Ricette Vegetariane e Vegane

Il Mag-Azine: la rivista di Maghetta Streghetta

La banda dei Picchiatelli? Per Sempre

Il sette Novembre vaneggiavo (sottotitolo: come sempre) qui circa la possibilità (leggi: sogno) di realizzare una rivista natalizia tutti insieme blaterando sui miei ricordi delle elementari quando ero una reporter d’assalto (nel senso che mi assalivano gli altri) e lamentandomi del fatto di non potervi dire delle cose blablablabla (vabbè il libro, sì. Che non voglio in alcun modo diventi elemento preponderante di tutte le mie discussioni *risate registrate in sottofondo. Macomesifa? E’ tipo quando si è in gravidanza. Vuoi che non parli continuamente di dolori, nausee e ultime ecografie?).

Insomma per dire che poi alla fine come la stragrande maggioranza dei progetti che aleggiano nel mio personale (e confuso) Iperuranio non l’ho portato a termine. Di “giustificazioni” ne potrei portare a iosa ma anche lì: che importa?

Sta di fatto che dopo essermi chiesta per una vita, e ventitre anni soprattutto, cosa sarei stata e dove sarei stata il 12.12.12. alle 12.12 ho trovato finalmente la risposta. E confesso che mi se mi avessero detto:

Sarai una neofita illustrascrittrice (posso adoperarlo come termine, per favore?) che annuncia sul web l‘uscita del suo  primo libro, dopo aver perso 84 chili (di cui 80 di cervello) mentre i tuoi più grandi amici ti avranno dedicato una rivista natalizia…

beh.

Beh io facevo meno fatica a credere che sarei diventata un’astronauta top model che solcava le passarelle di Marte insieme a Tyra Banks vestita da nano da giardino.

Io il 12.12.12 alle 12.12 ero davanti al regalo più bello che mi si potesse fare. E dirò di più (senza che nessuno me l’abbia chiesto, inciso). Quest’anno ho chiesto espressamente a tutti i miei cari di non ricevere regali. E’ stato difficile ma sono stata accontentata. E l’ho fatto non perché come saggiamente sostengono “se una cosa non ce l’ha significa che non le serve” ma proprio perché ho già ricevuto tanto e troppo (e poi sì vabbè dai. Se una cosa non ce l’ho non mi serve. Però ecco lo schiaccianoci a forma di scoiattolo che volevo prendere mi serviva anche se nessuno mangia noci qui! Il Nippo ha sostenuto che 34 chili di schiaccianoci a forma di scoiattolo, alto mezzo metro, in una famiglia che non mangia noci è inutile, ma seriamente: può uno schiaccianoci a forma di scoiattolo essere inutile?).

Pretendendo di non avere regali ho ricevuto il più bello che mi si potesse fare. E confesso che pur essendo una piagnona da competizione (si può chiedere a Bestiabionda quanto io lo sia. Mi ha visto in diretta live per dodici ore piangere ininterrottamente) mai ho allagato così casa. Perché ecco me ne avete fatto un altro di regalo. Farmi sfogare. Buttare giù ansia, paura, terrore e mostri. Mi ero fortemente e saldamente ancorata a quelle quattro certezze che avevo per non lasciarmi andare. Ero ben salda strettastrettastretta nella morsa. Non mollando. Resistendo.

E a oggi posso dire che nuotare nell’oceano di lacrime del 12.12.12 alle 12.12 non è che mi ha fatto bene: mi ha proprio graziato. Perché ho davvero compreso, e non solo a parole, quanta fortuna giri intorno a me. Ho compreso che mi si vuole bene. Che non sono sola. Nonostante mi ostini a rinchiudermi. Ad entrare nel buco profondo delle mie paure. Siete venuti lì tutti insieme a stanarmi e tirarmi su per i capelli (che tra l’altro sono orrendi, pieni di doppie punte e sto pure valutando l’ipotesi di spruzzarmi quel nuovo prodotto simil-cane-shampoo a secco della garnier che tanto stanno pubblicizzando. Dissuadetemi).

