Ricette Vegetariane e Vegane

Riso con mele, noci e formaggio

Ora per l’insalata Thailandese sono stata “bacchettata” perché in Thailandia le bacchette non si usano, giusto? Ora questa non è una ricetta orientale ma io ho messo le bacchette, giusto? Ora.

Insomma per dire che io mangio pure il gelato con le bacchette, giusto? E nessuno osi sostenere chenonsifà (non sono despota, io).

E quindi faccio porzioni piccole scenografiche perchémipiacecosì. Metto le bacchette nel piatto degli spaghetti alla Matriciana perchémipiacecosì. E mi invento pure che in Thailandia hanno buttato le forchette e si sono convertiti alle bacchette perchémipiacecosì.

Ora non so se al Nippo perchémipiacecosì piacepurealui ma so che questa accozzaglia improvvisa di ingredienti reperiti nel frigo è piaciuta.

Al mio rientro avevo detto che soprattutto a Torino avevo notato un uso piacevolmente spropositato della mela nelle preparazioni salate. Per una che si era entusiasmata parecchio per l’insalata fredda di maiale e mele (e certo che mi ero entusiasmata! mica la dovevo mangiare io!) non poteva che essere una conferma.

E allora ho colto la bacchetta al balzo e mi sono detta che quella mela triste nel cestino della frutta colpita dal sole, quelle quattro noci quasi-morte nel sacchetto (forse scadute ma ritorniamo al punto sopra: chiseneimporta. Tanto mica le devo mangiare io!) e quel pezzotto di formaggio (provola normalissima) semi-morto-nel-vano-formaggi dovevano avere una dignità (o perlomeno provarci).

E allora ho fatto il riso (semplice riso che potrebbe essere basmati ma pure carnaroli. Ma pure cheneso) e poi a freddo come fosse un’insalata ho tagliato per bene i tocchetti di formaggio e mela e ho spezzettato le noci. Tutto è stato unito e amalgamato dalla maionese. Potrei dire che l’ho preparata io con uova fresche e.

Ma no. Ho aperto il barattolo di maionese, acchiappato velocemente due cucchiaiate e via. Servito. Siccome poi era tutto troppo bianco e triste con quel marroncino delle noci ho aggiunto qualche erbetta aromatica (semi morta come si evince dalle foto) e una spruzzatina (leggerissima) di paprika in polvere. Così giusto per aggiungere un ingrediente a casaccio (il Nippo conferma che è stata una buona scelta e che lui avrebbe messo lo zenzero. Embè si è messo a fare pure il critico gastronomico adesso. Mica ha capito che a noi serve solo per sbarazzarci delle preparazioni e delle relative prove). (il fatto che abbia usato il noi come il Mago Otelma dovrebbe per caso preoccuparmi?)

Una preparazione semplicissima, un po’ inusuale (“ettecredo l’ha detto quella svampita del Gikitchen!” sento in lontananza) ma sicuramente da provare (quando si è davvero disperati, sottotitolo).

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40 COMMENTS

  1. Il Nippo ha sempre qualcosa da ridire. E’ l’opzione di default dei Pier. Ale può testimoniare.

    E comunque una se vuole mangiare il brodo con la forchetta o le bacchette ora non può più farlo? eccheccaz

    • posso confermare, una vita di sacrifici di fianco a questi pippillini da strapazzo, sopratutto pazzo, comunque max ma O_O cosachecosaaaa?

      • Allora Ale, ho chiesto Cri in sposa, abbiamo deciso di fare una cosa sobria con appena 1000-1200 invitati, e lo strascico come ledidaiana.
        Però adesso vorrei che fosse anche amante, tipo ci diamo un appuntamento al buio, cose così. Tipo Verdone insomma. 😆

        • O_O e insomma hanno ragione bestia e cri a dirmi che leggo una riga si e 8 no allora….non ne sapevo niente….vabbè avro’ di sicuro un impegno per quel giorno si….u.u bo’ qui si organizzano robe senza dirmi nulla…….

  2. Che bello questo piatto e non solo a vedersi… Peccato per la maionese,ma posso sempre trovare un modo per farne a meno, posso?! E la paprika?! Guarda che colore da, guarda come si intona al servizio… per una volta possiamo pure fare a meno dello zenzero! Bacetti, tutti da raccogliere con le bacchette!!! 😉

  3. siccome posso mangiare solo mele e riso e carote. vado a fare un riso con mele e carote un po’ tipo questo -___- chissà magari è buono.
    e quoto Cri, ognuno magna con quel che je pare. cosa vuol dire che se uno è in francia non si può lavare il sedere perchè non hanno il bidettttt? U_U

  4. ma insomma. bacchette e cucchiaini sono d’obbligo.
    le preparazioni in preda alla disperazione sono sempre molto interessanti. mi sa che se do uno sguardo al mio “archivio” la maggioranza sono robbe rimediate. meglio non raccontare troppi dettagli va. scrivolamail.

  5. A me non piace tanto la maionese, però lo mangerei volentieri un risottino del genere. Mi piace ogni riso che fai tu, quindi.

    E appello a tutti: non snobbiamo le mele golden baciate dal sole quindi gialle purelle perchè altrimenti mi arrabbio io.
    Io mi sento in colpa se posso scegliere tra tante mele una sola, quindi scelgo quella che nessuno mangerebbe perchè ammaccata. Perchè? Perchè mi fa pena, è ovvio! Poverina, nessuno la mangia! Quindi fatelo anche voi.
    Così pure con i biscotti.

  6. Gyuiuzza domani passo a prenderti e ci andiamo a mangiare la granita con le bacchette…occccheiiiii? 😛
    il Nippo ha capito tutto dalla vita…se inizia a dare consigli su ciò che mangia sa che avrà sempre di meglio per il suo palato…mica fesso eh!!! 😀
    … foto bellissime! quelle ciotoline/piattini/posaceneri/ononsocosa sono meravigliosi!!! (occcchei non dirmi che sono posaceneri però 😀 ahahahh)

    e devo darti una brutta notizia…oggi ho mangiato …coniglio! corro a mettermi in un angolino e chiedo scusa per l’eresia detta e per la panza piena di uno dei tuoi migliori amici… ma .ehm…era buonissimo!!! *_*

    peDDDDDDDDDDDDDDono!!!
    mi stritoli lo stesso e mi sbaciucchi????
    :-*

  7. Mi sono persa tra questi commenti stravaganti, per lo più incomprensibili (per me!) che sono qui da meno di due giorni…ma…questo risottino di mele, noci e non mi ricordo più cosa dev’essere strepitoso!
    Tornando ai commenti.
    Potrei perdermici ancora e ancora e ancora.
    Cioè se mi metto qui, a leggere le tue ricette e i commenti che seguono potrei, ben presto, essere sommersa di carte che svolazzando ad altezza naso mi richiamerebbero all’ordine!
    Ma.
    Ma è bellissimo perdersi qui dentro.
    E ho finito di scrivere “perdermi” state tranquilli.
    Poiché oggi sono uscita senza cellulari (per la prima volta da quando ne posseggo uno) mi sento in un’altra dimensione.
    Mi sento persa ma nel contempo in pace, rinata. celestialmente in pace con me stessa.
    Ti posso bacià e bacio pure tutto il cucuzzaro?
    Smuack!

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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