Ricette Vegetariane e Vegane

Biscotti e Torte nei Barattoli per Natale

Non c’è stato un “luogo virtuale”, che tutto è fuorché lontano in termini di  emozione e amore, dove io non abbia raccolto centinaia di messaggi che odoravano di calore e dolcezza. Confesso che mi hanno ancor più avvolto in una fitta e taciturna stretta quelli solitamente assenti e silenti. Comparsi per magia tra abbracci e consolazione. Non ci saranno mai grazie abbastanza ma non per questo smetterò di ripeterlo. Grazie. Come anticipavo dalle poche, perché tante ahimè ne occorrono, parole di ieri ci attende un periodo di guerra dove bisognerà sfoderare falsi sorrisi, veri dolori e spade infuocate. Senza paura. Affrontando sempre il mostro senza mai perdere il colore delle sue orride pupille.

In maniera del tutto presuntuosa avevo sentenziato che sapevo già cosa avrei fatto e dove sarei stata il 12.12.12 alle 12.12. In realtà potrei essere ovunque tranne che nel luogo dove avrei immaginato di festeggiare ma poco importa.

Quello che conta di più è lottare. Sempre.

L’orrido essere non mi vedrà affranta su una poltrona a frignare su quello che sarebbe potuto essere perché sarà. E mi troverà con in mano un barattolone natalizio chiuso dal bellissimo tovagliolo del Tiger Store con tanto di Omino di Zenzero. Tiè.

E’ un’ottima idea regalo quella della torta (o biscotto-o dolcetto-o qualsiasicosa) nel barattolo. In pratica si sterilizza per benino un barattolo (anche di marmellata rimasto o qualsiasi cosa si abbia in casa) e ci si infilano dentro tutti “gli ingredienti secchi” ovvero la farina, zucchero, lievito, cacao in polvere, frutta secca, qualsiasicosa. A fianco si trascriverà la ricetta che necessiterà certamente degli “ingredienti liquidi”, ovvero le uova, latte, burro e quant’altro.

Il gioco è fatto. La formula è carina e nasconde un significato ancestrale difficile da ammettere ma che diciamolo non è poi così intrinseco “fattela tu la torta cheionuncihotempo!” (dolcissimo no?). Un barattolino che nasconde insomma la volontà vera di donare qualcosa e la spada di Damocle in formato clessidra e tempo che attanaglia tutti noi.

Mi piace moltissimo per chi sogna di apparire un po’ come Bree Van De Kamp, perfetta con il suo cestino di vimini ricolmo di muffin profumatissimi, ma non ha tempo perché deve stirare-cucinare-accudire i bambini-fare i cento metri- saltare tra pilates e poledance-efaresoloilcielosacosapure il taguchicki (disciplina appena inventata).

Occorre un barattolo, qualche decorazione carina e laccetto (anche chiudere con tovaglioli di carta semplicissimi come ho fatto io e un fiocchetto di lana rossa non è poi così malvagia come idea) e via. Ho scelto per l’occasione di fare un must tra le mie ricettucole. Una ricetta riuscitissima che amo e che viene apprezzata sempre in qualsiasi contesto.

Se prima il mio “cavallo di battaglia” erano i dessert siculi, adesso senza alcun dubbio sono i biscottini con l’avena. Man mano perfezionati ed elaborati in tantissimi modi.

Li ho fatti con tutta la frutta secca possibile ed immaginabile (pure con quella disidratata), con il cacao e le pepite. Semplici. Con le mandorle e pistacchi. Con il cioccolato bianco e con la polvere di noci. Con qualsiasi cosa mi sia capitata a tiro. Pure con il cotechino, sì.Il primo post dedicato a questi biscottti davvero speciali lo trovi cliccando qui. Narrano di una storia di amicizia e di una colazione che non ho ancora potuto preparare. Ma vorrei tanto.

Per quanto si possa ironizzare sul concetto “fattela te la torta!” è innegabile però che ci si impieghi davvero pochissimo tempo in questo modo. E’ tutto dosato e pronto e al massimo, come in questo caso, ci si unisce il burro. Si impasta. E in forno. Esteticamente delizioso, econonomicamente conveniente che non guasta mai, che odora di casa e amicizia perché è pur sempre Natale e sprigiona in bocca ricordi e dolcezza.

Semplicità. Ricordo e Amore.

Niente di più che l’insuperabile trio.Molte ricette, durante questa settimana di assenza, sono rimaste in archivio ma verranno presto riportate alla luce.

Avevo detto che sarebbe stato il Natale più bello della mia vita.E così sarà.

Iaia non ha paura dei mostri. Iaia ai mostri prepara barattoli di biscotti e gli dice.

Tiè. Preparateli tu.

Io nel frattempo prendo appunti su come spaccarti le gambette.

Che Natale, e Guerra, abbia(no) inizio.

