Ricette Vegetariane e Vegane

Un Hamburger, ma anche Lasagna, di Polenta

Niente Videopost! Euuuuiua! Niente voce di Iaia ! Euuuuuuiuua! Niente mani ferite di Iaia laccate di Gel Rouge! Euuuuuiuaaa (ho tutte le falangette perforate dai coltelli). Niente Nani da Giardino! Euuuuiua!!! Niente cipolle in tinta con il tagliere! Euuuuuiua!

Niente Signori-Camice-Bianco che prendono e portano via Iaia nella stanza imbottita.

Non Euuuiua.

Uhm sì. Sono impazzita e. E mi sono detta che un panino di polenta ci stava proprio per il Nippo. A pranzo. Così giusto per farlo rabbrividire con un’interpretazione in chiave MacSicula del cibo nordico per eccellenza (ho la sciatica. Per la prima volta in vita mia. Sono alta un metro e trentatre centimetri. Il Nippo mi chiama Aigor e canto come Quasimodo prendendo acuti che manco Cocciante e Albano hanno osato tanto. AleSSandrici riceve file audio delle mie interpretazioni, povero amore mio).

In realtà se poi si passa al micro giusto dodici secondi questo bel paninozzo di polenta la fettina di formaggio  si riscalderà amalgamandosi e uniformandosi in modo da donare cremosità alla compattezza polentosa e alla freschezza del pomodoro e del basilico e. E vabbè le solite cose dette e ridette: contrasti, cremosità e blabla.

Considerato il periodo frenetico non c’è neanche bisogno di confessare: trattasi di polenta in busta lasciata raffreddare (del resto su Youtube vedo pure gente che prepara il Cous Cous come fosse un risotto e lo manteca con burro e parmigiano. Perché mai non dovrei adoperare le buste di polenta treminutiacquabollenteevia?).

Me ne vergogno ma non così tanto in fondo*disse guardandosi i piedini e frignando un po’

Alla Pentola di Rame ci pensiamo poi.

Avevo voglia in realtà di fare una vera e propria lasagnetta di polenta. Ovvero usarla al posto della pasta e alternarla a carne, besciamella, formaggio, cotechino, vicino di casa, cane del vicino ah no. Scusate.

Dicevo. Lasagna di polenta e poi in forno. La lasagna alternativa, confesso, è una delle mie ultime perversioni (c’è da dire che lo diventano per un po’ e poi me ne dimentico come se non fossero mai esistite. E non è certo colpa dell’età ma della mia perenne svampitaggine).

In verità se si ha un po’ di quantità polentosa lasciata rapprendere come in questo caso, piuttosto che servirla sempre e solo nello stesso identico modo, essendo perfetta come base da insaporire, può scatenare una creatività pazzesca (sto mettendo frasi a caso perché il dolore alla schiena è tale che potrei pure cominciare a parlare di Croque Monsieur fatte con farina di mais fioretto. Cosa stavo dicendo?).

(è che mi ostino a non prendere Voltaren e Medicinali. Sono un’integralista maniacapazzamasochista che vuole guarire con il pensiero positivo. Razza dalla quale tenersi bene alla larga)

E questo è solo uno stupido e insulso esempio di come si potrebbe trasformare in chiave divertente per i bimbotti. Chiamiamolo Hamburger, Chiamiamola Lasagna, Chiamiamola Duefettinesbattutesulpiattodipolentaimbottite, chiamiamolablablabla: rimane un’idea sicuramente da sviluppare soprattutto nell’ambito del Finger Food.

Per i più esigenti e seri rimane sempre il Mostro Polenta (ricordi?) poi.

E adesso vado a gridare Polenta Pululì. Polenta Pululà.

(forse un Oki lo prendo va *disse in preda ad un attacco di sensataggine) 

(esiste la sensataggine, esiste. Se esiste chi manteca il cous cous con il burro e il parmigiano. Esiste pure il termine sensataggine velodicoio)

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17 COMMENTS

  1. bè carina!
    ho visto solo adesso il video di ieri sulla torta vegana al cioccolato e sono rimasta entusiasta!!! Dani sta ripetendo “totta tato” (torta al cioccolato) come un pazzo…. mi sa che la faccio oggi stesso! con olio di riso però…sarà uguale? ti faccio sapere!
    un super abbraccio

    • Ma ( visto che mi perdo ormai il 99 per cento di tutto, scusami) hai visto che nel video ti chiamo una volta Bea?? santocielo.
      sono ancora tua sorella dopo quella gaffe?

  2. la lasagna di polenta l’ho fatta anni fa….
    grande capo ancora aspetta che gliela rifaccio 😀
    che dici… la faccio?????
    😛
    cmq questo hamburger è fenomenaleeeeeeeeeeee

  3. sono 3 gg che sto col nervo sciatico in fiamme 🙁 e per stasera ho la cena da preparare in stile veg con la mia amica e futura mamma veg…

  4. quello era il cus cus fatto col culcul.
    amore pensiero positivo e oki insieme sono un portento.
    non posso saperti più bassa del nippo.
    non si può, è contronatura

  5. a questo punto mi sembra giusto trascinino via anche me. incamiciata come si deve.
    potrebbe farti sentire un po’ meglio questo puntino qui
    http://wshiatsu.files.wordpress.com/2010/08/vu60.png
    non se capisce benissimo sta immagine. il senso è che devi infilarti un dito tra il malleolo e il tendine d’achille. e premere forte. molto forte, è un punto che va torturato
    (vabbè la smetto. allungami un panino di polenta va. lo trovo così irresistibile nonlosopperché)

    • Monica ciao ! come stai? perdonami se sono un po’ assente ma vi/ti leggo sempre sempre.
      Per inserire immagini o video basta adoperare l’html classico.
      <img src=" e metti il link della foto che vuoi mettere
      ( per il video non sapevo fosse possibile ma è carino assai!)

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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