricette base era un tantinello troppo. L’importante quindi è non scoraggiarsi e perseguire comunque l’obiettivo nonostante i rallentamenti. E allora oggi una comunissima ganache al cioccolato utile per le più diverse e disperate occasioni.

Qui se ne sono fatte un bel po’ e come è abitudine ormai da qualche giorno in fondo al post cercherò di riepilogarne qualcuna (se la memoria mi aiuta e soprattutto l’archivio che continua a fare le bizze rinfoltendo i  misteri dell’Archivio del Gikitchen. Si perdono Post. Ricompaiono. Scompaiono per non ricomparire mai più. O forse nononloso).

Nonostante se ne siano fatte diverse, questa è proprio base-base-base e con l’arrivo dell’autunno e lo sfornamento selvaggio questa copertura (ma anche imbottitura) ci verrà in aiuto ben più di un centinaio di volte.

Un Off Topic che poi in corsa avrà un senso (o forse no come sempre) è che mi sono resa conto (CI HO MESSO SOLO TRE ANNI*gridò istericamente) che devo far davvero qualcosa per l’enunciazione della ricetta. Sì prima adoperavo la ricetta in formato stampabile ma mi faceva perdere tantissimo tempo. L’idea di avere un link a portata di mano senza foto e in versione facilmente stampabile rimane in assoluto la soluzione più agevole e semplice, ma ahimè non per me. Talvolta faccio davvero fatica. Non scrivendo poi poco come il resto dell’umanità (pur frenandomi, sottotitolo) non riesco bene ad impostare:

introduzione

due idiozie

ingredienti

svolgimento

saluti

Per me scrivere tre righe sintetiche è come chiedere a qualcuno di scrivere 20’43280342034823423’2340’9 parole al giorno. In pratica quello che faccio io è semplicissimo per me e non richiede sforzo, mentre è per me l’esatto contrario dover essere sintetici, chiari, veloci e intuitivi (si era vagamente intuito?).

 Mi crogiolo quindi sognando tabelle grigie (ma senza sfumature. Cheilcielociaiuti e liberi dalle sfumature!) come quelle di Cri in Bibikitchen dove far stare la ricetta in un riquadro;  sino ad arrivare a bramare  un salto nel passato e impelagarmi nuovamente in quel macchinoso metodo della ricetta stampabile (non so se lo ricordate ma in caso schiaffeggiatemi perché significa solo una cosa: mi leggete da troppo tempo). 

 Mi chiedo se sia meglio scrivere ad inizio post la ricetta (perché molti dopo una serie di manfrine sacrosante mi dicono che “sì mi piace leggerti ma non posso andare in ferie per farlo e quindi un modo più veloce per leggere le ricette?” ) o fare una sezione light (che ho comunque già fatto) tanto quanto la sezione Fast (che ho comunque già fatto).

Insomma le ho fatte tutte ma nessuna mi soddisfa nè ha un reale utilizzo che possa in qualche modo sfoltire l’ingente mole di idiozie… ahem di parole che sforno giornalmente e lancio nell’etere.E allora cosa fare? Ecco! Le faccio tutte e mi dite voi qual è la soluzione più carina? Posso chiedervi una mano?

Anche se mi spiace sempre disturbare e. E ma io davvero non capisco quale possa essere la soluzione ideale per chi legge.

La risposta è sempre nella semplicità, mi si insegna, e allora: perché non chiedere direttamente? Sarei davvero molto riconoscente per l’aiuto, per quanto possa valere.

Questa Ganache quindi la declinerò in svariati modi nella speranza che un metodo possa essere quello “giusto” o perlomeno avvicinarsicisicisicisici (perché le parole che finiscono per cisisicisicisic non riesco a scriverle)

(in mezzo al post?) 

(l’ho messa pure all’inizio! visto? ok mi sono confusa. AIUTO!)

380 ml di panna
340 grammi di cioccolato fondente tagliato a pezzi

Versa la panna in una casseruola e cuoci a fuoco medio. Porta a ebollizione. Togli dal fuoco e aggiungi i 340 grammi di cioccolato fondente tagliato a pezzi e lascia che si sciolga un po’. Mescola il composto che diventerà liscio e lucido e poi lascia raffreddare. Se dovesse esserci troppo freddo nell’ambiente dove cucini, dopo aver messo il cioccolato a pezzetti riaccendi il fuoco (bassissimo) e mescola per bene finché è tutto sciolto.

Si possono preparare dei tartufi, ricoprire torte, farcire ed imbottire. Ottima anche per formare una deliziosa copertura per muffin e cupcake.
In frigo con la pellicola a contatto si mantiene anche per 48 ore.

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53 COMMENTS

    • yeee prima! io spesso segno le ricette che posti, leggendo tutto non cambia molto che sia all’inizio, alla fine, in mezzo o in un’altra pagina, la cosa più comoda, secondo me, è che sia facilmente individuabile in mezzo al resto e che sia compatta…ma la realtà è che i tuoi post ci piacciono così come sono!

  1. “Si mantiene per 48 ore???” Con me nei paraggi???? Bwaaaa!!!! Vorrei avere un milla (esisterà sicuramente questa frazione) della tua creatività!

