Ricette Vegetariane e Vegane

Strudel di Castagne e Cioccolato fondente e digressioni sulle Formiche sopravvissute all’Estate

E non sono arrivata alle 12.12 con il mio solito delirio . E forse non voglio più arrivarci. Potrebbe essere un buon proposito quello di non avere un programma preciso, no? Del resto sono stata, in questo 2012, troppo fiscale soprattutto con me stessa. L’appuntamento fisso, confesso, mi piace e non poco. Il primooooooprimaaaaaaaaaaa la gara. Tutti qui a  vaneggiare con l’adrenalina in corpo lottando fino all’ultimo secondo ( cosa sto dicendo?) ma.

Ma i programmi, è stato largamente constatato, ti ricordano un giorno all’improvviso e in maniera anche molto dolorosa che servono sì ma la nemesi ” imprevisto” vince sempre. Per dire che ho perso anche tempo e   stamattina mi sono molto divertita a fare un giro su Google Reader per leggere qualche buon proposito o wishlist del 2013. Vorrei essere una Fescion Blogger lo confesso perché pare che la 2.55 sia un obiettivo di vita e pure un rossetto mac.

Vorrei insomma essere una che al momento si  crogiola nell’amletico dubbio ” riuscirò a comprare una 2.55 e un rossetto mac?”. Ecco. Vorrei non avere un neurone funzionante. E invece quel mezzo non mi abbandona.

Non mi rimane che incendiare la mia insieme al rossetto Mac (oh però ammettiamolo sono nettamente superiori! Io ci ho tinteggiato pure  il cancello automatico e nonostante le  intemperie non va via. Forse piovesse struccante collistar bifasico ? ) e in un colpo di vita improvviso dire che no. Forse è meglio non avere programmi rigidi , schemi logici e post programmati. Ma solo divertirsi giornalmente e scrivere lasciando scorrere le dita.

L’avventura. “Oggi Iaia posterà nuove fantasmagoriche idiozie o ci lascerà fortunatamente orfani delle sue stupide parole?”.

La risposta posso anticiparla. Ci sarò. Sempre.

Questo sgambetto che il destino mi ha fatto e che incide pesantemente nella mia vita privata e lavorativa non avrà MAI la meglio. Proprio come il mostro che il mio papà eroicamente combatte ogni giorno.

A tal proposito saluta  e ringrazia tutti. Ho ricevuto tanti quei messaggi, lettere e. E. E i Grazie non bastano mai.

Avendo anche il mio papetto Turi molto più tempo a disposizione per leggermi direi che non è il caso di lasciarmi andare a malinconie del tipo biscottopupazzoso dove mi fiondo in digressioni paranoiche biscotti-freddo dell’anima. Non vorrei trasformarmi da stupida pseudo-food-illustrator-blogger(fallita) in ermetica Leopardi lacerata dai dolori delle vita.

Preferirei piuttosto chiudere bottega e aprire un fescionblog dove il proposito più grande è quello di non mangiarmi le pellicine delle unghie e mostrare al mondo intero il mio altissimo valore ( neuronale) intellettuale.

Che le fescionbloggerdelmondo mi perdonino. Vi amo. Vi seguo. Masantocieloaripijatevi.

Questo strudel ( chi non sa fare lo strudel? acchiappi la pasta sfoglia già pronta e ci sbatti dentro le mele per lo strudel di mele e le castagne bollite con pezzo di cioccolato fondente in questa versione Iaiosa) è di facilissima elaborazione e tadannnnnnnnn ( colpo di scena) ho usato lo stesso impasto adoperato nelle cassatelle di agira che puoi trovare qui . Semplice, gustoso e anche molto d’effetto richiede un tempo di preparazione di circa 12 secondi. Perfetto da trasportare in queste transumanze che avvengono tra casa parenti-amici-conoscenti e ottimo per il dopo cenapastomerendanonloso.