E non ci saranno mai grazie abbastanza. Mai.

La rivista (Maxxxxxxxxxxxx sono riuscita a fare la cartella condivisa su Dropbox solo dopo 48 ore. Direi che un applauso ci sta. O no?) la potete sfogliare cliccando qui (e presto in formato pdf). Io mi premurerò di farla stampare, impaginare e spedire ad ognuno di voi amici miei. Come avevo detto quel sette Novembre. Perché è questa l’amicizia no? La semplicità: mantenere le promesse nonostante le difficoltà. Venirsi a cercare anche quando ci si nasconde.  

Non è un segreto che io non ci credessi più e non voglio essere buonista in vista del natale tra luci, colori ed emozioni: feroci momenti di cinismo riguardo cuore-amore-amicizia-comprensione mi assalgono. La mia anima tende a fuggire. Sempre. Oltre al fascino della tana e della solitudine c’è una vera e propria propensione (da brava figlia unica?) a giocare da sola sotto la tenda. Ma.

Ma ecco. Non voglio più che le ferite passate influiscano sui miei rapporti presenti e semmai futuri. Darei ragione e credito a quelle persone che hanno tentato in tutti i modi di rovinare il concetto di amicizia. Usandomi, sfruttandomi e non volendomi affatto bene. E non solo darei ancora a loro ragione ma. Ma permetterei loro di far parte ancora della mia vita quando in realtà.

Sono niente.

E voi no. Non siete Niente. Siete Tutto.

E in questo Tutto vi dico e dirò grazie. Per sempre (perché ecco sì io come quando avevo dodici anni voglio credere che ci sia il per sempre nell’amicizia. E’ questo il mio regalo di Natale. Voglio solo questo: crederci).

Per sempre.

Adesso (no vabbè ma io non posso piangere continuamente. Macheèèèè?!??!) vorrei cominciare con la lunga sfilza di link ai vostri blog. Nominarvi. Scrivere cento righe per ognuno e. Ma che siccome questa cosa della Rivista Gikitchen non finisce qui. E verrà stampata. Divulgata. E. E ossessionerò tutto il web. Direi di fare le cose con calma, ecco. Che per tediare l’universo c’è sempre tempo (e soprattutto si deve fare bene, ecco).

Questo voleva essere solo un piccolissimo grazie prima di tutto e poi la pubblicazione ufficiale in modo che tutti possano godere appieno di questa meraviglia (ahem Nanda e Turi hanno detto che ai clienti oltre a Panettone e Vino potremmo regalarne una copia. Io sarei pure d’accordo ma mi manca una piccola tipografia casalinga. MANCANO SEMPRE LE COSE NECESSARIE! Ed è colpa del Nippo. Non ho una tipografia casalinga e non ho lo scoiattolo schiaccianoci. Vi rendete conto?).

Per una facile consultazione poi a me piacerebbe ogni giorno copiare ed incollare un articolo qui sul Blog. Che ve ne pare dell’idea? Discutiamone! (santocielo che meraviglia. Come una vera e propria redazione. Posso fare quella che prepara e porta il caffè? NESSUNO OSI DIRE DI NO! Lo faccio bene il caffè, adesso. Ho la Nespresso!)

(anche con quella non riesco)

Vi voglio bene.

E sarà Per Sempre.

E se non lo sarà… NOOOOOOOOOOOOOOOOO pussaviaparterazionaleecinica!

Per Sempre.