Insieme a voi che mai mi avete abbandonato. E non lo dimenticherò. Grazie infinite.

La Ricetta dei biscotti con Avena (e frutta secca):

Ingredienti: 170 grammi di burro, 170 grammi di farina OO, 150 grammi di fiocchi di avena, 180 grammi di zucchero muscovado, 130 grammi di frutta secca (mirtilli, albicocche, fichi, mele, pesche. Rigorosamente tagliate a pezzetti microscopici), 1 uovo, vaniglia fresca o cannella, 1/2 cucchiaino di lievito per dolci, 1 pizzico di sale.

Lavorare tutti gli ingredienti senza un ordine preciso premurandosi di usare il burro a temperatura adatta. Non dovrà essere nè eccessivamente caldo nè il suo esatto contrario. Far riposare la pasta avvolta in pellicola per 20 minuti in frigo. Tirare fuori trascorso il tempo e procedere alla realizzazione dei biscotti. Dei dischetti non troppo alti saranno perfetti.

Infornare a 180 per 10-15 minuti.

Per la versione cioccolatosa aggiungere 100-150 grammi di cioccolato fondente tritato finissimamente e 20-30 grammi di cacao per chi ama il gusto del cioccolato ancor più forte.

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55 COMMENTS

    • tesora! tesorissima! impapita mia!|!!è bellissimo leggerti così decisa. Andrà tutto per il meglio!!!! l’idea è carina ^.^ ed originale!!!!^.^<3 un abbraccione gigante a te a i tuoi cari

  1. amore mio. quanta bella forza che hai, e io son così fiera di te! Baci a papà, e abbracci stretti anche alla mamma. forza ragazzi, che glielafamooooooo!!!
    ti amo
    ciao.
    V.

  2. Terzaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa……ma non importa perchè la primaaaaaaaaaaaaa sei tu: e l’unica. Vincerete!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    P.s. l’idea del barattolino – biscottino fai da te l’ho utilizzata lo scorso anno, ma ripeterò senz’altro…quel mini Zenzy lo trovo da Tiger? l’11 sono a Torino e ne voglio fare incetta:-9

  3. questa è una delle ricette più belle che abbia mai letto. E poi mi piacciono da morire i bussolotti, scatole e contenitori vari.
    E poi c’è il piccolo puotino. E’ tempo di puoti, sì, non bisogna farselo rovinare.

  4. A volte penso che tu mi legga nel pensiero… proprio ieri – arrovellandomi su possibili regalucci gastronomici da fare quest’anno – pensavo a questo genere di barattolo! A parte questo… sono felice di leggerti così… te l’ho già detto e te lo ripeterò fino allo sfinimento: noi siamo qui e faremo il possibile perchè la nostra forza arrivi a te e ai tuoi cari. Perchè questa guerra la vinciamo. Il mostro deve avere paura… Un abbraccio grande e una carrettata di bacini da Frugolino!!!

  5. c’è un motivo per il quale non ho mai smesso di amarti anche quando volevo prenderti a schiaffi e bruciarti la macchina.
    e credo che il motivo sia proprio scritto qua.
    brava stronzetta, sei la migliore. sempre. lo spacchiamo quel mostro delcazzo. (scusa il francesismo ma quanno ce vò ce vò.)

  6. Se mi presento con un il barattolo del dolce-fai-da-te da mia sorella me lo sbatte in faccia.
    Con molta calma e tranquillità però.

  7. Ora che abbiamo rispettato la tradizione e sono arrivato sotto il traguardo con la ruota davanti a tutti (ma è stata dura oggi… e sì che gliel’avevo data una spallata a Luci all’uscita dell’ultima curva, ma lei niente, incarognitissima tutta chiusa in carena a momenti vince lei… non c’è più religione, te lo dico io!), ti raccomando di carpare il diem. Perché è nel carpe diem il segreto per abbattere i mostri. Oggi, hic et nunc. Istante per istante.
    Un altro viaggio comincia, e come ti ho detto su instagram, cammina, un passo dopo l’altro. Perché questo viaggio non è che una delle tante tappe. Buon viaggio, guerriera. Io sono lì, dietro di te. Sono quello che ti porta la faretra piena di frecce. E, se vuoi, quello che ti porge la freccia quando devi incoccare.
    E te lo voglio dire, che ti voglio bene. Non per reiterare parole vuote, ma perché fa bene a me dirtelo. E spero che faccia bene anche a te sentirlo. Anzi. Ne sono sicuro.

  8. “Uè, mostro, ciapa qua il biscotto” E’ il miglior modo di far la guerra che abbia mai sentito. Adesso lo faccio mio, preparo torte e muffin per i miei incubi. Super.