Si sbriciola e fa tante molliche. Le formiche sopravvissute all’estate ( le mie purtroppo tutte, non me ne vogliano) faranno ricchi bacchetti. E’ Natale anche per loro suvvia ( le formiche hanno più di mezzo neurone vero?)

A breve ho la consegna della mia fatica letteraria ( regia risate registrate e pernacchie grazie!) ergo molto più tempo per voi.

Ergo: fuggite.

A breve tombole per anziani come non ci fosse un domani. Ricche sorprese cotillons e cotechini pure. E soprattutto i vincitori delle tombole precedenti.  Mi perdonerete se non ci sono arrivata ma nel tempo libero mi piace buttarmi in un angolo e piangere tirandomi i capelli. Hobby che volevo perseguire e continuare fino a Febbraio ma ho smesso.

Non ho più capelli e tutte le maschere Lush comprate posso usarle per imbottire strudel se continuo così.

Insomma.

Si riparte. Ufficialmente.

Più cretina ( e fescionbloggernellanima) che mai.

( sì vabbè ma mi sa che programmo alle 12.12. uff. mi piace proprio. decidiamo insieme peppiacere?)

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48 COMMENTS

    • baciami ADESSOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
      con passsione.
      ADESSSSSSSSSSSSSOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
      (ehitumimanchi! come stai? raccontami natalecapodannotutto)
      ( e non ho ancora letto twittertelefonoe.vabbè.celapossiamofarcelavero?sparami)

      • Ammooooreee!! Sapessi quanto mi sei mancata!! 🙂
        Natalecapodanno a casa con Pupone e genitori ma tra un evento e l’altro tanto ammore con Lemm che è stato a casa con noi. Tra i miei due uomini c’è affiatamento. Sallo! Troppo, in verità….mi abbandonano e blaterano tra loro di fumetti e di cinema di Miyazaki. Non conto più nulla. Ecco. Per il resto, non ti preoccupare, quando puoi senza fretta. C’è tutta la vita, giusto? Abbraccia forte Turi (ma anche Nanda, ci mancherebbe) per me, anzi per noi e pioggia di baci e abbracci su di te. ti voglio bbene ma bbenebbene eh, mica cotiche! 😆

  1. Io invece sono partita piena di buoni propositi, in primis “esser meno carogna”. E infatti, a casa ho preso sei etti di goduriosissimi cioccolatini artigianali che porterò a fine mese al dietologo, solo per vedere che faccia farà. Non ce la posso fare.

  2. dio ma cos’è una 2.55 e poi a me l’idea delle 12.12 piace, solo che se poi non pubblichi mi viene l’ansia XD
    non lo so.
    è che ci devo pensare.
    madettoquesto. noi dobbiamo aprire QUEL blog là. è il buon proposito del 2013 *___* lo sogno tutte le notti.
    e sapere che ci sarai sempre mi rassicura. non so perchè, ma mi rassicura.

  3. tu sei la mia eroina. Che poi, io nonso cos’è una 2.55 e quindi? Resisterò stoicamente dal cercarlo su google. Che i miei neuroni mi perdonino! <3
    buon anno Iaia! 🙂

  4. Che cos’è una 2.55? A me ricorda solo l’ora in cui puntualmente penso “Cacchio, è tardisssimo”, poi aspetto le 3, perché le 3 mi piacciono di più. Per l’anno nuovo nessun proposito, fai quello che viene finché nn ti viene in mente altro, così, imprevedibile. Poi naturalmente ogni volta pensa che no, non va bene, se avessi fatto al contrario sarebbe stato meglio e. Sbaglia ogni giorno così ti convinci che domani saprai fare meglio perché impari. E abbraccia forte, con le braccia e col cuore. Perché di quelli non ci si pente mai. E quindi scricchiola il tuo papà e tutti i tuoi pezzi di cuore e io scricchiolo per te.