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48 COMMENTS

  1. Stellina, non sai quante cose vorrei dirti… ma sto ricominciando a piangere e non vedo più i tasti… ti voglio bene e sapere che in qualche modo con il nostro regalo siamo riusciti a starti accanto e a darti un po’ di gioia è bellissimo. Per me è stata un’esperienza importante ed emozionante, sono orgogliosa di aver fatto parte – di far parte – di questo mondo meraviglioso. Ma è merito tuo anche questo… perché tutti noi non ci saremmo mai incontrati se non fosse stato per te, perché non avremmo avuto forse il coraggio di esporci se non fosse stato per te. *Frugolino, per favore, posso usare i tuoi fazzolettini? La mamma è rimasta senza a forza di frignare…* Questo per me sarà un Natale importante, l’ho già scritto là, nella rivista…ed è solo grazie a te. :-******************************************************

  2. Iaia non smetterò mai di dirti io grazie per quello che fai. Per gli stimoli a fare, ma soprattutto a fare bene che ogni giorno ci dai. Sono contento che la sorpresa della rivista sia stata un successo: lo è stato perché tante persone hanno dimostrato il loro bene e la loro passione. Tanto è bastato per fare un lavoro incredibile. Grazie ancora, un super abbraccio. E abbraccio tutti tutti tutti quelli che hanno partecipato con me e hanno potuto rendere possibile questo piccolo sogno!

  3. Io qui partecipo ben poco, sono una persona timida e solitaria (definizione del marito: ORSA), ma verrei sin laggiù solo per poterti abbracciare… siamo lontanissime, da una parte all’altra dell’Italia, nelle tue zone ci sarò appena nell’estate 2014, ma siccome sono una che ama sognare io ti abbraccio ugualmente!

  4. io ora vorrei essere sintetica.
    ma tutti sanno quanto io non ne sia capace.
    quanto quella sera di settembre io mi sia mangiata le dita ripetendomi che “va bene così, doveva andare così”.
    Non ti ho vista piangere per 12 ore ininterrottamente, ma ho visto spuntare un sorriso sghembo fra le lacrime. quella mattina che mi è rimasta cicatrizzata e che ho capito che il per sempre esiste.
    per quanto si discuta di niente, per quanto ci si tiri i capelli (rovinami i capelli biondi e ti ammazzo.)
    quando max mi ha proposto di fare la rivista ero un po’ titubante. ero arrabbiata, ero preoccupata, ero nervosa. ho detto di sì.
    non è per esagerare che dico che questo 12.12.12 alle 12.12 la vita me l’ha un po’ cambiata.
    ho avuto occasione di conoscere meglio persone stupende. le ho guardate brillare come luci dell’albero di natale, tutte insieme, con un unico cuore comune.
    Tu.
    Ho rotto le palle, ho sbroccato, e mi sono indispettita. e ho pianto. ho stressato bianca max ed eli a tutte le ore del giorno e della notte.
    ci siamo scoperti, sempre cose nuove. ci siamo avvicinati.
    abbiamo capito che da soli non si vince.
    proprio come mi hai detto tu una volta. che è insieme che si vince.
    e infatti noi abbiamo vinto.
    tutti.
    e forse sto esagerando con questo commento che sembra più un post ma io volevo dirti grazie. perchè se tu non ci avessi portati tutti qui, probabilmente ora saremmo tutti un po’ più soli.
    con meno mondi colorati in cui rifugiarci ogni giorno perdendoci fra le tue righe e le tue immagini e i tuoi deliri.
    ora io ho già le carie ai denti,
    ma volevo dire che: 1) ti voglio bene e te ne ho sempre voluto anche quando ci siamo tirate i capelli
    2) adoro questo branco, anzi questa banda di picchiatelli.
    E questo sì, sarà un bel Natale.

    ho finito eh. ho finito.

    • e uffa pure tu ti ci metti???!?! sto a lavoro!!!! non mi potete far leggere sta roba qui, tu e quella mora sicula là!
      però non hai esagerato per niente, quello che ho ricevuto da quando seguo Iaia è talmente grande che non riesco neanche bene a ricordarmi com’era prima, non ricordo com’era non conoscerla e non conoscervi, non avervi nella mia vita.
      e Iaia: non ringraziare, sono io che ti ringrazio, il mio grazie per te che mi fai fare cose che non avrei mai pensato di fare (“solo perché sei tu”), scrivere del Natale anche se è difficile, mostrarmi in video, aprirmi con persone nuove, disegnare, ripensare il concetto di amicizia…
      tu sei speciale, una stella brillante, un sole con una forza gravitazionale immensa.
      ti adoro e adoro le persone belle che hai attirato qui insieme a me.
      buon Natale, che sia davvero davvero bello.

