Ricette Vegetariane e Vegane

Waffle – Gaufre

(ma sappiamo tutti che sono le Neole Abbruzzesi) – VideoRicetta!

Che mica solo le Fescionbloggà dettano moda eh. Mica solo loro senza calze, con tanto counturing e blush e labbra viola per i quindici gradi sotto zero e lo spolverino primaverile, carpiscono i segreti delle future stagioni. Pure le Fuudddbloggà o presunti tale comemmè vanno in edicola (ma con le calze ottanta denari, la sciarpa, i moonboot, il passamontagna, la stufa elettrica portatile e la borsa dell’acqua calda) a comprare l’ultimo numero di Casa Alice, seguono programmi Tivvù di un certo spessore culturale tipo Gambero Rosso (io pure Barbara D’Urso ma è un altro discorso suppongo) e scaricano Donna Hay in formato Ipad; ergo sanno cosa andrà di moda sulle Tavole per Pasqua, a Natale e Ferragosto.

Sanno perfettamente che ormai i Macaron sono Cheap perché passati di moda e che non è più figo fare i pancake al mattino. Che i whoopie sono un triste ricordo manco fossero gli anni ottanta e che è indiscutibilmente il momento dei Waffle, versione statunitense dei Gaufre; anzi a dirla tutta sono anche in discreto ritardo ma semprelesolitecose l’organizzazione blablabla.

La FoodBloggà decide se è il momento di abbandonare le foglie di broccolo e darsi alle cime di rapa e segue la scia cavalcando l’onda della ganache al rabarbaro caramellato con qualche zucchero speciale proveniente da Isole Caraibiche sconosciute (io ad esempio ho il sale nero a fiocchetti grazie alla mia Pola, tzè. Roba che i comuni mortali non possono neanche immaginare *disse con fare antipatico ).

Ho comprato l’aggeggino (gamma vasta di termini per me) per fare i Waffle-Gaufre, su Amazon (vale quello che ho detto ieri. Non ho alcun tipo di legame. Solo che trovo tutto. Sono celeri. Hanno costi decorosi. E mai avuto problemi. Nella ridente Trinacria poi i macaron non sono ancora arrivati. Giusto per dirne una. E allora se aspetto la macchina per i Waffle dovrei averla per il diciottesimo di mio figlio. O forse il fidanzamento ufficiale con quella maledettachemeloporteràvia. Affronto bene la questione, sì) versione Ammmerigana ma si trova pure su quello italiano.

Il costo è vergognosamente irrisorio e si aggira intorno ai 14 euro. Confesso che aggiungendolo nel carrello mi sono detta ” se riesco a farne uno è già un miracolo” perché faccio parte della folta schiera di consumatori idioti che pensano “se spendo poco ho poco. se spendo tanto ho tanto”. Mi vergogno pubblicamente ripromettendomi di comprare due neuroni la prossima volta e aggiungo che non solo questo aggeggino è meraviglioso ma non è esploso dopo un po’ di utilizzi (sì per me è già tanto).

La forma classica dei Waffle non è questa cuoriciosa (ma si sa sono sempre una seienne dentro e ho bisogno di cuoricini) anche se confesso che a me piace molto di più perché si presta a svariati utilizzi: dai più romantici e leziosi a quelli più coreografici. Che il malloppotto rettangolare è carino sì ma non mi conquista (forse un pochetto più adorabile per i quadrotti interni più spessi ma dovendo scegliere, per l’appunto, preferisco di gran lunga questa forma; che si può presentare tonda per intero o tagliuzzata a cuoricino quasi ventaglio).

Macherobbasostiwaffle?

Dopo aver comprato l’ultimo numero di Donna Hay, la rivista ammmmerigggana più famosa del mondo, pregustavo già ogni singolo momento del waffle. Mi sono detta che non avrebbero più avuto segreti per me. Poi sfogliando nell’Ipad il formato scaricabile mi ritrovo la mitica Donna enunciare tra gli ingredienti:

una confezione già pronta di waffle da cuocere.

La prima riflessione è stata “anvediDonnaHaychefubbba”; roba di un certo livello insomma. La seconda riflessione è stata “mesocompratallennesimacretinata”; sempre roba complicata ed articolata. La terza riflessione è stata unincommentabileepiteto  nei confronti di quella che doveva erudire le masse circa i waffle e invece ci consiglia la confezione pronta. Insomma dopo anvedichefubbbba. Mi è venuto da dire anvedicchetollla. Solo che non ho adoperato tolla perché d’accordo che sono gne gne gne gne, come dice il Nippo, ma. Le dico le parolacce, uff.

Ma non siamo qui a contare i quadratini dei Waffle (e forse manco a smacchiare giaguari).

Biscotti a cialda perfetti per colazione, merenda o sfizio dolcettoso sono croccanti fuori e morbidi internamente. Vengono cotti in roventi piastre imburrate e sono tipici del Nord Europa soprattutto Belgio, Francia, Germania e Passi Bassi. Poi arrivano gli Ammmmerigani chesannotuttoloroedètuttoloro gli cambiano il nome e via: i Waffle! Invenzione del millennio.