  5. pandoro e strudel per me sono dubbi esistenziali.Il primo è più raggiungibile, il secondo necessita di bravura, giuste dosi e l’ambiente ideale.
    In un attimo di follia sarei capace di ammazzare per una fetta di strudel. Per fortuna sono una persona posata e sposata,

  6. voglio più precisione… alle 12:12:12
    (disse guardando fuori dalla finestra il tempo e cercando di capire se per uscire deve mettere i doposci o le calosce da pioggia)

  7. Allora mo’ sto coll’aifon. QUELL’aifon. Che siccome non ho mai veramente imparato sto cazzo de touch nun ce riesco. E quindi torno dopo. Ché da dire ne ho tanto.

  8. primaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa! ( tra i ritardatari…ovvio!!!)
    oh…a me le 12.12 piace come appuntamento eh! solo che di solito sto in palestra.. uff..mi rifarò in qualche modo!!!!
    Gyuiuzza c’è un messaggio peTTTTTTTTTTTTTTTTTTTTè ma non capisco dove lo puoi leggere prima…. uff uff… faccio i segnali di fumo??????????? 😛
    smuack!

  9. Premesso che io la 2.55 pensavo fosse una pistola (ma poi per un attimo ho pensato fosse una Nikon), sai che ti dico, Iaia? Pubblica e scrivi quando vuoi: ci sarà sempre qualcuno che sgomita per dire “Priiiiiiiiimaaaaaaaaaa”. Perchè ormai ci hai incollati, non lo dimenticare. Un abbraccio a Turi.

  10. googlato 2.55 che mi sembrava all’inizio tipo l’appuntamento dal dentista. Poi ho scoperto essere quella borsetta effetto piumone urenda che ti fa sciura vecchio stampo, di quelle con le sigarette, i capelli biondi cotonati e l’acidità nelle vene.

    Meglio l’appuntamento dal dentista.

  11. buon anno fesciooonnnnnn bloggerrrrrrr ^.^
    ma sei sempre una fescion del cibo pero’ 🙂
    io vorrei essere una vips blogger senza reflex con la mia piccola e misera digitale vecchia di 10 anni e che solo ora babbo natale mi ha portato la planetaria …secondo te si puo’ ???????
    un bacione veronica

  12. dunque a me l’appuntamento piace ad ca so senza un orario, come fosse ogni volta una sorpresa, un regalo. Che so puoi fare una settimana alle 12.12 e un mese alle 00,12 poi dieci giorni di gnegnegne insomma ok vado cia’.

  13. a me le unghie si sono tutte spezzate due giorni prima di natale.
    giustamente avevo programmato di farmi una bellissima manicuredecorazionesmaltopaiettfrizzielazzi
    alla 2.55 preferisco una 44magnumperl’ispettorecallagan (era così?)
    e sopratutto:
    vogliamo dirlo pubblicamente che non ci siamo messe d’accordo per il post di oggi sul fare programmi ?
    e poi

    vado a comprarmi un rossetto mac ciao.

  14. Io vi amo.
    il fatto che non sappiate cosa sia una 2.55 è il motivo. è il motivp per il mio immensograndeamorepervoii.

    però stasera torno e diamo una ripassata alle 50 borse chesidevonopossedereperesserefescion OCCHEI?

  15. Confesso la mia ignoranza sulla 2.55, all’inizio pensavo ad un modello di macchina fotografica!!!! Si…si…. Dimmi pure che vivo nel paese delle meraviglie se nn conosco queste cose!!!! 😉
    A me piace l’appuntamento delle 12.12 ma va bene anche a qualsiasi altra ora purchè continui a scrivere, oramai non posso più fare a meno della tua compagnia!!! 🙂
    Un abbraccio forte forte forte

  16. Ehm…. è un modello di Chanel, creata nel febbraio del 1955 (da qui il nome), è la matelassé con la catenina (ora sì che lo sapete, vero?)… ma ve lo dico zitta zitta sennò poi Iaia non mi vuole più bene….