    • piango anche a distanza di 4 giorni!!. …ma uffaaa…comunque grazie per riempirmi la giornata quando leggo tutte queste belle cose e bello leggerle e sentirle anche se non sono rivolte a noi…grazie veramente! ^_^

  5. Io lo continuavo a ripetere a tutti:nonono, è nella tana, è nel buco, come quello di Max, non la troviamo. E credo che lui abbia usato proprio la stessa espressione:venirti a prendere. Perché lui è così, uomo d’azione, lui crede quindi fa. Con una determinazione pazzescah. E poi è stato un delirio, un delirio di paure e volontà, di ansie e di celadobbiamofare. Perché l’obiettivo era quello, venirti a prendere. Con Bionda, con El, con le notti passate e dire “ooohhh” e “oddioooo” e “dajeeee” e….queste notti non le scorderò facilmente. Perché alla fine volevamo scricchiolarti, arrivare lì e scuoterti e scaldarti e avvolgerti e. Grazie, davvero. Solo questo*

  6. ora..ehm… io mi sono data una truccatina perchè devo andare in cantiere ( e non posso mica farmi vedere versione tuta e babbucce eh!) e prima di uscire decido di guardare la mail…
    ora..io che mi sono emozionata non posso mica andare in cantiere eh! ( che quelli possono pensare che il pazzo m’ha mollata…santo ragazzo finalmente l’ha fatto? …potrei picchiare chi osa pensarlo!) ….
    aehm…
    si beh…questo per dire che mi emoziona la cosa…al di la di tutti i grazie che ci dirai fino al 2098 ( ma io non ci arrivo mica eh !!!) ..ma sentirti dire “più grandi amici ” (si perchè io è come se ti sentissi al telefono quando scrivi qui) mi fa venire il nodo in gola. Mi sento onorata di essere tra quelle persone. Non ho mai preteso di esserci dentro ma ti ho sempre considerato importante tanto da renderti partecipe di cose che ancora nessuno sa (rullino i tamburi…prima o poi ci sarà lo scccccccccooooop!) perchè che sei una persona speciale l’ho capito dalla prima lettura su questo pazzo blog. E il fatto che tanta gente come me ha capito la stessa cosa che potrà mai voler dire? ( oltre che siamo pazzi..ma vabbè!! 😀 )
    Meriti tuttotuttotutto l’affetto che questo gruppo ti da. E sappiamo come sei mpicciata tra lavoro e altro, e non vogliamo che ti scusi di nulla, ne che ti affretti a mantenere promesse. Siamo qua noi… nessuno scappa ( chiudete il portone e posizionate corrente elettrica sulle maniglie…grazie!)
    Aver contribuito a quella rivista è stata un’emozione. Non era proprio il periodo adatto ma mi sono impegnata poco poco… proprio poco direi. Scrivo tanto quando mi piglia …e per te non sono riuscita a tirare 2 righe serie Però vabbè… hai capito insomma va 😛
    ok ..direi che posso andare a ri-farmi il trucco….,
    Ci abbracciamo forte forte forte????
    (via tutti…è il mio momento!!!)

  7. A cì, er piddieffe da ‘a rivista sta in droppebbocchese da stammatina. 😀
    E comunque. Nel merito. Se guardi l’intro c’è una frase (a parte quella di mettere da parte la cuoca matta che l’ho scritta ridendo) che è la chiave di tutto. Che bisogna conoscersi. E noi ti conosciamo. Questo è. E conoscersi non significa essersi visti o frequentarsi o cenare insieme. Significa guardarsi e riconoscersi come persone, indipendentemente dal mezzo con il quale questo riconoscimento avviene. Per questo io so che ci conosciamo. Bene. <3

  8. ecco, tutte le lacrime sgorgate in Trinacria sono salite in cielo, si sono trasformate in neve e ora stanno cadendo e piastrellando tutto il nord.