Ebbene non è così. Un po’ come i muffin con i cupcake. Con le crepes e i pancake. Un po’ come in tutto. Non me ne vogliano gli amici Ammmmerigani, che amo ecihopureunapartedifamiggghiaemigrata, ma così è. Dal punto di vista culinario, mi si perdoni, è il centro del mondo sì ma appunto per “raccolta di tradizioni” e non “per tradizioni in sè”. Queste tegolette deliziose sono perfette semplicemente servite con lo zucchero a velo sino ad arrivare all’accompagnamento frutta – panna montata. Lamponi, frutti di bosco, fragole quel genere un po’ “femminuccia gne gne” fino allo strong di ganache al cioccolato, sciroppo d’acero e un bel bicchierozzo di Passito per il Nippotorinese. Sull’etimologia della parola waffle-gaufre ce ne sarebbero cose da dire. Chi sostiene che provenga dalla tessitura quadrettosa come il tartan (e difatti le Fescionblogger ci informano che va il tartan. NON E’ UN CASO! me ne sono convinta) e chi dalla forma tegolosa. E chi.

Ma poco importa. Importa che io oggi ho fatto parallellismo Tartan-Waffle per la stagione 2013 sulle passerelle moda-cucina (posso ricevere un premio? anche solo uno schiaffo? grazie). Le Gaufre-Waffle venivano servite a quanto pare prima della Quaresima (oh sono sempre in tempo io eh?) e anche come dono e augurio di nozze felici. Tutte queste informazioni ce le dà SanWikipedia che è sempre cosa buona e giusta consultare.

La preparazione è davvero semplicissima come mostro anche nella mia delirante VideoRicetta. Le ho fatte la prima volta con il Nippotorinese perché avevo giustappunto paura che con 14 euro avessi portato in casa una bomba termonucleare e che sarei saltata in aria. Volevo insomma che la mia vita finisse con lui. Un gesto romantico da lui molto apprezzato mentre mi epitetava come “leggermente catastrofica”. Siamo sopravvissuti Domenica, perché li abbiamo fatti proprio due giorni fa, con mio enorme stupore. Al Nippo sono piaciuti parecchio e io manco a dirlo non li ho assaggiati. Vuoi che assaggi roba con uova, latte e burro? Sono una Foodblogggà che detta le mode e fa parallelismi *disse con fare da vamp e diva.

Io non magnostacosamancoammazzata (però mi sono mangiata tre patatine, tiè).

(cosa sto dicendo?)

Insomma per dire che l’impasto è buono davvero e garantiscono il Nippo nostra cavia ufficiale e tutti quelli a cui ho propinato l’intruglio che tra gnam, yummy, supersupersuper buono si sono adattati al gergo comune cosmopolita uebbereccio. Credo che anche non possedendo l’aggeggino waffloso si possano cuocere tranquillamente su una piastra o padella caldissima rovente antiaderente e se non ci sono i quadrettini-tartan-tantodimoda chisseneimporta?

Pare che i waffle prima andassero preparati con il lievito di birra e per questo motivo molto più soffici e spumosi e alti e. E vabbè ma io giusto per provare mi sono affidata a una ricetta Ammmerriggana stellata su AllRecipe (che è sempre una Bibbia sul web) e adesso mi sto dando alle ricerche cercando di carpire qualche ricetta “di famiglia” per fare meglio.

Insomma i primi waffle-gaufre in casa Iaia sono stati sfornati e quindi mi sento in pace con me stessa e con la mia autorevolezza di fuudbloggà (risate registrate, grazie regia). Adesso tocca fare altri esperimenti.

(e stasera un’altra VideoRicetta. Non che sia una bella notizia ma tant’è)

(tant’è detto con fare antipatico, sì)

Aggiornamento

Come  Andrea mi fa notare non si tratta né di Uaffol né di Gaufre ma di Neole Abbruzzesi . Una lotta all’ultimo nidodape è in corso. Riusciranno i nostri eroi a carpire la vera origine di queste delizie? Assolutamente sì.

Sono Neole Abbruzzesi. Così è deciso l’udienza è tolta. Orgoglio Italiano mode on (almeno per le Neole. Lasciateci sognare)

QUESTO POST È STATO PUBBLICATO IL: 

30 COMMENTS

  1. Queste sono “neole abruzzesi”. Qui le facevamo quando in America dicevano ancora “augh” ed evitavano cacche di bufalo. Diamo il nome e l’origine esatti ad ogni ricetta 😀

    • Ciao Andrea,
      grazie prima di tutto per essere qui e per avermi erudito circa le Neole abbruzzesi. Come saprai molto meglio di me qualsiasi cibo-pietanza-piattoblablablabla non può essere mai indicato con un termine preciso altrimenti finirebbe a mazzate sulle gengive, che manco alle elezioni 😀
      Perché adesso se un Belga arriva e gli diciamo che sono Neole Abbruzzesi a schifiu finisci ( passami un termine siculo a me tanto caro)
      Insomma.
      Per dire che grazie davvero. Mi segno Neole abbruzzesi e avvio le ricerche.
      Aggiungendo Waffle-Gaufre-Neole ma vedrai che entro sera abbiamo racimolato almeno altri 321342342342424 termini 😀

      Grazie ancora !
      spero a presto !