  2. (te lo chiedo pure qui, va, magari è utile anche a qualcun altro): volendo sostituire la panna, che non la digerisco e alla soia sono allergica, che cosa potrei usare?

  3. a me piace il link con la pagina grigetta (si, il grigetto è una sfumatura di grigio, arrenditi) della ricetta stampabile.
    l’importante è che la segnali con luci intermittenti.

  4. Gyuiuzza te la poZZo dire una cosa????
    noi ti conosciamo, seguiamo e apprezziamo così!!!!
    A noi piace leggerti,immaginare le scene delle cose che ci racconti (certo, quando cadi giù per le scale facciamo facce del tipo ” oh caxxxxxx!!!” con sguardi allucinanti,occhi sgranati e denti stretti!!!) ..insomma a noi piaci così!!! Iaia, per me Gy, è la tipatuttofarechedormepocoeparlatanto!!! capitooooooooooooo? quindi insomma..se vuoi fare un “reparto” small per le ricette nude e crude vedi te… ma io resto a leggerti qui 🙂 …e sono certa che con me seduti sul divano rosso ( sempre il tuo…si!!!) avrò vicine miss K, miss Z, Titti,Luci,Bea,Bestiabionda,Pani,Max,Cri,Giulia, Apity, ecc ecc ecc…. (oh…possiamo fare una squadra di calcio eh!!! abbiamo pure quelli in panchina…e mi sa che una sola panchina non basta!!!! 😉 )
    E ora abbracciami e sbaciucchiami che mi sei mancata :-**********************

  5. Io ormai arrivo col cervello ai 3/4 del post e assimilo, anche se magari nel caso si blatera di nani da giordino e Hello Kitty, io prendo nota e cucino. Sono una ragazza semplice. E solare come un’eclissi (è femminile? Dimmi di sì o mi uccido a marmottate in testa) perché il sole ce l’ho dentro, e anche la luna e le stelle e qualcuno che non mi ricordo ma era una cosa che mi diceva sempre mia nonna. Dove vai il 20 settembre???Dovevi salvarmi dall’arrivo della strega cattiva!!! Mannaggiaaaa!!!

    • Dimenticavo: la versione in formato stampabile con cornice grigetta è molto pratica (ammetto di trovarla fin troppo ordinata e preferire piuttosto non capirci una fava di fuca ma estrapolarla dal post) ma è pratica e funzionale, potessi stamparla avrei ormai una sorta di gigantesco libro delle ombre (ohcomelovorrei)! Naturalmente ci appiccicherei qualche adesivo puccioso qua e là. Forse però sono fuori tema.
      (e il mio era dispiacere eh, detto così sembrava “oh, come osi”. Vabbè, sto peggiorando le cose). Però PUFF è un gran bel suono per scomparire. Sarebbe un bel PUFF morbidoso. Ok, passo e chiudo.

  6. Premettendo che secondo me devi fare quello che piace a te, visto che questo è il tuo spazio! Se ti faccio felice a darti un consiglio, lo faccio volentieri ^______^:
    la ricetta che sia in cima o in fondo o nel mezzo del testo non importa, basta che si riconosca, così se qualcuno va di fretta e non vuole leggere tutto, la cerca nel testo e bon, fatto!
    il link a fondo post con la ricetta stampabile è sicuramente comodo!

    un baciotto giulia

  7. mmhhhh. io sento che gli ultimi neuroni mi stanno abbandonando ultimamente (abbandonano la nave che affonda?)
    però sono affezionata alla ricetta in mezzo-fine del post. all’inizio ha un bell’impatto, della serie che poi mi rilasso e mi godo tutto il resto (la ricetta la leggo con una “tensione” di apprendimento)
    poi: fast gikitchen (hai cambiato il tema?!?!? non ci andavo da troppo tempo..) io fast gikitchen lo adoro e ha il mio totale favore. mi piace il tono “si fa così così e così. prendi pollopatatine cuocispadelli servi ed è fatta. hai capito idiota?” (l’ultima parte la aggiungo io destinata a me.)
    la ricetta stampabile e la parte light è molto mooolto comoda. se facesse risparmiare tempo sarebbe ottima.
    però ribadisco la mia fedeltà assoluta a fast gikitchen. però damoje fòco se porta ancora lavoro e fatica.
    fastgikitchenfanclub

    (scherzi a parte. si sarà capito che mi piace? e che quella coppetta di ganache me la sparerei per endovena?)

  8. Personalmente non mi importa dove tu metta la ricetta… Adoro leggere i tuoi post, qualunque lunghezza abbiano, la ricetta per me ha lo stesso valore di tutto il resto. Ma se devo esprimere una preferenza… Credo che il luogo più adatto sia alla fine del post! Bacetti a valanga stellina!

    PS: è rimasta un po’ di questa meraviglia per me e per Frugolino?! Te lo immagini con tutto il faccino impiastricciato?!

  9. Ti leggo con maggiore attenzione quasi solo da oggi…si può dire. Anche se è da un po’ di giorni che ricevo gli aggiornamenti facebook.