  17. Eccomi qua. E come dicevo. Di cose da dire ne ho tante. E mi fa piacere che legge anche Turi. Oltre a Nanda, che già lo sapevo.
    Iaia tu sei unica. Ma non lo dico così per dire. Lo sai come sono. Quello che dico è quello che penso. Niente dietrologie. Ce lo siamo scritti e detti tante volte. Abbiamo parlato di cose che neanche. Ecco. Ci siamo capiti. Io a te, tu a me. Tu a me, io a te. Mi hanno detto che quando mi leggono che ti scrivo qui sembra un codice. Mi hanno detto che leggermi mentre ti scrivo sembra come violare qualcosa. La verità vera è che quando io scrivo tu capisci, quando tu scrivi io capisco. Quando parli io ascolto, quando parlo tu ascolti. Ci siamo visti una sola volta. Ma per me sei una persona importante. E sono presuntuosamente convinto che ci sia reciprocità.
    Stai passando un periodo che definire complicato è dire poco.
    Tu lo sai che io ti capisco. E sai anche perché. E come diceva Forrest Gump, “E non ho altro da dire su questa faccenda”.
    E sempre Forrest Gump diceva che non si sa mai quale cioccolatino ti tocca scartare. Per cui ci sta che ‘sto cazzo di 2012 tanto atteso si è rivelato dolceamaro, dandoti al contempo le più grosse soddisfazioni e i più grossi dolori. Un po’ come, vedi un po’, un po’ come il simbolo del Tao. Dove bianco e nero convivono spartendosi al 50% lo spazio disponibile. Il bello della simbologia è che ci sono millemila modi di vedere un simbolo e di interpretarlo, e non c’è un giusto e uno sbagliato. Perché alla fine i simboli parlano direttamente al tuo cuore. E se devo pensare al simbolo del Tao associato alla situazione che stai vivendo, beh quel che penso è che negli opposti c’è l’armonia. E accoppiando il Tao al pensiero positivo, che è un’altra grande mia fissa, ti dico che hai una meravigliosa occasione Iaia. Quella di scoprire, o meglio di riscoprire, quello che hai sempre saputo. Che gli affetti grandi ti circondano. Sono tutti intorno a te. E sono lì pronti a gioire con te, a soffrire con te, a lottare con te. E non importa se la battaglia vede coinvolto in prima persona Turi, o te. La battaglia la si combatte tutti insieme. E ciascuno mette ciò che ha. Incondizionatamente. E quindi, Iaia cara. Ci stai mettendo tutto. Sono due battaglie importanti. Una è quasi vinta, quella del libro. L’altra è un po’ più complicata. Ma bisogna anche mettersi d’accordo su cosa vuol dire vincere. Vincere per me significa scoprirsi. Significa capirsi. Significa andare oltre e comprendersi su un piano che non è quello classicamente cognitivo che siamo abituati a considerare. Significa avere uno slancio empatico, di compenetrazione, che consente di superare le parole, i gesti, i sensi. Che consente di sentire l’altro. E vincerete Iaia. Vincerete.
    E ora abbracciami.

  18. Alle 12.12 o alle 15.15 o alle 22.22, ogni due giorni o una volta alla settimana… per me non fa differenza, l’importante è continuare a trovarti qui, almeno ogni tanto, senza che per te sia un obbligo, senza che diventi un peso anziché una gioia. Mi spiace non esserci abbastanza in questo periodo, soprattutto mi spiace non poterti stringere. Perché spesso non c’è bisogno di usare tante parole e basterebbe la forza di una stretta o quella scintilla negli occhi a far capire quello che si sente e che si vorrebbe dire ma non si sa come. Baci stellina!

  19. Spezzo una fetta di pane. Raccolgo le briciole con il ditino.
    Spezzo un biscotto. Raccolgo le briciole con il ditino.
    Spezzo uno strudel. Raccolgo le briciole con il ditino.

    Spezzatemi il ditino a questo punto.

  20. Che bello leggere questi commenti, pieni di amore, pieni di tanto. E tanto. E tanto.
    Non importa l’orario, a quello ci si abitua, l’importante è che continui a scrivere per noi, Iaia!

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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