  9. Scusa, ma visto che ti sei messa a fare barattoli di torte e biscotti come se non ci fosse un domani, perchè già che ci sei non fai barattolini di te stessa e ti autospedisci qui, così io ti ricevo e ti ricompongo e ti sbaciucchio?? Ecco. 😉
    Piesse : Del mostro non mi sono dimenticata, ma lo ignoro. Non ne voglio parlare, non merita la minima attenzione. E’ già sconfitto, che si sappia! La cosa più importante è che tutto sia tornato alla normalità (si, lo so..ma voglio crederci!). Un bacio a te e a Turi. Un abbraccio affettuoso a Nanda. A Pier una stretta di mano. Ghghghghghgh 😆

  10. Che bello leggerti 🙂
    quest’anno avevo idea di regalare a tutti conserve fatte in casa o simili, con tanto di barattoli decorati da me e questa tua idea mi è molto d’aiuto…devo solo sbrigarmi a comprare i barattoli e tutti gli ingredienti. un abbraccio

  11. Sono bellissimi e buonissimi questi biscotti, questo we ne farò un treno merci per le mie bimbe!
    Ciao Iaia, un supermegaiperabbraccioneoneoneone.

  12. Io forse quella torta non la farei mai perché non vorrei smettere di guardare quel barattolo e pensare: “Lo aprirò in un giorno speciale”. Già. E poi è dolce regalare la promessa di un giorno speciale, no? Io penso che me ne vorrei riempire la vita di promesse sincere di momenti speciali.

  13. Io non so. Era da un po’ che non leggevo, e anche io ho passato un periodo brutto perché anche la mia mamma è stata male male. Però, un consiglio spassionato, non ti chiudere in te stessa, perché è quello che inizialmente ho fatto io e ti garantisco che non porta a nulla di buono. Bisogna lottare, è vero. E l’atteggiamento positivo fa parte della cura.
    Sii forte Giulia, perché ne sei capace e hai tante persone che ti vogliono bene. E trova quello che ti dà equilibrio, che ti fa tranquillizzare.
    Io _che sono scema 😉 _, per esempio, passo le notti a guardarmi e riguardarmi Totoro, perché mi tranquillizza e mi fa stare bene. E poi compro borse, ché servono sssssempre. 😉
    Un bacio fortissimo.

  14. evvai sei tornataaa.
    pure agguerita.
    e spacchiamogliela la faccia al mostro.
    tutti insieme ne faremo pezzettini.
    ti abbraccio Iaia
    sono così contenta che tu non abbia smesso di scrivere, nonostante il momento difficile. grazie
    io nel frattempo ho letto un sacco di post arretrati 😉

  15. iaiasorella, sei tanta. hai tanto amore, tanta forza, tanto tutto.
    ti voglio bene e fooooooorza!
    e questa idea dei barattoli è meravigliosa!

  16. questo è l’unico modo in cui posso preparare i biscotti. li lascio allo stato solido.
    uh. mi hai regalato il modo per fare i biscotti dopo tanto tempo. ti ringrazio.
    poi li darò ad altri perché. nel forno nuovo non ci spero più *-*. però non mi dispiace affatto poter fare una cosa simile.
    sei tornata. adesso si comincia sul serio.
    ti abbraccio forte.

  17. Mi piaci in versione guerriera! Ti ho apprezzato da subito per questo e me ne dai conferma. E sono certa che di guerrieri è fatta anche la tua famiglia,quindi si…che guerra sia!
    Noi saremo sempre qui dietro te ( polposiscioooooooon a Max ovvio!) .
    L’idea della torta nei barattoli è carinissima. L’aveva vista sul web e pensavo di farla ma…no, non c’è tempo. E ancora non c’ho nemmeno lo spirito natalizio! :/ ‘nnamo bene eh!!!
    :-*

  18. Nonposso non commentare! Dolce Iaia… celapuoifarcelaaaaaaaaaaaa!!! ps. imbiscotterò e imbarattorelò tutti per Natale!!!

  19. Mi sei mancata tantissimissimo. Mi manchi. Mi sei mancata. Ti voglio bene. Mi sei mancata. Fatti abbracciare. Vorrei dire un sacco di cose. Tutte insieme. Ma voglio dirti. Prima di tutto. Che. Ti voglio bene!

  20. Eccoti. Che bello. Scusa il ritardo, ma oggi giornata freneticachepiùfreneticanonsipuò. Fatti abbracciare, vieqqqui. Mi sei mancata. Ed è bellissimo rileggerti.

    Puoi vincere. Sei in grado di combattere. Sei forte, Iaia.

  21. e dai che ce la si fa .. siamo in tanti qui con te , prendi la nostra forza e vai avanti guardalo negli occhi il mostro e digli che tu non hai paura, che noi siamo in tanti e lui è da solo e solo non può farcela !!! un passetttino al giorno.. verso la luce !! un abbraccio.. grande grande !!!

  22. Iaia, sono dalla tua parte, contro il mostro, ovviamente. E a favore del barattolo di pre-biscotti.
    Non mollare. Andrà bene. FORZA!!!!!

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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