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La Paura di Sorridere e di Disegnarsi

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23 COMMENTS

  1. ammetto che qualche volta guardo video per sentirti ridere. la tua risata ha un suono che mi è sempre piaciuto. la faccia che hai nella prima foto sembra che abbia quel suono

  2. Evvabè, macchetelodicoaffà!!!
    Ti lascio le parole di Dune (anche se sicuramente le conosci già):
    “Non devo avere paura. La paura uccide la mente. La paura è la piccola morte che porta con sé l’annullamento totale. Guarderò in faccia la mia paura. Permetterò che mi calpesti e mi attraversi. E quando sarà passata, aprirò il mio occhio interiore e ne scruterò il percorso. Là dove andrà la paura non ci sarà più nulla. Soltanto io ci sarò.”
    *

  3. Anch’io nelle foto ho un po’ ‘paura’ a sorridere, più che altro è perché penso di venire sempre troppo scema, ma alla fine sono proprio quelle le foto più belle!
    E poi, a differenza mia, hai un bel sorriso (:

  4. Non avere paura nè dell’uno, nè dell’altro… Ti riescono benissimo entrambi! Bacetti…

  5. La paura di sorridere è una cosa che ci accomuna, cara Iaia…ma, perdonami se oso scriverlo, quella di disegnarti credo che non esista proprio. Lo fai qualche centinaio di volte al giorno tramite la Maghetta Streghetta. Non si fa tanto spesso qualcosa che ci mette paura. È palese che ti piace disegnarti così, non ti mette paura ma t’infonde coraggio. Ed è bello che sia così. Qualcuno potrà obiettare che la Maghetta Streghetta è una caricatura, non può dirsi il tuo ritratto. Ma vedi, io ti ho conosciuta tramite lei, la Maghetta Streghetta. Ti ritrae fedelmente, a mio avviso, molto più di quanto possa farlo una fotografia. La sua immagine palesa, con una forza espressiva straordinaria, l’anima tua più autentica.
    Io non sono un appassionato di ricette (lo avrai già capito che non me ne intendo affatto), sono però da sempre un appassionato di fumetti ed illustrazione. Furono la bellezza dei tuoi disegni, delle tue foto e delle tue composizioni “foto+disegni” a spingermi a cliccare sul “Mi piace” della tua pagina di facebook. Ti conosco grazie all’anima che sai infondere a quella Maghetta Streghetta che tu disegni a tua immagine e somiglianza, e che quindi, in parte,sei tu.

    Continua sempre così, ti prego.

    Lemm

    P.S. Spero che nessuno fraintenda: non ho voluto dire che solo una caricatura può ritrarre degnamente Iaia, spero davvero di non essermi espresso talmente male da far credere a qualcuno una cosa simile. Ho solo voluto sottolineare l’estrema efficacia con cui Iaia sa ritrarsi per mezzo di un disegno fortemente stilizzato e caricaturale.

  6. oh cazzo sei cambiata.
    il cambiamento tra le parole è qualcosa che va intravisto. è graduale e bisogna percepirlo. visivamente l’impatto è violento. schiacciante.
    questo è il pensiero sfuggito ad ogni filtro.
    bella. veramente bella.
    la naturalezza è spiazzante. ed è capace di far trasparire violentemente. ciò che si può tentare di nascondere in una foto.
    e dovrei scriverti almeno due mail. e sto un po’ con l’acqua alla gola per cui permettimi di chiederti gentilmente comecazzofai a fare tutto ciò che fai. e non conosco la totalità delle cose che fai. e insomma non so scrivere.
    il post prima. non ce la faccio a commentare ora, nemmeno.
    le foto si. le foto le devo guardare ancora.

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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