  9. Si tesoro, siamo tutti venuti a cercarti e a prenderti dall’angolino dove ti eri rintanata per farti uscire fuori alla luce e al calore che questa bella combriccola di picchiatelli è in grado di donare con la sua amicizia. Io sono felice. Tu questo lo sai. E questo Natale è davvero bellissimo, più ricco, più festoso, più luccicante. Siamo una famiglia. Ci vogliamo bene. Cos’altro si può desiderare? Il grazie va come di consueto a te, perché questa cucina è sempre stata fautrice di incontri interessanti e stimolanti con persone incredibili che fanno parte della nostra vita. E tu. Tu! Sei davvero una Maghetta meravigliosa. Sarà per sempre, io questo te lo avevo scritto già in privato. Perché la vera amicizia, quella VERA, è esserci quando si ha bisogno l’uno dell’altro, anche quando non lo si sa che si ha bisogno, anche quando ci si rintana in un angolo nascosto. Ma noi ti abbiamo trovata, tesoro, festeggia con noi 🙂

  10. E’ stato davvero un piacere prendere parte a questo corale abbraccio che abbiamo voluto darti tutti insieme. ^_^
    Anche perché qui prima che possa dartene uno reale mi sa che ne passerà di acqua sotto i ponti. Ma quando verrai alla Mondandori di Roma a firmare autografi, affitterò uno spazzaneve solo per togliere di mezzo la marea di gente accorsa e poterti finalmente urlare a quattr’occhi: “Tuppete, cazzo!”. Sappilo! >_<

    <3

    • In pratica messsttaiiiiaddi’ ( che io il romano lo so parlare ) che non pernotto da te quando vado a prendere pomodori alla galleria Alberto Sordi?

      nnammo bene.
      e potevi dirmelo che non volevi essere più mio amico.

      POTEVI DIRMELO *va via piangendo, urlando e lanciando in aria gli occhiali elicottero rosa ( ma sono una copia eh. che quella originale è nella teca di vetro )

      cattivo !
      non mangerò mai più un mirtillo pensando a te.
      mai più

  11. mica ci credevo più. l’amicizia era marginale. l’emozione invece. a quella mica ci ho mai creduto molto. a parte due casi, o forse uno. il resto era difetto. l’emozione era difetto e impediva una visione lucida.
    bè adesso non ci capisco proprio più un cazzo, davvero.
    però mi sento meno sola, adesso. in una variazione che non avrei mai considerato possibile.
    grazie. puntoebasta che questi giorni mestannoadistruggeeeee

    • a ci’ .
      è come chiedermi ” iaia se ti va puoi trasferirti in lapponia con babbo natale e tanti nani da giardino folletti e vivere li’ con tutti quanti noi e poi farci un post. che ne pensi?
      secondo te cheterispondo?

      ( sto a lavora ‘altrimenti te corcavo de mazzate)

      ( ma tanto torno)

      • No è che mi preoccupavo che se ti mando un’email lo pubblicavi postumo 😆 😆 😆
        CIO’LAREGOLAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!
        Facciamo così
        1. Il CdR scrive
        2. Io ti mando l’email
        3. Io metto un commetno e scrivo
        CIO’LAREGOLAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!
        😆 😆 😆

  12. Troppo felice e agitata sono per scrivere cose seriose che facciano lacrimare gli occhietti.
    Comunque, no, non ti abbiamo tirato per i capelli, non siamo così malvagi e no, non comprare quel prodotto della garnier!

  13. sospiro tra le lacrime ripeto dopo 4 giorni sto ancora qui a rileggere il tuo posto ed i commenti e affogo….
    aiuto…avrei talemtne tante cose e sensazioni da dire che non riesco a scriverne nessuna!!!!!

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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