    Riesco a percepire che questi dilemmi ti traforano la testolina da parecchio.

    E…sì è vero, non dico che servirebbe il giorno di ferie, ma qualche ora di permesso forse sì, per leggerti tutta. …. Ma nonostante ciò, “ti prego” (sottolineato tre volte!), non togliere tutto il tuo bla-bla-bla: mi piace, lo capisco bene (forse perché anch’io sono un po’ come te..).

    E se qualcuno ha troppa fretta per godere dei tuoi lunghi bla-bla-bla (che tengono insieme tutto il post della ricetta come i legami covalenti in un’aggregazione di atomi, donando pure un famigliare senso di compagnia, oltre che dare originalità alle tue magifiche ricette), beh, mi accodo all’idea di mettere maggiormente in evidenza il testo della singola ricetta, magari con un grassetto, o con un cambio di colore più acceso che sia sempre quello (tipo, sempre verde, o sempre rosso, o sempre lilla acceso).
    Ma nun t’azzardà a togliere i tuoi bla-bla-bla,
    perché sono la cosa che ti rende speciale come sei,
    secondo me.
    Annie Lisa

    • Innanzitutto benvenuta, ma chere! Faccio io gli onori di casa, perché ho una preghiera da farti, Anne Lise. Se hai un account twitter, vai su http://www.tweetawards.it/votazione/ e vota @maghetta (che altri non è che la gentile padrona di casa) nelle sezioni dove è citata. Se non hai un account twitter aprilo e chiudilo dopo la votazione… 😉
      La padrona di casa è totalmente estranea a questa campagna elettorale, e anzi so che mi sta odiando in questo momento. Ma io me ne frego, e lo faccio lo stesso 😛
      Grazie, Anne Lise!

      • non ho il tempo per picchiarti, maledetto!
        te ne approfitti perché sono indifesa , sola, piena di troll, maniaci e stalker (che scenario meraviglioso è ? )

        ANNE LISEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE
        ti scrivo dopo.
        e ti sbaciucchio dopo.
        e tutto dopo.
        ma nel frattempo grazie . e dopo. ecco.
        ( e cuori. tanti)
        MA TI PREGO non dar RETTA A QUESTO AFFASCINANTE INGEGNERE!
        non sa quel che dice.
        e sopratutto attira a sè con la sua voce. il suo linguaggio. il latino e l’inglese.
        ESSO è Il MALE.
        ALLONTANATI !

        ( e soprattutto non votarmi ti prego. chesenoncipossoandarepoi. mi sentirò in colpa per il resto dei miei anni. anche se si presuppone essere pochi distopasso)
        e grazie davvero ( NON A TE MAX! a te badilate sulle gengive)

        torno dopo *_*

        ( mi chiamano !)

  10. mmm domanda difficile…allora all’inizio non so perché ma non mi piace, boh…forse sembra come uno spoiler 😀
    alla fine secondo me è perfetta e pure il link stampabile, molto utile se devi proprio stampare su carta. io uso evernote quindi mi seleziono il pezzo con ricetta e almeno una foto e salvo tutto lì…a volte salvo anche il delirio intorno che mi piace tanto 😀

  11. A me piace leggere i tuoi blablabla, mi divertono e mi mettono il buon umore 🙂 per cui la ricetta la puoi inserire dove vuoi a colori, in grassetto, con luci psichedeliche, alla fine la cosa bella è leggere cosa ti passa per la tesolina !!! 😉
    Non sono su twitter ma sono felice per te e il tuo red carpet !!!! 😀

  12. A me non importa dove la metti, perchè tanto leggo tutto e quindi mi dispiace per non poter essere d’aiuto. Se la ricetta m’interessa me la copio-incollo dovunque essa si trovi.

    Dove andrai dal 20 settembre? Mi manchi già!

  13. Leggere solo la ricetta senza il resto? Sarebbe come… come… niente, non si può descrivere. Tu sei perfettissima (obbrobrio grammaticale, ma io ho la licenza poetica invece della licenza media, quindi io può) come sei.

  14. Io un’idea per la ricetta ce l’avrei. Si tratta di definire un anchor nel post, nel punto dove decidi di mettere la ricetta, e a questo punto non importa dove, e in testa al post mettere un link all’anchor. In questo modo chi legge e vuole andare alla ricetta sa come fare immediatamente. E ti risparmi di editare appositamente un file a parte. Per come fare a inserire l’anchor: prima della prima parola della ricetta devi inserire un tag [a label=”pippo”] (sostituendo con []) e il link a inizio pagina deve essere il permalink della pagina con in fondo #pippo. Per inserire il tag devi commutare l’editor in text mode (linguetta in alto a destra). 🙂

  15. Io leggo i post di Iaia un po’ come “pausa caffè” di una giornata. Quante ricette non ho preso da lei (ma quante poi non ho fatto perché ho la culopesantite. Tranne per il maiale con le mele e i biscotti con cereali e cioccolato croccosi buonibuoni in modo assurdo). Quindi non capisco perché non perdersi anche nell’oceano di parole di questa fatina sicula <3

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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