      • Comprendimi: a parte neole e pecore non abbiamo altro. Se mi togli le neole devo denunciarli al WWF insomma 😀

        Ti seguo da mesi e ti odio, ch? a me e moglie le cosine non escono mai cos? carine come a te, dal forno. 🙂

        • Andrea TELOGIURO per me sarà una missione ( cambio titolo immediatamente) da oggi prendo a mazzate sulla nuca CHIUNQUE osi chiamarli GAUFRE O WAFLLLLLEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE.
          hai ragione !
          basta!
          LOTTIAMO!
          e se arriva un belga gli facciamo una pernacchia GIGANTE

          belga prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr ( che il cielo mi aiuti)
          ( se arriva l’ispettore Poirot mi arresta)

          Farò un’altra videoricetta dove rettificherò dicendo che ci hannoimbrogliatitutti e che l’Abruzzo da oggi non perdona.
          ( come sto andando? immaginami sopra la scrivania che agito le mani con l’aggeggino che si chiama chiaramente NEOLE maker)

          ( mi odi? nnnamo bene 🙁 )
          ( a tua moglie non vengono così carine perché tua moglie sono sicura che sa cucinare bene ed io so “cammuffare” meglio le mie malefatte 😛 grazie all’ausilio di luci giuste, coordinati perfetti e simmetrie di linee. La verità è indiscutibilmente questa)

          (Signora Moglie lo perdoni NON SA QUEL DICE ! è ancora scosso per le Neole )

  2. Andrea per me oggi sarai NeoloMan ( posso disegnarti un costume a nido d’ape?) .
    Già ci vedo solcare i cieli del Nord europa e dell’america .
    Noi due prenderemo a colpi di aggeggiointestadiammmessssson chiunque chiamera’ uaffol o gofrè.

    il mondo è salvo.

    NeoloMan e MagGirl sono qui per voi.
    Scendono in campo.
    ( datemi un ansiolitico. sto male)

  3. ce ne mandi 65734757487584 a me e a miss lemon? (notare l’italiano perfetto)
    ti amiamo.
    Miss lemon dice che nella precedente vita era pisssicologa, quindi comprende in pieno la tua paura per i felini. paura che credimi ti passerà (sappi che misslemon a settembre partorirà, fatte du conti cì)
    ti amo
    ciao.

  4. I waffle!!! li faccio spesso anch’io e li adoro! con la marmellata di fragole o con la nutella nei giorni di carenza d’affetto ^_^” devo provare la tua ricetta Iaia che la mia é leggermente diversa! 🙂 baciiii

  5. sorema adorata, io ieri sull’onda dell’entusiasmo ho fatto tre volte le chips al micro!!! col piatto però. einfatti una volta le ho pure bruciate. tu mi apri i mondi. sapevilo.

    ora devo prepararmi che quello trampo’ mi esce dall’asilo super affamato (pare vero, tzè!)

    più tardi mi sparo pure questo video qui

  6. Iaiaaaa!!! Anch’io ho quell’attrezzino per fare i uaffeeell!!! Uguale uguale! Ce l’ha regalato la zia tedesca dell’Inge…ma non l’ho mai provato…dopo il tuo video non posso esimermi. Un abbraccio fortissimo e…tanti cuoricini! :-*

  7. Pensa che io ho una caccavella simile che fa questi Neole/Waffle/Gaufre/Gofri ma in versione quadrata da quasi un anno e non l’ho ancora provata…
    Non sono proprio una Fuudddblogga alla moda e fascion!!

  8. p.s. anch’io abbbbbruzzese e le chiamo pizzelle e in alcuni casi, dipende se mi va o no, le chiamo ferratelle!!!ma “uaffel” è internazionale 🙂

  9. ciao Iaia,anch’io le ho sentite definire ferratelle perché si fanno col ferro e sapevo che sono tradizionali dell’Abruzzo e del Molise:anticamente ogni famiglia,anzi credo ogni donna avesse il suo stampo col disegno e le iniziali realizzato dal fabbro…probabilmente sono appannaggio anche di qualche altro territorio heheh,Io ne ho uno a cuori regalatomi da una signora al confine tra le due regioni,da usare sulla fiamma del gas e un altro elettrico,rettangolare con cui realizzare cialde sottili e croccanti comprato molti anni fa proprio in Molise;-) Le ho sentite chiamare anche neole e pizzelle ma in rete cercando le ricette o su qualche pacchetto confezionato(neole).Per quanto riguarda le ferratelle sottili non ho problemi vengono squisite con tante varianti ma le cialde a cuore,più spesse,non riesco a farle venire soffici e morbidose! Proverò a guardare la tua ricetta ;-)))

Rispondi a AndreaAnnulla risposta

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

Seguimi anche su Runlovers

Tutte le settimane mi trovi con una ricetta nuova dedicata a chi fa sport

MUST TRY