Ricette Vegetariane e Vegane

Minestrina Anelli Piselli e Patate

Il Nippotorinese è davvero molto felice. Ma davvero molto eh. Il fatto è che sto lavorando (anche) al mio progettino di Kodomoland e allora lo costringo a mangiare pappe divertenti ed entusiasmanti in ridicoli servizi che sto acquistando e che spero un giorno potranno essere adoperati da un nanetto made in sicilynippoturin.

Altrimenti se non dovesse accadere avrò finalmente un servizio serio e sobrio come quello dell’orso pancione, il gatto paracadutista e la balena ballerina. Roba di un certo livello insomma. Per qualche inspiegabile motivo il mio entusiasmo non corrisponde esattamente a quello del pelato; non per quanto concerne l’eventuale nano sia chiaro ma per questa esercitazione di cui avrebbe fatto a meno.

E’ una pappetta papposa di anellini, patate e piselli. Il Nippo prova un senso di orticaria davanti alla pastina. Le sue suppliche però non sono servite a nulla. Qualcuno doveva mangiarla. Anche se era fredda considerato che le foto le ho fatte alle undici e lui rincasa alle tredici passate. Anche se  era cementata in un unico blocco e bisognava prenderlo a morsi.

Cosa c’è da lamentarsi se si può bere da un bicchiere di ceramica con l’orsetto che ha pure due manici?  No dico:

cosa c’è da lamentarsi?

(che per caso si vede che sono esaurita?

Insomma per dire che si è solo all’inizio.

Voglio proprio vedere se si rifiuterà quando farò il tiramisù con i biscotti dell’infanzia, tzè.

(si vede. Mi sa di sì)

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36 COMMENTS

  1. Buongiorno stellina!!! Mi scuso per l’assenza nel weekend, ma non ho avuto accesso al pc…oggi cercherò di rimettermi in pari, ho intravisto cosette davvero interessanti! Che ne dici se ti mando Frugoletto per un paio di settimane così lui e Pio Pio possono provare tutte le gustose pappettine che sperimenti?! Al limite ci sono pure io… adoro le pastine, ho un debole per gli anellini, i risini e le tempestine! Lasciati abbracciare e bacetti a non finire!

      • Certo che ci abbracciamo forte stellina, per tutto il tempo che vuoi… e c’è pure Frugolino che ti stringe… sono sicura che prima o poi cucinerai davvero per lui! <3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3<3

  2. la tazza con l’orsetto, che telodicoaffà, è bellishima.
    e vorrei sottolineare, in tua difesa, che la gnoma di casa ha in cima alla lista delle sue preferenze culinarie la pasta con le patate e la pasta con i piselli. con contorno di carote lesse (ma lessate nell’acqua frizzante, mi raccomando. e sì, si accorge della differenza.) (sì, a volte penso anch’io che in realtà sia una piccola aliena.)

  3. ricapitolando, questa sera minestrina di anellini con tovaglietta personalizzata, dalle mie bimbe ovviamente, io per disegnare un oca faccio ancora un due, nonsepòguardà

    • Le tue bimbe cucinerebbero gli anellini meglio di me santaocacoricataconlotto.

      ( l’oca con l’otto è geniale <3 )

    • porello.
      erano così freddi e appiccicccati che mi ha pure fatto una discreta tenerezza.
      Ma hai ragione. Si deve immolare per la patria ( chesttoaddi’?)

      • E’ la sua missione tesoro, non si può esimere!
        Quando sarò la tua dirimpettaia e mi trasferirò accanto a casa tua, potrò sostituirlo io, ma fino ad allora…gli tocca 😉

  4. un altro post inquietante.
    la pastina mi piace. che lo dico a fare. qualsiasi cosa che si possa mangiare col cucchiaino mi piace.
    (non solo ma meglio che non mi allargo)
    adesso mi intristirò perché non ho anellini in casa T-T

  5. No ma cioè, io voglio, ioioioioio voglio l’orso pancione. Mi hai fatto ricordare che era la mia mamma a cucinare tutto, tutto ma proprio tutto il cibo da infanzia che ho mangiato, si è sempre rifiutata di comprare omogeneizzati etc, non perchè fosse all’epoca una talebana del bio, ma solo perchè non capiva che fatica ci fosse nel “grattugiare una mela”. Lei era quella dei rimedi casalinghi per tutto, tipo la farina scadata nel forno e messa in una pezzuola, da porre calda sul torace del bimbo pieno di tosse (funzionissima. L’ho fatto con Lui, superipocondriaco e medicinedipendente, e gli è passato.) Inutile dire che già a quattro anni scoprii con entusiasmo che la farina di mais scaldata in forno ricordava il cioccolato (o almeno, così mi pareva). Me la tiravo fuori e la divoravo con lussuriosa goduria. Se non ho preso il tetano da piccola è solo perchè qualcuno ha posto una mano sulla mia inutile testa, credo, sissì.

  6. in attesa del nano… e quel che dico è profezia (e c’è chi te lo può confermare del mio essere oracolo)…

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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