Ricette Vegetariane e Vegane

Zombie in tre minuti: trucco!

Un trucco veloce per diventare Zombie in 5 minuti!

Da un po’ volevo essere più credibile come Zombie. Non mi basta più il mio pallore naturale, i miei cerchi neri sotto le valigie (mica sono borse) e quello stato permanente vampiresco che rende violacee molto zone. Per Halloween, insomma, faccio sempre un figurone così: nature. Senza troppi trucchi, insomma.

Ma quest’anno è il 2012, santozombieputrido! Mica possiamo non fare le cose in grande, mi sono detta mentre piegavo i calzini del Nippotorinese con un appeal da massaia novantenne. La mia pellevellutatacomepesca (marcia) doveva avere delle escoriazioni!

E allora mi sono decisa a provare la tecnica del fazzolettino di cui tanto si sente parlare nei diversi makeup tutorial per il tubo e non in ultimo nel reality che mi sta conquistando pian piano, dove a darsela di santa ragione non sono mammapapafiglisostata, stilisti, modelle, carcerati, salumieri, cuochi bensì: make up artist a livelli fantasmagorici per intenderci.

E allora ho provato. Avevo voglia di prendermi dodici minuti tutti per me (la tenuta grigia fafreddo-ci sono venti gradi!-scandalosamente casalinga mi si perdonerà? speriamo). Ne sono occorsi molto meno di dodici, in quanto basta davvero pochissimo. E dopo il primo tentativo che credevo sarebbe stato fallimentare posso asserire che no: la tecnica del fazzolettino non solo funziona ma è strepitosamente divertente e credibilissima. Qualora si volesse perdere anche solo due minuti in più si otterranno dei risultati pazzeschi. Giusto per capire vi allego scandaloso video che mi mostra (mostra. in tutti i sensi).

I passaggi sono i seguenti:

– Nel mio caso non è servito schiarire molto la base essendo più bianca di qualsiasi tipo di fondotinta e cerone viso. Ma per gli umani è importante adoperare un fondotinta più chiaro di molti toni. Ho messo una base. Poi sopra il mio fondotinta e per accentuare un po’ il pigmento porcellana di Lush che è l’unico prodotto poi che mi rende più bianca del mio bianco naturale.

Ho fissato con una cipria bianchissima in polvere e ho steso poi alla meno peggio senza badare alle sbavature dell’ombretto nero sugli occhi. Una professionista direbbe sulla palpebra mobile. Anche un po’ sotto (non ho messo il mascara giusto perché si trattava di prova ma ecco. Avrebbe fatto risaltare ancora di più lo sguardo). Ho insanguinato anche un po’ con un ombretto fucsia-rosso i lati delle palpebre. E con lo stesso ombretto ho screpolato le labbra fissandole un po’ sul labbro inferiore e superiore.

Con la colla delle ciglia (tutte dicono usate la vinavil o la pritt senza problemi ma io colnanodagiardinochemettocollasulmioviso! Se qualcuno mi dovesse dare un pizzicotto rimarebbe il livido per settimane. Non oso immaginare per togliere la colla. Con un po’ di struccante sono sicura almeno che quella per ciglia finte andrà via sicuramente e se non fa male agli occhi sicuramente non lo farà alla pelle. O almeno spero *disse fissando l’oblio).

Ho messo una parte di colla per ciglia sul volto e poi attaccato il fazzoletto (ho provato solo in una parte ma in più il risultato sarà credibile e spaventoso. Non vedo l’ora di avere altri dodici minuti). Giocato un po’ senza movimenti precisi. Staccando le parti non attaccate.

Con una matita per labbra rosso fuoco ho picchiettato sopra il fazzoletto attaccato e subito dopo ho messo sopra qualche goccia di fondotinta per eliminare il bianco del fazzoletto kleenex ed amalgamarlo per bene alla pelle non cancellando certamente i rossori. Che ho accentuato poi con altro ombretto. Con un gloss liquido color sangue ho fatto il resto. Perché il sangue finto non ce l’avevo e francamente non ho neanche intenzione di comprarlo considerato che mi trucco una volta l’anno e questo bellissimo gloss ha finalmente trovato un impiego. Diverso sì ma decoroso.

E insomma stando più attenti (ed essendo più bravi di me, inciso, che pure un bimbo alle elementari) la tecnica del fazzolettino potrebbe tornarci davvero utile per questo Halloween o sbaglio?
(sbaglio sicuro. Ne ho certezza assoluta)

(mollo tutto e faccio la make-up artist. Ho deciso)

 

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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